Мой город - старые часы. Когда в большом небесном чане созреет полулунный сыр, от сквозняка твоих молчаний качнется сумрак - я иду по золотому циферблату, чеканя шаг - тик-так, в ладу сама с собой. Ума палата - кукушка: тающее «ку…» тревожит. Что-нибудь случится: квадрат забот, сомнений куб. Глаза в эмалевых ресницах следят насме

Il Bene E Il Male, Memorie

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Il Bene E Il Male, Memorie Gerardo D'Orrico Questo libro ? il mio primo manuale sull’essere contemporaneo, e diario personale scritto da me. La calma del benessere, delle invenzioni. Gli aspetti tridimensionali degli oggetti concreti e umani, per una ricerca nel pensiero individuale. Un’opera che libera da impegni stilistici, gli errori sono di tutti, il presente deve essere rappresentato ma, senza la paura di aver realizzato un errore pi? grande del silenzio prima accettato. Scegliendo un discorso che promette una soluzione giornaliera, definitiva all’arte retorica-storica. Descrive le mie esperienze, fantasiosamente le memorie di un bene nella terra dei mali. Diario scritto in modo semplice, una forma testuale a colmare anche un’assenza d’informazioni complete sul diritto al bene, che caratterizza un’insensibilit? nelle pubblicazioni pubbliche e giornalistiche. Un fenotipo comprensivo di oggettivit? moderne materiali, cristiane e arabe. Vuole rappresentare una porta verso il futuro, un partito nuovo. Il periodo delle diciotto lettere contenute raggiunge d’agosto 2005 a marzo 2007. Buona lettura, Gerardo D’Orrico Gerardo D`Orrico ISBN: 9788835412861 Questo libro ? stato realizzato con StreetLib Write http://write.streetlib.com (http://write.streetlib.com) Breve biografia Gerardo D’Orrico nato a Cosenza il sei marzo 1976. Compiuti gli studi di maturit? scolastica ho frequentato le universit? di Arcavacata e di Bologna ma senza conseguire la laurea, ho una buona conoscenza informatica e di alcuni strumenti musicali. La mia giovent? ? stata tra la residenza di Luzzi e Cosenza per gli studi o nella citt? natale di mia mamma Villapiana sul mare. Ho fatto moltissimi viaggi in l’Italia e qualcuno all’estero, dopo il servizio militare ho aiutato mio padre con il suo lavoro e mi sono dedicato alla scrittura in prosa oltre a proseguire la mia passione per l’informatica e la programmazione software, ho creato e gestisco il sito-web Beneinst.it, dove ognuno potr? inserire gratuitamente le proprie pagine di diario in lettere, poesie, disegni, quadri o foto. Vivo a Luzzi dove tra le altre occupazioni e la ricerca per l’arte tecnologica, continuo con la scrittura, la revisione o la pubblicazione dei miei testi, fino a ora ho scritto quattro libri in forma di diari: 1. Il bene e il male, memorie 2. Un soffitto di cenere 3. Siamo gi? noi tra dieci minuti e 4. Dillo tu te stesso Foto attuale 2015 – GD Prefazione Questo libro ? il mio primo manuale sull’essere contemporaneo, e diario personale scritto da me. La calma del benessere, delle invenzioni. Gli aspetti tridimensionali degli oggetti concreti e umani, per una ricerca nel pensiero individuale. Un’opera che libera da impegni stilistici, gli errori sono di tutti, il presente deve essere rappresentato ma, senza la paura di aver realizzato un errore pi? grande del silenzio prima accettato. Scegliendo un discorso che promette una soluzione giornaliera, definitiva all’arte retorica-storica. Descrive le mie esperienze, fantasiosamente le memorie di un bene nella terra dei mali. Diario scritto in modo semplice, una forma testuale a colmare anche un’assenza d’informazioni complete sul diritto al bene, che caratterizza un’insensibilit? nelle pubblicazioni pubbliche e giornalistiche. Un fenotipo comprensivo di oggettivit? moderne materiali, cristiane e arabe. Vuole rappresentare una porta verso il futuro, un partito nuovo. Il periodo delle diciotto lettere contenute raggiunge d’agosto 2005 a marzo 2007. Buona lettura , Gerardo D'Orrico 1. Est, estate ’05 Riassuntivo, 30.08.2005 Ciclo: nessuna esperienza pu? fermare cos’? gi? cominciato, serve lottare contro il vuoto, non si pu? scappare. Nel tempo tutto ritorna, chi resta di questa filosofia ? gi? molto avanti. Tra un anno ci sar? un nuovo colpo d’orologio, dove tutti verremo rivalutati e riportati sul conto per superare ancora benevolente. L’unica alternativa rimanente ? organizzarsi da soli per un rigetto del nulla, per l’impossibilit?, o per procedure fisiologiche da riassumere per forza. All’ignoranza, alla volgarit? occorre essere superiori, volare pi? in alto per non sentire male sulla pelle o nel cuore, per quel che pu? interessare nelle persone, nello Stato, nelle leggi… poi esiste un male. Un riciclo verso un bene non pu? essere fermato, fatti catturare resta, ciao. La risposta del bene: …? una rete, una serie di cavilli legali e naturali che permettono il risveglio, l’interruzione di un ciclo ripetuto. La vita ? un sogno, un software di raccoglimento immagini film, pi? vado avanti mi sembra di aver scoperto una nuova scienza. In un modo dopo, in un altro sempre un bene si propone anche senza lo Stato, e io stranamente ho questa figura umana. Cos’? all’infuori delle esperienze singole o personali fa rabbia, ancora nessuno se ne occupa, si vive a tratti persi nel viaggio un sogno senza bene, un film com’era dieci anni prima… servirebbe una nuova programmazione o un software pi? aggiornato. Un giorno arriveremo superando tutti i muri, il mondo vive tra qualche anno fa, il tempo ? uguale alle garanzie che ha il bene. (29.07.05): cresce e si rinforza nel tempo poi, il futuro ? garantito, ogni singolo giorno si conferma, fino all’assenza del peccato, saremo ripagati per la nostra resistenza, tutto sar? legale, l’omesso cancellato. Vedremo l’estate che ci aspetta, l’inverno e gli anni a venire. Diversa sar? la luce, migliore la legge ehm, in corrispondenza di quel che si vede ci sar? una posizione legale. Un ascolto non esiste, le carceri che si vivono un giorno sono per sempre, non dimenticare dimmi la tua situazione odierna, sogna per verificare realt?, rivedremo il Sole, sar? cambiato. Descrivi tutto, cosa ti ? successo, cosa o chi ti parla. Un tempo verr? per la gloria, riveler? che ci sono verit? nascoste, le luci saranno pi? grandi, non rester? pi? un male, di cosa dovrei aver paura da qui non si va da nessuna parte in avanti, salteremo di sopra. Un angelo: posti dove non c’? niente non esistono al giorno d’oggi, dove sembra tutto normale di solito siamo qui o nel male, dove non vive niente di paranormale o inventato in un albergo, esistono diverse nature. Sto fermo a pensare su me stesso, il futuro, la mia carriera e di come il bene esiste cos? per tutte le cose, e l’atto che decide qual ? il sotterraneo, la vita per l’amore, la scelta e lo stop. Si pensa quanto si ? accecati! Accecanti son mali. Esiste una soluzione logica pi? grande delle nostre aspettative, cosa sognavamo ? la strada primaria principale. Chi ci ha rubato lo fa con tutti e tutto, lo fa per vivere ma, la nostra societ? non ? scissa, non ? aperta per questo. Verr? lo stesso futuro di ora anche dopo, anche solo per i nostri figli, con tutta la frenesia moderna del dire no. Chi vive nel mondo senza un’accoglienza, nientemeno c’? chi di mondi, come forme estranee o nuove alla propria vita, sotto una grande nuvola fatta d’umani levati da terra dai cristiani nei secoli, in attesa di trasferimento all’inferno. Si vede che ‘l bene ? presente, come spiegarti di cosa parlo, guarda c’? un pulsante basta premerlo per scaricare le informazioni, diventa un essere di pancia e di cuore non preoccuparti del malessere. Un sogno rivelatore: un incubo verifica che siamo tutti prigionieri nel male, come se volesse dimostrare che siamo soli o, il male ? solo tuo o mio. L’istinto vive nel bene, la vita ? come un sogno, da ci? un bene ? un sogno, quante cose ci sono d’aspettare o basta uccidere quel virus? Vedremo un sogno, la qualit? della costruzione! Come si fa a restare nel male, le uccidono le persone che stanno nel male. Stamattina al mare: lo devi abbandonare del tutto ‘l corpo del reato, cos? pensa al bene proprio come l’aspettavi, una forma perfetta classica e moderna, se non credi pi? a nulla in realt? ti sei spostato o, ci deve essere qualche problema. Devi lavorare, forza con le braccia, il mondo ? al contrario, tutte le idee invertite, non a quelli dopo di noi ? riservato il mondo, abbandona il male qui ? tutto protetto, non senti il cuore? Guarda non bisogna andare per forza con quella statura, si pu? anche farne a meno. Nuovo: un’allucinazione non pu? durare per tutto l’arco di una giornata poi in seguito per altri giorni, penso nessuno ha descritto niente di legale per quanto riguarda questo, saremo pure possessori di un computer con due o quattro cuori, che riesce a far vivere senza male anche l? dove esiste, come si creano due habitat diversi fino all’unione del tutto, in modo separato! Ogni giorno che passa la zona del bene dovrebbe crescere ma non se ne ha notizia alcuna, nessuna informazione, non abbiamo un documento. La rete nel tempo al giorno d’oggi crea oggetti o persone tanto responsabili dove un male ? segnato come tale, attendere tue notizie mi sembra il caso. Regole dell’ingestione: gli alimenti dopo aver mangiato o durante il sonno contribuiscono a far in modo che l’entit? personali si mantengono inalterate, come dei ticket d’entrata alle proprie cartelle per arrivare nel mondo, regolano l’esperienza, fanno giusta strada per ritrovarsi nell’aldil?, se non altro un futuro certo una volta scomparsi del tutto gli umani che non ricevono bene. Anche a distanza di mesi o di anni tutto ritorna, costringendoci a volgere la propria esperienza verso una concretezza certa nel dubbio, cos’? esperienza viene riportato come assunzione, non un vuoto bens? uno spazio capiente con delle qualit?, delle scatole capaci di registrar gli eventi nel tempo, far reagire il resto del corpo per legge. Il futuro ? non ripetere le negativit? o, reati per il bene. Ecco cosa un male cerca di fare a noi, come da sempre farci sbagliare, ma normalmente la strada viene ripresa verso l’ascesa al bene. L’insufficienza che troverai, se questa in funzione non sar? risolta ancora ti dir? tanto, ad esempio come vengono parlate le persone, la presenza di beni, l’altro mondo collegato a questo, anche come si cambia. In poche ore in rete acquisirai qualsiasi nostra esperienza, per avere un esito. On, apri gli occhi, la vita ? un sogno 31.07.05 Vero: ? vero ci hanno sparato, di noi nessuna notizia ma esiste un bene, i soldi, il tempo passa, le posizioni no. La nostra grande radica ferma, o di chi non pu? uscire dalla sua situazione, il resto gira attorno. Vorrei pi? libert? nel pensiero, nelle azioni, si accetti la situazione attuale non quest’accecante percorso, strade bagnate ma dal rinnovo della pioggia, non chi devo chiamare che deve sembrare una fossa infernale, e poi non si riconosce nessuno. Tutto il bene ? possibile ma si vede che ancora non si hanno dei nomi al presente e siamo come licenziati da questo mondo in aspettativa di un altro. Nessun discorso, non si sa poi, invece ? solo un male che non ci fa parlare, purtroppo un fenomeno di gruppo, riconoscere un bene viceversa ? una prerogativa iniziale per la giornata. Fanno in modo che in un futuro cos? grande risulta quasi impossibile un nostro punto, l’uno ? un male, un altro ? solo un bene all’inizio di un’esperienza singola… effettivamente servir? superare un trauma psico intellettivo per arrivare a vedere un bene pi? intero. Rete: in bene ci sono tante differenze a cominciare dalle persone, sono costruzioni-ambienti non persone naturali, non esiste qualcuno che pu? farsi comandare dal male, non si deve entrare nel corpo. Nel nostro odierno non si parla di male in modo esatto del nome, come della sua guerra malata, nessuno pu? abolire cosa cominciato saremo travolti, tutti conosciamo personalmente l’esistenza passata e quelle tante altre cose che sembrano, quando imparerai? Il potere di un bene ? tanto conveniente, non potrai pi? staccarti… ridi bisogna svegliare la principessa. Partiremo! Quello di prima era tutto il male realizzabile in questo universo, non si nasce sotto i cavoli, chi ci comanda pagher? caro. Un male non trova differenze nelle persone, ma durante una giornata dovremmo pur svegliarci un quarto d’ora, e nemmeno ci ? garantito esplodere dalla piccolezza. Resta sempre acceso, tra qualche anno sar? meglio, o un recupero, G. Nessuno ci ha ancora chiamati: siamo orrendamente nascosti! Ho trovato che l’habitat “the male” ? una manifestazione di gruppo, sembra quasi uguale, copiata dalla nostra. Il resto ? visto che lo sai, ma qui nessuna vita ? uguale a un’altra. In legge siamo dei singoli, perch? dovremmo avere delle allucinazioni di gruppo, comprese altre visioni sonore, qualcuno giustifica, nessuna istituzione. Siamo tutti coinvolti invece nella serie d’insufficienze, per forza collaboriamo, cosa verr? sar? un mondo pi? in alto, in funzione di una seconda esplosione. Quando scompariranno queste vesti che celano l’io e la vita, vivremo distaccati da ogni esperienza di male, l’informazione sar? disponibile per tutti, qualcuno con forza liberer? le terre del pianeta da questa oscurazione mentale. Chi ci fa vivere prigionieri ancora di questa falsa, ? passato tanto tempo ma la pazienza non ha limiti umani? Sar? data la possibilit? comune di aprire gli occhi davanti a un mondo diverso, colorato. In collegamento: in questo mondo se non ti capita una disgrazia resti come se dormissi, ? mal amministrato il nostro pianeta, l’unica strada non ci ? garantita, credo ci sveglieremo nella pubblicit?. Qui non c’? rimasto nessuno, solo un incubo: se potessi raccontargli cosa non credono. ? troppo, l’hanno negata la realt?, la rivoluzione, la fine del mondo un giorno. Guarda chi ti costringe a parlarmi, l’ha cancellato te stesso, ora ? tutto un sogno, la vita non esiste pi?. Ancora dopo anni sempre ? l’esperienza quotidiana avanti, tutti siamo come registratori di tutti, di circostanze cos? assicurando un ritorno anche senza dichiarazioni pubbliche, abbiamo una posizione di viaggio con delle cartelle cliniche, sempre ben nascoste. Un bene viene camuffato, si pu? solo rigenerarsi da questa rovina catastrofica, dal mondo alla fine putrefatto, dalle istituzioni non rinnovate assieme a noi. Niente pu? la psicologia affarista del male, qui tutti siamo costretti al percorso distinto dalla nascita, o da sei a dodici anni in poi, cosa vuoi riparare a questa et?? Si pu? solo passare per sempre in modo completo a un’altra esistenza, gi? segnati “un giorno si rinasce” come chi male ? gi? uscito dalla gara, non ti hanno detto niente? Non importa bastano gli occhi, la realt? ? smisurata pu? sembrare utopia, per riconoscere chi, basta osservare in modo normale, quando ha un futuro normale. Avremo un progresso degno dell’aspetto, tutto ? prestabilito, non mi scappa niente, anche il modo di comunicare o pensare alle persone ? cambiato, occorre dichiarare le nostre malattie sempre, non si perdono le informazioni. Siamo noi e loro, non si pu? uscire da una situazione assunta dal tempo, nostra volont? forse andremo sempre meglio. Solo l’esperienza pu? cambiarci, non ci hanno cancellato del tutto, scusami ma cosa sanno fare ? solo il suicidio. Vero ? che siamo in un deserto e, non ? vero che le cose vengono da sole, siamo noi o chi per noi a trovarle, poi chi cancella di certo non ? un bene, infatti per ottenerlo bisogna ricostruire la scena, le strutture, la storia sono vecchi e piccoli poteri, ci vengono appresso per quel che hanno fatto o che faranno, il presente ? il luogo rivelatore non dimenticartelo mai ma, attento sentirai di sicuro un gran fragore cupo e rimbombante quando saprai, noi siamo gi? qui pronti! C’? bisogno di rinnovamento, ciao. Lettera: un tuo saluto ? sempre molto, sono sicuro dell’esistenza di quell’occulto. Ho superato i levati, ora ? praticabile valutare la consistenza o una disfunzione, l’impossibilit? di fare, l’indicatore degli umani. Un male c’? successo, non si pu? nulla, quando si avr? pubblica la strada, il sistema sar? strutturato per sottostare al primo ma, uno esiste sempre, per non offendere altrimenti non si vive. Il resto scivola mantenendoci legati all’esistenza e al sistema, chi ti detto che sei una piccola persona, sei un ambiente largo a differenza del tale. Verso il bene non c’? dubbio, un giorno l’istruzione se vuoi l’istituto, modificher? totalmente l’esistenza, come sempre. Belle le vacanze abbandonate ai ricordi pi? belli, lascia scivolare l’esperienza come una pallina in libert?, il risultato sar? bene. Dimmi la verit?: tu non credi molto, anzi non credi per niente alle potenzialit? non pubblicate dell’odierno mondo… gi?, sembra passa tutto inosservato, il passato recente scompare, tutto viene celato come se si potesse fare, niente ? invece un altro bene ch’abita proprio dove stiamo. Un giorno arriva in qualsiasi modo, nessuno ancora parla eppure ? successo. Ho certezze di rapporti modificati artificialmente tra due o pi? persone, come tutto per te o noi, svolti dai genitori, dagli amici, dalle amiche, dai cittadini della tua citt? in coerenza con il ragazzo “adatto” pi? altre cose indicibili e non prospettabili, costruiti sulla disposizione di una societ? esplosa poi, subappaltata o rubata anche ma, adesso ? estate nessuno sembra interessato, come del resto per tutto l’anno, ancora non si ? presentato un modo pubblico o partecipe alla grande avventura del bene, per quanto grande sia spesso fa paura, fa indietreggiare, anche colpa di un potere oscuro mafioso che ha influito sulle persone, il potere dell’impotenza, far? tutto io se non si presenta qualcuno. Una costruzione ci porta in un mondo superiore, pi? accessoriato, la sorpresa sar? cos? grande, non so chi regger? l’urto. Oggi siamo in un punto di partenza, significa anche senza supporti precedenti. Questa vita ? varia, colorata, non si pu? vivere per sempre sospesi, a volte si cade anche tutti assieme, se vuoi ? come in un incidente, si scopre che non si continua in modo lineare ma comune a due, nel bene tutto ti ? concesso, nel male sembra tutt’oscurato. Ho visto migliaia di persone: spente come pesci morti nel mare, dormire da svegli. La nascita avviene quando il malsano muore, si scopre la vera natura. Un male inteso da persona che ha l’anima levata in cielo, chi sta zitto non sono io, in felicit? da dentro vivo la vita sempre, osservo la natura delle cose per gioirne e creare. Credo nell’eterno ritorno delle cose, mi capita di uscire di casa e trovare realt? in modo molto diverso da quello descritto, nei telegiornali soprattutto conferma della decomposta societ? che fonda al culmine un male come forza bruta maggiore, forse non ancora abbastanza evoluta per comprendere o interpretare un bene? Aspetto gli avvenimenti. Tu non sei un male, un giorno verrai riscattato. Chi vive ? senza sorta, senza un futuro programmato, ? una morte senza proseguo, una strada senza fine, come ci si pu? trovarsi in posti sempre immaginari, ? una denuncia dov’? l’ignoranza, posti come ubicazioni mortuari, si vive tumulati da diverso e lungo tempo. Apri gli occhi per vedere un sistema metrico di valori sbagliato, nessuno si interessa eppure tutti sono interessati nel ricordo, nel tempo, le et?, l’avvenire. Un bene ? perfetto: una volta imparata la lezione ? un lavoro continuo. Sono grande non ho voglia di fare di nuovo il giro, un tuo saluto ? molto meglio di tante altre cose, sei una bomba custodita nel tempo, veloce e insaputa contro il male. In attesa le regole, l’inizio alla secessione. Il bene e i sogni si realizzano come cose materiali che appaiono usciti dalla non conoscenza, la terra brucia, ? risolto il pomeriggio. Credi in niente, quindi non c’? niente da fare, non si ? fatto nulla, sai vorrei sapere chi si occupa di un male. ? vita bruciata, non si pu? interrompere un ciclo iniziato, si cade di colpo sulla propria esistenza, non si torna indietro, chi ? cos? arrogante da voler nascondere gli interessi, il mutabile ? il colore del bene, si ricadere sulla terra prima della morte, deve essere uno sport! Addio stato cittadino dell’oscurit? e chi ne parla, l’installazione del mondo al contrario, utopistico. No, non voglio fare di nuovo il giro sono gi? passato, tutte le agevolazioni ? sembra la terra dei divieti. Qui ho trovato pace, un’altra aria con vasti spazi riposo e compagnia di persone amiche, niente male o caotica citt?… che la vita ti sorrida sempre e il Sole nel tuo cuore non muoia mai. Buone vacanze, G. 2. Documento.docx 16.09.2005 Irrompere: la verit? ? come un mazzo di carte o di effetti, malleabile, importantissimo per la legge, il silenzio, la luce naturale del Sole, della Luna, senza aggiunte come l’aria che respiriamo. I beni sono bellissimi, non belli, come quando ti fai pi? grande, ti muovi da solo, non pensare sempre che gi? lo fai, il tempo ? passato cerca la strada ? stata gi? segnata, si va avanti. Il tempo forma reti di universi e scopi per noi, l’arte segnala in obliquo n? troppo alto, n? troppo basso cos? ? utile. Nel reale i mali pure portano dei problemi: amore ? sabato, l’Italia ? un errore, un chiaro sentore del guasto, un possesso del male ma, proprio come tanti anni fa tutto ? a posto, la strada ? diritta, ai lati degli alberi da attraversare. Cosa succede mi interessa, penso bello regalarsi un pacchetto di sigarette, passare la serata a fumarle quasi tutte. Liberati! Non si scappa da questo posto, il bene lo decidi tu, la vita decidi tu. Era un grande errore non appagarci, come l’esser sparati di male, cio? senza una speranza, sempre meglio un contatto pi? in l?, cosa siamo venuti a fare se non per compier tutto il bene. Dai gioca, muoviti, non darti alla fuga ? molto pi? forte il bene, anche se per molti non esiste o verosimilmente ci sono solo quei demoni, loro imperano il mondo sommerso e le facce ricoperte. In te entra il male forse? Sei distratto? Avremmo resti dell’animale uomo addosso ma ? vero che ci siamo presi solo la parte d’amore concessa o pretesa lasciando il lusso. Abbiamo regalato al diavolo non al demonio per entrare a far parte della societ?, poi il demonio dovrebbe essere un male e preferiamo viver fuori, infatti si dice che chi ? entrato ha trovato la luce, in realt? si ? rovinato, imbrogliato. La testa non devi n? alzarla, n? abbassarla, lasciala diritta e muovila nei sensi orizzontali per trovare la tua legge poi minimizzare non lo devi fare per forza, maledetto chi ha fatto i luoghi comuni, tutto ? gi? qui come all’improvviso l’avessi gi? superato, trascurato o te l’hanno rubato, di questi tempi si vive nel mondo di cosa non doveva succedere e, di male non denunciato. Devi essere profondamente ricco, pratica un’arte. Grazie s?, grazie a te, esiste tanto materiale oltre la morte in vita, siamo in un carcere non richiesto, uniti nella sorte poi in fine ? solo sicurezza che un giorno andremo oltre, tra l’altro per lo Stato siamo tutti solo beni, trasparenti, limpidi e immacolati, e comunque se non riconosci un male di norma non facciamo niente. Qui si trascorre il sereno esistere, cio? solo immaginazione poi si trasforma in realt?, il novanta per cento di cosa si vede, del resto ? matematica o il contrario, la nicotina pu? essere anche un’amica e la solitudine varia, poi ci sconvolgeranno le idee, ci sono molte persone che non pensano per niente, non ? neanche colpa loro, in rete quasi tutti siamo spinti fuori, non si sente un male acuto. Asini e pecore che si chiamano a vicenda o, fedeli del male, non sanno nemmeno cos’hanno detto. Se accade un male non sai che succede! Com’? esageratamente fuggente il tempo, com’? mal sfruttato il genio della vita, il presente. All’arte stai attento come agli inutilizzi dello Stato, una scheda di cose possibili, com’? reale il resto occultato, in memoria di un mondo che non esiste pi? o, s’ostenta ancora portare. Paure, terrore quanti mali si devono sconfiggere ancora, l’ignoranza forse uno Stato. Uscire fuori da un ciclo ripetuto sani ? una realt? che vietato pensarla, alla fine del tempo verr? individualizzata, il quesito ? ovvio, la soluzione ? certa. Il mondo si ? fermato poi ? ripartito l’anno duemila, non solo io un male impedisce un’arte, un’armonia fin quel che pu?, comunque siamo in rete il gioco ? fatto, siamo prenotati spero ti vada bene, sempre. Abbasso i mali installati alla luce del Sole e frutti misti in pi?, occorre saper scegliere le persone da frequentare, l’esperienza dipende tutta dalle abitudini… vediamo di chi sono le responsabilit?, non pensare male, non ? morto nessuno. Che ‘l passato brilli come il Sole del presente. Ciao, G 3. La riconoscenza 04.10.2005 La gente non vuole riconoscere il bene, pur essendo nel massimo del male tutto ? normale, si pensa… ma non sono in attiva coscienza e conoscenza del contemporaneo? Sembra un riposo agli occhi di chi l? vede o, che non esiste niente, il mondo ? finito. Dicono un giorno cadrai! Quanta idiozia c’? in noi, forse dal troppo male acquisito o, dall’imposizione ignorante e maligna che si ? ceduti al silenzio, ? un universo non dichiarato colorato di luce anticristiana, anche oggi si insinua la loro idea, il loro inferno in terra. Il silenzio, l’orrore, il falso fascismo poi, il far disconoscere la potenza ch’? il massimo della cecit? che pu? essere creata, d’altro canto in realt? continuiamo, anche se trascurando il discorso le nature non possono cambiare, gli oggetti si concretizzeranno come in un disegno, a un certo punto diventano i nostri target, senza nessuna ragione lo stesso. Parlare in prima persona ? cos? difficile, hai visto quelli che volevano cambiare il mondo, perch? si sono fermati? Qui tutto ? disponibile, concreto ? un disastro forse: un giorno rinasceremo beati. Un disegno creato con il tempo dalle esperienze che ci nascondono, un giorno arriva come un treno, si realizza anche dov’? il vietato o, l’impossibile. Voglio sopra l’ignoranza, apri gli occhi su cosa esiste, dipende molto da quel che vedi. Un bene non ? impossibile si paga, un male non si pu? realizzare. La realt? di questo mondo ? in un altro, o saremo tutti di nuovo uguali, sembra una situazione imbarazzante, nel massimo dei mali che nessuno sa niente, sotto gli occhi di tutti sembra evidente che siamo in una posizione differente da quella dichiarata dallo Stato, le istituzioni interessate dicono ma, sembra sia scomparso per ora. Ci sar? una rivolta, la fine del mondo. Viviamo una copertura psicofisica, un inganno o una disfunzione esistente creata, come stoppati in sito, aperti in testa ma senza le risposte. Prova a dare delle opinioni, ci siamo tutti e nessuno pu? giudicare, non ? vero? Saranno delle sconvenienze i testi. Ognuno vive nel proprio mondo, dopo vivremo tutti assieme e tutti sapranno le cose di tutti. Il futuro certo del mondo cos’?, una crepa ? si rompe tutto. No ? il falso fascismo che ci occupa la mente per far restare tutto malsano e decrepito, come la realt? ? di un mondo dato a finire per iniziarne uno nuovo, serve un computer con un software molto diverso. Esiste una montagna da scalare, come non c’? niente, il tuo male deve essere abbattuto! La societ? ? disfatta completamente, destinata alla rovina delle menti e dei corpi. Un processo iniziato non si pu? cancellare, si va sempre pi? gi? o in alto fin quando finisce, dopo c’? l’infinito e niente poi si pu? recuperare per farlo rientrare nella norma, la vita diventa oltre, di habitat nuovi s?, ma post mortem. L’inferno, il campo santo e un albergo in salute, gi? esistente e rinnovato la Terra. Lasciateci pure soli Stati corrotti, cosa succede non riguarda ormai la vostra causa… scherzo siamo tutti umani, ho scoperto un nuovo criterio di potenza, l’adatto al comando si pretende, cosa si vede ?, cosa si sente ?, come si fa a non rinnovare i sensi secondo l’esperienza del giusto, anche se anormale ? comune un’alternativa necessaria, meravigliosamente la vita ? storia, come dal senso d’esclusione del male anche essendoci stato, poi uno si ritrova risanato in bene, non si pu? continuare senza ribadirlo. Mai buttare quell’affare, quel fiore, il seguito dopo di cosa ci manca, pi? chi lo ha gi? scritto, tutti dal pi? ricco al pi? pezzente viviamo o abbiamo accettato nel male, come dico spesso io: ? gi? compiuto ma non ha un’esistenza conclusa o, legale. Assurdo poi negare l’evidente presenza di chi ci ha detto ch’? una questione personale, l’obbrobrio sar? aperto, male uguale mafia, niente ? garantito al giorno d’oggi, come l’inverno la stagione prossima, solo un bene ci aiuta a distinguere. Indumenti nuovi moderni, di un nuovo tessuto fresco, accessori nuovi pi? optional. Un giorno il viaggio sar? di sola andata non come oggi o nei nostri giorni, con la testa rovinata da esseri spenti tra di noi, parti di cervello perse. Sar? come svegliarsi dopo vent’anni, il futuro necessario. Chi dice di accontentarsi del male che ‘l tutto, invece di un solo stato di passaggio, cosa pensi ci pu? costare, ammettere ch’? tutto reale descritto nella sua natura, ci sarebbe pi? libert?. Ah! Bello indossare i vestiti del bene. Giorni, mesi, anni indumenti e carceri. Oggi ch’? tutto disfatto, sempre tutto da rifare, atterri qualcuno, tutto sembra come lo si ? lasciato, noi ci siamo sempre per sempre, attento… il giorno sar? un fiore una volta distrutte risolutivamente le barriere della disconoscenza comune, una malattia come quelle gi? assunte: e s? lo sapevi, dai! Serve accontentarsi della propria posizione come l’ideale, creata da noi stessi per rispecchiare cos’? il nostro desiderio personale. La vita non continua normalmente ma, esiste un male o un bene non pensi? Non ? cos? lieve all’esterno di un silenzio, come si fa a non notare cosa resta del fascismo. Viviamo prigionieri del male come i bambini, ? buffo aver paura della cosa pi? conosciuta al mondo anche se mai detta, solo in arte ho trovato dei riscontri, il resto ? legge o silenzio, semmai l’ignoranza e la lobotomia. Quanto potere si nasconde in cosa ci ? vietato o, non permesso, quanto ? pi? facile il bene, basta una telefonata, un pagamento accettato in tutto ‘l mondo… e tutto sar? bene. Ciao… alla prossima vita, ora premi quel bottone, ci sar? il silenzio e tutto sar? tuo. Sarebbe come rinnegare non dire tutte le cose che si possono fare per aprire l’infinito o, la tua persona, mi dissero fallo da solo ma, ? un atto sociale globale il mondo nel possesso del bene, poi niente il nulla, quant’? brutto quel periodo di perdizione, di dissoluzione dell’anima ma dietro c’? un grande inganno, si resta intrappolati, traditi in mezzo a traditori, ? il contrario come non esistere, come essere nessuno, invece eravamo noi la dissoluzione! Quant’? bella invece la libert?, ho scoperto che siamo sempre noi, la massima realizzazione dei sogni umani, si dovrebbe giustificasse cos? anche l’enorme controversia tra le persone, ancora oggi ferme in: non c’? niente, non ? successo niente. Quindi niente ? portare il male addosso, cos? magari scompare attorno. Lo stesso non si dice niente un giorno ci cadr? addosso, cosa era gi? successo e cosa succeder?, conviene arrangiarsi di poche oggettivit?, le persone piangono chiss? se ancora esistono… chi non conosce la concretezza mentre occorre parlare con una voce nuova per restare liberi da reti false, magari in un altro mondo falso perch? invece c’era gi? un altro mondo vero, bisogna escludersi dalla troppa ignoranza, e dall’opera della dimenticanza. La vita ? l’arte, vivere ? l’attore che recita le parti d’una sceneggiatura, mentre nelle menti c’? caos. Un ordine si pu? raggiunge anche naturalmente, casomai cosa esiste pu? essere descritto ovunque, sono ladri! Il presente ? il praticabile, un giorno arriveremo di nuovo, la natura da sola fa il lavoro come cade la neve. Loro ci vogliono far tacere “il bene” tutti i giorni, non crearti troppi problemi finiscila, creano la grave mancanza. Ricordi, immagini di vita, il futuro ? il presente, non come dire a un certo punto si deve arrivare, vero come occorre allearci per annientare lo stato del male, dichiararci di un altro stato, poi continuare. La serata ? molto calma sarebbe bello pensare che ci siamo solo noi, non tutti… quindi si dice forse c’? il male ma, di sicuro al giorno d’oggi esiste, bisogna esser viventi per sapere. Credo nessuna mezza epoca sia inservibile come questa che viviamo: il futuro libera la pace delle esperienze dominate, la distruzione del potere falso. Ah gi?! Loro comandano e io vivo in una bottiglia. Il bene ci sommerge no! Quello ? il male che ci ha promesso il falso, ma basta sempre allargare lo schermo in panoramico e unire la piantina geografica per capire la comunicazione, il confronto tra opinioni comuni, disegni che verificano realt?, un bene ? proprio come le altre cose, anzi sono altre o gi? di l?. Una cosa cara ma di sicuro fattibile vera, non una realt? fuori, un fuori casa, singolare nel punto: le carceri o gli indumenti. Il mondo porta una piaga, nessuno ha la soluzione, questa ? la verit? o, forse sar? la dimensione e la vicinanza al problema, ci? pu? significare che ‘l progetto non si pu? adeguare ma la legge ? una sola, unica comunque, le persone sono dissolte s? ma il contesto non ? presentato, chi domanda se il bene esiste. Si vive un male organizzato, sembra un sogno, un incubo, l’importante ? credere in Dio in un posto dei peggiori mai esistiti come questo, dillo a tutti: anche solo supera. Poteri nuovi, potere di nuovo. Si manca di riconoscenza in un mondo dove un’anarchia maligna regna, l’ultima delle cose reali che fa cambiare il pensiero, creando confusione. Vogliono fare il bene i ragazzi, questo deve succedere cominciando dal disconoscere il male ma, ? mattina stanno tutti dormendo che strano vero. Il bene sar? un sogno per molti ma in realt? mi pare l’uscita dal male, serve restare attenti a non adorare quegli animali senza Dio spostati sempre da quel mostro, prima di tutto attenti alle parole che si sentono, e al loro significato tutte assieme nella frase. Chi ha unito un bene con un male per farli vivere assieme, verr? giustiziato il giorno del giudizio, se non l’hanno gi? fatto e comunque la faccenda ? molto presente nella vita di ognuno, sta all’utilizzo che se ne fa, tranne quello comune di non osservanza o alla mal creanza del bene. Nessuno lo dice ? cominciata una nuova era, non l’hanno ancora capito? Solo un bene pu? programmare la vita, io il padrone e l’io. Sar? colpa anche del regolamento multi fascista nelle nostre istituzioni o, dell’assunzione di male addosso che poi di questi tempi ? una posizione immortale, chi programma un software senza offendere non ? uno spento, serve invece esser bravi ha togliersi di dosso tutto e tutti. Il mondo si ? fermato, tutti siamo fermi, le cariche sono gi? state stabilite, il tempo passa noi rimaniamo sempre pi? soli, tra di noi le cose diventano pi? chiare, si dice se ancora non s’? svegli, allora davvero avremmo sbagliato. Qui nell’anno zero cinque si notano ancora molti soprusi, abbandoni poich? ? tutto abbandonato nell’insieme, c’? sempre bisogno di un confronto, come si fa a far vivere i ragazzi senza storia o, bene come prodotti legali non presentati, forse ci vuole un po’ di palestra. Parti di cervello attaccate al proprio fanno in modo di non parlare, voglio un mondo libero non come in Italia o in Europa poi questo silenzio, via le carceri, le porte siano quelle poste al loro posto, come le finestre. Quello non ? un sogno, se vuoi ? la realt? dopo pi? tardi. L’ultimo clamore garantito a questa brutta realt? che cambia fino all’assoluto bene, la dichiarazione del giorno che abitiamo sconvolger? sempre di pi?, un mondo nuovo ? il futuro ma, il passato non si pu? cancellare, anzi va recuperato per creare una linea continua. Case, focolai, la sera, la mattina, le luci dei lampioni, sorprende la facolt? d’ognuno in recuperarsi oggi e trovare la via, l’esclusione dal male provoca sensazioni nuove. Bello il futuro e tutta l’arte per farlo presente, cos’? il domani. Siamo potenze in Dio circa il novanta per cento delle popolazioni, la presenza sorprende sempre tutti per? non ti fermare alla quantit?, forse ? ancora presto, nessun genitore ha volont? di non far stare i propri figli nel male e, di aprire la bocca. Chiudo a presto, ad una felice e migliore prossima ventura, G. 4. Disco 21.11.2005 1. Titolo. Esistono due habitat principali, divergenti dal bene vero. Uno: il bene, un software demoniaco basato su etichette invece di luci, cio? vivere nel male senza parlare, molto presente bello, stabile, contatti sintattici e aerei di vario genere capaci di farci esistere nel bene, anche con la presenza del male. Due: il bene pi? libero, la vita organizzata tra i beni, una presa di coscienza del male, un modo molto amichevole e amoroso d’accordo secondo cui i soldi, le amicizie girano a volte in modo illegale. Creperemo la terra per riabituarla, organizzati a esclusione di un male per vivere in modo adagiato la sicurezza del prossimo bene, non solitudine imposta dalla negazione dell’esistenza. Un bene nella nostra terra ? tanto negato o proibito, in consultabile eppure ovvio, privo dell’essere uno che non pu? vivere. Potenza ? verit?, noi siamo soli. 2. Due. Nell’anno zero cinque si vive nel male, levati dalla vita, in parziale assenza, chi muore non esiste pi?, il peso delle cose pu? solo essere visualizzato, schedato in uno spazio chiamato albergo. Spiegazioni sono in uno schema legale, risolutivo al chiaro, le luci e le voci, i colori e le denunce. Fuori, la gente mangia diverso. 3. Visualizzazione. Punti di visualizzazione non di percezione o di realizzazione, chi non ha mai parlato del male ? in un punto morto, utilizza solo due punti avanti e indietro, invece ne servono minimo due cento mila. Cerca attorno a tutte le giunture delle tue ossa, con tutte le direzioni, uno schermo davanti agli occhi al posto dell’apparato oculare. 4. Ribelle. Ribelli non si ? per morte, distruzione o violenza. Una superficie ? la pausa, non tutto ? male, occorre fare una serie di azioni, contestare il malsano, per chi non esiste un interruttore, si ? bene o il contrario, una rivolta o l’assunzione di un partito. Il software ? un falso, dovrebbero essere diverse le sfumature tra il buono e il malevolo, una realt? non vive mai di un solo particolare. All’inizio ? un gioco, almeno l’essere significa avere la testa, le mani, i piedi, senza delle aperture di luci o graffiti, molto raro di questi tempi. Io cerco sempre un suono attivo o un buon motivo, se non un ottimo interesse personale per trattare bene. Certo che i nostri sogni si realizzano, sono le realt?, apri il bene ? lunga la strada, basta parlare da una goccia a una goccia, siamo in un mondo perso dov’? sufficiente togliere la polvere e aprire le porte. 5. Calcolo. Quando il calcolo risulter? zero, il bene sar? una limpidezza nel cervello. Tutto legale, sentirai solo un gran botto e la luce. Quanto ancora si deve chiudere il mondo, il resto sar? o, ? gi? un’arte minimale, in altro modo e poi restare solo in vita immobili. Ho trovato la strada senza male, la realt? ? vera ne siamo tutti partecipi, anche solo a testimonianza che un giorno la terra vedr? il bene o, il regno del Signore. Colpa ? dei mali, tanti, insospettabili, riuniti sotto una stessa forma, al loro incenerimento saremo sempre fatti. Viva la terza dimensione a discapito delle altre due, solo ieri decantate come un massimo dei beni. Un male ha solo due dimensioni, non ha un processore ehm, uno spessore per questo non viene filmata la causa della moderna rottura, le posizioni fisiologiche assunte da tutti, in modo diverso ma classificabili. Predisposizione e auto nel contesto sono la chiave, la divisione tra un bene e un male, il riconoscimento. 6. Audio. Possiedo lo scettro della vita, io sono un bene tutto ? magico non come nella vita ehm, falsa ma reale, una favola come di un mago, tutto un sogno reale. Tutti i rumori sono reali, il malevolo ne muore di quelli del computer. In una scatola grande quanto il mondo, alla fine sempre occorre trovare un ordine per tutte le cose, ingrandire l’immagine per focalizzare gli oggetti. Abituati a non dare fastidio, hai superato il male. 7. Ritornare. Lascia completamente le persone che fanno parte del male, essere in rete ? essere in vita, iscritto, presentato ? usufruire. Muoversi ? nel legale che ci mantiene liberi, come tutti essere, pagare e avere finch? non appaiono le soluzioni. Io sono uscito dal male e vivo fuori a casa ma, il male ? ancora libero oggi, attento a ci? che chiamo i nuovi, i nuovi umani restituiti o se in un giorno ti risvegliassi con ricordi comuni, strani eppure famigliari. Buona giornata, G. Конец ознакомительного фрагмента. Текст предоставлен ООО «ЛитРес». Прочитайте эту книгу целиком, купив полную легальную версию (https://www.litres.ru/pages/biblio_book/?art=63533436&lfrom=688855901) на ЛитРес. 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