Versi Per Bambini II
Автор:Juan Mois?s De La Serna
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Тип:Книга
Цена:409.05 руб.
Язык: Итальянский
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Versi Per Bambini II
Juan Mois?s De La Serna
Guardando in silenzio era divertita quando ud? da lontano una voce che conosceva. Continuando a volare la colombella stava e per trovare il suo amico in fretta si avvicinava. Perch? la nostra piccola amica nel mare aveva sentito qualcuno che la chiamava e da quella parte si era recata. AMORE Una raccolta di 25 bellissime poesie per bambini da leggere ai vostri figli. La sera, prima di andare a dormire, nei pomeriggi dopo lo studio e in qualsiasi momento il vostro figlio abbia bisogno di coccole. Le poesie sono molto importanti per la crescita dei bambini in quanto sviluppano la loro fantasia e li allenano a concentrarsi. In questa raccolta gli animali sono i protagonisti e vi terranno compagnia fino alla fine del libro. Ecco un piccolo esempio, buona lettura: Guardando in silenzio era divertita quando ud? da lontano una voce che conosceva. Continuando a volare la colombella stava e per trovare il suo amico in fretta si avvicinava. Perch? la nostra piccola amica nel mare aveva sentito qualcuno che la chiamava e da quella parte si era recata. AMORE
Juan Mois?s de la Serna
Versi per Bambini II
Versi
per
Bambini
II
Juan Mois?s de la Serna
Traduzione di Jessica Falcioni
Editoriale Tektime
2020
“Versi per Bambini II”
Scritto da Juan Mois?s de la Serna
Traduzione di Jessica Falcioni
1? edizione: aprile 2020
© Juan Mois?s de la Serna, 2020
© Edizioni Tektime, 2020
Tutti i diritti riservati
Distribuito da Tektime
Traduzione dallo spagnolo di Jessica Falcioni
https://www.traduzionelibri.it (https://www.traduzionelibri.it/)
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PROLOGO
Guardando in silenzio
era divertita
quando ud? da lontano
una voce che conosceva.
Continuando a volare
la colombella stava
e per trovare il suo amico
in fretta si avvicinava.
Perch? la nostra piccola amica
nel mare aveva sentito
qualcuno che la chiamava
e da quella parte si era recata.
AMORE
Dedicato ai miei genitori
1.PASSEGGIANDO PER IL PORTO
Guardando in silenzio
era divertita
quando ud? da lontano
una voce che conosceva.
Continuando a volare
la colombella stava
e per trovare il suo amico
in fretta si avvicinava.
Perch? la nostra piccola amica
nel mare aveva sentito
qualcuno che la chiamava
e da quella parte si era recata.
Era la voce del delfino
che l’aveva chiamata
stava entrando nel porto
in una rete intrecciata.
La colombella vide immediatamente
il pericolo quale era
pens? a cosa poter fare
e a chiunque potesse aiutarla.
Per quanto ci pensava
una soluzione non trovava
e il tempo pass?
quando poi per? pens?.
Cercherei un amico
tra quelli che ho
un anziano che mi d?
da mangiare ogni giorno.
E fino al suo balcone
la colombella arriv?
e sul vetro becc?
e il vecchietto aveva trovato.
Cosa c’?, colombella?
non ? ora di pranzo
le disse il vecchietto
non appena la vide.
Continu? a beccare
non si voleva fermare
qualcosa gli deve dire
e lui lo deve scoprire.
Grazie alla sua intelligenza
si fece capire
avvis? l’anziano
che svelto and? a vedere.
Nel porto l? vicino
il vecchio sta guardando
e vide il delfino
i dispiaceri che stava attraversando.
Non lo poteva lasciar andare
perch? la rete lo stava trattenendo
l’anziano con fermezza
e velocit? le cose sistem?.
La barca ? di suo figlio
e subito rilasci?
quel piccolo delfino
che via nuot?.
E grazie alla colombella
che il la soluzione individu?
per aiutare il tuo amico
la felicit? trov?.
AMORE
2. LA GABBIANELLA STUPITA
Volando una mattina
come ha sempre fatto
una gabbianella stava
e qualcosa l’avrebbe stupita.
Rapidamente si avvicin?
perch? non ci credeva
una nave l? si aren?
tra le rocce la vedeva.
Ma cosa sar? successo?
stranita si domandava
L? come ci sar? arrivata?
e girava e girava.
Guardando dappertutto
non si pu? immaginare
come fosse arrivata
cos? lontano dal mare.
Lei sa perch? ? intelligente
e molte ne vide
di barche nell’acqua
sempre ne vedeva.
Ma questa sta tra gli scogli
Come sarebbe andata avanti?
non lo capiva.
e facile non sarebbe stato.
Non sapeva cosa fosse successo
e nessuno glielo disse
molti erano l? bloccati
la gabbianella vide.
Pittori, c’erano pittori
Non li aveva mai visti prima.
laggi?, vicino a quelle rocce
e vol? via.
Stavano dipingendo la barca
quella che si era arenata
anche a quei pittori
l? aveva stupiti.
Perch? la costa rocciosa
? sempre stata l?
ma una barca su di essa
non era mai stata trovata prima.
Cosa accadde alla barca?
continuava a pensare
all’improvviso ud? qualcosa
e rimase ad ascoltare.
Sono due uomini, sorveglianti
l’un l’altro dicendo:
“Sicuramente ? stata la tempesta
da ieri sera la stava trascinando”.
La tempesta? dice l’altro
Come pu? essere?
“Con un vento insidioso
la barca mossa si sarebbe”.
Il pensiero nella gabbianella
per un po’ ? rimasto
e tornando alla nave
seria la guard?.
S?, il vento soffia forte
lo so molto bene
ma la nave ? cos? grande
Come si poteva spostare?
E cos? la gabbianella
pensando l? stava
intorno alla nave
e questa non si muoveva.
? bloccata sulle rocce
e non si muove pi?
mentre la chiglia ? rotta
non navigher? mai pi?.
Sicuramente la tempesta
la trascin?
da un mare infuriato
ed ? per questo che si aren?.
AMORE
3. IL RICCIO E LA PERNICE
Volando era arrivata
stava per mangiare
era molto affamata.
quando qualcosa vide.
La pernice guard? e guard?
e a guardare continu?
quello che cibo sembrava
a dimenarsi cominci?.
Un po’ si scans?
ma a guardarlo, continu?
quello, che cos’? quello?
quello che sto vedendo ora.
Che cosa sei? Chiese.
e sorpresa rimase
pensava di conoscere tutto
tutto quello che sul campo c’era.
L’altro aveva sentito
rispose subito.
“Un riccio, non vedi?”
e non si mosse.
“Vedendoti, ti vedo molto bene”
la pernice rispose
“Ma mai da queste parti
ti incontrai prima”.
“Forse perch? qui non sei mai passata
perch? non mi sono mai mosso
Qui ho la mia casetta
ma non ho amici”.
La pernice lo fiss? e poi
gli aghi vide
e anche se non gli piaceva
al riccio ha disse:
“Se vuoi posso esserlo io
ma non mi piaci affatto”.
Cosa? chiese.
perch? nulla ne sapeva.
“I tuoi aghi son pericolosi
e potrei infilzarmi
su un’ala o negli occhi
e pi? volare non potrei”.
“Andiamo, stai esagerando
Come potrei pungerti?
se nemmeno ti avvicini
io l? non ci arrivo”.
La pernice ci pens? un po’ su
e a volare inizi?
Dove vai? chiese l’altro
che solo sarebbe rimasto.
““Forse un giorno torner?
quando ci avr? pensato
perch? non mi piacciono gli aghi
e te li sei tolti”.
E vol? via
pi? non torn?
il riccio rimase
triste in solitudine.
Ma aveva capito
le motivazioni che aveva
con quegli aghi che ha
sarebbe stata infilzata.
AMORE
4. IL SIGNOR POMPON
Un’ape una mattina
volando si avvicinava
a qualcosa di strano che l?
sul suolo stava.
“Che cos’??” sta dicendo
quello non rispondeva
l’ape a guardar continuava
e un po’ si spaventava.
Volando se ne and?
ma improvvisamente si ferm?
su un ramo l? accanto
e di nuovo lo guard?.
Quello era ancora sul suolo
e dato che ? molto curiosa
si avvicin? una volta ancora
per vedere cos’era quella cosa.
“Perch? non vuoi parlare con me?”
La piccola ape chiedeva
quello era ancora silenzioso
e nessuno le rispondeva.
Improvvisamente una risata ud?
guard? con stupore
per vedere chi rideva
e un piccolo verme vide.
“Con chi stai parlando?”
il vermicello chiese
“E tu, perch? hai riso?”
l’ape gli rispose.
“Prima dimmelo tu”
il verme dice
“Beh”, dice l’ape
ed in fretta lo dice.
“Questo non vuole parlare con me”
disse la piccola ape
“E non gli ho fatto niente
gli ho chiesto cosa stesse facendo.
Il vermicello tra le risate
all’ape ha raccontato
che quello che l? c’era
mai parlare lo aveva ascoltato.
“Non credo che sappia parlare”
il piccolo verme disse
“Ma si chiama Pompon”
questo ? quel che so.
“Pompon” ripet? l’ape
il nome le piaceva
“Signor Pompon” continua a dire
andandosene volando.
Era il pompon di una festa
che qualcuno aveva gettato via
era l? sul suolo
dimenticato e tutto solo.
Alla piccola ape piaceva
lo veniva a trovare
si mise a lui vicina
e l? cominci? a cantare.
“Don Pompon ? mio amico
e ci voglio giocare”
Il verme che la sent?
la accompagn?.
Siamo entrambi tuoi amici
solo pi? non sarai
n? ti annoierai
siamo qui per giocare.
E il pompon con l’aria
si mosse
“Guarda, guarda, sta ballando”
entrambi videro.
“Gli piacque la canzone”
disse il coniglietto
di cantare sono tornati
e tutti i giorni lo fan.
AMORE
5. SI O NO
“Non indovinerai mai, vero?”
“Invece si”, rispose
“No, no”, rispose
e poi chiese:
“Da dove viene la neve?”
“Non lo so”, cos? rispose
“E quella bella pioggia cos? fine?”
“Non so neanche questo.”
“Ma allora cosa sai?
la bambina chiedeva
l’altro ? tranquillo
e nessuno rispose.
Un po’ di tempo pass?
e gli chiede di nuovo
“Sai che odore ha questo?”
“Non lo so”, rispose di nuovo.
“Allora, cosa sai?
O non vuoi dirlo?”
La bambina lo guardava
e gli chiese nuovamente:
Amichetto canta un po’
“Non so farlo”, le disse
“S? o no?”, rispose
e la discussione and? avanti.
La bambina al gatto
domande faceva sempre
e dato che lui non rispondeva
era lei che lo faceva.
Cos? in maniera divertente
la bambina l? stava
nel suo letto a baldacchino
e giocava con il suo gattino.
Un peluche molto bello e carino
che qualcuno le regal?
era il suo piccolo amico
con cui sempre giocava.
? gi? rovinato
molto tempo pass?
ma non ha mai dimenticato
che con lui si divert?.
? il suo gattino prezioso
a cui spesso chiede
ci? che lei vuole
e non sa come rispondere.
AMORE
6. GLI SCARAFAGGI BIRICHINI
Giocando in cucina
due scarafaggi avevano
sentivano un rumore
e correndo si nascosero.
Stanno molto fermi
siccome non sentivano pi? nulla
decisero di nuovo
laggi? di andare a giocare.
Stanno correndo in silenzio
poco dopo si sarebbero fermati
? da un po’ che lo facevano
e stanchi erano.
L’uno disse all’altro:
“Vado a riposare un po’.”
“E anch’io”, rispose.
insieme stanno.
I due l? si sdraiarono
e siccome erano stanchi
poco dopo aver corso
non hanno pi? sentito nulla.
Addormentato profondamente
gli scarafaggi erano
quando un bambino ? arrivato
che vederli lo spaventava.
“Mamma, mamma, scarafaggi”
il bambino stava urlando
questo li svegli?
e a gambe levate scapparono.
“Dove, dove?”, domandava.
la madre che l? venne
ma per quanto stesse cercando
non li vide, si nascondevano.
“Ma dai, non c’? niente
finisci la tua colazione”.
La mamma disse al bambino
non vedendo nulla.
“S?, li ho visti”.
Il bambino insisteva
eran ancora tranquilli
e da l? la scena osservavano.
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