«Я знаю, что ты позвонишь, Ты мучаешь себя напрасно. И удивительно прекрасна Была та ночь и этот день…» На лица наползает тень, Как холод из глубокой ниши. А мысли залиты свинцом, И руки, что сжимают дуло: «Ты все во мне перевернула. В руках – горящее окно. К себе зовет, влечет оно, Но, здесь мой мир и здесь мой дом». Стучит в висках: «Ну, позвон

Confessione Di Una Piantagrane

Confessione Di Una Piantagrane Brower Dawn Jason Thompson, il conte di Asthey ha bisogno di sposarsi, e Lady Samantha Cain ? determinata a essere la fortunata donna? che lo condurr? al sacro vincolo del matrimonio. Come la maggior parte degli scapoli Jason Thompson, il conte di Asthey. non ha alcuna intenzione di sposarsi. Resta fedele a quell'idea? finch? non gli vengono lette le ultima volont? di suo nonno: se non si fosse sposato entro sei mesi dalla sua morte, avrebbe perso tutta la sua eredit?. Se fosse per lui non gliene fregherebbe molto, ma purtroppo ha delle propriet? da salvaguardare.. Si trova quindi nella necessit? di prendere una decisione difficile a cui mai e poi mai avrebbe voluto pensare. Lady Samantha Cain ? sul punto di diventare una zitella. Suo fratello ha bloccato ogni gentiluomo intenzionato a corteggiarla. Lei non lo avrebbe mai ammesso in pubblico, ma in cuor suo era felice che il fratello agisse a quel modo.E' innamorata da sempre di un solo uomo. Il problema ? che lui non l'ha mai vista come una potenziale moglie. Quando Samantha viene a conoscenza dei problemi che lui ha con la sua eredit?, decide che ? il momento di farsi avanti. Non ammetter? di essere innamorata di lui, ma gli offre un matrimonio di convenienza. Asthey vorrebbe rifiutare un'unione simile, soprattutto con lei, che un po' detesta. Per?, ora che lei si ? offerta, dovr? trovare una soluzione adeguata che non offenda nessuno e scendere a patti con se stesso. Confessione di una piantagrane Indice Prologo (#u9ecc8fae-5cb0-5e12-a31f-1262c88ecff5) Capitolo Primo (#u6b1202c2-674f-5096-b20b-6a3ce70a690c) Capitolo Secondo (#u6c430de5-b92c-5f14-8abd-12f908d02678) Capitolo Terzo (#litres_trial_promo) Capitolo Quarto (#litres_trial_promo) Capitolo Quinto (#litres_trial_promo) Capitolo Sesto (#litres_trial_promo) Capitolo Settimo (#litres_trial_promo) Capitolo Ottavo (#litres_trial_promo) Capitolo Nono (#litres_trial_promo) Epilogo (#litres_trial_promo) Piccola Biografia Dell?autrice (#litres_trial_promo) ALTRI LIBRI DI DAWN BROWER (#litres_trial_promo) Questa ? un'opera di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi ed eventi sono frutto dell'immaginazione dell'autore o vengono utilizzati in modo fittizio e immaginario. Qualsiasi riferimento a luoghi, organizzazioni o persone reali, vive o morte, ? del tutto casuale. Confessions of a Hellion 2020 Copyright ? Dawn Brower Cover Artist e modifiche Victoria Miller Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo libro pu? essere utilizzata o riprodotta elettronicamente o stampata senza autorizzazione scritta, tranne nel caso di brevi citazioni incorporate nelle recensioni. published by Tektime Prologo Weston Manor, 1823 La sala da ballo era gi? gremita di gente prima ancora del loro arrivo. Anche se fossero rimaste a fare tappezzeria, non avrebbero potuto evitare tutti gli ospiti. Sembrava che l?intera nobilt? locale avesse accettato l?invito. Il duca e la duchessa di Weston non organizzavano spesso feste danzanti, e cos? la curiosit? nei confronti di questo evento era elevata. Samantha non poteva dargli torto. Anche lei era piuttosto curiosa. E poi, adorava ballare e ballare. Era eccitata al pensiero di essere stata invitata ad uno degli eventi pi? esclusivi della citt? proprio a fine stagione! Cerc? con gli occhi la Duchessa e la vide al lato opposto della pista da ballo. A Marian invece importava un?unica cosa: supportare la duchessa di Weston nei suoi studi e permetterle di diventare medico quanto prima. Anche lei si guard? intorno nella sala alla sua ricerca e, una volta che l?ebbe avvistata, si rivolse a Samantha e Kaitlin. "Vogliate scusarmi, ma ho bisogno di parlare con la Duchessa.? "Vi prego, non dimenticate di chiederle quella cosa, questa volta! ? le sussurr? Samantha - Ecco Lord Darcy: ora vado verso di lui.? In realt? non le interessava la compagnia di Lord Darcy, ma ci teneva a far vedere in giro che desiderava ballare con lui. Se tutti avessero prestato attenzione a lei e a Darcy, Gregory non avrebbe fatto caso all?uomo che le interessava sul serio. ?Quanto detesto che non si accorga nemmeno della mia presenza! Vi prego, Katie, venite con me e tenetemi compagnia.?." "Per poi piantarmi in asso e allontanarvi con lui? ? brontol? Kaitlin, sottovoce ? Non potete farmi questo!? "Non vi preoccupate, mia cara", rispose Samantha, trascinando Kaitlin con s? - Trover? un cavaliere per la serata anche per voi! Magari, Lord Ashtey, che sta parlando proprio con Lord Darcy! Che ne dite? " Il cuore le batteva forte nel petto. Non le interessava Darcy, ma Lord Asthey. Era cos? bello! Entrambi erano biondi, avevano bellissimi occhi azzurri e un corpo estremamente virile. Ma l?aspetto fisico non era tutto. Solo uno dei due le faceva battere il cuore per l?eccitazione. Il problema era che lui la considerava unicamente come la sorellina mocciosetta del suo miglior amico! Kaitlin sospir? e lasci? che Samantha la conducesse dai due Lord. "Ballare non m?interessa!? protest?. Samantha scosse il capo. ?Preferisco trovare un buon libro e rintanarmi da qualche parte a leggere!? continu? Kaitlin. Samantha si ferm? e fiss? la sua migliore amica. "Non farete nulla del genere!" Com?era possibile che a Kaitlin non piacesse ballare? ?Forse, non vi piace Lord Asthey?" chiese. Ma sapeva che non era cos?. In passato, lei stessa aveva fatto un pensierino su Lord Ashtey, ma poi le era passata. Lo adorava ancora, ma in pratica aveva rinunciato a lui. Era sicura che a Kaitlin lui piacesse. Non era cos? egoista da non desiderare la felicit? della sua migliore amica. Anche se sentiva delle fitte in fondo al cuore, ogni volta che lui alzava gli occhi su Kaitlin? Si scroll? dal capo quel pensiero e si disegn? un sorriso sulla faccia. "Lord Asthey ? molto carino?- esclam? Kaitlin arrossendo - Ma non mi piace ballare lo stesso!" E arricci? il naso con disgusto. "Sciocchezze! - disse Samantha, agitando la mano per aria ? Evidentemente non avete ancora trovato il partner giusto!? Aguzz? lo sguardo al di l? delle spalle di Kaitlin. Era suo fratello quel tizio che la stava fissando, nell?angolo in fondo? Samantha fece un profondo respiro. Doveva stare molto attenta. Se Gregory, Lord Shelby, il suo fratellone iperprotettivo avesse sospettato del suo interessamento per il Conte di Darcy, avrebbe fatto qualche altra colossale stupidaggine! Nella sua testa bacata, nessun gentiluomo era abbastanza buono per lei! Soprattutto uno che faceva parte ? dei Conti dello scandalo? come amavano soprannominarsi. E, purtroppo, anche Lord Asthey era membro di quel club. Gregory adorava i suoi amici, tuttavia non avrebbe permesso a nessuno di loro di alzare gli occhi sulla sua preziosissima sorellina! Diede di nuovo un'occhiata a suo fratello. Che borbottasse pure! Samantha lo detestava. Il comportamento di Gregory era?assurdo! Mise da parte i suoi tentennamenti, fece un respiro profondo e prov? a concentrarsi nuovamente su Kaitlin. Non poteva cambiare Gregory e la sua ridicola gelosia da fratello maggiore, ma forse poteva fare qualcosa per la sua amica e aiutarla a sciogliersi nei confronti degli altri. Kaitlin pos? una mano sul braccio di Samantha. "Davvero non mi va di ballare." Cosa poteva fare? Kaitlin si sarebbe sentita molto pi? a suo agio nascosta in un angolo. Doveva trovare il modo di aiutare la sua amica a uscire dal guscio. Se avesse insistito con quel comportamento, non avrebbe mai trovato l'amore. Kaitlin meritava di trovare qualcuno che l'amasse, e Samantha voleva aiutarla. Se lei non poteva avere l'unico uomo che amava, forse Kaitlin ci sarebbe riuscita. "Un ballo solo - promise Samantha - Dopo di che vi conceder? di andare a nascondervi, se ? quello che desiderate!? Kaitlin si strinse nelle spalle. Chiuse gli occhi e fece un respiro profondo. "E va bene" ? mormor? - Un ballo solo, ma datemi la vostra parola che poi mi lascerete in pace!? Samantha le lanci? un'occhiataccia. "Ve lo prometto. Giuro." disse, con tono serio, e incroci? le dita sul petto. Quando faceva cos?, Kaitlin sentiva di volerle ancora pi? bene. Samantha la prese per un braccio e la trascin? da Lord Darcy e Lord Asthey. I due sembravano impegnati in una conversazione animata, quando loro gli arrivarono alle spalle. "Credo che anche quest?anno saremo i capitani per il torneo di cricket annuale - stava dicendo Lord Darcy ? E abbiamo pi? possibilit? di scelta, per i compagni di squadra. Avete idea di cosa chiedere in premio, quando vinceremo?? "Un po? arrogante da parte vostra, considerarvi vincitore senza nemmeno aver giocato una partita, non trovate?? Asthey sollev? un sopracciglio. ?Shelby ? dannatamente bravo a cricket. Dovreste saperlo." Entrambi smisero di parlare all?arrivo delle signore. "Spero di non aver interrotto nulla d?importante!? esclam? Samantha, sbattendo le ciglia con civetteria. Era ben consapevole della loro partita annuale di cricket. Ogni volta che poteva, sgattaiolava fuori per guardare alcune delle loro partite private. Non tutte si svolgevano durante una di quelle feste nelle tenute di campagna, per?. Solo una cosa non cambiava mai: ogni anno tutti e quattro i Conti partecipavano al torneo, dividendosi equamente tra le squadre. In tal modo, non si creavano malumori tra loro. Kaitlin aveva un'espressione lontana sul suo viso. La sua amica probabilmente stava sognando ad occhi aperti qualcosa che si sarebbe tenuta gelosamente per s?. Samantha non era nemmeno sicura che Kaitlin avesse ascoltato una parola di quello che aveva detto. A volte, sembrava che vivesse in un mondo a parte. Anche a Samantha avrebbe fatto piacere, ogni tanto, poter vivere nel mondo dei sogni. Ma era troppo realista per lasciarsi trascinare dalle sue fantasie. Lanci? un'occhiata alla sua amica, e poi ai due Conti. ?Beh, avete intenzione di ballare, stasera?" chiese. Forse era stata un po? troppo audace, ma ormai tutti sapevano com?era fatta. Di certo, non brillava per il suo comportamento timido e schivo! Suo fratello la chiamava spesso ? canaglia?. Ma lei non si sarebbe cambiata con nessun?altra donna al mondo, era troppo soddisfatta di s?! "Io ..." balbett? Asthey . "Perch? no?," rispose invece Darcy, senza farsi problemi. Si inchin?. "Vi andrebbe di concedermi questo ballo, Samantha?" Cavolo, perch? non l?aveva invitata Asthey? In realt?, aveva iniziato a balbettare qualcosa, ma poi Darcy lo aveva interrotto. Se non fosse successo, l?avrebbe invitata a ballare? Probabilmente, no. "Con grande piacere." rispose. Riusc? a mantenere un sorriso luminoso sul volto anche se non era felice per nulla. Gli tese la mano e lui la condusse sulla pista. Almeno non era un valzer. Non avrebbe gradito una danza cos? intima proprio con Lord Darcy. Asthey si inchin? a Kaitlin e le disse qualcosa. Lei scosse la testa con forza. La sua amica aveva rifiutato di ballare con lui? Samantha si sent? ribollire dalla rabbia. Kaitlin poteva avere l'unica cosa che lei desiderava al mondo? e aveva detto di no! Questo era ... troppo! Si impose di guardare Darcy, mentre ballavano. Lui non parlava molto, e di questo gli era infinitamente grata. Asthey e Kaitlin fecero il giro della sala. Samantha era verde di gelosia, ma fece finta di nulla. "Vi divertite?" chiese Lord Darcy. "Certo! - rispose lei, mentendo alla grande ? E voi?? "S?" ? rispose lui - Abbastanza." Quella era di certo la conversazione pi? banale che avesse mai avuto! Comunque, riusc? a mantenere il contegno. Nel frattempo, teneva d?occhio ogni movimento di Lord Asthey e Kaitlin. Sembrava che quei due stessero avendo una conversazione animata. Qualunque cosa stesse dicendo Lord Asthey, Kaitlin la trovava interessante. Avrebbe voluto sentire ci? che dicevano?. Diamine, Samantha avrebbe voluto essere al posto di Kaitlin e riuscire ad attirare con le sue grazie Lord Asthey! Cosa sarebbe successo se lo avesse fatto? L?avrebbe corteggiata? L?avrebbe invitata a ballare? L?avrebbe amata? Si sarebbe svegliata un giorno e avrebbe trovato la bella sorpresa di un articolo sul Times che annunciava il loro fidanzamento? Il cuore le fece un balzo, al solo pensiero. Come avrebbe potuto continuare a vivere, in un mondo in cui una delle sue migliori amiche sarebbe stata la moglie dell?uomo che amava? Ma cosa diamine le frullava per il capo? Doveva strapparselo dalla mente e dal cuore. Era chiaro che lui non era innamorato. Rivolse la sua attenzione a Darcy: almeno, lui la guardava come se la trovasse attraente! Di sicuro non aveva alcuna intenzione di corteggiarla, comunque sembrava apprezzare la sua compagnia. Il ballo fin? e Lord Darcy l?accompagn? al suo posto, oltre la pista Si inchin? e disse: "Grazie per avermi concesso questo ballo.? "? stato un piacere, Lord Darcy." rispose lei. Ma?dov'erano Kaitlin e Asthey? Non li vedeva da nessuna parte! "Perdonate, ma ho bisogno di trovare Lord Harrington. Ho qualcosa di cui discutere con lui. ? Samantha non era una sprovveduta. Sapeva che quei due dovevano ancora mettersi d?accordo per il loro torneo di cricket. Pi? tardi, avrebbe cercato di carpire i dettagli. Come al solito, sarebbe andata di nascosto a guardare le loro partite?cio?, a sbavare su Ashtey. Come le piaceva stare l? a pascersi della sua vista! Comunque, per ora era molto pi? importante riuscire a sapere dove si erano cacciati lui e Kaitlin. Gli fece un?elegante riverenza. "Al prossimo ballo, allora.? Lui, stranamente, sorrise. ?Non vedo l?ora.? rispose con galanteria. S?inchin? di nuovo e la lasci?, alla ricerca di Harringhton. In quel momento, intravide Kaitlin con la coda dell'occhio. Era sola. Dov'era andato Asthey? Samantha scrut? febbrilmente la sala. Era scomparso. Ma cos? avrebbe perso la possibilit? di strappargli un ballo. Le note di un valzer si levarono nell?aria. Si gir? sui suoi passi, per abbandonare la sala prima che qualcuno notasse l'espressione affranta sul suo viso, e and? a sbattere contro un uomo. Aveva un torace muscoloso che la maggior parte delle donne sicuramente avrebbe apprezzato, e lei tra loro. Al tatto, non c?era nulla di quel bel maschio che non le piacesse! Samantha alz? lo sguardo e incroci? quello di Lord Asthey. Si sarebbe volentieri persa nei suoi meravigliosi occhi azzurri, ma doveva mantenere il controllo e impedire che Ashtey si accorgesse della sua infatuazione! Non voleva dare a Gregory alcun motivo per tenere Asthey lontano da lei. Forse, non avrebbe potuto avere per s? l?uomo che amava, ma almeno qualche volta avrebbe potuto stargli vicino. Meglio che niente. Era l?unica cosa a cui potesse aspirare anche se, ogni volta che si sarebbero visti, sarebbe morta di tristezza. "Perdonate! ? esclam? ? Avrei dovuto fare pi? attenzione!? Dette uno sguardo dall?altra parte della sala. Harringhton stava venendo verso di loro. Di sicuro se lo sarebbe portato via, ma quella era l?unica occasione che aveva per strappargli quel famoso ballo! Solo questo voleva, danzare con lui. Era desiderare troppo? "Vi perdono solo se mi concedete questo ballo.? disse lui, sorridendole dolcemente. Sembrava pregarla con gli occhi! ? Vi prego.? ripet?. L?orchestra aveva iniziato a suonare un valzer. Samantha desiderava disperatamente sentire le sue braccia intorno a lei. IN quei brevi istanti avrebbe potuto illudersi che lui l?amasse! "Io ..." Deglut? a fatica. "Con piacere!? disse alla fine. Lord Asthey le porse la mano e la condusse a centro sala. Non era una stupida. Samantha aveva sentito le voci su Lord Asthey, suo fratello e tutti i nobili del loro club. Erano tutti considerati immorali, scandalosi, furfanti. Anche se lei non aveva mai visto in loro tali vizi. Ma era merito di Gregory: lui non lo avrebbe mai permesso. Davanti a lei erano tutti dei perfetti gentiluomini. E Ashtey era il migliore fra loro. Sempre cos? gentile, premuroso, educato? Ma era logico che le apparissero delle ottime persone. Suo fratello gli aveva imposto di rispettarla e quindi loro la trattavano coi guanti. Forse era per questo che Ashtey l?aveva invitata a ballare, per un atto di cortesia nei riguardi del fratello, in modo che non si sentisse esclusa e abbandonata. Samantha non era tipo da utilizzare tale cortesia a suo vantaggio. Tuttavia non si sarebbe sentita in colpa per quel ballo: se lo sarebbe goduta, e basta. Per ora si sentiva come se stesse fluttuando tra le nuvole. Lord Ashtey era un ottimo ballerino e la guidava con maestria. Samantha si sentiva come se stesse fluttuando sulle nuvole. Pens? di stare sognando?come faceva tutte le notti, ormai. La differenza era che adesso era tutto vero?anche se non era proprio come se l?era immaginato. Nelle sue fantasie loro ballavano insieme dopo che Ashtey si era dichiarato e le aveva chiesto di sposarlo. Ma nella vita non si poteva avere tutto, non ? cos?? Avrebbe ricordato questi momenti per tutto il resto della sua esistenza. Probabilmente, quello sarebbe stato l?unico ballo che avrebbe fatto con lui. Comunque sia, si sarebbe tenuto stretto questo ricordo, e lo avrebbe rispolverato con affetto, nella sua vecchiaia solitaria. Se fosse stata abbastanza coraggiosa, gli avrebbe confessato i suoi sentimenti. Ma in fondo, nemmeno l?inferno confessa tutti i suoi segreti: ci sono alcune cose che ? meglio non dire e tenersi per s?. Mai e poi mai avrebbe voluto spaventare Ashtey, con il suo amore! Probabilmente sarebbe fuggito e non vederlo pi? sarebbe stata per lei una punizione ancora peggiore della sua indifferenza. Anche questo ballo fin? e lui la riaccompagn? al suo posto. Per tutto quel tempo, non si erano detti nemmeno una parola. Ma lei aveva gradito il suo silenzio. Si era goduta appieno tutto il ballo?e il contatto con il corpo di lui. Gli sorrise, sperando che Ashtey riuscisse a intuire quanto era innamorata. Ma lui non dette segno di aver capito. Anzi, si inchin? e si accomiat?. Ecco, era tutto finito prima ancora di cominciare!. Lord Asthey la lasci? sola e se ne and? dai suoi amici. Il sorriso di Samantha vacill? un po?. Doveva andarsene, prima che tutti si accorgessero di quanto soffriva. Senza dire niente a nessuno si volt? e usc? dalla sala da ballo. Kaitlin poteva benissimo cavarsela da sola. Marian era ancora l?, dopo tutto ... Samantha riusc? a malapena a evitare di scoppiare in un pianto dirotto prima di potersi rifugiare in camera sua. Una volta chiusa la porta si gett? sul letto, e si abbandon? ai singhiozzi. Quando non ebbe pi? lacrime da versare, si sedette e si asciug? il viso. Ecco qua, quel che ? fatto ? fatto. Ora l?unica cosa da fare era rialzarsi e cercare un uomo che l?amasse veramente. Quello stupido di Ashtey non sapeva cosa si era perso! Se solo fosse riuscita a fargli credere che ... Capitolo Primo Londra 1825 Jason Thompson, il Conte di Asthey, si appoggi? allo schienale della sua poltrona nello studio del Coventry Club e si accigli? guardando la lettera, l'ultima tra le tante, inviatagli dall'avvocato di suo nonno che chiedeva un abboccamento con lui. Non voleva averci a che fare. Suo nonno materno, il duca di Wilmington, era sempre stato buono con lui. Se non fosse stato per suo nonno, sarebbe stato sul lastrico gi? tanto tempo fa. Suo padre si era mangiato al gioco tutte le sue sostanze quando Jason era poco pi? di un adolescente. Qualche anno dopo era morto in circostanze oscure. Nessuno riusc? ad affermare con sicurezza che si fosse trattato di suicidio, ma ci? non fren? i pettegolezzi. La maggior parte delle persone che lo conoscevano pens? che si fosse ammazzato perch? non riusciva a far fronte ai debiti. Fu quando arrivarono i creditori di suo padre a esigere il pagamento, che la sua vita cambi? improvvisamente e in modo terribile. Jason era ancora un ragazzo inesperto delle cose della vita, ma ne ricevette una lezione che non avrebbe mai dimenticato e che avrebbe forgiato la sua personalit?. Quegli uomini indegni avevano cominciato a ricattare sua madre e a trattarla come una donna di malaffare, e non di rado erano riusciti anche ad umiliare il giovane Jason. A volte temeva che avrebbero ucciso anche lui. Ma resistette, per timore che, se lui fosse morto, sua madre avrebbe potuto fare una fine ancora peggiore: diamine, forse non avevano nemmeno bisogno di ammazzarlo, per abusare di lei! Quegli uomini non erano veri creditori, ma gente del racket. Erano spietati assassini, e non riuscire a saldare il proprio debito equivaleva a una condanna a morte. Fu allora che Jason cominci? a chiedersi se la morte di suo padre non fosse stato invece un omicidio. Alla fine, lui e sua madre erano riusciti a sopravvivere per miracolo, ma quell? atroce esperienza aveva segnato Jason a vita. Il Duca suo nonno li aveva salvati da una brutta fine e aveva saldato i debiti. Jason si era rifiutato di lasciare la sua casa, ma sua madre era andata a vivere con il padre. Diceva di sentirsi pi? sicura nella sua vecchia casa. Jason invece aveva scelto una strada diversa. Aveva imparato a sparare ed era diventato un tiratore esperto. Poi aveva iniziato ad andare in giro armato. In seguito aveva preso anche lezioni di pugilato, per essere in grado di difendersi anche se malauguratamente si fosse trovato disarmato. In ogni caso, nessuno avrebbe pi? potuto offenderlo o alzare le mani su di lui. Ormai, erano sei mesi che il Duca suo nonno era morto. Era strano, quindi, che Jason si fosse rifiutato di conoscere il nuovo Duca? Non gli piaceva suo zio, e si era rifiutato perfino di andare a stringergli la mano nel castello di Wilmington. E non vedeva alcun motivo per questo abboccamento con l? avvocato del nonno. Tanto, la maggior parte del Ducato era stata pignorata, e quindi la sua eredit? sarebbe stata sicuramente esigua. Jason era riuscito a mettere a frutto i pochi fondi che gli concedevano l?unico suo possedimento reale, la tenuta Ashtey. Tuttavia, anche questo stava per finire, perch? le entrate non riuscivano a coprire le spese per mantenere una tenuta cos? grande. Con quell?andazzo, avrebbe perso la propriet? nel giro di un anno, o al massimo due. La tenuta aveva bisogno di ristrutturazioni importanti, e la maggior parte dei suoi latifondisti cercava di provvedere da solo come poteva. Jason non sapeva cosa doveva fare al riguardo. Prendere per moglie una donna ricca poteva essere una valida opzione. Certo, avrebbe risolto tutti i suoi problemi finanziari, ma un matrimonio cos? gli avrebbe anche lasciato tanto amaro in bocca. Odiava l'idea di sposarsi solo per soldi. Onestamente, odiava completamente l'idea del matrimonio, alla luce di quello che era successo tra i suoi genitori. Avrebbe preferito rimanere libero, piuttosto che rendere infelice una povera donna. "Che cosa fate qui, tutto solo, con quella faccia?" Shelby avanz? verso di lui, a passi lenti. Jason alz? lo sguardo e si accigli?. I capelli scuri dell?amico erano arruffati, forse a causa del forte vento che soffiava fuori: dubitava che Shelby avesse ripreso con le sue vecchie abitudini di sedurre qualsiasi donna compiacente si trovasse sul cammino. Sapeva che Shelby amava sua moglie. E per il resto?beh, lui non aveva debiti o cose del genere, e non beveva neanche pi?. Quindi, con ogni probabilit? era ormai una persona dabbene e un marito fedele. Indossava un elegante completo scuro, con panciotto verde smeraldo e camicia e cravatta bianche. Jason batt? un dito sul bracciolo della sedia. "Cosa fate voi, qui? " rispose, sollevando un sopracciglio. "Questo club ? interdetto agli uomini che hanno ceduto alle tristi lusinghe del matrimonio". Shelby ridacchi? e si sedette accanto a lui. Mentre si accomodava sul divano, disse: ?Harrington ha deciso di fare alcune eccezioni. Chiaramente, nell?interesse di alcuni gentiluomini del club che hanno bisogno di aiuto. Ha convinto me e Darcy per agire in sua vece, quando lui non c??." "Negli ultimi tempi ? spesso fuori Londra." convenne Jason. Harrington avrebbe potuto chiedere a lui di fargli da vice. Gli avrebbe fatto piacere. "Da quando ? diventato padre ha nuove responsabilit?.? "No, ha nuove priorit? - precis? Shelby - Ma succede, quando ci si sposa. Marian comunque l?aveva cambiato, e in meglio. Diede un'occhiata al bar. "Ho bisogno di un drink. Ne volete uno anche voi?" "Noto che invece a voi il matrimonio non vi ha cambiato affatto ? lo stuzzic? Jason - "Non vi manca Kaitlin?" Lady Kaitlin gli era sempre piaciuta. Magari, era troppo timida, ma aveva un'intelligenza acuta. Shelby non avrebbe potuto scegliere una donna migliore di cui innamorarsi. Erano due anime gemelle e si completavano a vicenda. Kaitlin era riuscita a inculcare del senno, in quella testa sballata. Da quando si era sposato, Shelby era dichiaratamente pi? saggio e maturo. Jason non avrebbe mai immaginato che lui e Kaitlin potessero piacersi, tuttavia era felice per loro. Magari non credeva all?amore per se stesso, ma era felice se i suoi amici pi? cari riuscivano a trovarlo. Shelby agit? la mano con fastidio. "Sta prendendo il the con Samantha e Marian." Vers? del brandy in due bicchieri e poi li port? da Jason. Porgendo il suo all?amico disse: ?Mi ha praticamente spinto fuori dalla porta. A loro non piace la compagnia maschile in giro quando si riuniscono per spettegolare ". "S?", rispose Jason distrattamente. "Per le donne non ? facile parlare di cose private, con un uomo in giro.." Avrebbe dovuto lasciare il club e fare una visita all'avvocato di suo nonno, e capire finalmente di cosa si trattava. Ma non gli andava. Preferiva starsene l?, al Coventry Club, a rilassarsi e forse anche a ubriacarsi un po?. Una volta brillo, si sarebbe trascinato per le scale che conducevano alla camera che il club gli metteva a disposizione e sarebbe crollato sul suo letto, per risvegliarsi solo il giorno dopo con i postumi di una brutta sbronza. Stava diventando davvero bravo nell?arte di ignorare i problemi! "Quindi, capite perch? sono al club, oggi." esclam? Shelby. Bevve un sorso di brandy. "Ora ditemi perch? VOI siete qui. Non dovreste essere nelle terre selvagge del Surrey o qualcosa del genere? " "Non c'? niente d?interessante per me, in quel posto." mormor? Jason. Dopo la morte del nonno, nemmeno la sua bella tenuta lo rendeva felice. "Non c'? vostra madre l??" Shelby lo guard? di sbieco.. "Considerando che non lascia mai il castello, suppongo di s?.." Jason deglut? altro brandy. Bruciava mentre gli scendeva in gola. Ma a lui quel senso di calore gli piaceva... Gli dava delle sensazioni, a differenza dell?enorme senso di vuoto che si portava dentro. ?Lei ? a suo agio l?. Chi sono io per distoglierla dai suoi piaceri?? sussurr?, con stizza. Forse stava diventando troppo duro con lei. Aveva vissuto troppo con il nonno e poco con lui. Ma in fondo sapeva che sua madre lo aveva fatto per sentirsi sicura e protetta, dopo quello che aveva passato, e non poteva darle torto. Ma una parte di lui si sentiva come se lei lo avesse tradito. Non amava vederlo, e non riusciva a sopportare la sua presenza. Jason assomigliava troppo a suo padre: stessi capelli biondi e occhi blu, stessi zigomi cesellati e stesso fisico atletico. Stesso tutto. Era per questo che sua madre diventava triste, quando erano insieme. La sua presenza fisica le scatenava sentimenti repressi, come l?amore e la rabbia.... Non avrebbe mai voluto fare del male a sua madre, n? emotivamente n? fisicamente. Quindi, per il suo bene, preferiva rimanerne lontano. Oddio, che casino era la sua vita! "Questo ? tutto? E non dovreste recarvi al castello per conoscere le ultime volont? di vostro nonno? " Jason fece roteare il brandy rimasto nel bicchiere. "Non ho bisogno di scapicollarmi nel Surrey per saperlo." "E allora? Cosa avete intenzione di fare?? chiese ancora Shelby. Jason prese la lettera che aveva in tasca e la gett? addosso a Shelby. Quindi inghiott? il brandy rimasto in un sorso solo. Si alz? e and? a riempirsi nuovamente il bicchiere, mentre Shelby leggeva la lettera dell'avvocato. Si sedette e attese. Non ci volle molto prima che Gregory alzasse lo sguardo per incontrare il suo. "Perch? avete deciso di ignorarlo?" "Non lo so." Si pass? una mano tra i capelli. ?Forse perch? sarebbe come accettare la morte di mio nonno, metterci davvero una croce sopra. Non mi sento ancora pronto a rassegnarmi alla sua scomparsa. E? stato pi? di un padre, per me. " "Temo che sia passato abbastanza tempo, ormai - disse Shelby, dolcemente. Allung? una mano e la pos? sul braccio di Jason. ?Andate a incontrare l'avvocato. Non potete rimandarlo oltre. " Gli mancava troppo suo nonno. Shelby aveva ragione per?. Doveva andare dal procuratore legale. Ignorarlo cos? a lungo era gi? stato abbastanza stupido. "Capisco ci? che intendete, e non posso che concordare con voi. Ma non riesco a farlo?" "Vi farebbe piacere se vi accompagnassi?- chiese Shelby ? Pensate che vi aiuterebbe a trovare la forza necessaria per recarvi al castello?? Andare con Shelby? Aveva davvero bisogno di qualcuno che gli tenesse la mano mentre onorava i suoi doveri e la smetteva di comportarsi come un moccioso spaventato? Forse s?. Magari ci sarebbe riuscito, questa volta. Sapeva che doveva farlo, non importava quanto gli sarebbe costato. Il dovere ? dovere. ?Potrei aver bisogno di qualcuno che mi dia un calcio nel culo. Vi sentireste in grado di fare questo per me? " esclam?, con triste sarcasmo. "Sarebbe un piacere! - scherz? Shelby - Ma prima ho una cosa da chiedervi." Jason si accigli?. Aveva quasi paura di sapere di cosa si trattava. ?Cosa?" "Oh, una stupidaggine! Sono sicuro che non vi creer? alcun problema accontentarmi!? Tese la mano. "Datemi la vostra pistola." Jason non andava da nessuna parte senza la sua pistola. Era una delle cose che lo faceva sempre sentire al sicuro. Non poteva neanche immaginare di lasciare il club disarmato! "Perch??" chiese con stizza e paura. "Perch? ? ora che abbandoniate questo stupido modo di sentirvi protetto." Shelby sorrise. "E se proprio sar? costretto a prendervi a calci nel culo fino a casa vostra, voglio essere sicuro di non prendermi una pistolettata in faccia.? Sapete che non potrei mai?" balbett? Jason. "Oh s?, invece! - lo interruppe Shelby - Magari non per uccidermi ma di sicuro per essere lasciato in pace.? Jason inclin? la testa di lato e consider? questa possibilit?. C?erano state molte volte in cui Shelby si sarebbe meritato una bel colpo in fronte. Il suo amico non era certo la persona pi? affabile del mondo! Diamine, a pensarci bene, non era affabile per niente! "Se prometto di non spararvi, posso tenerla?" disse. "Assolutamente NO ? esclam? Shelby con fermezza - La lascerete qui, al club." Alz? la mano per intimare a Jason di non interromperlo. "Prima di aggiungere altro ... Pu? darsi che manterrete la vostra promessa di non spararmi, ma che dire dell?avvocato che dovrete incontrare? E se vi facesse saltare la mosca al naso? Potreste perdere le staffe, e addio! Quindi, la pistola rimarr? qui.? "Bene," cedette Jason. Chiaramente, non disse nulla dello stiletto che si portava dietro. Almeno, con quello si sarebbe sentito un po? pi? al sicuro. Anche se avrebbe preferito tenersi la sua pistola... "Visto che insistete, la lascer? nella scrivania di Harrington. In questo modo uno dei novellini del club non la trover? e non sparer? incidentalmente a qualcuno, giocandoci da imbecille. ". "Non me ne parlate. Nessuno ? peggio del Conte di Barton! Giurerei che sta diventando pi? stupido ogni giorno di pi?! ". Shelby alz? gli occhi al cielo. "Harrington dovrebbe dargli una raddrizzata, prima che faccia altri danni!? Avendo avuto a che fare con Barton in passato, Jason conosceva bene l?assoluta mancanza di cervello del giovane Conte. Chiamarlo idiota era un complimento. "Questo ? uno dei motivi per cui Harrington ha l?aiuto vostro e di Darcy." Ghign? con cattiveria. "A voi il piacere di raddrizzare i deficienti che non distinguono la testa dal culo!? "Per favore, non parliamone! ?rabbrivid? Shelby - Ora andate a nascondere la vostra pistola e andiamo via da qui. Se ci mettiamo in viaggio adesso, riuscirete a parlare con l?avvocato prima di sera.? Jason brontol? un po', ma fece come Shelby aveva detto. Quindi torn? dal suo amico, che appariva molto pi? rilassato di prima. Shelby fin? il suo brandy e pos? il bicchiere sul tavolo. "Andiamo." disse.. Jason annu? e lo segu? fuori dalla stanza. Uscirono dal club e si diressero insieme verso l'ufficio dell?avvocato. Non sapeva cosa gli avrebbe detto il legale, una volta l?, ma ormai era rassegnato all?idea di affrontarlo. Jason non era un codardo ed era tempo di finirla di comportarsi come tale. Respir? profondamente e si prepar? all?incontro. Sarebbe stato penoso, ma aveva Shelby con s?. Il che doveva contare pur qualcosa ... Capitolo Secondo Lady Samantha Cain fece un respiro e si stamp? un sorriso sulla faccia. Si ferm? davanti alla porta di entrata della dimora della sua cara amica, Marian, la contessa di casa di Harrington, e si prepar? a bussare. Non c'era un vero motivo per sentirsi cos? ansiose, ma comunque non riusciva a scuotersi quella brutta sensazione di dosso. Forse era perch?, in un certo senso, si sentiva fuori posto. L'unica tra loro tre a cui la vita non fosse cambiata. Era felice per le sue amiche. Avevano trovato l'amore e ... ma chi diavolo voleva prendere in giro? Ogni brandello della sua anima stava urlando per quest?ingiustizia! Lei era sola! Suo fratello, Gregory, il conte di Shelby, aveva terrorizzato tutti i suoi pretendenti e, a quanto pare, ci era riuscito alla grande. Nessuno le aveva pi? nemmeno chiesto di ballare. Da ?rosa in boccio? si era trasformata in ?margheritina di campo.? Non ci sarebbe stato amore per lei, n? un marito o dei figli. Sarebbe rimasta la zia zitella dei figli di Gregory e Kaitlin. Odiava sentirsi egoista, ma non poteva farci niente? Samantha chiuse gli occhi e si prepar? mentalmente per la visita. Non avrebbe permesso alle sue amiche di capire quanto fosse infelice. Non era colpa loro se non aveva trovato l'amore o un uomo che la volesse in moglie. Ormai questo era il suo destino e lei non poteva che accettarlo. Alz? la mano e afferr? il battente, battendolo tre volte contro la porta. Dopo qualche istante la porta si spalanc? e il maggiordomo Harrington si inchin? davanti a lei. ?Buongiorno, Milady - le disse, facendolo segno di entrare -Lady Harrington vi aspetta in salotto." "Grazie," disse lei e gli pass? davanti. Non c'era bisogno di altri convenevoli. Samantha conosceva bene la casa e non aveva bisogno di domestici che le facessero strada. Cammin? lungo il corridoio e poi entr? in salotto. Kaitlin e Marian stavano sorseggiando un the. ?Vi prego di accettare le mie scuse. Non mi ero resa conto di essere cos? in ritardo! " esclam?, entrando con disinvoltura nella sala. Voleva apparire come al solito, una fanciulla felice e spensierata. ?Avevo diverse lettere da scrivere e ho perso la cognizione del tempo. Spero di non aver perduto nulla di importante ". "Niente affatto! ? la salut? Kaitlin ? Gradite del the? Ve lo verso io. " "S?, grazie." rispose Samantha e si sedette sul divano. Si rivolse a Marian. "Come sta il vostro piccolo tesoro?" Marian alz? gli occhi al cielo. "Adoro mio figlio, ma negli ultimi tempi ? stato tutt'altro che un tesoro. Ha tenuto l?intera casa sveglia, stanotte. Abbiamo dormito appena un paio d?ore! " Il piccolo visconte Rosbern aveva sei mesi ed era la gioia dei suoi genitori. "Oh, povero piccolo Jeremy! - esclam? Samantha, mettendosi una mano sul petto - "Probabilmente aveva male al pancino!? "Vedo che ha conquistato anche voi! - ridacchi? Marian - E? un rubacuori, esattamente come suo padre! Oh, Signore, proteggi le fanciulle che gli ronzeranno attorno, quando sar? cresciuto! Avranno bisogno dell?aiuto celeste. Temo che quel Don Giovanni lascer? dietro di s? parecchi cuori infranti!? Era un bellissimo bambino. Non che Samantha fosse un?intenditrice di neonati, e di certo non poteva sapere se davvero Jeremy fosse il pi? adorabile tra tutti, comunque aveva un debole per lui. Concordava con sua madre. Il piccolo Jeremy avrebbe potuto seguire le orme del padre e trasformarsi in un?adorabile canaglia. Il tempo avrebbe chiarito le cose. "Comunque, ci sar? la sua mammina a guidarlo. Sono sicura che con il vostro aiuto, Marian, diventer? un ragazzo per bene.? "Oh, dovr? essere cos? per forza ? esclam? ridendo Marian ? oppure gli taglier? la testa!? Sorrise dolcemente. ?Comunque, adesso ? crollato dal sonno. Povero piccolo, sono i dentini che stanno spuntando! Dovevate sentirlo come piangeva!? "Un po? mi dispiace che stia dormendo - mormor? Samantha - Mi sarebbe piaciuto coccolarlo e mangiarlo di baci. E? adorabile, quando ride!? Kaitlin port? una tazza di t? e gliela porse. "L'ho preparato come piace a voi." "Grazie", disse Samantha. Adorava le sue amiche. Non poteva neanche immaginare la sua vita senza di loro. Entrambe sembravano cos? ... felici. A volte le faceva quasi male al cuore stargli accanto. "E voi come state? Avete pensato di dare un figlio al mio caro fratello e allargare la famiglia?? chiese a Kaitlin. La ragazza arross?. "IO?" "Cos? la mettete in imbarazzo! ? ridacchi? Marian, sorridendo con astuzia ? Ma sono contenta che glielo abbiate chiesto. E? una domanda che volevo farle anch?io.? "Beh ..." Kaitlin si schiar? la gola. "Naturalmente avremo dei bambini. Un giorno. " Marian sollev? un sopracciglio. "Un giorno?" "S? - disse Kaitlin, con tono deciso - Gregory avr? bisogno di un erede ..." Samantha scosse la testa. Era chiaro che Kaitlin non gradiva questo genere di domande e avrebbe voluto cambiare argomento. Sfortunatamente per lei, Samantha e Marian non avrebbero mollato facilmente la presa. Samantha lanci? uno sguardo a Marion, che le rispose con complicit?: bene, avrebbero tartassato la povera ragazza fin quando non avesse confessato come stavano realmente le cose! ?Credo che quello che Marion stia cercando di dire ? che spera che quel giorno arrivi presto - disse Samantha- Non vede l?ora di sapere se presto il suo Jason avr? un compagno di giochi. Rispondere UN GIORNO ? un po? vago, non credete? " La faccia di Kaitlin divenne rosso fiamma. "Emm ... non mi va di discutere della mia?" Agit? la mano in aria mentre cercava le parole giuste da dire. "Attivit? in camera da letto? - esclam? Marian, ridacchiando ? Forse, il nostro caro Shelby non si sta dando molto da fare? Sta smentendo la sua fama di maschio virile?? Fece un?espressione dichiaratamente teatrale. ?In tal caso, Jonas potrebbe avere una conversazione con lui e spiegargli ..." "Non ha bisogno di alcun aiuto in questo! - la interruppe Kaitlin, con aria spaventata -"Vi assicuro che ? abbastanza bravo in? queste cose!? "Kaitlin ha ragione! ? esclam? Samantha, con disprezzo ? Preferirei non dover discutere delle acrobazie di mio fratello in camera dal letto! Inorridisco al solo pensiero!? ?Tutto quello che volevo era un s? o no, oppure PRESTO AVREMO UN BAMBINO. Anche un sorriso mi sarebbe bastato!? si giustific? Marion. "Bene - esclam? Kaitlin ? Allora, per chiarezza: spero di averne uno, prima o poi, ma per ora non so se sia successo?qualcosa.? Mentre parlava fissava la sua tazza da the incapace di incontrare lo sguardo delle sue amiche. "Questo ? tutto." Samantha bevve un sorso del suo the. Aveva compreso l?imbarazzo della sua amica. Ma, fintanto che si fossero focalizzate su Kaitlin, nessuna avrebbe chiesto se c?erano novit? per lei in campo amoroso. Di sicuro, speravano che anche Samantha fosse felice come loro. Ma lei non lo sarebbe mai stata. Anche se un uomo avesse provato a corteggiarla, suo fratello avrebbe fatto di tutto per troncare la loro relazione. Evidentemente, quel gradasso voleva farla rimanere zitella a tutti i costi! Meglio per lei metterci una pietra sopra e cercare un altro scopo, nella vita. Forse avrebbe considerato la possibilit? di diventare un medico come Marian. Non che Marian fosse un dottore, ma stava studiando per diventarlo. Sembrava un passatempo decente ...Sospir? dentro di s?... Non voleva studiare medicina. Forse ci sarebbe voluto un po? pi? di tempo, ma avrebbe trovato uno scopo. Qualcosa che l'avrebbe aiutata a dimenticare il Conte di Asthey e quanto fosse innamorata marcia di lui. Jason e Shelby si fermarono davanti alla porta dell'ufficio legale e bussarono. Non molto tempo dopo, la porta si apr? e un uomo con i capelli scuri si par? davanti a loro. "Posso aiutarvi?" disse. "S?." Jason si schiar? la gola. Quel monosillabo era stata l?unica cosa che fosse riuscito a pronunciare. Ed era uscito come se stesse gracchiando. "Sono il conte di Asthey. Sono qui per?" "Oh, grazie a Dio! ? esclam? l?avvocato - Sono contento che siate qui, finalmente!. Vi prego, entrate. Non c?? tempo da perdere!? Ahia, non suonava niente bene! Quell?uomo era in procinto di dirgli qualcosa di grave? Shelby pos? una mano sulla schiena di Jason e lo spinse verso la porta. Lui non si era nemmeno reso conto di essere rimasto inchiodato sul posto. In qualche modo, riusc? a trascinarsi dentro l?'ufficio. "Accomodatevi, prego - disse l'avvocato ? Ho cose molto importanti da dire." Cominci? a rovistare tra i fogli sulla sua scrivania. Era tutto un disastro e Jason non riusciva a capire come l?avvocato potesse raccapezzarsi, in quel caos. Alla fine, quegli trov? una lettera sigillata e sorrise. ?Sapevo che stava qui. Mi scuso per il disordine." Fece un gesto verso la sua scrivania. ?Vi assicuro che di solito non ? cos?, ma in questo periodo sto organizzando e archiviando una serie di documenti per un personaggio illustre e purtroppo ho dovuto concedere al mio segretario due settimane libere per problemi familiari." Porse la lettera a Jason. "E? necessario che leggiate prima questa, e poi parleremo.? Jason prese la lettera e la fiss?. Probabilmente era di suo nonno. Deglut? il nodo che si era formato in gola. Non si sentiva pronto. Niente avrebbe potuto prepararlo a questo, perdere un uomo che era tutto per lui e doversi rassegnare a vivere senza. Suo nonno era stata la persona pi? importante della sua vita. ??? ???????? ?????. ??? ?????? ?? ?????. ????? ?? ??? ????, ??? ??? ????? ??? 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