Всего два дня как на свободе Простоволоса, под хмельком, Душа ждала на небосводе В одном исподнем, босиком. На что потрачено полвека? Хотела вспомнить - не смогла. На возвышенье человека? Туман, обрывки, кабала. Там было тесно - в оболочке С рожденья вверенной судьбе, Как в новом сером доме блочном, Где и не знают о тебе. Она надеялась на тело,

Segreti

Segreti Dana Lyons Un serial killer sta uccidendo per amore, e ha Dreya Love nel mirino. Non c'? ritorno per un bambino a cui ? stato negato l'amore. Martin Nash aveva una volta sette anni e desiderava parole d'amore da sua madre. A trentacinque anni, sa che non le sentir? mai. Ma ? disposto a uccidere per tutto il tempo necessario… fino a quando qualcuno non gli dir? quelle parole. Un serial killer sta uccidendo per amore, e ha Dreya Love nel mirino. Non c'? ritorno per un bambino a cui ? stato negato l'amore. Martin Nash aveva una volta sette anni e desiderava parole d'amore da sua madre. A trentacinque anni, sa che non le sentir? mai. Ma ? disposto a uccidere per tutto il tempo necessario… fino a quando qualcuno non gli dir? quelle parole. La Nobility ha trasformato loro e le loro vite. La Nobility, una modifica genetica creata dal Dr. Anthony Lazar, utilizza il DNA animale latente per ingabbiare l'ego umano e elevare l'umanit? a un codice morale superiore privo di invidia, avidit? e gelosia. Essere Nobile significa possedere un carattere eccezionale di fronte alle avversit?. Mentre Dreya, Rhys, Quinn e Simon scoprono la posizione pericolosa in cui si trovano essendo Nobili, cercano un modo per fare in modo che l'eccezionale si incastri nella loro vita quotidiana. Bench? le vecchie abitudini rappresentano una sfida continua, non si pu? tornare indietro. Nel mezzo di questa incertezza, Dreya si mette in pericolo con un serial killer che ha un'ossessione per i bulbi oculari. Quello che non sa ? che… Niente ? sicuro e nessun luogo ? privato. Non ? un buon momento per avere segreti. Dana Lyons Segreti: Dreya Love. Libro III SEGRETI DREYA LOVE BOOK 3 DANA LYONS Copyright © 2018 by Dana Lyons Translated by Aurora Torchia Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo libro pu? essere riprodotta in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico o meccanico, compresi i sistemi di archiviazione e recupero delle informazioni, senza il permesso scritto dell'autore, tranne per l'uso di brevi citazioni in una recensione del libro. Questa ? un'opera di finzione. Tutti i personaggi, i nomi, gli eventi, le organizzazioni e i dialoghi in questo romanzo sono o il prodotto della vivida immaginazione dell'autore o sono usati in modo fittizio ai fini della storia. Cover Design di Tara di Fantasia Frog Designs Creato con Vellum (http://tryvellum.com/created) Per Ricky e la sua infinita pazienza. Una menzione speciale alla CSI Academy of Florida; grazie Kim e Deb. Non c'? ritorno per un bambino a cui ? stato negato l'amore. Martin Nash aveva una volta sette anni e desiderava parole d'amore da sua madre. A trentacinque anni, sa che non le sentir? mai. Ma ? disposto a uccidere per tutto il tempo necessario… fino a quando qualcuno non gli dir? quelle parole. La Nobility ha trasformato loro e le loro vite. La Nobility, una modifica genetica creata dal Dr. Anthony Lazar, utilizza il DNA animale latente per ingabbiare l'ego umano e elevare l'umanit? a un codice morale superiore privo di invidia, avidit? e gelosia. Essere Nobile significa possedere un carattere eccezionale di fronte alle avversit?. Mentre Dreya, Rhys, Quinn e Simon scoprono la posizione pericolosa in cui si trovano essendo Nobili, cercano un modo per fare in modo che l'eccezionale si incastri nella loro vita quotidiana. Bench? le vecchie abitudini rappresentano una sfida continua, non si pu? tornare indietro. Nel mezzo di questa incertezza, Dreya si mette in pericolo con un serial killer che ha un'ossessione per i bulbi oculari. Quello che non sa ? che… Niente ? sicuro e nessun luogo ? privato. Non ? un buon momento per avere segreti. SEGRETI La fede ? la certezza di cose sperate, la convinzione di cose non viste 1 Martin Nash fiss? i rami degli alberi che si estendevano molto sopra la sua testa, sicuro che se fosse salito in cima, sua madre lo avrebbe visto e poi lo avrebbe amato. Lo sapeva perch? l'aveva imparato a scuola. Bobby Joe glielo aveva detto – e lui era in seconda elementare, quindi ne sapeva. "I ragazzi si arrampicano sugli alberi e le loro mammine li amano" ricord? a se stesso. Ma arrivare in cima sarebbe stato difficile, perch? aveva solo sette anni, gambe corte e braccia piccole. "Posso farcela!" dichiar?. Salt? verso il primo ramo e si aggrapp?, afferrando il tronco d'albero con le gambe. Il ramo successivo era a portata di mano e lui si inerpic? pi? in alto, senza osare guardare in basso. Un altro ramo e un altro ancora, finch? non sal? su un ramo robusto vicino alla cima. Si sedette con cautela, aggrappandosi con le mani, le gambe a cavalcioni del ramo. Era l'inizio della primavera e le foglie non avevano ancora riempito l'albero. Con la sua maglietta rosso acceso, lei non poteva non notarlo. "Mammina. Mammina. Vieni a vedere, mammina. Vieni a trovarmi!" url?. La porta sul retro rimase chiusa, ma lui rifiut? di arrendersi. Aveva faticato troppo duramente per arrampicarsi l?; non poteva arrendersi. Inoltre, Bobby Joe aveva detto che avrebbe funzionato. Grid? di nuovo: "Mammina!" E attese che la porta sul retro si aprisse. Lei non verr?. Le dita gli facevano male dove la corteccia del ramo gli affondava nella pelle. Abbassando lo sguardo, vide quanto era lontano da terra e le sue gambe iniziarono a tremare. La porta si spalanc?, sbattendo sul retro della casa, facendo volare schegge di vernice screpolata e sbiadita che svolazzarono sul portico. Deglut? a fatica, avvertendo la rabbia di lei, ma l'eccitazione lo attraversava. Grid?. "Mammina, qui. Qui sopra!" Al suono della sua voce, lei alz? lo sguardo. Per il pi? breve dei momenti la vide sorridere, come nei suoi sogni. Quella madre immaginaria nei suoi sogni allung? le braccia verso di lui con parole d'amore sulle labbra. "Ti voglio bene, Martin. Scendi ora prima di farti male." Trattenne il respiro, avendo bisogno di quelle parole pi? che dell'aria. Ma a differenza della donna nei suoi sogni, il labbro di sua madre si arricci? per la disapprovazione. Il suo sogno svan?, la sua eccitazione evapor? e la paura la sostitu?, perch? era cos? lontano dal suolo. Perfino la pancia gli faceva male e pens? che avrebbe vomitato. Inizi? a tremare. "Mammina, aiuto. Aiutami a scendere, per favore, mammina." Lei non disse nulla, guardandolo con la mano che le schermava gli occhi. Lott? per mettersi in piedi. Da qui poteva vedere chiaramente i suoi occhi su di lui, ma sapeva che non lo aveva mai visto davvero, mai. ? come essere invisibile. Ondeggi?, il piede scivol?, si inclin? all'indietro e cadde tra i rami. In quel crudo momento di caduta libera, le vide gettarsi i capelli biondi sopra la spalla. Tuttavia quando si schiant? a terra e grid?, lei si volt? e torn? dentro la casa. Il dolore gli riemp? il corpo. Venne l'oscurit?, cancellando la visione di sua madre che gli dava le spalle. In quell'istante, lei risucchi? tra i denti come aveva fatto quando era finita nella pup? dei cani una volta. Con tutta la certezza che la sua mente di sette anni poteva trovare, lo cap?. La mamma non mi vede. Lei non mi ama. Oggi, Washington, DC Il primo giorno di lavoro dopo essere tornati dalla Draco Station, Rhys usc? di corsa dall'ufficio del Vicedirettore Jarvis, desideroso di sfuggire allo sguardo penetrante di quell'uomo, anche se Dreya era rimasta indietro. Simon e Quinn erano gi? nel loro ufficio, preparandosi per il loro prossimo caso, ma lui indugi? vicino alla porta di Jarvis. Il suo istinto era di rimanere e difendere Dreya, se ne avesse avuto bisogno. Ma quella era la Nobility, non la realt?. Strinse le mascelle e concentr? la sua attenzione su Quinn e Simon. La faccia di Simon era fredda e dura, mentre da Quinn emanava rabbia incandescente. Rhys mosse le spalle spinto da istinti da corvo, desiderando uscire e volare lontano da quel caos umano. Dreya prima, branco secondo, io terzo, lavoro quarto. La loro genetica da mutaforma portava costanti rinnovamenti a priorit? e motivazioni. Ogni giorno era come indossare la pelle di una nuova persona. Sfuggire a quella turbolenza assumendo la sua forma di uccello forniva un sollievo che non poteva esprimere. Lazar ? stato geniale nel progettarci in questo modo. L'interazione tra le controparti umane e animali era simbiotica: non poteva esistere l'uno senza l'altro. L'animale lo aveva reso sicuramente un essere umano migliore. Scosse di nuovo le spalle, desiderando volare. Ma la Nobility esigeva che prima si occupasse delle sue priorit?. Diede un'occhiata attraverso il vetro nell'ufficio di Jarvis. Dreya si faceva valere, in piedi sull'attenti. Nel suo ufficio, Quinn e Simon avevano scatole di prove del nuovo caso impilate sulla loro scrivania; Simon si avvi? alla lavagna del delitto. Rhys si un? a loro. Una rapida occhiata gli mostr? le foto di cinque vittime. Valutando le due scatole scarse di prove, le sue sopracciglia si sollevarono. "Dov'? il resto?" Simon si sedette all'angolo della scrivania, con un'espressione scura che gli si allargava sul viso mentre anche lui contava le vittime. "Queste sono tutte le nostre prove?" Rhys si diresse alla lavagna e Simon e Quinn si avvicinarono, fiancheggiandolo. Le immagini erano inquietanti a pi? livelli. Le foto della scena del crimine mostravano corpi simili strangolati fino alla morte, ma le somiglianze nelle foto delle patenti gli tolsero il respiro. Trent'anni, lunghi capelli biondi, attraenti. Con capelli e trucco diversi, erano tutte Dreya. "Da quanto tempo continuano questi omicidi?" chiese. Simon indic?. "Jenny Prentice ? stata uccisa a met? marzo di quest'anno e Tanya Stapleton il 27 aprile. Ma questi altri sono del 2012, 2016 e l'anno scorso." Rhys espir? pesantemente. La progressione e l'intensit? della violenza erano chiaramente aumentate; questo assassino era profondamente motivato. E dalla breve raccolta di prove nelle scatole, era anche molto organizzato. Dietro di loro, la porta si apr? e Dreya entr?. I suoi occhi erano spalancati, facendo s? che Rhys si chiedesse cosa le aveva detto Jarvis. Chiese: "Stai bene?" E fece per metterle un braccio intorno alle spalle per un abbraccio, ma si ricord? rapidamente di dove si trovavano. "? Jarvis. Dovremo parlare pi? tardi." Indic? la lavagna. "Cosa abbiamo qui?" Rhys sent? Simon e Quinn muoversi dietro di lui; sapeva che le impedivano di vedere la lavagna. L'espressione sempre presente del DNA del branco sentiva il bisogno di proteggerla. Nobility che si mette sempre in mezzo. Si schiar? la gola, ma nessuna parola sfugg? oltre i suoi istinti protettivi. "Che c'??" chiese lei con una mezza scrollata di spalle. "Non pu? essere peggio di quello che ho appena subito da Jarvis." Dietro di lui, Simon e Quinn si separarono. Rhys si fece da parte, dandole una chiara visione della lavagna. "Wow." Diede un'occhiata alle due scatole di prove. "Questo ? tutto ci? che abbiamo?" Rhys la osserv? attentamente. Lei non se ne accorge. "S?" rispose Simon. "Solo due scatole." Fischi?. "Questo tipo ? organizzato." Batt? le mani. "Va bene, mettiamoci al lavoro. Abbiamo un assassino da catturare, si spera prima che uccida di nuovo. Voglio una cronologia." Si volt?, le labbra increspate da un altro ordine. "Che cosa c'?? Ragazzi, avete bisogno di un'altra tazza di caff??" "Non lo vedi?" chiese Simon. "Vedere cosa? Ho questi occhi strani, sai: vedo tutto." Scrut? la lavagna. "Tutto quello che vedo sono vittime e un assassino a piede libero. Dobbiamo fermarlo." Indic? le scatole. "Apritele. Vediamo cosa abbiamo." Rhys si schiar? la voce. "Non vedi la somiglianza?" "Tra queste vittime? Difficile non notarla: tutte intorno ai ventinove-trent'anni, bionde, attraenti. Quindi il nostro assassino ha buon gusto." "La somiglianza" disse Simon, "? con te. Queste donne potrebbero essere tutte te." Con le mani sui fianchi, Dreya studi? la lavagna per un lungo momento. "Perch? abbiamo un'et? simile e siamo tutte bionde, allora s?, vedo una somiglianza." Ispezion? attentamente ogni foto e fece un passo indietro. "Ma loro non sono io, e io non sono loro." Si un? a Quinn e Simon nel sistemare le prove. Rhys rimase a fissare la lavagna. Le vittime erano tutte belle, o almeno lo erano state prima che uno sconosciuto assassino ne estinguesse la vita soffocandole. Le sue viscere si strinsero per l'ansia mentre notava che alle ultime due vittime mancava un occhio. Il loro assassino stava raccogliendo trofei. Rabbrivid?. Ho una brutta sensazione riguardo a questo caso. Martin Nash parcheggi? la sua Prius argentata nel parcheggio degli impiegati del suo luogo di lavoro. Accanto al suo pranzo, aveva impacchettati tutti gli strumenti di cui aveva bisogno per completare un compito speciale mentre era nel tunnel di servizio sotterraneo. L'eccitazione formicolava attraverso i suoi nervi. Dentro Global Cabling, us? il computer per accedere e si fece inviare il suo percorso per la giornata da Gregory, il suo responsabile di percorso. Come previsto, era al lato sud della citt?. Ci? significa che posso occuparmi del mio affare con Haley nei tempi previsti. Era cos? carina, con i capelli lunghi e occhi belli, amorevoli. Il suo cuore batteva contro le costole per la speranza e la fiducia che lei fosse diversa dalle altre, che fosse quella giusta, quella che alla fine avrebbe pronunciato le parole che aveva bisogno di sentire. La voce di Gregory invase i suoi pensieri e alz? lo sguardo proprio quando Gregory distoglieva gli occhi dal distintivo di Martin. Anche se parlavano quasi ogni giorno, Gregory doveva comunque confrontare la faccia con il nome. Rimango invisibile, pens?, come mi ha insegnato mia madre. Un uomo senza volto. "Nash, oggi sei nel buco" dichiar? Gregory. A Martin piaceva Gregory, apprezzava i suoi sforzi per chiamarlo per nome, anche se doveva controllare quel nome ogni giorno. "S?, gi? nel buco" rispose. "Questo perch? conosci quei tunnel meglio di chiunque altro. Te lo dico, fossi in te, e avessi i tuoi soldi e quella grande vecchia casa tutta pagata." Gregory si guard? rapidamente intorno, aggiungendo: "Sarei fuori di qui, in un batter d'occhio. Sei giovane abbastanza. Devi andartene e goderti la vita." "Mi piace tutto quello che faccio" rispose Martin. "E sai cosa dicono delle mani oziose." Agit? il suo pacchetto in direzione di Gregory e si diresse verso il furgone. Ripose il cestino da pranzo pieno di attrezzature speciali nella parte posteriore e chiuse i portelli sul retro. Strofinando le mani non troppo oziose, accese il furgone e usc? dal parcheggio, sorridendo per tutto il tempo. Il denaro non ? il motivo per cui vengo qui. Fece il suo percorso e ricontroll? il GPS per individuare la posizione del tombino, anche se sapeva esattamente dove si trovava. Gregory aveva ragione: nessuno conosceva il sistema di tunnel sopra o sottoterra meglio di lui. Dopo aver parcheggiato, estrasse i coni arancioni e apr? il tombino. Quindi posizion? la ringhiera di contenimento e lasci? cadere il tubo di ventilazione nel foro. Prima di scendere, si ferm? accanto al furgone con un'immagine di Haley nella sua mente. Dalle fotografie sul sito di incontri, gli ricordava cos? tanto sua madre, ancora pi? di Jenny o Tanya. Ma doveva avere maggiori informazioni prima di incontrarla, doveva entrare nella sua vita per determinare se poteva essere quella giusta. Una voce dentro insorse a protestare. Questo ? quello che speravi delle altre, e hanno fallito. Allontan? la voce. Nulla avrebbe rovinato questo: pensava sinceramente che potesse essere Haley quella che avrebbe pronunciato le parole. Altrimenti, avrebbe continuato, perch?, da qualche parte, lei era l? fuori. Qualcosa strofin? contro la sua caviglia; guard? in basso. Un gatto randagio lo aveva scambiato per qualcuno a cui importava qualcosa. Succhi? tra i denti e prese a calci la bestia tra le costole, facendola volare verso il marciapiede. Atterr? con un miagolio e sfrecci? via. Recuper? nella sua mente la sua immagine preferita di Haley per tenergli compagnia prima di scendere dal buco. Il percorso di manutenzione dei cavi della giornata era chiaramente segnato: tutta parte di una sezione su cui aveva lavorato nell'ultimo mese. Fortunatamente per lui, il quartiere di Haley era vicino. Usando le mappe sotterranee, aveva individuato la linea dati del suo condominio. Questa parte della raccolta di informazioni gli dava un senso di potere. Da laggi? nei tunnel era impossibile da individuare, davvero invisibile. Pi? di quando le pedinava con noncuranza in mezzo alla folla. Pi? di quando indossava un travestimento, invadeva la loro vita ed entrava nelle loro case. Pi? di quando si fermava davanti a loro e chiedeva: "Cosa vedi?" Guid? per un breve tratto fino al condominio di Haley, parcheggi? e sistem? i coni, attento a mantenere la facciata di invisibile operatore pubblico. Nel vano servizi dell'edificio di lei, scelse il cavo e trov? le linee che corrispondevano al suo numero di appartamento. In pochi minuti install? un accesso alla linea abilitato a inviare un malware per l'accesso remoto al suo computer. "Dovrebbe andare. Ora ho il controllo del tuo computer e di tutto ci? che tocca." Canticchi?, raccolse i suoi strumenti e torn? al suo percorso sotterraneo. Termin? il suo turno aspettando con ansia ci? che avrebbe imparato su Haley quella sera. A casa, svolt? sul retro ed entr? nel garage del seminterrato. Adorava quella grande vecchia casa. Quando l'aveva comprata, se avesse saputo quali segreti erano in attesa di essere scoperti da lui nel seminterrato, avrebbe volentieri pagato di pi?. Si trattenne dall'aprire il feed dal computer di Haley, rimandando il momento per lasciare che l'eccitazione gli solleticasse le viscere. La cena era un semplice piatto di pasta e burro con petto di pollo grigliato. Si costrinse a masticare lentamente e ad assaporare il suo pasto, sapendo che il dessert voyeuristico sarebbe stato tanto pi? dolce per l'attesa. Il malware stava gi? facendo il suo lavoro. Quando apr? il suo computer, tutto quello che dovette fare fu accedere e accendere la webcam di Haley. Dopo un attimo, lei era l? sul suo monitor, che si muoveva indaffarata nel suo appartamento. Il suo cuore batteva per il brivido di vederla. Era una ragazza carina e voleva che fosse lei a pronunciare le parole. "Presto, Haley" promise. "Presto verr? a trovarti." All'FBI, dopo aver passato la giornata a esaminare prove e a non ottenere nulla di valore, Dreya era alla disperata ricerca di un indizio. "Dai, dammi qualcosa" mormor?. Una qualche pista in modo che potessero chiudere quel brutto caso prima che l'assassino prendesse un'altra vita. Sfortunatamente, le prove semplicemente non c'erano. "Niente. Nada. Zero" si lament?. Sparpagliarono il contenuto delle due scatole e scoprirono che le uniche prove raccolte erano la storia delle vittime e gli appunti accumulati. "Dev'essere uno scherzo" disse Dreya, mentre setacciava le scatole. Fu Simon a dare la brutta notizia. "Nessuno scherzo. Non abbiamo DNA, nessun testimone, nessuna stampa, nessuna impronta, nessun ticket di parcheggio, nessun elemento in comune e nessuno con un possibile movente." Quinn aggiunse: "Tutte le donne erano benvolute, niente droga, niente cattivi fidanzati e niente ex mariti violenti. In effetti, non c'erano attivit? extracurricolari sospette. Quindi non abbiamo alcun legame tra le vittime di alcun tipo se non per un serial killer." "A parte il loro aspetto, non c'? niente in comune tra loro" disse Simon. "Posso dare uno sguardo pi? approfondito alle loro vite, se mi mostri dove lavorare." Quinn sugger?: "Questi quattro sono avvenuti nella prima met? di marzo. Ci deve essere una connessione con qualche evento con una data: controller? la cronologia." Dreya fece una chiamata e fece portare e installare due piccole scrivanie con computer. Ci? rese il suo ufficio affollato, ma non pi? di quanto non fossero abituati. Se doveva essere stipata da qualche parte, quelle erano le persone con cui avrebbe scelto di stare. Con un po' di supporto tecnico, Simon e Quinn presto si dedicarono ai loro compiti. Rhys si appoggi? alla sua scrivania con le mani in tasca: la sua postura, Dreya aveva imparato, da profonda riflessione. Lo raggiunse alla scrivania, fianco contro fianco, riflettendo sui segreti insoluti sulla lavagna. "Cosa ne pensi?" "Humph" grugn? lui e sollev? un sopracciglio. "Questo killer non ? un uomo felice. Lo strangolamento sta diventando pi? violento." "Perch? pensi che prenda l'occhio? Non gli piace quello che vede?" Lento a rispondere, alla fine disse: "Penso che non gli piaccia quello che vedono loro." Dreya fiss? la lavagna, mordendosi il labbro: "Se hai ragione, cosa vuole che vedano?" "Scoprilo e avrai la chiave per il nostro assassino." Senza nuovi indizi, la lunga giornata si concluse, non abbastanza presto per Dreya. A casa nel suo appartamento, si sedette al piccolo tavolo da pranzo e sorseggi? da un bicchiere di vino, la sua mente lontana dal frustrante caso. Invece, us? i suoi occhi acuti per concentrarsi su ci? che la Nobility aveva portato nella sua vita, i suoi uomini eccezionali. I cambiamenti in loro erano sottili; gli effetti di quei cambiamenti in lei erano spiazzanti. Forse sono i miei occhi bizzarri: vedo qualcosa che non c'?? Possibile che fossero pi? belli di prima? Pi? virili? Pi? intelligenti? Pi? allettanti? Pi? desiderabili? Quinn aveva un suo modo di guardarla dal basso verso l'alto come un cucciolo contrito. Quando lo faceva, era cos? carino: il cuore di lei diventava dolce come il miele caldo, impaziente di veder arrivare il giorno in cui si sarebbe finalmente abbandonato tra le sue braccia aperte. Con Simon, nei rari momenti in cui abbassava la guardia, una luce fresca e onesta illuminava i suoi occhi, rendendolo fanciullesco. Quando era cos?, Dreya voleva strofinarsi contro di lui fino a quando quegli occhi luminosi fossero diventati scuri di passione. E Rhys, il torreggiante capo scout con una vena da pagliaccio. Come il corvo, era intelligente e devoto, i suoi occhi impenetrabili. Ma lei sapeva che il suo cuore e la sua mente erano suoi da rivendicare quando sarebbe stata pronta. Il branco si stava sistemando. Anche in questi spazi angusti, coesistevano pacificamente. Nonostante sarebbe stata grata per una casa con pi? privacy in bagno, c'era un vantaggio invidiabile nel vivere con tre uomini attraenti. Sorseggi? il vino e sospir?. Il solo pensiero di accoppiarsi con loro le dava un formicolio di aspettativa. Non riusciva a sceglierne uno che desiderava per primo tra i tre, ma Rhys era pronto a consumare la loro relazione e suggellare il legame per tutta la vita di cui Lazar aveva parlato. Rabbrivid? per l'inebriante aspettativa. Come sarebbe connettersi con ciascuno di questi incredibili uomini telepaticamente e fisicamente nello stesso momento? Rhys si sedette accanto a lei, e Dreya sussult?. "Ecco un gatto con in bocca un uccellino" disse. Prese la bottiglia di vino e la pos? sul tavolo. La sua vicinanza accese il suo motore della felicit?: come Simon, faceva le fusa. "Sono sorpresa dalla tua scelta di parole: con in bocca un uccellino?" "Beh, in base alla tua espressione, sembravano le pi? appropriate." Simon e Quinn si unirono a loro, ma il tavolino poteva ospitare solo un certo numero di gambe lunghe e magre mentre si sistemavano con un notevole cozzare di ginocchia sotto. "Stavi per condividere con noi la conversazione che hai avuto con Jarvis questa mattina" disse Rhys. "Uhm" grugn? Simon. "Ecco un uomo che vuoi dalla tua parte. Non vorrei mettermi contro di lui." Quinn si schiar? la gola. "Devo dire che sono stato felice di essere fuori dalla sua portata. Cosa ? successo dopo che siamo usciti?" "Ha fiutato un segreto" disse Dreya. "Ma a lui non importa finch? non agiamo in maniera inappropriata." "Bah! Inappropriata?" Gli occhi di Simon si spalancarono e le sue labbra si contorsero con un'altra obiezione, le sue parole pronte a eruttare. "Ha chiesto se avessimo rapporti sessuali. Gli ho detto la verit?, no." Le sue parole lo bloccarono. Cal? un pesante silenzio, che port? un improvviso interesse per il piano del tavolo. Dreya si lecc? le labbra. Il concetto di branco era imbarazzante, anche in una famiglia Nobile. "Ma" aggiunse, "credo che sappia pi? di quello che lascia intendere." Alzarono gli occhi e un lampo di paura pass? sulle loro facce. Ricordava il flusso di segnali che aveva rilevato sulla faccia di Jarvis quando lui aveva detto che non gli importava del loro segreto. "Credo che sappia qualcosa, ma non ? ancora disposto a condividerlo." "Ci dobbiamo preoccupare?" chiese Quinn. Sul viso di Jarvis aveva letto anche un sottinteso di fondo: il silenzio. "No" rispose. "Per ora, non c'? da preoccuparsi. Ma nel frattempo?" "Troviamo un posto pi? grande in cui vivere" sugger? Simon, con un sorriso. Quinn aggiunse: "ho bisogno di correre." Lei fece una smorfia. A parte trasferirsi in Canada, non sapeva dove potevano correre il suo lupo e il suo puma. "Questa ? una richiesta pesante, ma ci lavoreremo su. Innanzitutto, dobbiamo catturare un assassino, prima che uccida di nuovo. Sapete come odio che salti fuori un'altra vittima una volta che mi occupo di un caso." 2 Martin scese le scale del seminterrato e si diresse dritto verso una massiccia libreria a incasso. La grande cassa di legno era un progetto su cui aveva lavorato per tre mesi, installando il pezzo sul muro sud. Tir? una leva che spost? la libreria su cerniere e, con una leggera spinta, essa si apr? sullo spazio retrostante. Questo spazio nascosto rendeva la sua casa straordinariamente preziosa, dandogli accesso segreto a un labirinto di vecchi tunnel sotterranei che collegavano i principali corridoi della citt?. Dalla privacy della sua casa poteva viaggiare invisibile e inosservato attraverso grandi sezioni della citt?. Si affrett? lungo i tunnel, dal momento che non aveva bisogno di una mappa per raggiungere la sua destinazione. Raggiunse il tombino in un vicolo dietro la caffetteria preferita di Haley, spinse da parte il coperchio e salt? fuori. In pochi secondi rimise a posto il tombino, si aggiust? la giacca e gir? l'angolo. Haley sedeva vicino alla finestra, dove la luce del sole del primo mattino illuminava la sua testa bionda. Quando si gett? i capelli dietro la spalla, lui dovette voltarsi. Aveva le farfalle nello stomaco per l'eccitazione. Un posto si liber? dietro di lei, e lui si fece largo tra la folla con il suo schiumoso latte macchiato. Scost? la sedia, sbattendo contro quella di lei. Haley si volt? e lo grazi? con un sorriso. "Oh. Mi scusi" disse, e si spost? in avanti per dargli pi? spazio. Il latte era delizioso, cos? come lo squisito profumo dei suoi capelli che si diffondeva da sopra la sua spalla. Non floreale, come sua madre, ma un profumo fresco e speziato. Inspir? profondamente, facendolo suo. Approvava. La sua voce era gentile mentre chiacchierava con la sua amica, una giovane donna bruna e quindi non candidata a pronunciare le parole. Le donne speciali che aveva scelto dovevano essere bionde e belle come sua madre. "Qualche buona prospettiva su AlleyOop?" chiese l'amica di Haley. "Che razza di sito per incontri online" lament? Haley. "Se AlleyOop rappresenta ci? che ? disponibile l? fuori, sono nei guai. Solo guardare le loro foto mi d? i brividi. Chiss? cosa ha spinto quegli uomini agli appuntamenti online?" Martin sent? il petto gonfiarsi di gioia. Lei capisce! Si premette sulla sedia per sentire meglio. "Forse dicono la stessa cosa quando ti guardano" rise l'amica. "Ah!" Si un? Haley ridacchiando. "Non ci avevo mai pensato." Sospir? di desiderio. "Mi piacerebbe solo incontrare un bravo ragazzo in cerca dell'amore." Le sue parole gli fecero salire le lacrime agli occhi. Soffoc? la voglia di saltare in piedi e gridare: "Sono qui. Sono quello giusto: cerco l'amore." Sapendo che non era il momento e il luogo, si asciug? gli occhi con un tovagliolo e abbass? la testa per nascondere il viso – quel viso che nessuno vedeva. Invisibile, anche a mia madre. Aveva sette anni quando cap? che sua madre non lo amava. Dopo essere caduto dall'albero, non le parl? per settimane – la cosa sembrava stare bene a entrambi. Non aveva mai dimenticato i suoi occhi vacui che non si preoccupavano del suo dolore. Haley non sarebbe stata cos?. Come lui, stava cercando l'amore. Haley, sono qui, e sono proprio quello che vuoi. Le due ragazze chiacchieravano, e la voce di Haley lo rilass? in uno stato di soddisfazione, perch? sapeva che presto avrebbero avuto un appuntamento. La sua mente and? alla deriva fino a una notte di febbraio, quando aveva dodici anni – una notte amara che gli cambi? la vita su pi? livelli. Erano quasi le nove quando avevano bussato alla loro porta. Era saltato in piedi, desideroso di qualsiasi diversivo interrompesse la tetra sera da solo con sua madre. "Non aprire la porta, Martin" aveva detto lei. "Guarda prima. Chi ??" Immerso in quel momento, poteva chiaramente sentire la voce di lei, poteva vedere nella sua mente mentre la sua mano toccava lentamente la maniglia della porta. Aveva premuto l'occhio sullo spioncino della porta. Fuori e quasi oltre la vista c'erano due figure scure tutte infagottate. I loro volti erano nascosti. Una parte viscerale di lui aveva capito immediatamente che quei due non avevano buone intenzioni. La sua mano si era ritratta dalla maniglia della porta. Dietro di lui, sua madre aveva risucchiato tra i denti. "Quindi?" aveva chiesto, il suo costante disprezzo un rifiuto feroce della sua stessa esistenza. Lui aveva espirato e posato la fronte sulla porta mentre lottava per controllare la sua rabbia. Tutta la mia vita e non ti sei mai disturbata ad amarmi. Aveva perso la battaglia: la sua rabbia aveva preso il sopravvento. Aveva girato il pomello e aveva aperto la porta, facendoli entrare. Ci? che impar? quella notte non lo abbandon? mai. Impar? il valore della paura e del desiderio, e scopr? che tutte le barriere potevano essere penetrate, in un modo o nell'altro. Alla caffetteria, Haley si alz? in piedi e la sedia di lei sbatt? contro la sua, strappandolo dai suoi ricordi. "Scusa" disse lei, sorridendo. Nella sua mente, lei rimase e parl? con lui. Diventarono amici rapidamente con un altro cappuccino, e se ne andarono mano nella mano. "Oh, nessun problema" sbott?, ma lei si era gi? girata per uscire. Le sue parole svanirono in un borbottio e abbass? lo sguardo, gli occhi stretti contro il dolore del rifiuto. Haley, sei tu quella giusta? La mattina dopo, Dreya fissava la lavagna degli omicidi nel suo ufficio, cercando quell'unico pezzo che sarebbe potuto essere un indizio. "Non ho nulla." Simon le stava accanto. "Tranne le somiglianze fisiche, queste donne erano estranee. Una cameriera, una commessa, una segretaria, una wedding planner e una tecnica veterinaria. Nessuna aveva un animale domestico, nessuna faceva acquisti nel negozio della commessa, nessuna mangiava al locale della cameriera; nessuna era amica di nessuna delle altre, n? erano collegate in alcun modo; nessuna si ? sposata con l'aiuto della planner." "Hanno trovato qualcosa sui computer o sui telefoni cellulari?" chiese lei. "Ho richiesto al Deposito Prove di consegnare i loro dispositivi. L'unica nota ? –" "Fidanzati" sbott? Dreya. "Nessuna di queste donne ha fidanzati. E siamo sicuri che non siano del “mestiere”?" "Esatto" rispose Simon. "Nessun ragazzo, ma non del “mestiere”. Le tre pi? recenti avevano profili in un sito di incontri online." "Quale?" "AlleyOop." Dreya si pizzic? il naso e scosse la testa. "Stai scherzando, vero?" "Non scherzo mai sull'amore, principessa" disse lui. "Beh, almeno ora abbiamo un legame tra le vittime. Abbiamo qualche contatto, qualche – come si dice? – connessione?" Andy, un tecnico dell'IT, buss? alla sua porta aperta. Presto una serie di tablet, laptop e telefoni cellulari li circond?. "Okay, Andy, cosa puoi mostrarci?" chiese Dreya. "Le ultime tre, Madison, Jenny e Tanya, avevano tutte profili su AlleyOop, ma nessuno dei loro contatti andava oltre i messaggi." And? su ogni dispositivo e premette dei tasti. Presto apparvero sui display volti e file di messaggi. "I profili delle nostre vittime sono ancora attivi. Come puoi vedere, ci sono solo gli occasionali “ciao” e “incontriamoci”, ma niente di concreto." "Qualche nome comune tra le vittime?" chiese senza grande entusiasmo. Aveva poche speranze, perch? questo assassino era troppo organizzato per lasciarsi scappare un errore cos? evidente. "No. Mi spiace. Vuoi un elenco?" "Dobbiamo iniziare da qualche parte" disse lei. "Inviami ogni cosa da AlleyOop su tutte loro." "Siamo limitati su quanto in profondit? possiamo andare, ma abbiamo accesso alle interazioni delle nostre vittime online. Posso darti il loro nome utente, o pseudonimo, e il loro vero nome e indirizzo." La stampante inizi? a sputare pagine, ma era un breve elenco. Dreya diede due pagine a Simon e Quinn. "Andate a scuotere il loro mondo. Rhys e io parleremo con questi." Erano le 5:30 del pomeriggio quando lei e Rhys arrivarono dal loro ultimo nome. "Robert Harrison" disse Dreya. Guard? il modesto complesso di appartamenti: nessun allarme interno era scattato. "Beh, ? un gioco di numeri. Prima o poi ci imbatteremo nel nostro assassino. Forse ? qui e sta per aprire questa porta." Rhys era in piedi dietro di lei; le sue parole causarono un picco di tensione da lui. Buss?. La porta si apr?. "Sig. Harrison?" "S??" Uno sguardo all'uomo, e le sue speranze si sgonfiarono immediatamente, ma lei gli mostr? il distintivo sulla cintura. "Signor Harrison, sono l'agente speciale dell'FBI Dreya Love. Questo ? il detective Morgan. Vorremmo parlarle." Scrut? da vicino il suo distintivo e il documento di identit? di Morgan prima di rispondere. "Va bene, entrate. Come posso aiutarvi?" Rhys si stacc? da lei e inizi? a girare per la stanza, lasciandola sola a intterogare il signor Harrison. "Signore, ha un account su un sito di appuntamenti online chiamato AlleyOop?" Pos? sul tavolo una foto che avevano ricevuto da AlleyOop: un giovane e atletico ragazzo sorridente. "? lei?" "Certo che non sono io" rispose Harrison. "Non lo vede da lei? ? cieca? Bella foto per?, non ? vero? Non sono mai stato cos? bello, nemmeno a quell'et?." La scrut? da sopra spessi occhiali bifocali, un sorriso che gli illuminava il viso. Rhys sbuff? da un angolo, ma Dreya rimase concentrata sul signor Harrison, lottando per contenere le proprie risate. "? consapevole che ? contro la legge pubblicare una falsa identit? online?" La sua fronte si corrug? e il suo sorriso si deform? in una "O" esagerata. "L'FBI viene a interrogarmi perch? ho pubblicato una foto falsa?" Un altro brontolio arriv? da Rhys. "Da quanto tempo ? in sedia a rotelle, signor Harrison?" chiese lei. “Dal '09, signorina. L'FBI non glielo ha detto prima che venisse qui?" Si tir? indietro per guardarla di nuovo dalla testa ai piedi. "Siete qui per qualcosa. Mi vuole dire di cosa si tratta?" Dreya gli pass? una foto di Tanya Stapleton. "Ha inviato messaggi a questa donna su AlleyOop." "Oh, Tanya: quindi questo ? il suo nome. ? quella carina, giusto. S?, abbiamo scambiato messaggi un paio di volte. ? contro la legge?" Dreya espir? pesantemente, ma doveva chiedere. "Dov'era venerd? 27 aprile tra le ore 24:00 e mezzogiorno?" "Beh, aprile ? stato un mese molto impegnato." Chiam? Rhys, che stava curiosando nel piccolo angolo cottura. "Giovanotto, guarda il calendario sul muro e d? alla tua partner cosa ho fatto quel giorno." Rhys si chin? su un tavolino e sollev? la pagina del calendario per guardare indietro ad aprile. "Colonscopia, ospedale VA, 6:00 A.M." Dreya annu?: non aveva bisogno dell'alibi di Harrison a dirle che non era il loro assassino. "Buona giornata, signor Harrison. Mi dispiace averla disturbata. E grazie per il suo aiuto, signore." Torn? alla porta e attese Rhys. Il signor Harrison le si avvicin?. "Sa, alla mia et?, soffro la solitudine. Flirto con le ragazze online. Ora, so che non ? qui perch? ho messo una foto falsa. Questa ragazza era una sua parente? Le assomiglia molto, lo sa." "No, non siamo imparentate." "Ma lei ? qui perch? le ? successo qualcosa" insistette. "Cosa le ? successo?" Dreya fece una pausa. Questa domanda arrivava sempre e la risposta la rattristava. "Non invier? pi? messaggi, signor Harrison." Entrarono nel corridoio. Harrison avanzava dietro di loro. "Attenta, agente. Qualunque cosa sia successa a quella ragazza, potrebbe succedere anche a lei. Siamo tutti vittime in questa vita, lo sa. Ricordi le mie parole." Salirono in macchina e Rhys si diresse verso l'appartamento di Dreya ad Arlington. "? stato deprimente" disse lei. "Che parte?" "Vedo le persone attraverso le lenti del crimine e mi focalizzo sul non immedesimarmi in loro. Loro sono vittime del crimine, e io no." Si agit? sul sedile, a disagio per la sua reazione al signor Harrison. Per qualche ragione, Rhys era sempre in grado di ottenere una confessione da lei. "Tu, io e Quinn eravamo vittime di Gideon Smith, Simon vittima di Lazar. Non mi piace essere nella categoria delle vittime e sono stanca delle persone che dicono che quello che ? successo a queste ragazze potrebbe succedere anche a me. Ma nel momento in cui ammetto la verit?, sono gi? una di queste donne." "Il signor Harrison ? solo, verso la fine della sua vita. Non so quali gioie o dolori abbia vissuto ai suoi tempi, ma la sua esistenza attuale mi ? sembrata molto triste. Dalle sue parole, si sente solo." Rhys le lanci? uno sguardo sorpreso. "Vedi tristezza nella sua solitudine? Mi ? sembrato abbastanza contento. Tranne la colonscopia, forse." Lui sorrise con occhi scherzosi e lei soffoc? una risatina: lui faceva sempre questo per lei, aiutandola a capire che andava bene sorridere nella vita. "Dico triste perch? ? tutto solo e quella condizione mi renderebbe triste." "Essere soli ? triste per te?" "S?, molto triste." Guard? fuori dal finestrino, lo stomaco contratto per l'angoscia. Una volta aveva costruito la sua vita attorno alla solitudine, ma la Nobility l'aveva cambiata pi? di quanto le piaceva ammettere. "Non vorrei essere sola come lui, tutto qui." "Pensavo che avresti voluto un po' di spazio, con noi tre sempre tra i piedi" scherz? lui. "Non confondere lo spazio con la distanza." Non avere i suoi tre uomini nella sua vita era impensabile. Rabbrivid?. Lo spettro dell'abbietta solitudine le fece correre un brivido freddo lungo la schiena. Lui le prese la mano e le diede una stretta. "Sono abbastanza sicuro che non sarai mai pi? sola, Dreya." La sua voce era profonda e seria – quel serio del tipo "per sempre". La sua mano era calda e confortante, la sua voce piena di impegno, e le sue parole dissolvevano i brividi di lei. Dreya rise, arrendendosi. "Sarebbe bello avere un po' di privacy in bagno. Dico che dovremo dividere il fine settimana tra caccia alla casa e caccia al killer." Martin raccolse ci? di cui aveva bisogno dal suo seminterrato. Haley andava a trovare sua madre e sarebbe stata via tutto il giorno, un'occasione perfetta per lui per dare un'occhiata al suo appartamento. Aveva l'uniforme e il documento d'identit? da elettricista, una valigetta di attrezzi e un nuovo paio di scarpe. Tutto questo fin? nella Prius per un breve tragitto in auto fino al garage che aveva affittato a tre isolati di distanza. L? si cambi? indossando divisa e scarpe nuove, attento a tenere la scatola per pi? tardi riporre le scarpe. Nel garage c'era un furgone bianco come quello che guidava al lavoro, con una decalcomania rimovibile che lo proclamava un veicolo ufficiale della citt?, cos? come la targa. Guid? con cautela fino da Haley, parcheggi? a mezzo isolato di distanza e cammin? dritto verso la sua porta, aggirando la modesta parete che proteggeva la porta dalla vista sulla strada. Lungo la strada, osserv? l'arbusto tra il vicolo e la sua porta. Quando fu fuori dalla vista dietro la parete divisoria, inser? una speciale pistola da scasso digitale nella serratura, apr? la porta ed entr? nel suo appartamento. Una volta dentro, appoggi? la schiena contro la porta d'ingresso. Il piccolo appartamento era permeato del suo profumo unico. Chiuse gli occhi e inspir?, notando il caff?, la frutta e l'odore di toast bruciato dalla sua colazione, la spazzatura acida ancora nel cestino che aveva dimenticato di buttare, il motore del frigorifero che ronzava mentre il ghiaccio cadeva nel cesto. Anche se sapeva che se n'era andata per la giornata, entr? in punta di piedi. Questo momento di invasione fu cos? esaltante, cos? potente, cos? liberatorio, che quasi ottenne ci? di cui aveva bisogno solo stando l?. Ma doveva esserci di pi?; aveva bisogno delle parole. Solo allora avrebbe avuto ci? che desiderava cos? profondamente. Presto avrebbe scoperto se Haley era quella che lo avrebbe amato. In camera da letto, si distese con attenzione sul suo letto, la testa che toccava il cuscino dove i sogni di lei turbinavano durante la notte. Le avrebbe fatto visita di notte, e insieme avrebbero visto se aveva un posto per lui nei suoi sogni. And? in bagno e si prese un momento per sedersi sul suo gabinetto. Una rivista di salute ed esercizio fisico stava in un cestino vicino insieme a diversi rotoli di carta. Si ferm? quindi nella sua doccia e raccolse ciascuno dei prodotti da bagno, annusandoli individualmente. Aveva un odore migliore di sua madre. Mentre camminava, prese nota di ci? che poteva usare: una sedia del suo tavolino da toeletta per farla sedere. Non aveva trovato alcun nastro adesivo per cui avrebbe usato il suo. Nel silenzio, fece la sua domanda: "Cosa vedi?" Le sue parole, pronunciate dolcemente, svanirono nella stanza vuota. Nessuna risposta era arrivata. "Dovr? tornare quando lei ? qui." Dreya era seduta nell'ufficio dell'agente immobiliare con Rhys, Quinn e Simon in piedi vicino a lei. L'agente, una certa Melissa Thompson, sembrava pronta a sbavare sulla domanda di affitto di Dreya mentre guardava Rhys, Quinn e Simon. Dreya sorrise, comprendendo il disagio di Melissa. Per la gita di quel fine settimana, i suoi uomini erano vestiti per stupire – una prova di quanto volessero essere fuori dal suo piccolo appartamento e in qualcosa con pi? spazio. Poich? la sua casa non aveva spazio per tutti i loro vestiti, e per darle tregua dalla congestione del bagno, stavano usando l'appartamento di Rhys come alternativa per fare il bagno e tenere i vestiti. Stamattina erano tornati tutti e tre profumati e vestiti in modo talmente impeccabile che persino lei aveva l'acquolina in bocca per l'apprezzamento. Rhys era il gentiluomo di campagna in maglione leggero, giacca di velluto a coste, mocassini e pantaloni con una piega cos? affilata che avrebbe potuto tagliare il pane. Con la sua figura alta, sembrava un modello. I suoi capelli neri scintillavano alla luce del primo mattino e, come tutti loro, aveva bisogno di un taglio. Un ciuffo persisteva nel cadergli davanti agli occhi. Quando si pass? una mano tra i capelli per tirarli indietro, Dreya not? gli occhi della signorina Thompson fissi sui suoi movimenti. Quinn era il ragazzaccio: indossava jeans e camicia neri con una giacca in pelle nera. I suoi begli occhi bruciavano per il suo desiderio interiore di correre, creando un fascino mortale. Melissa sembrava perdere il filo dei suoi pensieri ogni volta che il suo sguardo si posava su Quinn. Simon era il custode segreto, i suoi occhi nocciola avvolti dal mistero, la mascella squadrata spietata. In contrasto con tutto questo, doveva perpetuamente scostarsi i lunghi capelli da surfista dagli occhi. Rivendicando il titolo di muscoloso del giorno, indossava una camicia in microfibra che stava incollata al suo petto ben definito. Miss Thompson si leccava spesso le labbra. Dreya trattenne un sorriso e prov? un pizzico di simpatia per l'agente immobiliare. "E cosa ha detto di fare?" chiese Melissa. "Sono un agente speciale dell'FBI" disse Dreya. Gli occhi di Melissa si spostarono su Rhys. "Sono il detective Morgan della Metro PD." "Capisco" disse lei dolcemente. "E?" Si rivolse a Quinn. "Agente dell'Interpol in prestito all'FBI." "Oohh. E lei?" chiese a Simon. Sollev? un sopracciglio e si sporse in avanti. "Consulente medico per l'FBI." Durante questo breve scambio, Melissa sembrava essere seduta su un carbone ardente, poich? incrociava e poi incrociava di nuovo pi? volte le gambe. Sulla base delle micro-letture che Dreya raccoglieva dal viso della donna, passava da una vampata di calore a un sudore freddo e poi ancora. "Essere nelle forze dell'ordine sar? un problema?" chiese. "Abbiamo tutti un elevato livello di sicurezza." Melissa riport? la sua attenzione su Dreya come se l'avesse appena notata nella stanza. "Problema? Quale sarebbe il problema? Oh, le forze dell'ordine. No, non finch? non fate cose legali." "Prego?" "Come posso dire – vivreste nella residenza, giusto? Non eseguirete alcun interrogatorio di un eventuale sospetto, deposito di armi, operazioni o, sapete, cose legali che potrebbero causare danni alla propriet?." "No, niente cose legali, nessun danno alla propriet?. Siamo adulti responsabili." Melissa torn? al modulo di richiesta. "Beh, se state cercando un'ampia superficie, avrete bisogno di lavori molto ben pagati e di un elicottero per portarvi a Washington." Alz? gli occhi e sorrise. Rhys chiese: "Quanto ben pagato deve essere il lavoro?" Alla sua voce e domanda, il suo viso si illumin?. "Beh, quello che state cercando raramente ? in affitto, quindi stiamo parlando di un prezzo di acquisto di circa 1-2 e oltre." "Milioni?" rispose lui. "Quanto lontano?" chiese Quinn. Dreya gli lanci? una rapida occhiata, chiedendosi se avesse messo da parte 1-2 milioni da qualche parte. Se aveva 1-2 milioni di dollari, probabilmente un elicottero non sarebbe stato un problema. "Troppo lontano per guidare" fece le fusa Melissa. "Ci vorranno ore per arrivare in citt?." Dreya aveva temuto questo vicolo cieco quando avevano iniziato il processo, ma aveva fatto uno sforzo per i ragazzi. La verit? era che non c'era terreno aperto a distanza di lavoro da DC. "Grazie, Melissa" disse, alzandosi. "Mantieni la domanda in archivio per favore, e magari ricordati di noi se la propriet? giusta dovesse trovarsi sulla tua scrivania." Melissa strinse brevemente la mano di Dreya prima di prendersi del tempo con i ragazzi. "Un piacere" mormor? mentre faceva il giro. "Ti ricorderai di noi?" chiese Rhys. "Oh, mi ricorder? sicuramente di te" disse lei, sorridendo e mettendo in mostra i bei denti. Il viaggio di ritorno ad Arlington fu tranquillo. Nonostante tutta la colonia e gli abiti eleganti, le loro opzioni erano rimaste scarse. "Non vi preoccupate" disse Dreya. "Qualcosa salter? fuori. Nel frattempo, troviamo un assassino." A casa quella sera, apr? il suo laptop. Raramente aveva il tempo di stare su Internet a meno che non si trattasse di un caso. And? sul sito di incontri di AlleyOop. Dopo aver inserito solo il suo genere, una raffica di volti apparve su una visualizzazione orizzontale. Faccia dopo faccia, uomini di tutte le et? che erano, secondo la descrizione di AlleyOop "in cerca di amore". Strinse gli occhi e inclin? la testa alla lunga parata. Dopo diversi minuti e dozzine di foto, cominci? a ridacchiare. Una foto suscit? un "Ah!", prima che risuonassero altre risate fragorose. Faccia dopo faccia fu bombardata di foto con copricapi, piume e corna provenienti dagli oggetti sul muro dietro il soggetto. Poi venne una processione di uomini che mostravano pesci morti. "Oh, santo cielo" strill?, coprendosi la bocca con la mano. "Cosa hanno pensato questi ragazzi?" Rise di pancia, rendendosi conto di quanto fosse fuori dal mondo degli appuntamenti. "Non pensavo… voglio dire, quale donna potrebbe rifiutare un uomo con un pesce morto?" Ridacchi?, lottando per contenere le sue risate, ma si arrese e url? a gran voce alle foto in cui non appariva alcun volto. "Ah! Vuoi un appuntamento con quello? Oh mio Dio, questi ragazzi guardano le loro foto prima di metterle su?" Altri uomini stavano occupando con orgoglio la loro poltrona preferita con una sigaretta e una lattina di birra. "Giusto, tutte le donne vogliono una di quelle" rise. In breve tempo stava berciando come una scimmia urlatrice. Le lacrime le colarono dagli occhi e si asciug? il viso con la manica della camicia. "Oh, mio dio, questa ? bella." Rhys si era portato dietro di lei insieme a Simon e Quinn. Sorrisero, attratti dalle sue esclamazioni. "Che cosa ti entusiasma cos? tanto, principessa?" chiese Simon. Rhys inizi? a ridere. Indicando lo schermo, disse: "Fanno sul serio?" "Cosa?" mormor? Simon mentre si sporgeva per dare un'occhiata pi? da vicino. Dreya spost? il cursore per far avanzare le foto. Apparvero altre corna, insieme a diabolici occhi rossi, pesci morti, eruzioni cutanee, dorsi pelosi e pance cadenti. Presto anche Quinn inizi? a ridere e, man mano che la processione si allungava e peggiorava, i loro ululati di umorismo echeggiarono nell'appartamento. Rhys si afferr? il petto e cadde contro il muro, ridendo con le lacrime agli occhi. Simon si diede una pacca sulla gamba e indietreggi? nel corridoio, sputacchiando. Quinn port? una scatola di fazzoletti in modo che tutti potessero asciugarsi il viso. Dreya chiuse il portatile. Il breve momento di umorismo era stato bello, poich? le opportunit? di risate cos? disinibite nel loro lavoro erano vicine allo zero. Ma il fatto restava. "Bene, ragazzi, questi sono i nostri sospettati." 3 A casa nel suo seminterrato, Martin canticchiava felice. Amava Internet: specialmente il lato oscuro. Tra la pubblicit? online anonima e la darknet, se avevi i soldi, nulla era fuori portata. Il suo ultimo acquisto online era stato la pistola da scasso altamente sofisticata che aveva usato da Haley. E, da un ragazzo della Virginia, aveva comprato una stampante 3D. La speciale pistola da scasso aveva scattato una foto digitale del lucchetto una volta aperto, creando un'immagine digitale per una chiave. Ora non doveva fare altro che inserire la scheda di memoria dalla pistola nella stampante 3D, posizionare il supporto nella camera e la stampante avrebbe prodotto la chiave. Sorrise, compiaciuto di come stavano andando le cose con Haley. Pi? vedeva di lei e pi? riempiva la sua mente con la sua voce, pi? era convinto che gli avrebbe portato sollievo una volta che avesse detto le parole. La stampante emise un segnale acustico e lui rimosse la chiave. La pul? con un pennello e la asciug? con un panno. Dopo un'attenta ispezione, concluse andasse bene. La chiave and? nella sua borsa degli attrezzi per l'appuntamento. Conteneva la scatola con le scarpe nuove, guanti, cloroformio e straccio, chiave e nastro adesivo. Si ferm? con un dito sulle labbra. Sai che finir? come le altre. "No" disse con calma, rifiutando di lasciarsi provocare. "Haley ? diversa: ? quella giusta. Sta cercando l'amore proprio come me." L'amore non ti trover? mai. Sei invisibile. "Stai zitta" grid?. Quella voce interiore lo irritava, condannando sempre tutto ci? che faceva, sottolineando sempre le sue carenze, suonando sempre come sua madre. Sal? le scale a passi pesanti. Nella sua tana, si sedette alla scrivania e apr? il computer principale. Nonostante la sua fiducia in Haley, avere un backup era sempre una buona idea, dato che questi appuntamenti richiedevano tempo per essere organizzati. Tra i molti siti di incontri in cui aveva un profilo falso, and? prima su MixNMatch e effettu? l'accesso. "Ah, eccomi" disse. "Edward Lang." Ammir? le foto che lo mostrano con il suo cane, il suo virile pick-up e la sua bella casa ad Arlington. L'uomo aveva un bel viso virile che attirava molte visualizzazioni sul profilo. Ma Martin non vide una candidata appropriata. I suoi bisogni erano specifici. "Ce ne saranno sempre altre" sospir?. "Fino a quando non trovo quella giusta." Su Bow & Quiver, si chiamava Heath Ericson. Quell'uomo era biondo e tarchiato, muscoloso, con una mountain bike e due gatti. Era un artista di nome Ian Zane su AlleyOop. Ian era la sua identit? preferita e pi? longeva, dal momento che risaliva al 2016. Sorvegliare l'appartamento del vero Zane aveva prodotto una serie di fotografie salaci. Ian era un tipico artista con una coda di cavallo nera, un loft pieno di opere d'arte originali e una grande foto sul muro di casa di lui che baciava una celebrit?. Su Fishing4Love, il suo profilo diceva Eli Taylor: colletto bianco, proprietario di BMW, con corti capelli castani e occhi castani. Il suo secondo preferito era Adam Barlow su HookUp. Adam era uno scrittore di gialli, che preferiva un grasso gatto arancione, una pipa e una barca in un piccolo porto. Queste presunte identit? erano il suo conforto in un mondo solitario dove nessuno lo aveva mai visto, nessuno lo aveva mai amato, nessuno si era mai preoccupato di lui. Attraverso questi uomini, Adam, Edward, Heath, Ian ed Eli, diventava loro e non se stesso. Le donne vedevano quegli uomini, le donne guardavano il loro profilo, le donne inviavano loro messaggi. Come quegli altri uomini, poteva apertamente cercare la prossima candidata, ovunque potesse essere. La giostra di foto inizi? a girare, mostrandogli donne a centinaia. Era il suo sogno diventato realt? poter cercare da una distanza come quella. Una volta trovata quella con l'aspetto giusto, poteva avvicinarsi. "Oh, guarda qui" disse, fermando la giostra. "Uptown Girl." Era un po' giovane, ma aveva un aspetto maturo. "Potrebbe andare" mormor?, scrutando da vicino le sue foto. Una la mostrava di fronte a un condominio. Riconobbe l'edificio, avendo gi? fatto manutenzione in quel quartiere. "S?, un'area vecchia, nessuna fibra ottica, facile collegarsi alle sue utenze. Bene." In un'altra foto, aveva un gatto. "Eccellente: nessun cane. Penso che potresti andare, Uptown Girl" disse. Apr? il suo profilo e invi? il messaggio, sei tu quella giusta?, a Uptown Girl, sapendo che sarebbe passato attraverso una rete fantasma di computer che aveva violato, rimbalzando dall'Asia al Sud Africa all'Arabia Saudita e altro ancora. Non avrebbe mai potuto essere rintracciato fino a casa sua. Un messaggio separato and? a MixNMatch con incorporato un codice di hacking. Il codice attravers? il firewall di MixNMatch e attacc? la pagina dei dati per il profilo di Uptown Girl. Presto il suo schermo mostr? diversi campi di codice a pi? livelli. "Okay, quindi Uptown Girl ? Sally Latham e vive in quei vecchi appartamenti di Brookings Street, esattamente come pensavo." Non si prese la briga di aspettare una risposta da Uptown Girl. Aveva gi? tutto ci? di cui aveva bisogno. "Ti metto in coda" disse piano. Dreya si ravviv? i capelli e strinse le labbra, sistemando il rossetto. Usc? nella stanza principale dove Rhys, Quinn e Simon si stavano rilassando, e porse il suo cellulare a Rhys. "Vieni fuori e scatta la foto." Quando la guard?, un sopracciglio si sollev?. Lei vide gli ingranaggi girare nella sua mente mentre prendeva rapidamente nota dei suoi vestiti e del suo trucco. Sporse il mento. "Perch??" Si aspettava che uno dei ragazzi o la Nobility avrebbero eretto un blocco stradale. Dal momento che la Nobility era rimasta in silenzio, la reazione di lui non la sorprese. "Perch? ho bisogno di foto." "Foto per cosa?" Pos? il telefono. A quel punto, Quinn e Simon avevano rivolto su di lei la loro attenzione. "Che succede?" chiese Simon. Quinn si avvicin? e si sedette sul bracciolo della sedia di Rhys. "Che cosa sta combinando?" chiese. Dreya si lecc? le labbra. Ci siamo. "Sto creando un profilo su AlleyOop." "Quando ce l'avresti detto?" chiese Rhys. "Beh" disse, alzando le spalle, "probabilmente ora. Non ? che io abbia segreti per voi, ragazzi. Essendo addestrati nell'indagare e tutto il resto, ho immaginato che l'avreste capito abbastanza in fretta." Cerc? di sembrare spavalda, ma la Nobility la faceva sentire piuttosto subdola. Quinn si schiar? la gola. "Il punto ? che avresti dovuto essere tu a discuterne con noi prima di prepararti all'operazione fotografica." Espir?, incapace di mantenere alcun livello di indignazione. Bench? i loro impulsi protettivi interferissero con il lavoro, era comunque una cosa piacevole. Per quanto fosse piacevole per?, stava comunque interferendo con il lavoro. "Non ? la prima volta che faccio l'esca. Sembrava una buona idea." "Ne hai discusso con Jarvis?" chiese Rhys. "Non con cos? tante parole." "Il che significa per niente." Lui la fulmin? con lo sguardo, le labbra strette. Era solo prudente, e Nobile, ma doveva esserci una linea tra lavoro e Nobility. "Possiamo scattare le foto, dal momento che mi sono agghindata e tutto il resto, e parlarne con lui al mattino." "Non sappiamo nulla di questo assassino" obiett? Rhys. "Tranne che tutto ci? che si lascia alle spalle sono donne morte. Prima di esporti e metterti nel suo campo visivo, dovremmo sapere di pi? su ci? con cui abbiamo a che fare." "E un'altra donna viene uccisa mentre ce ne stiamo con le mani in mano." Lei scosse la testa. "Metterti in pericolo non ? una garanzia che impedirai un altro omicidio" ribatt? Simon. Dreya si agit? sul posto. Lui le lancio quel suo sguardo oscuro e penetrante che vedeva troppo in profondit?. In sua difesa, protest?. "So che ? l'assassino a essere responsabile degli omicidi, non io. Ma ? mio compito correre rischi, se necessario, per risolvere e prevenire questi crimini. Quindi, sono io che faccio il mio lavoro – nessun motivo personale – e nulla pi? n? meno di quanto fareste voi." Quinn arricci? il naso, in disaccordo. "Possiamo monitorare AlleyOop da dietro le quinte. Non ? necessario che tu ci metta la faccia." "Con tutti questi dati personali, l'ordine del tribunale richieder? una settimana o pi?. Se mi infilo semplicemente nel gregge, vedremo se questo predatore cerca di individuarmi." Rhys arricci? le labbra e scost? con la mano una ciocca ribelle di capelli. Il suo cipiglio lo marchiava come non convinto. Quinn guardava il vuoto con gli occhi increspati, la bocca stretta da un lato. Simon balz? in piedi come se stesse per scappare, gir? in cerchio senza avere alcun posto dove andare, e si ferm? altrettanto all'improvviso. Scosse la testa con disapprovazione. "Non mi piace, ma vedo che sei decisa a farlo. Sei immediatamente sotto scorta. Non starai mai sola." "D'accordo" disse lei. Lasci? lo spazio per ulteriori discussioni, ma con la dichiarazione di Simon, la decisione era presa. Rhys prese il telefono. "Okay, andiamo fuori e facciamo le foto." Dopo cena Rhys, Quinn e Simon tirarono fuori un mazzo di carte sul tavolo da pranzo e passarono da Rubamazzo a Ramino a Black Jack. Il loro prendersi in giro in sottofondo la confortava. Il dolore della solitudine del signor Harrison persisteva come il cattivo retrogusto di una notte di tequila. Non voleva finire come lui. "Trova un assassino" disse. Inizi? il processo di creazione di un profilo su AlleyOop sotto il nome di Michelle Love. Caric? le sue immagini e compil? il questionario, facendo una pausa per scegliere il suo nome utente. Aveva visto alcuni ridicoli nomi di uomini e ghign?, ricordando un idiota che usava lo pseudonimo "Buongustaio di Passere". Dietro di lei, i suoi uomini scherzavano e ridevano. Li guard? da dietro la spalla. Simon diede una gomitata a Quinn sul braccio, provocandolo a fare qualcosa. Quinn resistette, restituendo lo spintone a Simon, quasi ribaltandone la sedia. Rhys si port? le carte davanti alla faccia, i suoi occhi parzialmente coperti che sbirciavano dall'alto come se giocassero per milioni. Come le carte nella mano di Rhys, il desiderio verso di loro si allargava per tutto il suo corpo. Erano cos? dannatamente meravigliosi, come aveva notato l'agente immobiliare, che anche Dreya era intimidita dalla loro bellezza. Quelle bellezze eccezionali portavano gioia nella sua anima perch? sapeva che, alla fine, sarebbero stati tutti insieme come voleva la Nobility… per la vita. Un formicolio scatur? dal profondo del suo essere e prese a ruotare attorno al suo cuore. Aveva quello che volevano le donne di AlleyOop, moltiplicato per tre. Il comportamento della signorina Thompson aveva chiaramente illustrato quanto fosse stata fortunata ad avere tre compagni Nobili. Quando sia il suo cuore che la sua mente si capacitavano di quanto la Nobility avesse migliorato la sua vita, voleva gridare "alleluia" e votare per darne una dose a tutta l'umanit?. Lazar, dove sei? Cosa stai facendo? Sperava di non doverlo mai pi? incontrare. Dove una volta lo aveva voluto morto per punirlo, ora l'impulso di arrestarlo e assicurarsi che ricevesse il giudizio pieno della legge era lentamente scomparso. Quell'evoluzione del suo pensiero si scontrava con il suo addestramento e la lasciava con un senso di disagio riguardo come sarebbe potuta finire la cosa. La Nobility non le aveva ancora mostrato come convivere con l'idea di Lazar libero tra una popolazione ignara. Nonostante lo considerasse ancora un pazzo, lui aveva aperto la porta alla Nobility e le aveva regalato cos? tante cose che ora amava. La telepatia, a casa o al lavoro, continuava a migliorare e complicare la sua vita. Sempre nella sua mente c'era la prospettiva del sesso e della telepatia con ciascuno dei suoi uomini eccezionali. Mentre li guardava, il loro linguaggio del corpo parlava di contentezza. La bocca di Rhys era rilassata: nessun cipiglio gli increspava la fronte e gli occhi erano luminosi e accattivanti. Per quanto parlasse della sua incertezza riguardo la questione del branco, era a suo agio con i suoi fratelli come non lo era con cos? tanti altri. Aborriva la corruzione, quindi la purezza del pacchetto Nobility era un'attrazione per lui. Simon avrebbe voluto entrare, ma ci? che lo tratteneva era un mistero per lei. Rideva liberamente, trovando pi? umorismo nella vita da quando era tornato sulla Terra, nonostante la scomparsa di Lazar. Forse, come lei, stava cominciando a vedere i benefici dell'ingerenza di Lazar. Si chin? verso Quinn e gli diede uno schiaffo fraterno, guadagnandosi una manata sulla nuca. Ancora una volta, la purezza del branco continuava ad abbattere le barriere. Non riusciva a vedere la faccia di Quinn, ma la sua voce risuonava chiaramente, pi? a suo agio e meno amara da quando erano tornati. Rhys lo schern? con un sorriso bonario, agitando le carte prima di metterle gi?. Una serie di gemiti esagerati e grida di successo scoppi? mentre Rhys rastrellava la pila di gettoni. La vita era improvvisamente pi? di quanto avesse mai immaginato possibile – tutto perch? era stata abbastanza fortunata da sopravvivere al tentato omicidio con la Nobility da parte di Gideon Smith. Riport? la sua attenzione su AlleyOop e digit? il nome Fortunata. Scelto quello, tutto ci? che doveva fare era fare clic su "Invia". Il dito si ferm? sulla tastiera. Questo l'avrebbe messa nel mirino. C'era stata molte volte. Nell'esercito, nelle operazioni speciali, al dipartimento… e ogni volta non c'era stata paura: solo la missione. Ma era sola allora. Adesso la sua vita era diversa. Adesso aveva di pi? per cui vivere. La Nobility, che complica le cose. Ancora una volta, guard? i suoi uomini, sapendo quanto fossero protettivi, quanto fossero connessi, quanto forte fosse quel legame. Non importava dove fosse: poteva raggiungerli se fosse stata in difficolt?. Ma questo aveva creato un'illusione di invincibilit?. Era una sensazione inebriante. Che probabilmente mi coster? la vita. La Nobility richiedeva che si mettesse in pericolo per proteggere un altro essere umano innocente. Qualunque fosse il motivo per cui era sopravvissuta alla Nobility, non era certo per tirarsi indietro perch? la sua vita era improvvisamente ricca di potenziale. Clicc?, mandando le sue informazioni a vorticare attraverso AlleyOop. Pi? tardi quella notte si svegli? e non riusc? a riaddormentarsi. Si alz? da in mezzo Simon e Quinn e sgattaiol? fuori nella stanza principale e fino al suo laptop. La sua mente continuava a pensare "lo vedrai", inducendola a credere che i suoi occhi bizzarri avrebbero visto qualcosa nei volti se avesse cercato. Effettu? l'accesso e fece clic per avviare il carosello di foto. Invece di sfogliarli velocemente, questa volta fece una pausa su ciascuno di essi e torn? a leggere il loro profilo, senza notare l'ora. Uno dopo l'altro, ispezion? ci? che poteva vedere e il suo cuore divenne sempre pi? pesante con ogni faccia che passava. Sono cos? tristi. Sia che i volti fossero imbucati in una foto, o sfocati, o dei pessimi selfie, ognuno era un tentativo di attirare l'amore. La mia tazza trabocca: la loro ? vuota. Se i loro occhi erano visibili nella foto, lei osservava con attenzione, cercando. Tutto ci? che vide fu il vuoto. Una lacrima le rig? il viso. La asciug?, sorpresa. Ma continu? a guardare tra i volti e altre lacrime scorsero. Tir? su col naso, quando improvvisamente una scatola di fazzoletti le apparve davanti. "Oh, mi dispiace, non volevo svegliarti. Pensavo di stare facendo piano." Alz? gli occhi su Rhys, e dietro di lui arrivarono Simon e Quinn. "Stai piangendo." "La tristezza –" "Le tue emozioni ci hanno svegliato." Rhys si inginocchi? accanto a lei. "Perch? stai piangendo?" "Queste facce: c'? cos? tanto dolore" singhiozz?, afferrando un fazzoletto. "A causa dei miei ti-odio-Lazar occhi strani, vedo la loro delusione, la loro rabbia, la loro perdita, la loro totale mancanza di speranza." Конец ознакомительного фрагмента. Текст предоставлен ООО «ЛитРес». Прочитайте эту книгу целиком, купив полную легальную версию (https://www.litres.ru/pages/biblio_book/?art=51381044&lfrom=688855901) на ЛитРес. Безопасно оплатить книгу можно банковской картой Visa, MasterCard, Maestro, со счета мобильного телефона, с платежного терминала, в салоне МТС или Связной, через PayPal, WebMoney, Яндекс.Деньги, QIWI Кошелек, бонусными картами или другим удобным Вам способом.
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