Ïóòèí ìíå ðàññêàæåò î âåñíå, î ðîññèéñêîé ïóòàííîé äîðîãå, ïðî áþäæåò ðàçäåëåííûé íà âñåõ.. Åñòü î ÷åì ïîõâàñòàòüñÿ â èòîãå! - Ïåíñèþ äîáàâèì è îêëàä,- â ñðåäíåì ïîëó÷àåòñÿ ìàëåõà, êòî-òî äàæå áóäåò î÷åíü ðàä, êòî è òàê æèâåò âïîëíå íåïëîõî. Ñêèíåìñÿ âñåì ìèðîì íà ðåìîíò, äåíüãè, íàì ñêàæèòå, áðàòü îòêóäà? Ìèëëèàðä ñþäà, òàì ìèëëèîí, óïðàâëÿòü

Cuori Infuriati

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Cuori Infuriati Amy Blankenship I Guardiani hanno sempre amato e protetto la loro sacerdotessa sopra ogni cosa ma, quando si tratta di capire a chi appartiene… la gelosia pu? diventare un gioco pericoloso. Tra tutti i fratelli immortali, uno solo l'ha sempre amata pi? di tutti. Toya combatterebbe contro qualsiasi cosa per rimanere accanto a Kyoko, che siano i demoni, i suoi fratelli o il suo amore. In un momento di passione, reclama finalmente ci? che il suo cuore desidera. Ma tutto cambia per sempre quando Kyoko viene portata via dal suo mondo dal crudele fato. Credendo di essere maledetto, Toya si arrende, convinto erroneamente che la sua ragione di vita lo abbia abbandonato. Quando un altro guardiano la reclama, Toya capisce che deve difenderla dal nemico peggiore di tutti… se stesso. Amy Blankenship Cuori Infuriati “Cuori Infuriati” Serie “Il Cuore di Cristallo Protettore” – Volume 3 Author: Amy Blankenship Translated by Ilaria Fortuna Copyright © 2013 Amy Blankenship English Edition Published by Amy Blankenship Second Edition Published by TekTime All rights reserved La Leggenda del Cuore del Tempo I mondi possono cambiare… ma le vere leggende non svaniscono mai. Luce e oscurit? combattono costantemente dalla notte dei tempi. I mondi vengono creati e distrutti dai loro creatori, e il continuo bisogno di bene e male non ? mai stato in discussione. Tuttavia, a volte giunge qualcosa di inaspettato… un qualcosa che entrambe le parti vogliono ma che solo una pu? avere. Paradossale per natura, il Cuore di Cristallo Protettore ? l’unica cosa che entrambe le parti hanno cercato di ottenere lottando. La gemma ha il potere di creare e distruggere l’universo noto e, allo stesso tempo, ? in grado di porre fine alle sofferenze e ai conflitti. Alcuni pensano che il cristallo abbia una propria mente pensante… altri dicono che dietro tutto ci? vi siano gli dei. Ogni volta che il cristallo ? apparso, i suoi guardiani sono sempre stati pronti a difenderlo da chi voleva usarlo per puro egoismo. Le identit? di questi guardiani rimangono invariate ed essi amano con la stessa ferocia sia il mondo che la dimensione. Una giovane donna si trova tra questi guardiani ed ? oggetto del loro amore. Dentro di s? cela il potere del cristallo. Lei ? il custode della gemma e la fonte del suo potere. Le linee spesso si confondono, e proteggere il cristallo si trasforma lentamente nel proteggere la Sacerdotessa dagli altri guardiani. ? la coppa da cui beve il cuore dell’oscurit?. ? l’opportunit? per rendere i guardiani del cristallo deboli e vulnerabili agli attacchi. L’oscurit? brama il potere del cristallo e la Sacerdotessa, cos? come un uomo bramerebbe una donna. In ognuna di queste dimensioni e realt? c’? un giardino segreto chiamato “Cuore del Tempo”. L? c’? la statua di una giovane sacerdotessa inginocchiata. Essa ? circondata da un’antica magia che tiene nascosto e al sicuro il suo tesoro segreto. Le mani della fanciulla sono protese come in attesa di accogliere qualcosa di prezioso. Secondo la leggenda, starebbe aspettando che le venga restituita la potente pietra conosciuta come il Cuore di Cristallo Protettore. Solo i Guardiani conoscono i segreti che si celano dietro la statua e le sue origini. Prima che i cinque fratelli nascessero, i loro antenati, Tadamichi e il suo gemello Hyakuhei, proteggevano il Cuore del Tempo durante il suo periodo pi? buio. Per secoli, i gemelli protessero il sigillo che impediva al mondo umano di mescolarsi con quello dei demoni. Questa missione era sacra e le vite degli uomini e dei demoni dovevano essere protette e nascoste le une dalle altre. Inaspettatamente, durante il loro regno, un gruppo di uomini sconfin? accidentalmente nel mondo dei demoni a causa del sacro cristallo. In un periodo di conflitti, il suo potere caus? una rottura del sigillo che separ? le dimensioni. Il capo degli umani e Tadamichi si allearono prontamente, stringendo un patto per richiudere il sigillo e mantenere i due mondi separati per sempre. Ma, durante quel periodo, Hyakuhei e Tadamichi si erano innamorati entrambi della figlia del capo degli umani. Contro la volont? di Hyakuhei, il sigillo era stato riparato da Tadamichi e dal padre della ragazza. La forza del sigillo fu aumentata di dieci volte, dividendo per sempre quel pericoloso triangolo amoroso. Il cuore di Hyakuhei era spezzato. Pur essendo suo fratello, Tadamichi lo aveva tradito facendo in modo che lui e la Sacerdotessa fossero separati per l’eternit?. L’amore, una volta perso, pu? trasformarsi nella cosa peggiore. Il cuore spezzato di Hyakuhei si trasform? crudelmente in rabbia e gelosia e provoc? un conflitto tra i due gemelli, portando alla morte di Tadamichi e frantumando la sua anima immortale. Quei frammenti immortali diedero vita a cinque nuovi guardiani a difesa del sigillo, per proteggerlo da Hyakuhei, che si era unito ai demoni del regno del male. Imprigionato nell’oscurit? che lui stesso era diventato, Hyakuhei abbandon? il pensiero di proteggere il Cuore del Tempo… e us?, invece, le proprie energie per bandire completamente il sigillo. I suoi capelli neri, lunghi oltre le ginocchia, e il viso pi? affascinante di tutti, smentivano la reale malvagit? celata dal suo aspetto angelico. All’inizio della guerra tra le forze della luce e del buio, un’accecante bagliore blu erompe dalla statua sacra, segno che la giovane Sacerdotessa ? rinata e il cristallo ? riemerso dall’altra parte. Poich? i guardiani erano attratti da lei ed erano i suoi protettori, la battaglia tra il bene e il male comincia sul serio. Da qui, l’ingresso in un altro mondo, in cui l’oscurit? predomina sulla luce. Questa ? una delle loro tante epiche avventure… Capitolo 1 “Baci pericolosi” «Devo tornare a casa per qualche giorno.» sospir? Kyoko tra s?, appoggiandosi al tronco di un enorme albero. Port? le gambe in avanti e appoggi? il mento sulle ginocchia mentre si sistemava tra le ampie radici dell’albero. Dire che si sentiva infelice sarebbe stato un eufemismo. Era stanca, sporca e sempre pi? nervosa perch? non avevano trovato nessun talismano negli ultimi giorni. Era quello il motivo per cui Toya era di cattivo umore. Il gruppo aveva deciso di prendersi una pausa per un paio di giorni. Kyoko era perplessa, sapeva che ci? poteva significare riposarsi o strangolarsi a vicenda. Si soffi? via la frangia dagli occhi, acconsentendo in silenzio. Suki si era recata nella citt? pi? vicina per incontrare un conoscente che le procurasse altre armi. Shinbe l’aveva seguita, camminandole accanto con la mano dietro, come per toccarle il fondoschiena. Il bacio che ne era seguito era stato il momento clou della sua giornata. Sapeva che Shinbe non voleva che Suki si aggirasse da sola nelle campagne. Stava solo cercando di proteggerla e, invece di dirglielo, aveva semplicemente finto di essere lo sporcaccione che tutti conoscevano e amavano. Guardandosi intorno, not? che Kamui si era allontanato di nuovo con Kaen. Accadeva spesso ultimamente. Kyoko sorrise tra s?, desiderando avere la stessa libert?. Kaen era uno spirito del fuoco e poteva trasformarsi in drago quando voleva, poi Kamui gli saliva sulla schiena e volavano ovunque, stando via anche per giorni. Guardando Toya, che era appoggiato all’albero accanto, Kyoko lo vide abbassare subito la testa quando incroci? il suo sguardo. “Mi sta guardando di nuovo.” pens? mentre sentiva il calore affiorarle sulle guance. “Si comporta in modo strano da un paio di settimane ma, dopotutto… quand’? che non si comporta in modo strano?”, e sorrise alla sua stessa battuta. Distolse lo sguardo quando con la mano sfior? il sacchetto attaccato al lungo laccio di pelle che portava al collo. Poteva sentire i piccoli frammenti di cristallo nascosti sotto il cuoio sottile. Il suo pensiero and? immediatamente a Hyakuhei, il loro nemico. Non riusciva a capire come una persona cos? straordinariamente bella potesse essere cos? crudele e imprevedibile. Kyoko alz? un sopracciglio, ricordando a se stessa che le apparenze ingannano… soprattutto in una terra invasa da demoni. Hyakuhei diventava pi? forte man mano che raccoglieva i frammenti, sebbene fosse gi? molto potente. Grazie alla capacit? di inglobare dentro di s? i demoni pi? deboli e sfruttare i loro poteri, diventava sempre pi? pericoloso. Se avesse avuto tutti i pezzi del talismano, avrebbe avuto il potere di violare la barriera tra il mondo dei demoni e il mondo umano. Se ci? fosse accaduto, avrebbe fatto entrare i demoni nel suo mondo e gli esseri umani non avrebbero avuto scampo. Toya era appoggiato l?, fingendo di dormire da quasi un’ora ormai, in attesa di vedere che cosa avrebbe fatto Kyoko. Dopotutto, non aveva molto da fare, ora che non davano la caccia al talismano. Il respiro gli si blocc? nel petto quando vide il suo viso alla luce del sole, e sent? lo stomaco stringersi. Ultimamente sembrava che tutto quello che lei faceva lo portasse a desiderare di… tenerla stretta. Toya si chiese se, una volta finito tutto questo, Kyoko non avrebbe semplicemente desiderato tornare nel proprio mondo e dimenticarsi di lui. A volte si augurava che questa guerra non finisse mai e quello era un altro motivo per cui aveva accettato di concedere una pausa. I suoi occhi dorati furono addolciti da un desiderio nascosto quando lei si alz? e i suoi lunghi e setosi capelli ramati furono spettinati dal vento. Kyoko non era mai stata capace di restare seduta a lungo e i suoi nervi iniziavano gi? a logorarsi per la noia. Avendo bisogno di qualcosa che distogliesse la sua mente dal disordine che lei stessa aveva portato in questo mondo, si alz? e s’incammin? lungo un sentiero. «Toya, vado a fare una passeggiata, okay?» gli disse mentre si allontanava… per andare dove, non lo sapeva. Si morse il labbro inferiore quando si accorse che lui non la stava seguendo. Bene… non voleva che la accompagnasse. Sollev? un sopracciglio per la bugia che aveva appena pensato. Avevano camminato per giorni, quindi perch? diavolo stava passeggiando adesso, se non ce n’era bisogno? Non c’era da stupirsi che lui non si fosse offerto di farle compagnia. Lei rallent?, imbronciata. Toya si comportava in modo cos? strano ultimamente. I cambiamenti improvvisi della sua personalit? la stavano facendo impazzire ed era stanca di pensarci. Decise che avrebbe camminato fino a sentirsi cos? sfinita da dormire per due giorni di fila. Toya si alz? in piedi, non desiderando altro che seguirla. Si scost? dall’albero e fece un passo per incamminarsi, ma poi si ferm? e si appoggi? di nuovo all’albero. «Eh no, io resto qui… ? pi? sicuro.» disse a denti stretti, sforzandosi di non seguirla come uno stalker. Era tutto ci? che poteva fare per mantenere le distanze. Non percepiva alcun demone nelle vicinanze e pens? che lei sarebbe stata al sicuro per un po’. Il guardiano d’argento inspir? profondamente mentre scivolava ai piedi dell’albero e si sedette. Il profumo di Kyoko era ancora nell’aria e lo stava facendo impazzire. Succedeva ogni volta che passava troppo tempo da solo con lei. Iniziava a comportarsi in modo strano e lei impazziva, poi le diceva qualcosa di stupido e la situazione peggiorava. Se fosse stato certo che Kyoko non lo avrebbe respinto, allora le si sarebbe avvicinato come aveva desiderato fin dal primo momento in cui l’aveva vista. Toya si guard? le mani chiedendosi perch?, ogni volta che ci provava, succedesse qualcosa che rovinava tutto. Kyoko cammin? per un bel po’, immersa in pensieri negativi riguardanti gli esseri maschili di quel mondo e del suo. Il rumore di una cascata la riport? alla realt?. Guardandosi intorno, vide uno specchio d’acqua cristallina alimentato costantemente da una piccola cascata. «? sorprendente come in una terra di mostri esistano cose cos? belle.» mormor? con stupore. I suoi occhi verde smeraldo s’illuminarono mentre osservava. Poich? nell’acqua non percepiva nulla che potesse farle del male o attaccarla, Kyoko inizi? a spogliarsi, sapendo di essere ben lontana da qualsiasi villaggio. Non riusciva a credere di essersi imbattuta in una tale fortuna e non voleva perdere quell’occasione. Sfiorando l’acqua con i piedi per sentire com’era, si sent? quasi sciogliere scoprendo che era riscaldata naturalmente. Prosegu? e s’immerse in acqua, amava quella sensazione di purificazione. Era cos? viziata nel suo mondo, dando per scontato di potersi lavare ogni volta che voleva. Ma quel mondo era tutta un’altra cosa. Avvicinandosi alla cascata, lasci? che l’acqua le scorresse sui capelli e si sent? serena come non accadeva da molto tempo. Le piaceva avere qualcos’altro a cui pensare per un po’, oltre a Toya. Era stanca di sentirsi gi? a causa sua e dei suoi sbalzi d’umore. Ultimamente non faceva altro che guardarla e lei arrossiva. E questo la faceva arrabbiare. Lui voleva solo trovare il talismano e uccidere i demoni. Quando Toya affrontava i demoni, a volte era pi? spaventoso delle creature contro cui combatteva. La verit? era che la maggior parte delle persone pensava che Toya odiasse tutti… era il suo carattere. Kyoko ricordava continuamente a se stessa che lui non era umano e che non viveva secondo le loro regole… nessuno dei guardiani lo faceva. Eppure, a volte aveva intravisto qualcosa di umano oltre la sua essenza di guardiano. Era in quei rari momenti che Toya sembrava diverso… pi? dolce. Senza volverlo, lui faceva cose che dimostravano la sua preoccupazione per lei pi? di quanto desse a vedere. Era l’unico dei cinque guardiani in grado di attraversare il Cuore del Tempo verso il suo mondo e si chiese perch?. Significava qualcosa? Erano legati segretamente pi? che con gli altri guardiani? Kyoko sbuff? seccata perch? stava pensando di nuovo a Toya dopo aver deciso di non farlo. Si strofin? la pelle e i capelli, poi si distese di nuovo nell’acqua. Non era ancora pronta a lasciare quel luogo cos? incantevole. Non sapeva se ci sarebbe mai ritornata. Si schiar? la mente mentre ascoltava il rumore dell’acqua. Chiudendo gli occhi, si rilass? e si lasci? cullare. ***** Kyou aveva seguito i suoi fratelli a distanza… eliminando diversi demoni che seguivano la ragazza in ogni sua mossa. Era giunto alla conclusione che i suoi fratelli stavano diventando pigri oppure il nemico stava diventando pi? forte. I demoni che davano loro la caccia stavano acquistando forza. Avvertiva una rottura all’interno del gruppo e ringhi? in tono di disapprovazione. Inspir? profondamente e segu? il profumo che aveva attirato la sua attenzione. Pochi istanti dopo raggiunse il suo obiettivo. Abbass? lo sguardo verso l’acqua cristallina, mentre si librava in aria, e volse il suo viso angelico verso la ragazza distesa sulla scintillante superficie dell’acqua. Nessuna emozione trapelava dal suo volto mentre con lo sguardo le accarezzava il corpo. I suoi capelli d’argento spettinati dalla leggera brezza erano come fili luccicanti lunghi fino alle cosce. Poteva sentire il suo dolce profumo da lass?, dove si era fermato. Non poteva fare a meno del profumo di quella ragazza che erano destinati a proteggere. I suoi occhi dorati la osservavano mentre era distesa come una dea dell’acqua che lo chiamava a s?. Era stata lei a riportare il Cuore di Cristallo Protettore nelle loro terre, causando solo disordine e pericolo. La frantumazione del cristallo aveva segnato in fretta il suo destino. Lei ora apparteneva ai guardiani, anche se Kyou dubitava che se ne rendesse conto. Le sue labbra si dischiusero mentre guardava la ragazza che, all’inizio, aveva cercato di uccidere… ora non ne sarebbe stato capace. In realt?, se l’avesse voluta morta, a quest’ora lo sarebbe gi? stata. Invece, la proteggeva da lontano mentre i suoi fratelli le stavano accanto. Una tale innocenza non doveva essere lasciata sola e indifesa. I suoi occhi si socchiusero per l’incompetenza di suo fratello. Forse avrebbe dovuto occuparsene lui personalmente. Kyou sorrise, cosa che non faceva quasi mai. Gli piaceva il gioco del gatto col topo, e la sacerdotessa aveva bisogno di una lezione sui rischi che si corrono stando da sola, in una terra cos? pericolosa. Scivol? lentamente verso di lei, vedendo che aveva gli occhi chiusi. Si sporse senza toccarla, in bilico a mezz’aria, lasciando che i suoi capelli lunghi creassero una cortina che li circondava. Il dolce battito delle sue ciglia scure sulle guance candide lo fece fermare. Con stupore, abbass? lentamente lo sguardo sulla sua bocca. Le appoggi? le labbra all’orecchio e vi alit? con il proprio respiro caldo. Kyoko apr? gli occhi sconvolta e gir? la testa, strofinando la guancia contro le labbra di Kyou… che si fermarono sulle sue. Lo guard? dritto in quegli occhi dorati. Erano ipnotici. Era come essere baciati da un angelo, ma invece… era Kyou. E il fratello di Toya non era un angelo. Era il guardiano pi? temuto e potente, ed era anche uno dei suoi protettori, sebbene lo vedesse raramente. Kyoko smise di galleggiare, in preda al panico. Inizi? ad affondare, ma non le importava se ci? serviva a tenerla lontana da quegli occhi ipnotici. Trattenne un grido quando lui si sporse di scatto, afferrandola per la schiena, e la tir? fuori dall’acqua stringendola a s?. Kyou sent? che aveva paura di lui e decise che non l’avrebbe spaventata. Tutti lo temevano… anche i suoi fratelli. I suoi occhi dorati brillavano mentre la teneva stretta, portandola a smettere di dimenarsi. Molto tempo fa, il Cuore di Cristallo Protettore li aveva destinati ad essere alleati e lui non avrebbe permesso che colei che doveva proteggere avesse paura della sua protezione. Kyou us? il potere del controllo della mente per scrutare i suoi ricordi e scopr? che la sacerdotessa non era mai stata baciata da nessuno… fino ad allora. I suoi occhi s’incupirono piacevolmente a quel pensiero. Kyoko era cos? sconvolta da non riuscire a far altro che fissare quei due laghi dorati, in attesa di… non sapeva cosa, ma… Dio, quanto era bello. Le sembr? di vedere un lieve sorriso sul suo volto. Sbatt? le palpebre, chiedendosi se non le avesse appena letto nel pensiero. Ora sapeva perch? non era mai stata cos? vicino al guardiano d’oro… era un pericolo per i sensi. Provando un’attrazione fuori dal proprio controllo, Kyou premette le labbra sulle sue in un possente bacio, come per siglare un qualche accordo segreto. Dur? solo pochi secondi ma sembr? un’eternit?, poi si stacc? lentamente, chiedendosi quale incantesimo lei gli avesse mai lanciato per fargli provare tali e sconosciute emozioni. Kyou la teneva stretta… non era pronto a lasciarla andare. La guardava con un’espressione strana… quasi con stupore, e i suoi occhi dorati sembravano frammenti dei riflessi dell’acqua. Aveva intenzione di insegnare alla sua sacerdotessa cosa sarebbe potuto accadere se fosse stata sorpresa da sola e indifesa ma, in qualche modo, la cosa si era trasformata in qualcos’altro. Avrebbe dovuto immaginarlo, prima di toccarla. I suoi sensi si estesero e sent? suo fratello avvicinarsi a passo svelto, portandolo a ringhiare silenziosamente per l’intrusione. Kyou si diresse verso la riva e la rimise delicatamente in piedi. Vedendo che era ancora ipnotizzata, allung? dolcemente una mano e le sfior? una guancia con il pollice, sentendo la furia possessiva scorrere nel proprio sangue di guardiano. Preso ancora una volta dall’attrazione, avvicin? di nuovo le labbra alle sue per un ultimo bacio infuocato prima di sparire, lasciando dietro di s? solo una svolazzante piuma d’oro traslucida, che svan? a contatto con la superficie dell’acqua. Kyoko rimase ferma l? dopo che Kyou si era dileguato, cercando di capire cosa diavolo fosse appena successo. Poi si guard? sconvolta. Era nuda e lui l’aveva toccata, stringendola. Non pot? fare a meno di sentire qualcosa nella bocca dello stomaco… calore. Un qualcosa che, fino ad allora… aveva provato solo in rari momenti con Toya. Alla fine, riprendendo il controllo, afferr? i propri vestiti e li strinse. “Kyou, come ha potuto?”. Sent? salire la propria collera nei confronti del sommo e potente signore Kyou. “Chi diavolo si crede di essere?”, alz? il viso al cielo mentre con le dita si sfior? le labbra che ancora le pizzicavano. S’irrigid? quando sent? la voce di Toya chiamare il suo nome. “Fantastico…” pens?. Kyoko prese la camicia, infilandosela rapidamente. Quando tir? fuori la testa dallo scollo, incroci? lo sguardo di Toya, a pochissimi passi da lei. Mentre tirava gi? l’indumento pi? in fretta che potesse, arross? in tutte le sfumature di rosso. «Toya, voltati!» grid?, poi si lament? tra s?: «Accidenti, ma i guardiani non hanno il senso del pudore?». Visto che Kyoko era via da troppo tempo, Toya era corso nella foresta, maledicendo la propria testardaggine per non averla accompagnata. Seguendo il suo odore, non era certo preparato a ci? che si era trovato di fronte… lei sembrava una dea. Vide il suo seno che seguiva i movimenti delle braccia e rimase raggelato. S?, l’aveva sentita dire “Voltati!”, ma ci? non significava che potesse farlo. Tutto il suo sangue surriscaldato gli era appena arrivato al petto e non poteva muoversi. Quando il suo sguardo si pos? molto lentamente sul suo corpo, trov? finalmente pace incontrando il suo viso. Dannazione, aveva gi? visto quello sguardo. Sapendo che lei stava per lanciargli l’incantesimo addomesticante, Toya si gir? di scatto. La sent? brontolare alle sue spalle qualcosa a proposito dei guardiani senza pudore. Mentre imprimeva quell’immagine nella mente, qualcosa attir? la sua attenzione. Sentiva chiaramente il profumo di Kyoko, ma era mescolato a un altro profumo. Pagliuzze d’argento comparvero negli occhi dorati di Toya quando si volt? lentamente, assicurandosi che lei fosse vestita, cos? da potersi muovere. Le si avvicin?, sperando di sbagliarsi, e pi? si avvicinava, pi? forte era il profumo. Kyoko rimase immobile, in attesa che lui si fermasse. Sapeva che percepiva l’odore di suo fratello su di lei. Tutti i guardiani avevano sensi acuiti e, a distanza di tempo, lei stava ancora cercando di abituarsi a questa cosa terrificante. S’irrigid? quando Toya si avvicin?, provando quasi paura quando lui avvicin? una guancia alla sua e annus?. Poi le afferr? il mento e le gir? il viso verso il suo, fissando la sua bocca. Toya la vide tremare e percepiva il forte odore della sua paura. «Kyoko, c’era Kyou qui con te?». Quando lei annu?, le guard? di nuovo la bocca, con lo sguardo fisso sulle labbra, «Lo hai morso?». Kyoko fu cos? sorpresa a quelle parole che le sue ginocchia quasi cedettero. Poi, ripensando alla domanda e immaginandosi mentre mordeva il guardiano pi? temuto della Terra, si mise a ridere. «No, Toya, non l’ho morso! Stavo facendo il bagno e galleggiavo con gli occhi chiusi. Quando li ho riaperti lui era l?, praticamente sdraiato sopra di me e… », strinse le spalle e la sua voce divenne quasi un sussurro, «… mi ha baciato.». Kyoko smise di ridere quando vide che le iridi di Toya erano diventate argentate, pi? che dorate. Lui la afferr? per le spalle e la scosse, doveva sapere esattamente cos’era successo. «Kyoko, ha fatto qualcos’altro? Devi dirmelo!», sentiva il terrore crescere dentro di s? al pensiero di Kyou che avesse baciato Kyoko… a cosa diavolo stava pensando? Lei rimase sconvolta per la sua furia improvvisa. Strinse le spalle e, con uno sguardo confuso, annu?: «S?, mi ha preso in braccio e mi ha portato a riva, mi ha messo gi?… e poi ? sparito.». Alz? nervosamente una mano e se la pass? tra i capelli bagnati, guardando da un’altra parte. In silenzio, si chiese dov’era Kyou, e se era ancora l? a guardare. Di solito la sua presenza si percepiva, non si vedeva. «Non ha detto neanche una parola.» aggiunse. «Kyoko, ti ha lasciato un segno da qualche parte?» chiese Toya con voce calma, mentre dentro di s? urlava, rifiutandosi di credere alla realt?. Le scost? i capelli per guardarle il collo prima che lei potesse rispondergli. Sentiva il suo cuore battere forte sotto la pelle mentre cercava eventuali segni nascosti che Kyou poteva averle lasciato. Kyoko cerc? di respingere la sua mano, ma lui non smise, cos? grid?: «No, non ha fatto niente! Perch??», stava iniziando a perdere la pazienza. Che cosa voleva dire Toya con “Ti ha lasciato un segno?”. Le venne la pelle d’oca immaginando una scena di vampiri di un vecchio film in bianco e nero. Poi la scena si trasform? in un film pi? recente, in cui il vampiro era affascinante e… e la scacci? subito dalla mente. Toya scost? la mano, non avendo trovato alcun segno, ma la guard? molto intensamente, con il cuore che gli martellava ancora forte nel petto. «Non va bene.». La vide portarsi le braccia al petto come se avesse freddo. Ringhi? in gola, guardando nei suoi occhi color smeraldo. «D’ora in poi, starai vicino a me.». Fiss? le sue labbra per un minuto, non gli piaceva il fatto che Kyou l’avesse baciata e lui no. Gli sembrava di impazzire e questo lo faceva infuriare ancora di pi?. Annus? di nuovo il suo profumo; avvertiva ancora l’odore di suo fratello e non gli faceva piacere. «Kyoko, fai un altro bagno.» le disse un po’ bruscamente, cogliendola di sorpresa e facendola innervosire. «Ma l’ho appena fatto!», i suoi occhi di smeraldo gli lanciavano scintille. Toya sorrise tra s?. Amava farla arrabbiar, era cos? carina. Poi, annusando di nuovo, le disse: «Puzzi!». «Toya!» url? Kyoko, stringendo i pugni lungo i fianchi. Lui sent? il proprio corpo appesantirsi e si accasci?. Dio, odiava quando lei gli lanciava l’incantesimo addomesticante. «Kyoko, smettila!» la fulmin? con lo sguardo. «Dannazione!». «Beh… sei maleducato! Io non puzzo!». Lei abbass? lo sguardo, sperando che Toya rimanesse fermo, cos? lo avrebbe bloccato di nuovo. Sentendo che gli effetti dell’incantesimo stavano svanendo, Toya si rialz? lentamente, sperando che lei non glielo lanciasse di nuovo. «Kyoko, ascolta, ti prego, fai un altro bagno. Tu non lo senti, ma io s?.», e cerc? di spiegarsi, ma lei lo interruppe. «Toya!» sibil? Kyoko e lui si accasci? di nuovo. Era fortunato che non lo stesse prendendo a calci. Rimase cos? per un minuto, poi Kyoko abbass? lo sguardo. Lentamente, lui la guard? e sussurr?: «Hai il suo odore addosso.», poi si alz?, con i suoi occhi di argento fuso nascosti sotto la frangia scura, e i riflessi brillarono alla luce del sole. Perch? Kyoko non capiva che non sopportava l’idea di sentirle addosso l’odore di Kyou e non il suo? Toya si volt? e s’incammin? nel bosco, lontano da lei… lasciandola l? confusa. Aveva un’aria cos? triste mentre parlava. Kyoko abbass? la testa, sentendosi la persona pi? stupida del mondo, anzi di entrambi i mondi. Sapeva che, tra tutti i suoi fratelli, quello con cui lui andava meno d’accordo era Kyou… nonostante fossero dalla stessa parte. Avevano sempre combattuto tenendosi a distanza. «Oh Toya, mi dispiace.» sussurr? nel vuoto che lui aveva lasciato. Tornando di nuovo in acqua, si spogli? e fece un bagno per lavare via l’odore di Kyou. Sorrise pensando: “Non gli piace l’odore di Kyou. Forse ? geloso?”. Poi sospir?, ripensando: “ O semplicemente non gli piace Kyou?”. Ricordando ci? che era successo prima, mentre era da sola, si affrett? a lavarsi, non volendo altri visitatori sgraditi. Usc? rapidamente dall’acqua, si vest? e si diresse all’accampamento. Kyoko giunse alla radura dove sapeva che Toya l’avrebbe aspettata, e infatti era l?. In quel momento non voleva affatto stare da sola con lui, visto quello che era successo alla sorgente. Scrut? rapidamente l’area in cerca di Kamui, ma non lo vide. «Dov’? Kamui?» chiese nervosamente. Toya stava aspettando che lei tornasse, anche se era arrivato con solo pochi minuti di anticipo perch? la stava sorvegliando… per assicurarsi che Kyou non tornasse per finire quello che aveva iniziato. Scroll? le spalle come se non gli importasse, rispondendole: «? andato da Sennin. Torner? in mattinata cos? potremo proseguire.». Aveva mandato Kamui dal vecchio per chiedergli se sapeva qualcosa sul luogo in cui potrebbero trovarsi i talismani. Da qualche parte nel profondo della sua mente, Toya sapeva che era solo una scusa per stare da solo con lei per un po’… ma non glielo avrebbe detto. Kyoko sospir? e si sedette, chiudendo gli occhi e appoggiandosi all’albero. Dannazione, era di nuovo nella stessa situazione che aveva evitato con la passeggiata. Cercando di distrarsi, la prima cosa che le venne in mente fu Kyou, con i suoi occhi dorati che lasciavano trasparire un velo di emozione. Era la prima volta che lo vedeva mostrare emozioni oltre all’inespressivit? o alla rabbia in battaglia. E l’aveva anche baciata. Perch? l’aveva baciata in quel modo? E perch? lei non aveva cercato di fermarlo? Era come se non fosse stata in grado di pensare, ma solo di sentire. Anche se aveva ancora molta paura di lui, al tempo stesso si sentiva al sicuro. Dopotutto, era uno dei suoi guardiani. Non le avrebbe fatto del male… o s?? Era il suo primo bacio e non lo avrebbe mai dimenticato. Guard? Toya e lo sorprese a fissarla di nuovo. Toya aveva visto le emozioni alternarsi sul suo viso e si chiese a cosa stesse pensando. Sembrava nascondere un segreto, poi not? il leggero rossore sulle sue guance e cap? di avere ragione… stava pensando a Kyou! Sent? un grido rimbombargli nella testa. Quando Kyoko si volt?, la guard?. Poi si gir? e guard? dall’altra parte, incrociando le braccia sul petto e lasciandola confusa a guardargli la schiena. Kyoko aggrott? la fronte, poi grid?: «Che cosa dovrei fare?». Lui non si gir? n? le rispose. Per che cosa era arrabbiato, adesso? All’improvviso, un brivido le corse lungo la schiena e il cuore cominci? a batterle con forza… il male. Alzando il viso, chiuse gli occhi e sent? l’oscurit? avvicinarsi. Si trattava senza dubbio di un demone e aveva un frammento del Cuore di Cristallo Protettore. Toya percep? il battito accelerato di Kyoko e si gir? a guardarla. «Kyoko, che succede?», la sua voce era piena di preoccupazione, facendogli dimenticare di essere arrabbiato con lei. «Un talismano, molto potente e contaminato dall’oscurit?. Si muove veloce… in questa direzione.», indic? verso sinistra ed entrambi scattarono in piedi e cominciarono a correre in quella direzione. Non avevano fatto molta strada quando sentirono qualcosa schiantarsi tra gli alberi, direttamente davanti a loro. Il corpo di Toya si mosse con armonia, gli avambracci sbatterono sui fianchi come per richiamare la sua attenzione sul potere che si nascondeva l?. Con un semplice movimento del polso, il pugnale di fuoco scivol? fuori dalla sua carne e lui balz? davanti a Kyoko, spingendola dietro di s? con l’altra mano. Si prepar?, poich? la foresta di fronte a loro aveva assunto vita propria. Gli alberi e il fogliame circostanti frusciarono e sbuc? un enorme demone. Kyoko deglut? a fatica mentre lo guardava. Era circa dieci volte pi? alto di loro e sembrava molto cattivo. Guard? il cielo azzurro e si chiese se si sarebbe mai abituata al fatto che i demoni vivessero l?. Poi sussult? quando quegli orribili occhi rossi fissarono lei e Toya. Toya annus? l’aria, facendo una smorfia. Quell’essere puzzava come se fosse stato sepolto e lasciato a marcire a lungo prima di strisciare fuori dalla propria tomba. Avrebbe giurato che fosse Hyakuhei a controllarlo, perch? non percepiva un tale potere in un demone da molto tempo. «Un’altra delle sue maledette creature.» borbott?, sentendo la risata di scherno provenire dal profondo nel petto del demone. Parlava con un’imponente voce roca che dava sui nervi: «Uccidi Toya!», il demone grugn? e si lanci? in avanti con una putrida mano artigliata. Toya, ad una velocit? sovrumana, prese in braccio Kyoko e salt?. Atterrando su una roccia che sporgeva dal terreno, desider? che lei fosse rimasta all’accampamento e lontana dai guai. Le avvicin? le labbra all’orecchio e le chiese: «Questo essere orrendo ? troppo grande per non avere un talismano. Riesci a vederlo?». Lei si guard? intorno per scrutare il demone, ma si muoveva cos? in fretta che tutto quello che riusciva a vedere era sfocato. L’essere salt? e atterr? proprio davanti a loro, sbattendo Toya a terra con un rumore di ossa rotte. Kyoko url? quando la creatura si volt? e la sollev? dalla roccia. La sua possente mano carnosa le blocc? il respiro, impedendole di urlare. Lei abbass? le mani per liberarsi, cercando di divincolarsi dalla sua stretta, ma non ci riusc?. Una luce incandescente cattur? la sua attenzione. Era in trappola e aveva le vertigini per la mancanza d’aria, quindi con l’ultimo briciolo di respiro rimasto, url?: «Il talismano… nel collo!». Toya vide il demone afferrare Kyoko, sollevandola mentre lottava per respirare. Si alz? da terra sentendo l’adrenalina scorrere nel proprio corpo e nel pugnale di fuoco che ancora gli pulsava nella mano. «Lasciala andare, bastardo!» grid?, cercando di attirare di nuovo l’attenzione su di s?. «Se la tocchi te ne pentirai.» ringhi? mentre i suoi occhi divennero di argento fuso. Port? in posizione l’altro braccio, sfidando il demone con entrambi i pugnali. La creatura estern? una terribile risata mentre usava la ragazza come scudo. «Dannazione!» imprec? Toya. Non poteva usare il potere dei pugnali senza ferire Kyoko. Quella bestia non era cos? stupida come sembrava. «Brutto figlio di…» ringhi? Toya, sentendo il sangue ribollire pericolosamente. Kyoko cerc? di prendere la sua balestra, ma il demone la teneva puntata tra lei e il proprio palmo. La luce intorno a lei iniziava a svanire, segno che stava per perdere i sensi. Cercando Toya, lo vide in piedi di fronte al demone. Si accorse che era in preda alla rabbia quando lo sent? imprecare. I furiosi occhi d’argento di lui incontrarono i suoi, e l’ultima cosa che Kyoko vide prima di svenire fu Toya che saltava in alto come se andasse dritto verso di lei. Toya ne aveva abbastanza. Come osava, quell’orrenda bestia, toccare Kyoko? Sentiva il proprio sangue demoniaco maledetto che sopraffaceva il sangue di guardiano mentre la rabbia aumentava. Balz? in aria puntando i suoi artigli affilati come rasoi e tagli? il braccio del demone. Quando l’arto cadde a terra, Toya spinse il demone e afferr? Kyoko. Tenendola stretta, schiv? il demone che mosse l’altra mano verso di loro. Atterr? violentemente, assicurandosi che lei respirasse, anche se aveva perso conoscenza. La adagi? a terra, poi si gir? di scatto. I pugnali gemelli riemersero dalla sua pelle, scivolando nei palmi con facilit?. «Ora basta!», la voce di Toya si alz? a un livello pericoloso. Come una furia, si lanci? sul demone tagliandogli la testa con un colpo netto. La osserv? con macabra soddisfazione mentre ricadeva lontano alcuni metri dal corpo ancora in contrazione. Toya si volt? di nuovo verso Kyoko per controllarla, senza rendersi conto che il demone non era ancora morto. Aveva dimenticato di togliergli il talismano dal collo e non aveva visto gli enormi artigli avvicinarsi da dietro. Ud? un ruggito e si sent? trafiggere la schiena, poi fu sbattuto contro una roccia, perdendo i pugnali. Kyoko sconfisse l’oscurit?. Aprendo gli occhi, la vista si schiar? in fretta ma la scena che si trov? di fronte la terrorizz?. Il sangue di Toya schizzava in aria da dietro… era stato sbalzato in aria e aveva urtato un’enorme roccia. Volgendosi verso il demone, not? con sgomento che aveva raccolto la propria testa da terra e l’aveva rimessa a posto. La creatura si gir? verso di lei, con un rombo che proveniva dal suo petto come un ringhio feroce mentre mostrava file di denti aguzzi. L’odore della paura di Kyoko dest? Toya dal proprio stordimento e i suoi occhi, annebbiati dal dolore, si aprirono. Ignorando il dolore, si alz? appena in tempo per vedere il demone che attaccava Kyoko. Sent? affiorare il proprio sangue demoniaco e, questa volta, lasci? che prendesse il sopravvento. Il suo corpo emanava mormorii di forza propria. L’unico pensiero razionale rimasto nella sua mente era che nessuno doveva toccarla… altrimenti sarebbe morto. Kyoko stava per afferrare la sua balestra, ma sapeva che era troppo tardi perch? la bestia era quasi sopra di lei. Standogli cos? vicino, sentiva il suo alito cattivo. Url?, alzando il braccio per proteggersi il viso, pensando che fosse giunta la fine… ma non accadde nulla. Sent? un grugnito e la terra trem?. Kyoko apr? gli occhi ma non riusc? a vedere nulla per i detriti che schizzavano dal punto in cui il demone era caduto, coprendole la visuale. Quando la nube si plac?, si trov? davanti la schiena di Toya che fronteggiava il demone. Sibil? vedendo le tre lunghe ferite lacere sulla sua schiena. I suoi capelli color mezzanotte con riflessi argentati si muovevano ancora nell’aria smossa dal tonfo del demone. Guard? il demone per vedere ancora una volta che la sua testa era stata tagliata e le sue braccia giacevano ben lontane dal suo corpo. Lei aggrott? la fronte quando lui apr? di nuovo gli occhi rosso cremisi, con l’intenzione di usare il potere del talismano per guarirsi. Non volendo che ci? accadesse, Kyoko si gir? e afferr? la sua piccola balestra, creando rapidamente una freccia eterea con i suoi poteri di sacerdotessa. Tendendo la corda, sussurr?: «Forza.», poi la rilasci? e scocc? la freccia dritta verso il talismano, staccandolo dal corpo del demone. La creatura si sgretol? lentamente su se stessa, riducendosi in polvere portata via dal vento. Quasi tutta la polvere fu spazzata via, lasciando lungo la propria scia solo ossa ingiallite. Sentendo ancora il male nelle vicinanze, Kyoko alz? gli occhi e vide una creatura demoniaca di Hyakuhei. Scivol? gi? dal cielo come un serpente spettrale, raccogliendo il talismano con i denti appuntiti prima di correre via cos? in fretta da non poter nemmeno dire in quale direzione fosse andato. Kyoko si sent? mancare quando realizz? che avevano appena sconfitto il demone per niente, visto che il talismano era stato rubato. Si spinse lentamente da terra per alzarsi, fermandosi a met? quando si rese conto che Toya non si era ancora voltato, la sua mano artigliata era ancora stretta con rabbia lungo il fianco. S’irrigid? quando cap? cos’era che non andava… lui aveva assunto le sue sembianze demoniache. Una maledizione che Hyakuhei aveva lanciato su di lui molto prima che nascesse. In quello stato era imprevedibile, fuori controllo… e molto pericoloso. Con voce tremante, Kyoko sussurr?: «Toya?». Si alz? in piedi e lui si volt?, i suoi occhi rosso cremisi la fissavano di nuovo. Il suo petto ancora si gonfiava e sgonfiava a ritmo veloce, mentre respirava pesantemente per lo sforzo con cui aveva appena ucciso il demone. “I pugnali.” pens? Kyoko cercando di mantenere la calma, doveva restituirgli i pugnali. Guard? verso la roccia contro cui era stato scagliato e, vedendo uno dei pugnali, si avvi? in quella direzione. Toya fece un passo avanti e ringhi?. Provava una rabbia accecante per il demone che aveva appena ucciso e attendeva per vedere se ce ne fossero stati altri da uccidere o se il demone si sarebbe rialzato. Poi sent? qualcuno dietro di s? sussurrare il suo nome. Concentrandosi su quel suono, vide la ragazza che cercava lentamente di alzarsi. Sent? l’odore della sua paura mentre cercava di allontanarsi da lui. Emise un ringhio di avvertimento per farla fermare e fece un passo verso di lei. Kyoko rimase di nuovo immobile, fissandolo come se non sapesse se considerarlo un amico o un nemico. Lui sent? la sua paura aumentare e ci? lo fece infuriare. Ringhi? di nuovo e lei inizi? a correre. Il cuore di Kyoko batteva forte. Le aveva ringhiato contro. L’avrebbe uccisa? I pugnali, doveva prenderne almeno uno. Erano parte di lui e lo aiutavano a respingere il sangue demoniaco con cui Hyakuhei lo aveva maledetto. Kyoko corse pi? veloce di quanto avesse mai fatto in vita sua. Doveva ridargli il pugnale. I suoi capelli svolazzarono e cap? che Toya la stava raggiungendo. I peli sulla nuca si drizzarono come se lui l’avesse gi? presa. Ancora pochi metri e… proprio l?. Un’ombra si mosse tra lei e ci? che stava disperatamente cercando di prendere. No. Non gli sarebbe fuggita. Era sua. Toya le si ferm? davanti per bloccarla e lei gli fin? addosso, gridando per lo stupore. A quel contatto, lui sent? il proprio sangue calmarsi ed emise un ringhio meno profondo per dirle di restare, questa volta. Quando Kyoko cerc? di allontanarsi, lui la strinse, con l’intento di farle capire che avrebbe distrutto tutto ci? che le si sarebbe avvicinato. Guard? in quei grandi occhi color smeraldo che lo fissavano di nuovo. Toya percep? il suo tentativo di abbassarsi per scivolare via dalle sue braccia. No, non l’avrebbe mai lasciata andare… il suo sangue demoniaco l’aveva gi? rivendicata. Vide una lacrima scivolarle dalle ciglia per atterrare su una guancia. Si chin? in avanti e lecc? la lacrima con la punta della lingua, facendo sussultare la ragazza per lo stupore. Kyoko riprese a dimenarsi e sfugg? alla sua presa, poi scivol? a terra, gettandosi dietro di lui e afferrando qualcosa da terra. Lui ringhi? per quella provocazione mentre si girava e piomb? su di lei, bloccandola a terra. Le blocc? il polso sopra la testa e von il proprio corpo la tenne ferma. Lei cerc? di allontanarlo, ma lui voleva farle capire a chi apparteneva. Avvicinando la propria bocca alla sua, ringhi? nel petto. Kyoko si calm? quando quelle labbra catturarono le sue in un possente bacio. Toya approfond? il bacio e ne aument? l’intensit?. La voleva e sarebbe stata sua. Le liber? il polso e intrecci? le mani con le sue, quando sent? le proprie dita entrare in contatto con l’oggetto che lei aveva afferrato da terra. Le lecc? l’interno della bocca per assaporare tutto di lei. Sentiva i propri pensieri ritornare lentamente, cose che non avrebbe dovuto dimenticare. Toya si calm?, ma il bacio no. La sua mente altalenava. Sentiva il calore nelle parti basse e, affamato, spinse i fianchi verso di lei. Poi qualcosa scatt? e la foschia rossa svan? dalla sua mente. Toya era cosciente di tutto, del delicato corpo sotto di s?, del sapore di miele e del cieco desiderio che gli scorreva nelle vene. Anche se non voleva, scost? le labbra dalle sue e si alz? quanto bastava per guardarla negli occhi. L’aveva baciata e voleva continuare a farlo, davvero. Kyoko non pot? impedire che le scariche elettriche le attraversassero il corpo. Si calm? quando Toya inizi? a baciarla pi? intensamente. La sensazione di quelle labbra che dominavano le sue con tanta passione era inebriante. Poi sent? la prova della sua eccitazione premere con forza contro il proprio inguine e ci? le provoc? un’altra ondata di calore. Lo sent? lentamente spostarsi e alzarsi sopra di lei, smettendo di baciarla. Ci? che vide quasi le fece fermare il cuore. I suoi occhi erano dorati, tutte le tracce della sete di sangue erano sparite. Guard? il pugnale che stringeva ancora in mano e not? che lui lo stava toccando. Sospir? con sollievo, rendendosi conto che era di nuovo in s?. Toya vide Kyoko guardare la lama e segu? il suo sguardo. Ecco che cos’era successo. Si era trasformato, e poi aveva cercato di… Sapeva che lei si sarebbe infuriata per quello che le aveva quasi fatto. Anche il suo lato selvaggio l’aveva scelta come compagna. Si mise a sedere, cercando di non guardarla dopo essersi rotolato gi? da lei. Solo dopo essersi allontanato completamente da lei si sent? in grado di guardarla. La prima cosa che attir? la sua attenzione furono le labbra di lei, gonfie per il bacio. Sentiva un rossore bruciargli le guance ricordando il bacio e la sensazione di quelle labbra sulle sue. “Ecco che cos’? il paradiso.” pens? silenziosamente e si strofin? gli occhi con una mano per nascondere la propria reazione. Kyoko distolse lo sguardo da lui mentre si alzava lentamente. Sapeva che non lui aveva intenzione di baciarla e, probabilmente, adesso era pentito. Poi trov? l’altro pugnale e glielo porse. Anche Toya si alz? in piedi, senza dire una parola. Il silenzio intorno a loro era assordante. Capitolo 2 “La fiamma della gelosia” Kyoko strinse i denti, la tensione tra loro si toccava quasi con mano e stava davvero iniziando a darle sui nervi. Toya era seduto su un ramo dell’albero accanto al fuoco e lei si sedette a terra da sola. Ancora non si erano detti una sola parola e lui non l’aveva neanche guardata. Kyoko si accigli?, sentendosi quasi insultata. Baciarla era stato cos? brutto? Toya era imbronciato. L’aveva vista turbata… l’aveva baciata cos? male? Lei non gli aveva detto una sola parola sull’accaduto. Preferiva quando lo sgridava o faceva qualsiasi altra cosa, ma non sapeva cosa pensare quando era silenziosa. Era arrabbiata con lui? Doveva chiederle scusa? Le sue labbra si assottigliarono in segno di diniego. Non le avrebbe chiesto scusa per qualcosa che non aveva intenzione di fare. Doveva semplicemente ignorare la cosa e comportarsi come se non fosse successo niente? A quel punto, avrebbe solo voluto che tutto ritornasse com’era, anche se lui stesso non avrebbe dimenticato il bacio. Toya si volt? verso di lei, chiedendosi a cosa stesse pensando. Kyoko osservava il cielo che stava diventando buio. Avrebbe voluto che Kamui fosse l?, ma sapeva che non sarebbe tornato prima di mattina. Un po’ di compagnia sarebbe stata ben accetta. In quel momento, si sarebbe accontentata anche di vedere Shinbe e Suki litigare. Sorrise… era sempre un divertimento. Pens? all’idea di tornare a casa, ma era gi? tardi e ci sarebbero volute ore per tornare al Cuore del Tempo, a meno che non la accompagnasse Toya. Ricordare il modo in cui lui reagiva ogni volta che voleva andare a casa le impediva di chiedergli di accompagnarla. Per Toya sembrava quasi un peccato lasciare quel mondo, anche per un solo giorno. L’ultima cosa che voleva fare era litigare con lui in quel momento. Infil? la mano nella sacca da viaggio e tir? fuori la sua coperta sottile, non sapendo cos’altro fare. Forse, se si fosse sbrigata ad addormentarsi, al suo risveglio ci sarebbe stato qualcun altro l?… qualcuno oltre a lui. Toya si comportava come se avesse gi? dimenticato il bacio e questo la infastidiva. Non aveva detto che gli era piaciuto, n? le aveva chiesto scusa. Semplicemente non aveva detto nulla, come se non fosse mai accaduto. Kyoko gett? la coperta a terra e vi si stese, decidendo di mettersi a fissare le stelle che stavano lentamente iniziando a comparire. Era pi? forte di lei, era stata baciata due volte nelle ultime ventiquattr’ore e, non essendo mai accaduto prima, era l’unica cosa a cui riusciva a pensare. Inizi? a confrontare i due baci. Il bacio di Kyou era stato energico ed emozionante, anche se si era quasi spaventata per chi era lui. Le sue labbra erano calde, mentre lei pensava che sarebbero state fredde. Anche le sue mani erano calde, invece del tocco gelido che aveva immaginato. Gemette quando il ricordo le provoc? un’ondata di calore in tutto il corpo. Toya s’irrigid? quando sent? un flebile lamento di Kyoko. Guardandola, si accorse che sembrava persa nei propri pensieri. I suoi occhi divennero di oro fuso. Il suo odore stava cambiando e lo chiamava. Inspir? quel sapore dolce. Stava pensando a lui? I suoi pensieri ritornarono a quando aveva ripreso i sensi, dopo essere tornato normale. Le sue labbra erano morbide e non gli aveva opposto resistenza. Poteva sentire ancora il suo sapore. Niente lo aveva mai colpito cos?. Con Kyoko era una tutta un’altra cosa. Quando non gli urlava contro, era una delle persone pi? felici che avesse mai conosciuto. Non che Toya avesse conosciuto molti umani, eppure lei era come la sua luce nel buio. Amava proteggerla e starle vicino. Frantumare il Cuore di Cristallo Protettore ne era valsa quasi la pena… quasi. Ora doveva proteggerla da Hyakuhei e da ogni demone in circolazione. Si volt? verso di lei e vide che si era addormentata. Sapeva che, se non fossero rimasti concentrati sul ritrovamento del talismano, le cose sarebbero diventate molto pericolose… troppo pericolose perch? lei si trovasse in mezzo a tutto questo. Ecco perch? lui esortava costantemente il gruppo a proseguire nella ricerca. Toya salt? dall’albero e atterr? in silenzio accanto a lei. Le si avvicin? e si sedette. Lo faceva spesso dopo che si era addormentata, in modo da poterle stare vicino se fosse successo qualcosa, e anche perch? semplicemente gli piaceva starle vicino. Si rilass? in un leggero dormiveglia. Il minimo rumore lo avrebbe svegliato e lui sarebbe stato pronto. Kyoko era in un sonno profondo… sognava. Toya aveva appena ucciso Hyakuhei e le si era avvicinato sorridente, stringendola a s?. Era straordinario. Guardandola profondamente negli occhi, avvicin? le labbra alle sue e il suo sguardo si addolc?. Vedeva l’amore riflesso l?. Lei esit?, improvvisamente insicura di quanto stava accadendo. «E il portale del tempo? Non devo riportare il Cuore di Cristallo Protettore nel mio mondo?» sussurr? preoccupata. Toya le sorrise e scosse la testa. «Non lo sai che ti amo e che non ti lascerei mai andare via?». Abbass? le labbra sulle sue e il bacio le tolse il respiro. Era profondo e appassionato. Sembrava cos? reale. Poi chiuse gli occhi e il bacio cambi?. Era affamato e sensuale allo stesso tempo. Sentendo la differenza, apr? gli occhi e si ritrov? davanti gli occhi dorati di Kyou. Poteva sentire le sue mani sul proprio corpo, muovendosi lentamente e sfidandola a reagire. Si arrese alle sensazioni e chiuse di nuovo gli occhi. In quel momento tutto cambi? e Kyoko sent? un brivido gelido strisciarle lungo la spina dorsale. Le labbra calde divennero bollenti e sentiva il male irradiare da esse. Le mani che accarezzavano il suo corpo erano come fuoco e gli artigli lasciavano sottili strie di sangue ovunque la toccassero. Spalanc? gli occhi e vide due occhi color mezzanotte… Hyakuhei. Lo sent? sussurrare con una flebile, voce seducente e cattiva,: «Nessuno pu? salvarti.». Kyoko inizi? a dimenarsi e sentiva le sue stesse grida, ma lui era troppo forte. La teneva ferma con una presa mortale. Url? di nuovo, cercando di respingerlo. Le mani che la tenevano scomparirono e si sent? sollevare e premere contro qualcosa di solido. «Kyoko, svegliati… Kyoko.». Aspetta… non era Hyakuhei. Smise di dimenarsi e sent? una mano scivolarle tra i capelli, cullandola e facendola sentire al sicuro. Apr? lentamente gli occhi e vide i capelli neri con riflessi d’argento. Si trovava davanti il petto di Toya e lui la stringeva… cullandola lentamente avanti e indietro. Pensando di star ancora sognando, Kyoko si rannicchi? e chiuse di nuovo gli occhi, non volendo che il sogno finisse. Finch? Toya la teneva stretta allora Hyakuhei non sarebbe tornato a tormentarla nei suoi sogni. Era quasi nel suo grembo e lo sentiva dire: «Va tutto bene, Kyoko. Sono qui. Va tutto bene, adesso. Shhh…». Il proprio corpo tremava ancora per il sogno, ma si calm? al suono della dolce voce di Toya. Il rumore del suo battito cardiaco la cullava in modo sicuro in un sonno senza sogni. Toya la sent? calmarsi lentamente. Lo aveva quasi spaventato a morte, agitandosi e urlando nel sonno in quel modo. Qualunque cosa fosse ad averla terrorizzata, aveva terrorizzato anche lui. La tir? su fino al proprio grembo e la tenne stretta quando inizi? a scivolare per il tremore. La sua guancia era premuta sul proprio petto e la stava cullando tra le braccia. Per lui era leggera come una piuma e amava quella sensazione. «Shhh… sono qui. Niente potr? farti del male. Non lo permetter?. Adesso torna a dormire.». Lui la cullava dolcemente e con la punta delle dita le scost? i capelli dal viso. Kyoko si era agitata per il sogno e aveva gli occhi chiusi… ma Toya percepiva che lei sapeva chi era a tenerla stretta. Ebbe un tuffo al cuore al pensiero che Kyoko si fosse accorta di lui e non aveva ancora fatto storie. Era di nuovo addormentata quando le sfior? leggermente la guancia tracciandone il contorno, sentendo la sua pelle di seta. Nel sonno, sembrava un angelo tra le sue braccia… il suo angelo. Questo era ci? che voleva. Non avrebbe mai permesso a nessuno di portargliela via, n? ai demoni n? ai suoi fratelli, soprattutto. Lentamente, per non svegliarla, Toya si appoggi? sulla coperta e si fece scivolare gi?, tirandola per coprirsi. Continuava a stringerla, tenendola a s? e avvolto intorno a lei con un abbraccio protettivo. Non era mai stato cos? comodo in vita sua e ci volle solo un minuto per cadere in un sonno profondo come non accadeva da… sempre. Diverse ore dopo, Kyoko percep? del calore e vi si avvicin?. Poi si blocc?. Gir? la testa lentamente, come se avesse paura di scoprire la verit?, quando Toya si mise a sedere. Sentendo la sua agitazione lui si accigli?, sapendo che avrebbe dovuto alzarsi e allontanarsi ore prima. Kyoko lo guard? incuriosita cercando di vedere i suoi occhi, ma la testa era abbassata e i capelli li coprivano, nascondendo la loro espressione. Lui si alz? senza dire niente e si diresse verso i cespugli circostanti. Kyoko si sentiva confusa. Toya aveva dormito con lei la scorsa notte? Poi un ricordo le balen? nella mente. Ricordava che stava sognando e lui… rimase senza fiato. Non era un sogno. L’aveva tenuta stretta a s?. Guard? la coperta che aveva ancora le sue forme. Doveva essersi addormentato accanto a lei. Sorrise, ricalcando con le dita i segni che lui aveva lasciato sulla stoffa. Alz? lo sguardo quando Kamui giunse nella radura, «Ciao, Kamui. ? bello rivederti.». I suoi capelli arruffati rilucevano di riflessi viola al sole del mattino e gli occhi mostravano i colori pi? belli. Chi gli era abbastanza vicino da vederli, sapeva che c’erano riflessi multicolore in quelle sfere lucenti, ma per Kyoko era il suo sorriso a renderlo irresistibile. Kamui si guard? intorno, vedendola da sola, e si chiese perch?. «Dove sono tutti? Suki e Shinbe non sono ancora tornati? E Toya?». Si tolse una sacca dalla spalla e la mise davanti a Kyoko, alzando un sopracciglio. «No, non ancora, ma Toya dovrebbe tornare tra pochi minuti. Cosa c’? qui dentro?» gli chiese, vedendo che Kamui aveva iniziato ad estrarre del cibo dalla sacca. «Sennin vi manda questi e ha detto di mangiare, visto che mangiamo raramente qualcosa di buono, a meno che non lo porti tu dal tuo mondo.». Lui la guard? con i suoi grandi occhi rilucenti di una vasta gamma di colori e s’illumin? per l’espressione di lei quando vide i dolci mandati insieme a tutto il resto. «Dai, diamoci dentro.» le disse. «Kamui, sei tornato presto.» disse pigramente Toya mentre rientrava nella radura. Guard? Kyoko con emozioni illeggibili poi distolse subito lo sguardo. Kamui lo guard?. Litigavano spesso ma, in realt?, lui ammirava Toya. Era cambiato molto da quando passava cos? tanto tempo accanto a Kyoko. Secondo lui, Kyoko aveva reso Toya una persona migliore. «Sennin ha detto che nella foresta ad est c’? stata un’invasione di demoni che ha terrorizzato la zona nell’ultima settimana. Potrebbero essere coinvolti dei talismani, quindi dovremmo controllare.» Kamui pronunci? le ultime parole e addent? un pezzo di pane. «Ehi, me ne lascerai un po’, vero?» Toya si sedette accanto a loro ed inizi? a prendere del cibo. Kyoko sorrise mentre li guardava litigare per un dolcetto di riso alla fragola mandata da Sennin. Tuttavia, la normalit? di quel momento non dur? a lungo. Toya s’irrigid?, percependo un odore nell’aria. «Dannazione!», balz? in piedi con gli occhi socchiusi, «Che diavolo vuole?». Prima che Kyoko potesse chiedere di chi stesse parlando, una folata di vento soffi? nella radura e si ferm? a pochi passi da lei, facendo perdere l’equilibrio a Toya. Kyoko si ritrov? a fissare negli occhi color ghiaccio di Kotaro, un altro dei cinque guardiani. Come Kyou, anche lui dava la caccia al talismano da solo, alla ricerca di indizi su dove si nascondesse Hyakuhei. Kotaro era la perfezione, con muscoli asciutti, capelli neri spettinati che gli ricadevano lungo la schiena e occhi blu di ghiaccio. Era vestito di nero, con una maglietta viola che si intravedeva sotto. Lui e Toya non si sopportavano, soprattutto perch? Kotaro diceva in giro che Kyoko era sua. «Buongiorno, Kyoko.» disse Kotaro con voce bassa e profonda, tenendo le mani nelle sue e alzandole davanti a s?. «Come sta la mia futura compagna, stamattina?», la guard? negli occhi facendola arrossire. Non importava quante volte Kyoko gli avesse detto che non era sua n? di nessun altro, la chiamava ancora la “sua futura compagna” con tanta sicurezza e fascino. «Kotaro, dannazione! Lascia stare Kyoko. Perch? non stai mai attento a quello che fai?» ringhi? Toya, scostandosi dall’albero… era stato praticamente spinto dal vento di Kotaro. L’altro arricci? il naso senza nemmeno degnarsi di guardarlo, «Mi sembrava di aver sentito il tuo odore da qualche parte.» gli disse offensivamente. Con stupore, Kamui vide Toya stizzirsi e cap? che Kotaro lo stava facendo imbestialire sempre di pi?. Si avvicin? a Kyoko sussurrando: «Ehm, forse sarebbe meglio fermare la cosa ancora prima che inizi.». Sapendo che Kyoko era l’unica cosa che impediva loro di distruggersi a vicenda, Kamui indietreggi?, allontanandosi dal trio. Kyoko sapeva che Kotaro era innocuo… be’, almeno per lei. Scost? le mani dalle sue… ancora imbarazzata per il modo in cui la stava guardando. Poteva effettivamente vedere l’amore e la devozione brillare nei suoi occhi di ghiaccio. «Kotaro, come mai qui?» gli chiese lei, distogliere la sua attenzione da Toya. Kotaro sorrise, dimenticando subito Toya e rispondendo alla sua domanda: «Ho sentito che ci sono problemi nella zona ad est della foresta. Speravo di trovare Hyakuhei e ucciderlo per te, cos? diventerai presto la mia compagna, mia dolce Kyoko.». Oh, lui amava Kyoko, ma amava anche far imbestialire Toya. Kyoko divenne quasi rossa nel sentire le sue parole. Apr? la bocca per dire qualcosa ma, perdendo il filo dei propri pensieri, ci rinunci?. Toya aveva sentito abbastanza idiozie da quello stupido sbruffone. Balzando di fronte a Kyoko per nasconderla dalla vista di Kotaro, ringhi?: «Stai indietro!». Restrinse lo sguardo e aggrott? la fronte, «Non abbiamo bisogno del tuo aiuto per sbarazzarci di Hyakuhei. Quindi perch? non cerchi di stare alla larga da noi e lasci in pace Kyoko? Dannazione!». Kotaro ag? come se Toya non fosse nemmeno l?. Con una mossa fulminea, lo aggir? per posare un casto bacio sulla guancia di Kyoko. Con un occhiolino, se ne and? velocemente cos? come era apparso. Toya strinse i pugni lungo i fianchi. Era cos? furioso da sentirsi come se stesse per esplodere. Perch? diavolo tutti volevano improvvisamente baciare Kyoko? Era sua, dannazione! «Kotaro, torna qui e combatti, bastardo!» url? con tutto il fiato che aveva. Kyoko si rivolse a Kamui come se non fosse successo niente. «A quanto pare, le informazioni di Sennin erano corrette.». Toya si arrese e si volt?. «Forza, raccogliamo le nostre cose. Recupereremo Suki e Shinbe lungo il tragitto. Dobbiamo passare comunque dove si trovano loro per andare ad est della foresta.» disse, ancora arrabbiato con suo fratello per aver sparato bugie su Kyoko. Non avrebbe mai permesso a Kotaro di averla e non vedeva l’ora di scontrarsi con lui e farlo a pezzi per farglielo capire. Kyoko sapeva che Toya era geloso di Kotaro. Tuttavia, per come la vedeva lei, almeno Kotaro era capace di dirle i propri veri sentimenti, mentre Toya continuava a confonderla. Si chin? e cominci? a raccogliere il cibo avanzato che avrebbero poi condiviso con gli altri. Toya si chin? davanti a lei in attesa che gli salisse sulla schiena. In quel modo sarebbero arrivati prima ed era l’unico momento in cui poteva camminare tenendola in braccio senza che nessuno si meravigliasse. Kyoko trattenne il respiro per un secondo, poi espir? lentamente, non voleva rendere la cosa diversa dalle altre volte in cui lo avevano fatto… ma lo era. Strinse le braccia al suo petto mentre lui le mise le mani sotto le ginocchia per tenerla stretta a s?. Alz? lo sguardo verso il cielo, chiedendosi se gli dei si stessero divertendo ancora. Kamui rise silenziosamente per come si comportava Toya ogni volta che qualcun altro cercava di attirare l’attenzione di Kyoko. Raccogliendo la sacca del cibo dopo che si erano allontanati, le sue ali trasparenti presero a brillare, inviando una pioggia di polvere di stelle multicolore su tutto l’accampamento, che magicamente cancell? tutte le tracce della loro presenza. Percependo Kaen dietro di s?, disse: «Si prospetta una giornata interessante. Andiamo con loro?». I suoi piedi si alzarono da terra mentre scivolava dietro di loro. Kyoko amava salire sulla schiena di Toya quando dovevano affrettarsi. Sentiva i suoi muscoli contrarsi e distendersi. Gli pos? una guancia sulla spalla e rimase cos? mentre i suoi lunghi capelli le svolazzavano intorno, solleticandole il viso. Toya si muoveva come se lei non pesasse nulla mentre saltava da un ramo all’altro, a volte saltando a terra solo per prendere la rincorsa e tornare di nuovo tra gli alberi. Sembrava avere un debole per l’altezza. Toya amava portare Kyoko in spalla ma non glielo avrebbe mai detto. Gli piaceva sentire che si stringeva a lui nel tentativo di aggrapparsi. A volte andava ancora pi? veloce solo per farla aggrappare pi? forte, con le gambe e le braccia strette attorno a lui. Per questo motivo non le aveva mai mostrato le proprie ali. A volte, lei gli posava la guancia sulla schiena e Toya capiva che le piaceva tanto quanto lui. La sua mente torn? alla foresta ad est. Era gi? stata recuperata una met? del Cuore di Cristallo Protettore e Hyakuhei era in vantaggio, a quel punto. Le cose si stavano facendo molto pericolose e lui doveva stare in guardia. Sentiva di dover proteggere la Kyoko con la propria vita, soprattutto se il pericolo era ovunque. Il demone con cui aveva combattuto ieri era stato un campanello d’allarme. Toya acceler?, nella speranza di incontrare Suki e Shinbe che ritornavano al campo, cos? da potersi affrettare e arrivare ad est prima di Kotaro e Kyou. Sopra di loro, Kyou volava nel cielo senza espressione, come una divinit?. I suoi vestiti fluttuavano attorno a lui mentre si dirigeva verso est. Dunque nella foresta orientale si erano perse le tracce di Hyakuhei. Era lo stesso luogo in cui erano diretti Toya e la sacerdotessa. Le sue labbra accennarono un sorriso. «Ehi!» esclam? Toya, scorgendo un rapido movimento in lontananza. Saltando gi? da un albero all’altro e di ramo in ramo, atterr? con grazia davanti a Shinbe e Suki. Kyoko scivol? dalla schiena di Toya e, sorridendo, si avvicin? subito ai suoi amici. «Abbiamo appena saputo che dovremmo andare nella foresta ad est.» li inform?. Shinbe guard? Toya di scatto. «Ah, s?? Che sta succedendo in quella zona?» gli chiese, avvicinandosi per discutere della questione. Kamui abbandon? i confini della foresta per unirsi ai guardiani, annuendo quando Kaen sbuc? dal nulla, come faceva spesso, proprio al momento giusto. Prendendo Suki in disparte e lontano dagli altri, Kyoko le sussurr?: «Allora, com’? andata?» e pieg? la testa di lato, sorridendo. Suki alz? lo sguardo in direzione di Shinbe. «Ci credi che quell’idiota ha cercato di baciarmi?». Incroci? le braccia sul petto e guard? in cagnesco il ribelle guardiano ametista. Toya s’irrigid? a causa del suo udito eccezionale. Aveva sentito il commento di Suki e, mentre ascoltava, Kyoko aveva guardato direttamente verso di lui, incrociando il suo sguardo. Gir? il viso per nascondere il rossore che gli stava salendo sulle guance, ma non prima che Suki e Shinbe se ne accorgessero. Shinbe si pieg? verso il fratello mantenendo la voce bassa, «Toya, che ? successo tra voi due mentre eravamo via?». Si sent? percorrere da un brivido di gelosia ma cerc? di ignorarlo, sapendo che era una causa persa. Anche Kamui si avvicin? per sentire la risposta. Toya spalanc? gli occhi e gli si drizzarono i peli sulla nuca, facendolo indietreggiare con aria colpevole. «Oh, non ? successo niente.», incroci? le braccia e li guard?, sfidandoli a smentire la sua bugia. Suki afferr? Kyoko per un braccio e la port? a buona distanza dai ragazzi, questa volta. «Va bene, sputa il rospo. Che mi sono persa?» le chiese con le labbra contratte da una gioia nascosta a malapena. Da quando Suki aveva conosciuto Kyoko, si sentiva come se si conoscessero da sempre. Le voleva bene come una sorella e, in quel momento, sapeva che c’era sotto qualcosa. Kyoko non la guardava negli occhi e aveva il viso ancora rosso. «Dai, dimmelo.» la supplic? Suki. Kyoko guard? la sua migliore amica, che era alta qualche centimetro in pi?, e strinse le spalle. «Va bene, sono stata baciata, questo ? tutto.», e gir? in fretta gli occhi cercando di farla passare come una cosa da niente. Suki guard? Toya. «Quindi ti ha baciato, finalmente?». Tornando a Kyoko, sorrise finch? non la vide scuotere la testa, e si accigli?. «? stato Toya a baciarti o no?» alz? un sopracciglio, confusa. Kyoko gemette. «? una lunga storia, quindi sar? breve. Tre ragazzi diversi mi hanno baciata mentre eri via. E no, non ho chiesto a nessuno di loro di farlo. Perci?, ripeto, non ? stato niente di importante!», mise enfasi sulle ultime tre parole. Suki la guard? a bocca aperta. Nel frattempo, Toya si era irrigidito sentendo Kyoko dire che non era stato niente di importante. “Bene, adesso so che cosa pensa.”, si disse con una smorfia, voltandosi di nuovo verso i suoi fratelli e concentrandosi nel dirgli quello che sapeva riguardo la foresta. Suki finalmente ritrov? la voce, ma la mantenne bassa, «Kyoko, chi ti ha baciata?». che non apriva bocca, sospir?. «Avanti, dimmi chi ti ha baciata per primo.». Kyoko chiuse gli occhi, «Il primo ? stato Kyou.». «Kyou?» grid? Suki, portandosi una mano alla bocca con un riflesso incondizionato. Toya strinse un pugno nel tentativo di frenare la propria rabbia. Si volt? e lanci? un’occhiataccia verso Kyoko prima di accorciare rapidamente la distanza tra loro, poich? non gradiva la piega presa dalla conversazione. «Non abbiamo tempo per queste stronzate!» sbott?, fissando le ragazze. «Dobbiamo trovare i talismani prima che il nemico li prenda tutti.». Kamui annu?: «S?, Kotaro ? venuto al campo e ha detto che era diretto nello stesso posto, poi ha baciato Kyoko sulla guancia ed ? sparito.». Toya gli diede uno scappellotto, ringhiando. «Ahi, ma perch?? Non ho fatto niente!» esclam? Kamui, strofinandosi il bernoccolo che gli si era formato in testa, con le lacrime agli occhi. Stava fingendo ovviamente, perch? dentro di s? stava morendo dal ridere per l’espressione di Toya. Suki rote? gli occhi, «Anche Kotaro?», poi si gir? di scatto verso Kyoko, chiedendosi cosa diavolo stesse succedendo. Shinbe si avvicin? a Toya, «Allora, qual ? il problema?». L’altro lo fiss? come per sfidarlo a dire un’altra parola. Suki afferr? il braccio di Shinbe e lo allontan? da Toya prima che finisse con un bernoccolo in testa come Kamui. Toya volse lo sguardo verso Kyoko. Lei s’irrigid? e ricambi? lo sguardo. «Che problema hai? E non colpire Kamui!» grid?, balzando davanti al guardiano come per proteggerlo. Non sapeva che Kamui stava sogghignando verso Toya come se fosse migliore di lui. Suki sapeva che avrebbero litigato. Afferrando la mano di Kyoko, la trascin? lungo il sentiero. «Andiamo, camminiamo insieme per un po’.» e non le diede il tempo di rifiutare mentre la spingeva. Non sentendosi molto sicuro cos? vicino a Toya, Kamui se ne and? con le ragazze, lasciando suo fratello da solo. Una volta lontane da Toya, Suki si rivolse a Kyoko. «Adesso, per favore, vuoi dirmi che diavolo ? successo? Perch? Kyou ti ha baciata?» quasi grid?, guardando la sua amica con aria preoccupata. Il pensiero che Kyou baciasse chiunque era semplicemente… inquietante. Kyoko strinse le spalle. «Non ho la pi? pallida idea del perch? lo abbia fatto. Stavo nuotando, ? volato gi? e mi ha spaventata a morte. Prima che io capissi cosa stava facendo mi ha baciato, poi se n’? andato senza dire una parola.». Kamui si sentiva come se qualcuno gli avesse appena dato un pugno nello stomaco. Si affrett? dietro Kyoko, mettendole una mano sulla spalla. «Ti ha lasciato qualche segno?» le chiese con voce tesa. Kyoko aggrott? la fronte. Girandosi, vide Kamui con uno sguardo confuso. «Toya mi ha chiesto la stessa cosa. Che significa “lasciarmi un segno”? Che vuoi dire?». Le labbra di Kamui si assottigliarono. «Se Kyou ti bacia cos?, di punto in bianco, vuol dire che sta pensando di reclamarti come sua compagna.». «Che cosa?!» url? Kyoko, portando le mani sui fianchi, «Stai scherzando?». «No… con quel bacio Kyou ha iniziato a preparare il terreno.». Gli occhi di Kamui si adombrarono come se mostrassero interesse, «Adesso ti seguir? pian piano, finch? non ti marchier? e ti far? sua.». Le scost? la mano dalla spalla e aggiunse: «Vedilo come un appuntamento.». Intuendo improvvisamente pi? di quanto volesse, Kamui sibil? tra i denti: «Ecco perch? Toya ? cos? sconvolto. Poi Kotaro arriva e ti bacia sulla guancia… ? la stessa cosa. Anche lui ti ha dato un appuntamento.». Kyoko non sapeva cosa dire. Rimase immobile per un attimo. Poi, guardando dietro Kamui, not? Toya e Shinbe che camminavano verso di loro, ancora intenti a pianificare la loro prossima mossa mentre si dirigevano ad est. Suki richiam? la sua attenzione, «Va bene, hai detto tre. Quindi anche Toya ti ha baciato, giusto?». Kyoko annu?, poi scosse la testa, «Ma lui non voleva davvero baciarmi. ? stato quasi un… incidente.». Guard? di nuovo indietro, notando che gli altri erano quasi arrivati. «Abbiamo lottato contro un demone, Toya ha perso i suoi pugnali e il suo sangue demoniaco ha preso il sopravvento. Ha ucciso il demone e io cercavo uno dei pugnali, ma mi ha presa appena l’ho trovato. Ho pensato che mi avrebbe uccisa, e invece… mi ha baciato. Poi il contatto con i pugnali ha spezzato l’incantesimo ed ? tornato normale.». Suki guard? Toya, poi di nuovo Kyoko. «Aspetta, vuoi dire che ? tornato normale mentre ti stava baciando?», alz? un sopracciglio quando Kyoko annu?. Kamui sorrise, «Lo sapevo! Gli piaci davvero. Ecco perch? nella sua forma demoniaca ti ha baciato, invece di ucciderti. Lo ha fatto perch? si sentiva se stesso.». Kamui si allontan? da loro, sapendo di essere ormai a portata dell’udito di Toya. «Bene, teniamogli compagnia.». Suki decise di seguire l’esempio di Kamui e lasciar perdere, per ora… peccato che Shinbe non fosse altrettanto intelligente. Avendo ascoltato l’ultima frase di Kamui, Shinbe si rivolse a Kyoko, «Ecco perch? ? cos? nervoso!». Sorrise, chiedendosi se avesse dovuto aggiungere il proprio bacio alla lista, prima che fosse troppo tardi. Toya si avvicin? grattandosi il collo. «La smettete di dire stronzate su di me? Dannazione!». Il collo era gi? arrossato e Kyoko ridacchi?. Sapeva che iniziava a prudergli in quel punto quando pensava che qualcuno stesse parlando di lui alle sue spalle, e lo irritava da morire. Le dita di Toya si contrassero udendo la risatina di Kyoko. Gli invi? una scarica di piacere attraverso il corpo e gli fece desiderare che lo facesse pi? spesso. Si guard? intorno, notando che tutti avevano finalmente smesso di chiacchierare. Soddisfatto che nessuno stesse pi? parlando di lui, abbass? la mano. «Muoviamoci, non abbiamo tempo per giocare. Dobbiamo fermare Hyakuhei e prendere i talismani prima di lui.». Si chin? davanti a Kyoko e aggiunse: «Lasciamoli andare per la loro strada, tu vieni con me. Faremo pi? in fretta.» e aspett? che lei montasse su. Almeno, in questo modo, non avrebbe dovuto sentir parlare dei suoi rivali. Kyoko sorrise e salt? su. Poi lo abbracci? e lo strinse gentilmente per fargli capire che era pronta. Lontano da tutti in modo che nessuno potesse vedere, Toya chiuse gli occhi mentre assaporava l’abbraccio che aveva appena ricevuto. Riaprendo gli occhi, bagliori argentati brillavano nelle sue iridi d’oro e part? ad una velocit? tale che avrebbe potuto competere con il fratello del vento, Kotaro. Capitolo 3 “Baci maliziosi” L’aria era sempre pi? fredda e Toya rallent?, notando un’aura malvagia in lontananza. Il sangue di Kyoko si gel? quando la sensazione innaturale prese il sopravvento. Lui salt? gi? dai rami, fermandosi di colpo in cima ad una collina. Lei scivol? a terra mentre gli altri apparvero rapidamente dietro di loro, guardando in lontananza. Kyoko vide una nube minacciosa che incombeva su tutta l’area. «Sento un talismano.» disse, e scosse la testa. «Non uno soltanto, ce ne sono altri.» aggiunse. «Il male che circonda i frammenti ? soffocante.». Suki le si avvicin?, imbracciando la propria arma per facilitare la presa in caso di battaglia. «? Hyakuhei quello che senti?». Guard? Shinbe che camminava accanto a loro, il suo soprabito e i suoi lunghi capelli blu notte soffiavano nel vento che si era levato di nuovo. Gli occhi di Toya si socchiusero e divennero si argento fuso. Percependo il pericolo vicino a loro, guard? a sinistra e abbass? il braccio. La lama di un pugnale balen? nel suo palmo. «Vieni fuori bastardo, sento il tuo odore!» ringhi?, facendo un passo davanti a Kyoko e agli altri per proteggerli. La collina e la valle sottostante erano infestate dal forte tanfo del male. Una figura con indosso un’ondeggiante veste nera si materializz? dal nulla proprio di fronte a loro, con un’espressione malvagia. «Allora hai risposto alla mia chiamata.». Kyoko rabbrivid? quando quegli occhi scuri incontrarono i suoi. Il ricordo del sogno che aveva fatto la sera prima le torn? in mente, dandole i brividi. Fece un passo indietro, nascondendosi dietro Toya e guardando Hyakuhei. Aveva la brutta sensazione che l’unico motivo per cui lui era l? fossero lei e i suoi talismani. Toya not? che l’attenzione di Hyakuhei era incentrata su Kyoko e si sent? impazzire. Ringhi?, afferrando il manico del pugnale e lanciandosi per colpire il nemico. Il mantello nero cadde a terra come previsto. Era soltanto uno dei fantocci di Hyakuhei. «Avrai mai il coraggio di affrontarmi davvero?!» Toya s’infuri?. «I poteri della sacerdotessa saranno miei, perci?… vieni da me.» la voce fredda di Hyakuhei fu lentamente spazzata via dal vento. Kyoko sentiva brividi gelidi strisciarle lungo la schiena a quelle parole. «Andare da lui? Sta dando i numeri?» sussurr?, sentendo il vigliacco alzare la testa spaventato. Toya le and? accanto. Sapeva che i guardiani erano incaricati di tenere il cristallo lontano dal male, ma non gli piaceva che ci? mettesse in pericolo Kyoko. Hyakuhei aveva ucciso tanti innocenti per i talismani. Sarebbe stato maledetto se avesse lasciato che Kyoko diventasse una delle vittime di quella guerra. L’avrebbe protetta. Il suo bisogno di proteggerla era cos? forte che era diventato la sua unica ragione di vita e, in quel momento, aveva una sensazione molto brutta. Poteva sentire il battito accelerato di Kyoko e l’odore della paura irradiava da lei. La guard? stupito quando lei si volt? con un sorriso gelido. «Bene, andiamo a prendere un altro talismano?», Kyoko alz? il mento a dispetto della paura che provava e raddrizz? le spalle. Toya guard? dietro di s? e vide che anche gli altri erano pronti. Gli altri… le uniche persone di cui si fosse mai fidato. ***** Hyakuhei guard? nello specchio che il suo servo Yuuhi reggeva. Lo specchio delle anime che gli permetteva di seguire ogni mossa di Kyoko. La ragazza era il suo obiettivo, per il momento. Solo lei aveva il potere di controllare il Cuore di Cristallo Protettore e lui aveva bisogno di quel potere. Ma… aveva bisogno di lei anche per fondere i talismani di nuovo insieme. Per fare ci?, avrebbe dovuto trovare un modo per convincerla ad andare da lui di sua spontanea volont?. Non la voleva morta, la voleva accanto a s?. Come se avesse letto la mente del suo maestro, Yuuhi parl? con voce calma e senza emozioni: «Tu vuoi il potere della ragazza, ma lei ? pura e non verr? da te di sua spontanea volont?.». La figura spettrale del ragazzo scrut? Hyakuhei con occhi neri che contenevano la conoscenza di migliaia di anni. «Catturare lei ? come catturare un cuore puro e, per farlo, ? necessario intrappolarla in una rete di inganni.». Il ragazzo misterioso guard? lo specchio, osservando Kyoko con i suoi occhi del colore della morte. Hyakuhei sorrise perfidamente. Il suo corpo e il suo viso perfetti nascondevano la sua malvagit?. I suoi lunghi capelli scuri ricadevano in onde scintillanti. Era molto sensuale, con muscoli asciutti che s’increspavano sotto la pelle ad ogni movimento. La sacerdotessa che i guardiani proteggevano aveva le sembianze dell’unica persona che lui avesse mai amato. Sapeva che Kyoko era la reincarnazione di colei che aveva perso tanto tempo fa… colei che gli era stata portata via senza piet?. Strinse un pugno appena i ricordi di un altro tempo cercarono di riaffiorare. Li spinse via con un ringhio e si concentr? nuovamente sulla sacerdotessa che aveva davanti. Come poteva far innamorare di s? un cuore incontaminato, quando lui era il male in persona? Lei aveva il potere che lui aveva dato alla sua antenata molto tempo fa. Questo era ci? che l’attirava, il pensiero di contaminare una tale purezza. Avrebbe dovuto irretirla con gli inganni. «Invocher? la magia del Tenshi per lanciare un incantesimo sulla sacerdotessa e farla innamorare di me.» disse Hyakuhei, poi inizi? a ridere, ma non c’era divertimento nella sua risata. Chiudendo gli occhi, convoc? la figura di uno dei demoni che aveva inglobato nel proprio corpo e che ora controllava. Il Tenshi avrebbe potuto tessere un incantesimo attorno alla ragazza, facendola innamorare inconsapevolmente di colui che la possiede. Invocando anche un demone di immensa forza e una massa di fluttuanti spiriti maligni per tenere a bada Toya e gli altri, Hyakuhei li invi? contro il gruppo mentre osservava tutto attraverso lo specchio delle anime. ***** Quando Toya e il gruppo si avvicinarono all’aura sinistra della valle, Kyoko si ferm?. Il male… lo sentiva intorno a loro, ma non riusciva a vederlo. «C’? qualcosa.» sussurr?, facendo un passo indietro, spaventata. I suoi occhi color smeraldo si volsero verso una collina di fronte a loro proprio quando un enorme demone sbuc? da terra, come se uscisse da una tomba senza nome. Toya ringhi? ai demoni minori provenienti anch’essi da sottoterra. Sembrava che qualcuno avesse aperto una porta dell’inferno. I pugnali gemelli scintillarono all’istante e Shinbe e Suki si misero al suo fianco. Kaen digrign? i denti e Kamui si precipit? verso Kyoko per starle davanti, nel caso in cui i demoni superassero gli altri. Toya balz? in avanti urlando: «Kyoko! Vedi un talismano nel demone pi? grande?». Lei guard? la creatura e not? una luce soffusa sulla fronte. «La fronte!» grid? in risposta, mentre Suki colpiva gli spettri che volavano verso di loro passando davanti al demone. Kyoko vide Shinbe che iniziava a srotolare il bracciale di perline di ametista per creare il buco nero con cui lo aveva maledetto Hyakuhei da bambino, lo stesso buco nero che avrebbe potuto inghiottirlo per intero semmai i suoi poteri fossero finiti fuori controllo. Il vuoto del buco nero risucchiava i demoni nelle sue profondit?, divenendo una delle loro armi migliori e pi? pericolose nella battaglia contro Hyakuhei e i suoi servitori. Kyoko vide un’ombra volare sopra di s? e guard? in alto. «Shinbe! Non farlo! ? una creatura fasulla!» grid?, e Shinbe alz? lo sguardo, chiudendo rapidamente il buco nero e facendole un cenno per ringraziarla dell’avvertimento. Poi, uno sciame di demoni vol? verso di loro. Quelle creature fasulle erano la sola rovina dei buchi neri. Shinbe era quasi morto l’ultima volta che, accidentalmente, ne aveva risucchiata una. Il loro potere rifletteva nel vuoto, facendolo finire fuori controllo con il rischio che lui venisse consumato dal buco nero. La baionetta di Suki spunt? in aria all’ultimo secondo, uccidendo alcuni demoni. Shinbe lanci? scongiuri ed incantesimi a quelli rimasti che li attaccavano. In quel momento stava accadendo di tutto e Kyoko guardava il gruppo combattere contro un grande sciame di demoni. Creature volanti attaccarono Toya con movimenti troppo veloci da seguire, fornendo al demone mammut un varco per attaccare. Toya fu gettato a terra solo per rialzarsi e finirci di nuovo. Kyoko punt? la balestra, con l’intenzione di aiutarli pi? che poteva, quando qualcosa attir? la sua attenzione, bloccando i suoi movimenti. Un’aura luminosa la circond?, respingendo Kamui come se fosse stato lanciato da qualcuno. Era cos? lucente che Kyoko chiuse gli occhi e si ripar? con il braccio per non essere accecata. Toya vide la sfera di luce scendere su Kyoko. Il cuore gli batteva nel petto… la sua attenzione era puntata su di lei invece che sulla lotta con il demone quando si alz? da terra ancora una volta. Aprendo gli occhi, Kyoko rimase a bocca aperta quando vide un uomo proprio davanti a s?. Era bello… con le ali lucenti… proprio come nei libri di letteratura a scuola. Chiunque avrebbe detto che era un angelo. Ma quell’uomo non era affatto un angelo… lei lo sentiva. Tese la corda della sua balestra e una freccia eterea si form? mentre ricordava la storia del bellissimo angelo cacciato dal cielo perch? era cattivo. Kyoko inquadr? il proprio obiettivo mentre lo guardava negli occhi, ma non riusc? a colpirlo. Come poteva danneggiare qualcosa di cos? prezioso? Aveva lunghi capelli bianchi che gli svolazzavano intorno, non aveva mai visto niente di cos? bello in vita sua. La creatura le si avvicin? lentamente, sussurrando parole che lei non riusciva a capire. Suki e Shinbe avevano spazzato via quasi tutti gli spiriti volanti e corsero ad aiutare Toya con il demone infuriato che lo stava sbattendo a terra perch? si era distratto dalla lotta. Era impegnato a cercare di vedere cosa stesse succedendo a Kyoko. Suki estrasse la sua arma e squarci? la guancia del demone, ottenendo la sua attenzione. Shinbe la prese proprio mentre il demone attaccava, sollevando detriti quando i suoi artigli mancarono il colpo e graffiarono il terreno. Url? a Toya: «Tu va’ ad aiutare Kyoko! Ci occuperemo noi di questo essere!». Toya corse verso la luce, vedendo l’immagine di un uomo con le ali fluttuanti davanti a Kyoko all’interno della barriera. Corse verso di loro ma la barriera lo respinse come aveva fatto con Kamui. Piccoli fulmini di colore nero gli sfrigolavano sulla pelle. Volando all’indietro, atterr? con un rumore di ossa rotte. Rimase l? per un momento, stordito, e cerc? di riprendere fiato. Kamui si trovava dall’altra parte della sfera, lanciando freneticamente ogni incantesimo che potesse destabilizzare la barriera, ma non funzionava. Ringhi? per la frustrazione, mentre cercava ancora di violare lo scudo e raggiungere Kyoko. Congiungendo le mani davanti a s?, lanci? il suo incantesimo pi? potente, ma lo vide riflettere contro la barriera e tornare indietro, facendolo slittare sull’erba in preda alla rabbia. Kyoko stava cercando di colpire la figura di fronte a lei. Lo sentiva sussurrare incantesimi e provava una strana sensazione nel petto. Non era doloroso… ma… sembrava che stesse per scoppiare. Non era dolore… era un sentimento d’amore. Era ancora abbastanza lucida da provare paura allo stesso tempo. Cerc? di fare un passo indietro mentre lui si avvicinava ancora di pi? e, in quel momento, cap? esattamente cosa le stesse facendo. Quel demone malizioso la stava ammaliando… e adesso era troppo tardi. Kyoko sbatt? le palpebre lentamente. Sentiva la schiacciante sensazione di essere innamorata. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per quella persona, ma non sapeva chi fosse quella persona. Chi amava cos? tanto da provare dolore? Sent? la terra tremarle sotto i piedi e cominci? a sprofondare in un vuoto proprio mentre il demone attraente giungeva ad un soffio da lei. Le labbra setose sfiorarono le sue e il mondo divenne buio. ***** Hyakuhei guard? attraverso lo specchio e osserv? l’incantesimo che veniva lanciato su Kyoko. Sapeva che, quando si sarebbe svegliata, avrebbe amato la persona che si sarebbe trovata davanti. I suoi occhi brillavano di una debole luce color cremisi mentre apriva un portale sotto la sfera protettiva in cui l’aveva intrappolata ed inizi? ad attirarla verso di s?. «S?, vieni da me. Sono io colui che ami veramente.». I suoi pensieri divennero distorti e sentiva che lei stava finalmente tornando a casa. «Com’? giusto che sia.» sussurr?. Yuuhi osservava Hyakuhei senza che un acenno di emozione attraversasse il suo pallido, giovane volto. «Non verr? perch? Toya la fermer?.». Gli occhi di Hyakuhei si strinsero sul ragazzo prima di voltarsi di nuovo verso lo specchio. ***** Toya si ferm? sopra la sfera protettiva che teneva Kyoko lontana da lui. Con il corpo tremante per la paura e la rabbia, raccolse i propri poteri di guardiano e li invi? ai pugnali gemelli. «Non la porterai via da me!». I suoi occhi divennero immediatamente argento fuso appena i suoi poteri affiorarono, emanando un’onda d’urto che gli fece svolazzare selvaggiamente i capelli e vestiti per l’esplosione. Tenendo insieme i pugnali gemelli, le lame incrociate divennero di un blu elettrico quando il Tenshi baci? Kyoko. Il demone alz? lo sguardo proprio mentre Toya scendeva. In un lampo, lo scudo protettivo scomparve e le lame entrarono in contatto con il Tenshi, uccidendolo all’istante. Toya raggiunse Kyoko e la afferr? per la vita, tirandola fuori dal vuoto che si era creato sotto di lei. Salt? proprio quando il grosso demone contro cui stavano combattendo Suki e Shinbe cerc? di attaccarlo di nuovo. Vedendo che Kyoko era incosciente, e non sapendo che cosa le avesse fatto il demone alato, Toya era furioso. Alzando il pugnale di fuoco con un ringhio, sent? aumentare il calore nel proprio sangue guardiano e lo lanci? contro i demoni che avanzavano, riducendoli in mille pezzi. ***** Yuuhi allontan? lo specchio delle anime da Hyakuhei, che aveva distolto lo sguardo per la delusione. La voce di Hyakuhei rimase calma, «Non importa, l’incantesimo durer? solo un paio d’ore, dal momento che il Tenshi ? stato ucciso.». Non aveva alcun rimpianto perch? avrebbe avuto altre possibilit? per catturare la sacerdotessa. Apr? il palmo della mano, rivelando i piccoli frammenti di cristallo che l’avrebbero condotta da lui. «Lei verr? da me.» disse con voce seducente mentre Yuuhi guardava di nuovo nello specchio. ***** Toya era cos? sconvolto da non accorgersi nemmeno che le nuvole nere erano scomparse e il sole splendeva di nuovo. Avvicin? Kyoko in modo che la sua testa gli poggiasse sulla coscia mentre s’inginocchiava. Non vedeva nessuna ferita, ma l’idea che potesse morire lo spaventava terribilmente. Non si cur? degli altri che si strinsero intorno a lui. Kamui gli s’inginocchi? accanto, «Sta bene?» gli chiese, guardando Kyoko con un nodo in gola. «Avrei dovuto proteggerla.» sussurr?, allungando una mano e sfiorandole la guancia con la punta delle dita. «Kyoko, ti prego svegliati… fallo per me. Avanti, perch? non ti svegli?». Il tremito nella voce di Kamui spazz? via il senso di colpa che provava per non averla salvata. Fu Shinbe a rispondere: «Ho riconosciuto il demone che era con lei. Avevo studiato i suoi segreti, un po’ di tempo fa. ? un Tenshi. ? molto debole negli attacchi fisici e pu? essere distrutto facilmente. Il suo vero potere ? un ingannevole incantesimo d’amore.». Rivolse a Toya la domanda successiva: «Non l’ha baciata, vero?». Toya annu?, ricordando il lampo di gelosia che lo aveva attraversato quando la bella creatura aveva osato baciare Kyoko. Shinbe sospir? e si port? la mano agli occhi, poi sbirci? tra le dita, «Allora potremmo avere un problema quando si sveglier?.». Toya sent? lo stomaco stringersi al pensiero che Kyoko fosse ferita in qualche modo. «Shinbe, qual ? il problema? Che tipo di incantesimo le ha fatto quel bastardo? C’? un modo per aiutarla? Un antidoto o qualcosa del genere?» chiese con calma, senza distogliere lo sguardo da lei per paura di vederla smettere di respirare. Non si era mai sentito cos? paralizzato in vita sua. «Be’, il Tenshi le ha lanciato un incantesimo d’amore quando l’ha baciata. ? tutto ci? che so. Probabilmente la stava portando da Hyakuhei quando hanno iniziato a sprofondare nel vuoto che si era aperto. Ma, dal momento che hai ucciso il demone, l’incantesimo non dovrebbe durare molto a lungo.». Shinbe guard? Toya con aria preoccupata, desiderando che i suoi studi fossero stati pi? approfonditi… per il bene di tutti. Toy, accigliato, si scost? da lei e si alz? in piedi. Il suo battito acceler? quando chiese: «Che cos’? un incantesimo d’amore e perch? Hyakuhei vuole Kyoko sotto il suo effetto?». Poi cap? quali erano le intenzioni del nemico. Strinse i pugni, aprendo e richiudendo subito gli occhi, «Maledetto bastardo! Lo uccider?!». Si sedette di nuovo accanto a Kyoko e chise: «Be’, che cosa accadr? quando si sveglier?, adesso che Hyakuhei non ? qui?». Toya cercava di nascondere la rabbia che provava al pensiero che Hyakuhei volesse Kyoko. Shinbe si chin? e rispose: «Scopriamolo.», sfiorando la ragazza su una guancia. «Kyoko, tesoro. Svegliati.». Sorrise quando le sue ciglia cominciarono a muoversi. Suki si sedette accanto a lui in attesa che Kyoko aprisse gli occhi, per vedere se era tutto a posto. La vista di Kyoko era sfocata quando apr? gli occhi. Il petto le faceva male. Alz? una mano, posandola sul cuore e chiuse gli occhi per un secondo. Poi sent? Shinbe: «Kyoko, stai bene?». Era chino su di lei, ora vedeva meglio. Kyoko lo fiss? per un momento, sentendo ogni nervo del proprio corpo prendere vita. Dio, Shinbe era bellissimo con i lunghi capelli blu notte che gli incorniciavano il viso perfetto. I suoi occhi sembravano cristalli di ametista mentre la guardava. «Sto bene.» gli disse, poi si mise a sedere e gli avvolse le braccia intorno al collo per avvicinarlo. «Oh, Shinbe. Ti amo cos? tanto.». Gli occhi di Shinbe emanarono un lampo di gioia pura quando Kyoko lo abbracci?. Dimenticando che gli altri stavano guardando, le sorrise e le chiese: «Kyoko, tesoro, mi darai un figlio?». Lei sorrise, «Lo vorrei tanto.». Aspettava mentre Shinbe le guardava le labbra. In quel momento, l’arma di Suki colp? Shinbe in testa, stordendolo. Lui rimase a bocca aperta per il dolore, come se stesse morendo. Kyoko si accigli? quando Shinbe cadde di colpo a terra. Leggermente confusa, si volt? a guardare Suki che stava poggiando la sua arma a terra con uno sguardo compiaciuto. «Aaah, Suki.» disse Kyoko strisciando verso di lei e sorridendo sensualmente. Raggiungendola, le sfior? una guancia, «Sei cos? bella.». Suki spalanc? gli occhi mentre strisciava all’indietro nel tentativo di scappare, ma Kyoko la seguiva, continuando a sorridere. Toya se ne stava seduto l?, troppo stordito per fare qualsiasi cosa. Aveva appena visto Kyoko infatuarsi di Suki. «Toya, ti prego portala via!» Suki sembrava avere pi? paura di Kyoko che di qualsiasi altro demone. Toya sorrise e afferr? Kyoko da dietro, cingendole la vita e facendola sedere in braccio. Sorrise a Suki finch? Kyoko non si gir?, sedendosi a cavalcioni. Il suo mondo si ferm? quando Kyoko lo guard?. L’amore per lui che le brillava in quegli occhi di smeraldo gli faceva male al petto e si sentiva come se gli stessero prendendo il cuore a calci. Non riusciva a respirare. Era lo sguardo che aveva sempre desiderato e che aveva sognato spesso. Adesso lei era l?, lo guardava dritto negli occhi. Kyoko… era innamorata di lui. «Toya…» sussurr? lei a bassa voce, «… ti prego, baciami.». Prima che lui potesse acconsentire alla sua dolce richiesta, Kyoko si chin?, stringendogli le braccia intorno al collo. Mormor?: «Ti amo.», e pos? le labbra sulle sue. Toya sent? una scossa di piacere attraversargli il corpo, come se fosse appena morto e risorto. Quando lei dischiuse le labbra, lui non pot? fare a meno di guidare la propria lingua in profondit?, cedendo al bacio di una vita, alla ricerca di tutti i luoghi nascosti che aveva desiderato trovare. Trattenne il respiro quando Kyoko cerc? di dominare il bacio. Circondandola con le braccia, si avvicin? ancora di pi? e un’ondata di possessivit? infuri? nelle sue vene. L’esile mano di Kyoko aveva trovato la strada fino ai suoi capelli, che lei afferr?, tenendolo prigioniero. Shinbe riprese conoscenza. Mettendosi a sedere, segu? gli sguardi attoniti di Kamui e Suki. Girandosi a guardare, rimase a bocca aperta. Sembravano due amanti totalmente presi l’uno dall’altra che non sapevano di essere osservati. Shinbe allung? la mano e afferr? il braccio di Suki per ottenere la sua attenzione, anche se i suoi occhi erano ancora fissi sulla coppia. Suki gir? leggermente il viso per fargli capire che lo aveva sentito ma il suo sguardo era ancora fisso su Toya e Kyoko. Nessuno dei due riusciva a credere a ci? che stavano vedendo. Shinbe prov? a riprendersi scuotendo la testa per cancellare i cattivi pensieri che minacciavano di prendere il sopravvento. Ricorrendo al proprio buonsenso, si chin? verso Suki. «Non pensi che dovremmo fermarli prima che vadano oltre?» sussurr?, sentendosi un guardone. «Voglio dire, una volta che l’incantesimo svanisce e Kyoko ritorna alla normalit?, sar? arrabbiata… se sar? ancora tutta intera.». Shinbe sapeva che Suki avrebbe capito il doppio senso. Suki arross? mentre lo guardava. «S?, io sono solo contenta che l’abbia fermata prima che lo facesse a me.» disse, e gli rivolse un sorriso smagliante. Shinbe sollev? un sopracciglio, chiedendosi cosa diavolo si fosse perso. Kamui, che rimasto a guardare in silenzio e con stupore, aveva sentito l’osservazione di Suki. Non pot? fare a meno di immaginare Kyoko che intrappolava Suki con un bacio del genere. Scoppi? a ridere e cerc? di trattenersi, ma non ci riusc?. Shinbe e Suki sghignazzarono quando Kamui scoppi? a ridere, ma poi Suki si volt? verso Toya e vide che il suo corpo stava gi? iniziando a muoversi ad un ritmo sensuale. Cap? che dovevano intervenire in qualche modo. Toya era in paradiso, stava prendendo tutto ci? che poteva. Intensific? il bacio e la sua passione inizi? a divampare. La necessit? di possedere Kyoko pulsava nel suo sangue di guardiano. Emise un ringhio sommesso mentre la afferrava dietro la testa. Le intrecci? le dita tra i capelli mentre si spingeva oltre in quel bacio ormai incandescente. Kyoko era seduta sopra di lui a cavalcioni, e questo gli faceva sentire il suo calore attorno alla propria erezione. Toya le mise l’altro braccio attorno alla schiena e si stese sopra di lei. Quella sensazione gli stava facendo perdere il controllo. Non gli importava di niente, solo del suo bisogno di averla completamente. Lo stimolante odore di desiderio che lei emanava gli fece capire che era pronta a diventare sua… per sempre. Tutto quello di cui aveva bisogno era entrare in lei… in profondit?. Shinbe e Suki capirono che le cose erano andate troppo oltre e che nessuno dei due aveva pi? il controllo. Shinbe si alz? e Suki lo segu?, adesso i loro sorrisi erano svaniti. Entrambi avevano troppa paura per avvicinarsi. Non era pi? divertente. «Toya, ti prego, fermati subito. Ricorda… Kyoko ? sotto un incantesimo e non sa quello che sta facendo. Toya!» grid? Shinbe, sperando che non fosse troppo tardi. Fece un passo indietro quando Toya si volt?. I suoi occhi erano diventati d’argento e poi rossi quando grugn?, inviando loro l’avvertimento di stare indietro. Shinbe si mise davanti a Suki per proteggerla. «Non ? Toya.» sibil? mentre stringeva il suo bastone cos? forte che le nocche divennero bianche. Doveva trovare un modo per destare Toya dal suo attuale stato mentale prima che le cose andassero oltre. «Io non ho paura del lato demoniaco di Toya.» Kamui aggrott? la fronte e si diresse verso di loro con tutte le intenzioni di allontanare Kyoko da suo fratello. Fu fermato bruscamente da Suki che gli afferr? un braccio, mentre Shinbe gli afferr? l’altro. «No, Kamui!» lo implorarono all’unisono. Il cuore di Suki batteva forte per la paura che nutriva per i suoi amici. «Che sia dannato Hyakuhei e le sue maledizioni!». Lei cerc? ancora una volta di farlo ragionare: «Toya, lei ti odier? se la reclami adesso che non ? in s?. Ti prego, cerca di riprendere il controllo.», poi alz? la voce, «Devi lasciarla andare!». Lo sguardo di Toya si volse verso Suki mentre le parole attraversavano lentamente la nebbia del desiderio e penetravano nel suo subconscio. Il colore del pericolo svan? dai suoi occhi, facendoli ritornare al color oro fuso. Controvoglia, riport? l’attenzione su Kyoko con il cuore a pezzi. Quasi perse di nuovo il controllo quando lei stessa si spinse verso il basso, circondando di calore la sua erezione dura come una roccia. Gli occhi di Kyoko erano vitrei e colmi di passione sfrenata e lui sentiva l’odore del suo desiderio. Lo sguardo di Toya s’intener?. Lei voleva fare l’amore. Lo voleva quanto lui. Resistette all’idea di prenderla e volare via con lei. Con tutta la forza di volont? che gli era rimasta, comprese la verit? delle parole di Suki. Kyoko lo avrebbe odiato. L’aveva gi? baciata contro la sua volont?, e ora questo. Toya la allontan? gentilmente e si alz?, chiudendo gli occhi per non vedere il suo sguardo deluso. Kyoko non capiva perch? lui se ne stesse andando. Allung? una mano per afferrargli la camicia, desiderando che restasse. Sembrava che il suo mondo sarebbe andato in frantumi se l’avesse lasciata. «Toya, ti prego, io ti amo.». I suoi occhi si offuscarono mentre cercava di convincerlo a guardarla. Sussurr? con voce confusa: «Non lasciarmi.». Toya rimase immobile, incapace di respingere la sua mano. Cerc? di ricordare a se stesso che lei avrebbe detto la stessa cosa a Hyakuhei, se lui non avesse infranto la barriera in tempo prima che scomparissero in quel vuoto. I suoi artigli s’infilzarono nei palmi, facendo uscire del sangue, e lui cerc? di concentrarsi sul dolore per ristabilire la propria forza di volont?. Suki arriv? dietro Kyoko e, tenendola stretta, guard? Toya. «Forse dovresti allontanarti per un po’ finch? l’incantesimo non svanir? e non avrete ripreso entrambi il controllo.», gli fece cenno con la testa verso gli alberi, sperando che lui le desse ascolto per una volta. Toya abbass? la testa… i capelli nascondevano a malapena il desiderio nei suoi occhi. Dio, voleva farla sua, voleva marchiarla proprio l? e poi… ma Suki aveva ragione, Kyoko non era se stessa in quel momento. Dopo, lo avrebbe solo odiato per questo e lui non voleva che accadesse. Strinse i denti. Semmai avesse fatto sua Kyoko, non l’avrebbe mai lasciata andare. Sarebbe stata sua… per tutta la vita. Suki si stup? per l’espressione di Toya quando finalmente alz? la testa per guardare Kyoko. Era uno sguardo di desiderio represso a stento… l’argento nei suoi occhi era uguale ai riflessi argentei che gli striavano i capelli color ebano. Fece un passo avanti, guardando Kyoko mentre si chinava verso il basso, e la baci? con delicatezza sulle labbra prima di sussurrarle: «Mi dispiace.». Poi, con tutto l’autocontrollo che aveva, si volt? e scomparve nella foresta. Suki sospir? quando Kyoko inizi? a piangere. Il suo esile corpo tremava. Le mise una mano su una spalla e guard? Shinbe, non sapeva cosa fare. Il suo labbro inferiore trem? quando not? che Shinbe era girato e le sue spalle erano tese. Kamui era divenuto silenzioso, non pensava pi? che fosse divertente. C’era troppa verit? in quella situazione e gli stava spezzando il cuore. ***** Kyou inal? l’aria che, fino a poco prima, era intrisa del cattivo odore delle creature nemiche. Il profumo era mutato rapidamente e il sole era tornato, ora sentiva l’odore della sacerdotessa. Il suo profumo lo attirava, portato dalla brezza, ma sentiva anche l’odore delle sue lacrime. Seguendo il profumo agrodolce, la cerc?. Non voleva che nessuno la turbasse e, per qualche ragione, l’idea che stesse piangendo gli fece salire la rabbia. Che cos’era accaduto al punto da portare le lacrime in quegli occhi di smeraldo? Il suo volto calmo non mostrava alcuna emozione, ma il suo istinto protettivo emerse mentre volava nella direzione da cui proveniva il profumo di Kyoko. Toya non era andato lontano quando sent? qualcuno avvicinarsi. Emise un sibilo arrabbiato… e la sua agitazione aument?. L’odore di Kyou era sempre pi? forte. Lui era calmo e tranquillo mentre gli aleggiava intorno, muovendosi in direzione di Kyoko. Con un ringhio, Toya si volt? e corse di nuovo al punto in cui aveva lasciato Kyoko e gli altri. Dopo pochissimi secondi, Kyou osservava freddamente il gruppo da un’altezza da cui non poteva essere visto. La piccola piangeva in ginocchio mentre la cacciatrice di demoni le teneva una mano sulla spalla, cercando di confortarla. Shinbe e Kamui sembravano tranquilli e le osservavano da lontano. Sentiva l’odore persistente di Toya, ma non riusciva a vederlo da nessuna parte. Sentiva anche l’odore del suo desiderio ancora forte nell’aria. Il suo stupido fratello aveva cercato di fare del male alla ragazza, per caso? Silenziosamente, Kyou fece s? che Kyoko guardasse verso di lui, inviando il pensiero nella sua mente mentre la guardava, senza esternare emozioni. Il suo cuore prese a battere pi? forte quando lei alz? il viso rigato di lacrime per incontrare il suo sguardo. Kyou guard? con freddezza verso gli altri in piedi intorno a lei. Tutti si voltarono verso di lui appena la sua voce risuon? dall’alto: «Chi ha osato fare del male a questa ragazza?». La sua voce calma smentiva il pericolo in cui si erano messi… chiunque le avesse fatto del male, avrebbe pagato. Capitolo 4 “Sentimenti pericolosi” Kyoko guard? in alto, sentendo la voce nella propria mente che le diceva di farlo. Mentre osservava Kyou aleggiare sopra di lei, le sue lacrime brillavano alla luce come diamanti scintillanti e gli sorrise con adorazione. Suki s’irrigid? alla domanda di Kyou e lo fiss?. Scosse la testa, «Non ? stato nessuno dei guardiani a farle del male. ? stato vostro zio Hyakuhei. Le ha lanciato un incantesimo.». Poi raddrizz? le spalle, arrabbiata con lui per averli accusati. «Abbiamo ucciso il demone che ha lanciato l’incantesimo e Kyoko star? meglio tra un paio d’ore.». Fece un passo davanti a Kyoko, cercando di impedire alla sua amica di vedere Kyou. Dopo che le aveva detto del bacio… be’, non voleva che si facesse strane idee. Le avrebbe lasciato baciare Shinbe, se fosse stato necessario, cos? blocc? la sua visuale e incroci? le braccia sul petto come per proteggerla. Kyou sorrise freddamente, poi socchiuse gli occhi, inviando un messaggio di avvertimento a Shinbe. Lui si avvicin? a Suki, aiutandola a coprire la visuale di Kyoko dal potente fratello, ma anche per distogliere la sua attenzione da Suki. Kamui stava in silenzio dietro di loro e cominci? ad avvicinarsi per unirsi a loro, ma Kaen gli si par? davanti sbucando dal nulla. Kyou ammirava segretamente il coraggio che dimostravano davanti a lui… anche se non avrebbero vinto. Ancora una volta, chiese alla sacerdotessa di guardarlo. Kyoko si alz? e aggir? le sue due aspiranti guardie del corpo per guardare Kyou. Suki la afferr? per un braccio cercando di fermarla, ma lo lasci? quando Kyou emise un ringhio di avvertimento. Kyoko guardava Kyou con affetto. Per lei, era la creatura pi? angelica che avesse mai visto, l? sospeso con la sua camicia di seta bianca svolazzante. I suoi capelli color platino erano spettinati, conferendo un’aria sensuale alla sua bellezza senza eguali. E i suoi occhi dorati… Dio, lei lo amava. E questo era ci? che Kyou aveva visto e sentito nei suoi pensieri… amore… e lei glielo stava donando. Inspir? sibilando e fissandola intensamente, con lo sguardo oscurato dal desiderio. «Vuole venire da me, lasciatela fare.», Kyou guard? Suki e Shinbe spassionatamente. Il tono della sua voce lasciava intendere che stessero giocando con il fuoco quando lui volse lo sguardo e vide la sacerdotessa guardarlo in adorazione. Lo raggiunse con le braccia tese, facendogli cenno di venire a prenderla. Nella sua mente, dove solo Kyou poteva sentirlo, lei sussurrava il suo nome con desiderio. Suki e Shinbe entrarono in azione prima che il Signore dei guardiani se ne accorgesse. Entrambi le afferrarono le braccia e le abbassarono. Kyoko si volt? e li guard? entrambi… ancora con amore nella sua espressione, come l’incantesimo voleva. Kyou si accigli? leggermente, socchiudendo gli occhi verso di loro. «Che incantesimo le ha fatto?» chiese con voce severa. Shinbe gli rispose: «Un Tenshi l’ha baciata poco prima che lo uccidessimo.». Sapeva che non c’era bisogno di dire altro, poich? Kyou aveva pi? conoscenza di tutti loro messi insieme quando si trattava di demoni e incantesimi. Le labbra di Kyou accennarono un sorriso, dopo aver capito. «Lasciatela andare.» ordin? con tono freddo mentre scendeva accanto a lei. Kyoko lo guard? con un sorriso amorevole che avrebbe sciolto il cuore del pi? malvagio dei demoni. Suki e Shinbe lasciarono le mani di Kyoko e indietreggiarono, sapendo che non potevano fare nulla contro di lui. Era troppo potente. Guardarono con orrore quando fece scivolare la mano dietro Kyoko e la tir? a s?, sollevandola in aria volteggiando. Per un istante, lei sent? la sua coscia tra le gambe, sentendo il calore della sua pelle attraverso i suoi vestiti di seta. Gli avvolse le braccia al collo, premendo ancora di pi? il proprio corpo su di lui, godendo della sensazione della sua coscia tra le sue. Kyou vide le sue labbra aprirsi mentre gli si premeva addosso. C’era un altro modo per descrivere l’incantesimo del demone ed era sicuro che Shinbe lo sapeva. L’incantesimo l’aveva mandata in calore. La strinse di nuovo, sentendola sospirare in risposta, e prov? una fulminea scossa bruciante nella parte centrale del proprio corpo mentre la guardava con stupore. Nessuno lo aveva mai colpito in quel modo… nessun altro avrebbe potuto. Non lo avrebbe mai permesso. Le sfior? il viso arrossato quando lei gli si avvicin?, chiedendo altro. Cap? che lei non sapeva quello che stava facendo perch? sapeva dell’incantesimo e della sua innocenza. Innocente o no, la sua passione sarebbe stata una forza indipendente, una volta rilasciata. Kyou sapeva che lei, una volta svanito l’incantesimo, avrebbe ricordato tutto quello che era successo e allora spinse la coscia, dandole la pressione che cercava. Si fiond? sulle sue labbra in un bacio esigente e affamato. L’avrebbe accesa di desiderio… desiderio che sarebbe andato ben oltre l’incantesimo. Sentiva la sua esile mano scivolargli tra i capelli e afferrarli. Le sensazioni che ne derivarono gli fecero quasi perdere il controllo mentre divorava la sua bocca e vibrava… facendole conoscere il ritmo che un giorno le avrebbe mostrato. Sforzandosi di controllarsi, ricord? a se stesso che non l’avrebbe avuta in quel modo. Non sotto l’effetto di un incantesimo. Agli altri quasi venne un colpo quando Toya sbuc? dalla foresta e atterr? proprio sotto Kyou e Kyoko. I suoi occhi erano rosso sangue per la rabbia, mentre guardava Kyou baciare con passione la ragazza che lui amava pi? della sua stessa vita. E non vedeva l’ora di ucciderlo per questo. «Kyou! Lascia andare Kyoko.» ringhi?, sentendo il proprio sangue demoniaco pulsare pericolosamente in superficie. «Subito!». Kyou interruppe il bacio e il suo sguardo dorato si volse verso Toya con poca simpatia. «Siete stati voi a lasciare che le accadesse questo… o sbaglio?». Si volt? verso la ragazza, i suoi occhi lo guardavano con desiderio e le sue labbra lo baciavano profondamente. Quello non era il momento n? il luogo. Sentiva che l’incantesimo stava gi? iniziando a svanire e cap? che lasciarla agli altri era sicuro, adesso. Kyoko aggrott? la fronte per le emozioni illeggibili riflesse nei suoi occhi dorati. Allung? una mano per toccargli delicatamente le labbra, ricordando il bacio. Lui le strofin? le labbra sulle dita, poi le sussurr? all’orecchio con il proprio respiro caldo, facendola fremere: « Kyoko, presto finiremo quello che abbiamo iniziato. Io sar? dentro di te.». La lasci? l? a guardarlo e scomparve. Kyoko sent? qualcuno che la tirava con forza. Voltandosi a guardare, vide che era Toya. La teneva con fare possessivo e lei gli si appoggi?, guardando ancora il punto in cui Kyou era svanito. «Kyou.» sospir? con nostalgia. Sent? il corpo di Toya irrigidirsi e chiuse gli occhi in confusione. Il petto le faceva male. Portandosi una mano sul cuore, si sent? cadere e prov? un senso di sollievo non appena il suo mondo divenne buio. Toya sent? Kyoko rilassarsi, ma la teneva ancora stretta perch? non gli era piaciuto quello che aveva appena visto. Poi lei si abbandon? tra le sue braccia. La prese in braccio come una sposa e la port? dagli altri. «Ecco, prendila.», la sua voce roca era scossa dall’emozione mentre la consegnava a Shinbe, che a sua volta la distese su una coperta che Kamui aveva preparato per lei. Shinbe si volt? e vide che Toya era girato di spalle. Era stato quasi umiliante vedere suo fratello mostrare il proprio cuore per la prima volta. Toya sospir? con un senso di vuoto alla bocca dello stomaco. «Shinbe, ricorder? qualcosa?». Si gir? a met? per guardarlo Shinbe, poi sussult? quando vide suo fratello esitare prima di annuire. Shinbe sapeva bene che non era quello che Toya voleva sentire, ma doveva essere preparato alla verit?. «S?, ricorder? tutto.». Si sent? dispiaciuto per lui quando lo vide afflosciare le spalle per la sconfitta. «Che hai intenzione di fare?» gli chiese Shinbe, sapendo che Kyoko non sarebbe stata felice di tutto questo. Non voleva affatto trovarsi nei panni di Toya quando lei avrebbe capito cos’era quasi successo. Shinbe le sfior? una guancia, chiedendosi segretamente come sarebbe stato baciarla in quel modo. I suoi occhi ametista s’intenerirono. Anche lui era segretamente innamorato di lei… ma, purtroppo, non era destino. Toya non aveva idea di cosa fare ma nascondersi non era un’opzione. Si sedette accanto a Kyoko, dando a Shinbe uno sguardo di avvertimento che gli fece scostare subito la mano dalla guancia. Era gi? abbastanza terribile sentirsi fuori di s?, seduto l?… in attesa che lei si svegliasse. Le sue dita si contrassero, «Quanto tempo ci vorr? prima che si svegli?». Shinbe alz? un sopracciglio mentre andava a sedersi tra Suki e Kamui, «Svegliala adesso, non serve aspettare oltre.». Senza neanche pensarci su, Toya si chin? e le scosse delicatamente la spalla. «Kyoko.» sussurr?, poi ritrasse subito la mano quando le sue ciglia scure si mossero. «Stai bene, adesso?» le chiese con voce calma. I suoi occhi grandi brillavano e Toya trattenne il respiro. «Sto bene.» sussurr? lei e si rannicchi?, sapendo che erano le parole che aveva detto l’ultima volta che si era svegliata. Entrambe le volte aveva mentito. Rifiutandosi di guardare Toya, guard? Suki e Shinbe e sent? il proprio viso cambiare colore rapidamente. Si sentiva morire per la vergogna. Richiuse subito gli occhi e tir? su le ginocchia, avvolgendo le braccia intorno ad esse e nascondendovi il viso. «Scusate, ragazzi. Mi dispiace tanto.» mormor?. Toya si allung?, poggiandole una mano sulla spalla per consolarla. Quando lei sussult?, la rimosse rapidamente, stringendo il pugno e abbassandolo lungo il fianco. Il dolore del rifiuto frantum? i suoi occhi dorati mentre guardava gli altri. «Va tutto bene, Kyoko. Non ? stata colpa tua. ? stato Hyakuhei, quel fottuto bastardo.», le parole furono sussurrate con calma ma… era solo la quiete prima della tempesta e tutti le avevano sentite forte e chiaro. Toya si alz? e fiss? la cortina di capelli che la nascondeva da lui. Senza aggiungere altro, si gir? di nuovo e si diresse nel cuore della foresta. Kyoko si augur? di sprofondare in una voragine e rimanere l?, dove nessuno l’avrebbe mai trovata. Come avrebbe fatto a guardarli in faccia, ora? Poi ad alta voce implor?: «Oddio, voglio andare a casa.». Suki si alz? in piedi, decisa ad alleviare il dolore della sua amica. «Io e Kaen possiamo riportarti alla statua vergine, se ? questo che vuoi.». Le si avvicin? e Kaen usc? dall’ombra gi? trasformato in drago. Si alz? e le porse una mano, «Andiamo.». Kyoko si alz? lentamente, non riuscendo a guardare in faccia nessuno di loro e sussurr? con aria colpevole: «Torner? tra un paio di giorni.». Corse da Kaen e partirono alla volta Santuario del Cuore del Tempo, verso casa. Toya torn? nella radura e vide Kaen allontanarsi lentamente. Non voleva che Kyoko tornasse a casa. Sentiva il proprio cuore sprofondare… e se non fosse tornata? Girandosi, inizi? a correre disperato, sperando di fermarla sul portale del tempo che l’avrebbe allontanata dal suo mondo. ***** Lungo il tragitto, Kyoko non disse niente e Suki cerc? di farla parlare. «Kyoko, non c’? niente di cui preoccuparsi, davvero. Sappiamo tutti che ? stato l’incantesimo e non tu. Quindi non ? cos? terribile come pensi.», e si volt? per sorriderle. Kyoko si sforz? di sorridere, ma non si un? alla conversazione. Era troppo occupata a morire in mille modi ogni volta che pensava a quello che aveva fatto, in particolare al modo in cui aveva baciato Toya e Kyou. Si mise le mani sul viso, augurandosi di nuovo di sparire. Voleva solo andare a casa, infilarsi sotto le coperte e rimanere l? per un po’. Ricord? com’era stato baciare Kyou e sospir? tra s?: “Cosa star? pensando?”. Non poteva incolpare nessuno perch?, in pratica, era stata lei a saltare addosso a loro. Pens? anche alla reazione che aveva ottenuto da Toya. L’aveva baciata di nuovo… no… aveva fatto di pi?. S’irrigid? ricordando la sensazione della sua erezione premuta sul proprio corpo. Scosse la testa. Se in quel momento avesse dovuto scegliere qualcuno, avrebbe scelto Kotaro. Almeno non gli era saltata addosso! Poggi? la fronte sulla schiena di Suki, era consapevole che il bacio di Toya le era piaciuto, e s?, anche quello di Kyou. Ma chiss? cosa pensavano di lei, ora. Abbass? lo sguardo mentre il terreno svaniva sotto di loro. Avevano volato per un po’ e si stavano avvicinando al Cuore del Tempo. «Suki, puoi lasciarmi qui? Vorrei percorrere il resto della strada da sola.». Suki diede un colpetto a Kaen, lui vol? verso il basso e atterr?. Le ragazze scesero entrambe. «Sei sicura che non vuoi farci venire con te?» chiese Suki preoccupata. Kyoko scosse la testa, poi fece un passo in avanti e la abbracci?. «Ho la mia balestra se succede qualcosa, e poi non ? lontano. Torner? tra un paio di giorni. Dillo tu agli altri. Porter? qualcosa di buono da mangiare per tutti.». Cerc? di sorridere, ma gli angoli delle sue labbra non collaboravano, quindi rinunci?. Voltandosi, s’incammin? in direzione della statua vergine… e della sua via d’uscita da quel mondo. Si rilass? quando sent? Kaen riprendere il volo, dandole la solitudine di cui aveva bisogno. Pi? camminava, pi? si sentiva di nuovo se stessa invece di vergognarsi… e inizi? ad arrabbiarsi. Non era tanto arrabbiata con se stessa, ma con Toya e Kyou per aver approfittato di lei mentre sapevano entrambi che era sotto un incantesimo. «Il prossimo che cerca di baciarmi lo metto al tappeto e non m’importa chi ?! Non ho un fidanzato, e al momento sono maledettamente sicura di non volerne uno!». Dopo aver detto ci? ad alta voce, si sent? molto meglio. Sarebbe andata a casa, si sarebbe rilassata per un paio di giorni e sarebbe tornata come nuova. Poi decise che, al suo ritorno, avrebbe volentieri rispedito Hyakuhei a calci nel sedere dall’altro della Terra. Se lo meritava. ***** Toya atterr? nella radura con la speranza di fermare Kyoko prima che tornasse a casa. Le sue ali d’argento scintillarono, poi scomparvero senza lasciare traccia. Il cuore aveva iniziato a battergli nervosamente mentre sentiva il suo profumo avvicinarsi. Restando fermo, la vide raggiungere la radura. Non aveva ancora alzato lo sguardo, perci? lui rimase l?… tra lei e la sua strada verso casa. Kyoko era quasi arrivata quando alz? lo sguardo, fermandosi di colpo. «Toya.». Riusc? a deviare prima di guardarlo di nuovo. Non se la sentiva ancora di parlare con lui. Non con quegli strani sentimenti cos? vivi nella sua mente. Quell’incantesimo l’aveva mandata in calore, per dirla in altri termini, e, anche se era svanito, sentiva ancora quel calore. Dannazione, la stava facendo troppo difficile. Sapeva che doveva fare qualcosa per alleviare la tensione prima di mandare tutto all’aria. «Kyoko, ascolta, non puoi andare a casa in questo momento, non ora che siamo cos? vicini a Hyakuhei. Non lasciare che uno stupido bacio si metta tra noi.». Ecco, l’aveva detto. Era stata una stupidaggine e lei sarebbe dovuta tornare con lui… era quello il suo posto. S?, sarebbe stata la cosa migliore. Toya inizi? ad agitarsi quando not? che lei gli si era fermata proprio davanti. Kyoko aveva sentito le sue parole “Non lasciare che uno stupido bacio si metta tra noi” e ringhi? dentro di s?. Quindi pensava che era stata una cosa da niente, eh? Pensava di poterlo fare in qualsiasi momento e lei non avrebbe dovuto dargli importanza. Ah! La sua rabbia era emersa e ora doveva sfogarsi. «Toya.» disse con la voce pi? dolce possibile. «Dimmi.» Toya dovette sforzarsi per non indietreggiare mentre il suo istinto gli diceva di andarsene. Kyoko si sporse come per dirgli qualcosa a bassa voce e lui si sporse per ascoltare. Poi lei sorrise. «No!». Toya non pot? fermare l’incantesimo addomesticante mentre il proprio corpo diventava pesante e poi cadde al suolo. Lott? per alzarsi ma lei rimase l?, estendendo l’incantesimo fin quando non lo sent? quasi rompersi la schiena per reagire. «Per l’amor di Dio, ti prego, basta!» grid? Toya. Kyoko sbatt? un piede a terra ma non lanci? di nuovo l’incantesimo. Si stava mordendo la lingua a sangue per non farlo. Poi lasci? svanire tutto, non era l’incantesimo il problema. Erano tutti i sentimenti che provava in quel momento. «Toya, come hai potuto? Posso capire che Kyou, ma tu? Dovevi proteggermi! E dovresti proteggere anche i miei sentimenti! Non avresti dovuto farmi una cosa del genere! Non quando sapevi che non potevo reagire! L’ultima cosa che avresti dovuto fare era baciarmi in quel modo!». Toya sentiva l’incantesimo svanire e si sforz? per alzarsi da terra. «Kyoko, lascia che ti spieghi.». «No!» url? lei, «So io come risolvere la cosa. Non ho un fidanzato in questo mondo e non lo voglio! Semmai ne avr? uno, sar? del mio mondo. E non seguirmi! Torner? tra un paio di giorni e, quando accadr?, non voglio che nessuno parli ancora di questo! Intesi? Non ? mai accaduto!» url? l’ultima frase proprio mentre toccava la mano della fanciulla, e scomparve. In quel momento Toya si alz? da terra, furioso. «Dannazione!». Non gli aveva fatto dire una sola parola. Non aveva potuto dirle che non voleva lasciarla tornare a casa, n? che desiderava che fosse sua, n? altro. “E cos? non vuole un fidanzato di questo mondo.”. Le sopracciglia di Toya si contrassero. Che cosa intendeva dire? Se non voleva un fidanzato in questo mondo… ne avrebbe trovato uno nel suo? Si volt? a guardare la statua vergine, urlando a squarciagola. «Che cosa volevi dire, Kyoko? Torna subito qui, accidenti!». Toya sospir?, sapendo che lei non poteva sentirlo. Non aveva mai pensato che qualcuno del suo mondo avrebbe potuto rivendicarla come compagna. Gli vennero i brividi solo a pensarci. No, stava mentendo. Doveva essere una bugia e, se non lo era, sapeva come risolvere il problema. Si sarebbe sbarazzato del ragazzo. No, poi Kyoko lo avrebbe odiato a vita. Non lo avrebbe mai perdonato se avesse ferito un essere umano. «Un essere umano non potrebbe mai proteggerti.» Toya ringhi? per la frustrazione, poi avvert? una presenza e guard? verso la statua vergine. La placida sagoma di Kyou si materializz? nella radura di fronte a lui. “Dannazione! Ci mancava anche lui.”. «La sacerdotessa ? scappata via da te ed ? tornata nel suo mondo.». Il suo tono privo di emozioni era pi? una dichiarazione che una domanda. «Non sono affari tuoi, Kyou, quindi perch? non vai a baciare qualcun’altra e lasci in pace Kyoko?». Sebbene fossero fratelli, entrambi guardiani di Kyoko e del Cuore di Cristallo Protettore, Toya ancora non si fidava di lui… soprattutto riguardo Kyoko. «Lei ? mia, capito? Lasciala stare.». «Tu dici?» il tono di Kyou era quasi annoiato. «Lei ? pura e non ha alcun compagno. Non ? tua.». Il vento inizi? a soffiare attraverso la radura e Kyou scomparve, lasciando Toya con un senso di vuoto mentre osservava una delle piume dorate di Kyou posarsi sulle mani tese della statua e poi svanire. Toya si appoggi? alla statua vergine e scivol? gi? lentamente finch? non si sedette… in attesa. I minuti si trasformarono in ore e Toya sbatt? le palpebre verso il cielo. Quand’era tramontato il sole? Sapeva che gli altri stavano per arrivare, sentiva il loro profumo nell’aria. Rimase l?, aspettando che arrivassero. Suki spinse Shinbe nella radura sussurrando: «Vai a parlare con lui. Magari gli sar? di aiuto. Ci accamperemo qui, d’accordo?», e gli diede un’altra gomitata. Shinbe sapeva che, probabilmente, Toya non era di buon umore. Non lo era mai quando Kyoko tornava nel suo mondo, ma avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei e Suki. In quel momento, una delle due voleva che lui scoprisse cosa stava succedendo, e vedere se riusciva a dire qualcosa di utile. Facendo un respiro profondo, si avvicin? in silenzio, sperando in cuor suo che Toya dormisse. «Che vuoi, Shinbe?» disse Toya, cogliendolo di sorpresa. Shinbe gli si avvicin? e gli si sedette accanto. «Allora, ? ancora arrabbiata?». L’altro lo guard? e rispose sarcasticamente: «Che cosa te lo fa pensare?». Shinbe indic? con il bastone il solco che Toya aveva lasciato nel terreno. «Be’, questo ? recente, no?». Non pot? fare a meno di sorridere della propria battuta. L’altro lo guard? e lui smise di ridere, poi sospir?, «Sei riuscito a parlarle?». Toya strinse le spalle, «Non mi ha lasciato dire una parola. Era troppo arrabbiata per ascoltarmi. Adesso se n’? andata e io ho una brutta sensazione. Abbiamo bisogno di lei qui.». Nella sua mente aggiunse in silenzio: “Io ho bisogno di lei qui.”. Shinbe annu?, «Forse sarebbe utile che tu andassi da lei. Dopotutto, sei l’unico tra noi che pu? farlo. E, la prossima volta, non cercare di spiegare le cose. Di’ solo che ti dispiace, okay?». Si alz? e fece alcuni passi prima di fermarsi e aggiungere: «Se ti dar? la possibilit? di spiegare, assicurati di dirle che la ami. Dopotutto… lei non ha il potere di leggere la mente.». Toya aspett? che Shinbe fosse lontano prima di alzarsi e sospirare per calmare i nervi. Guardando il volto della statua vergine, si chiese se la sosia antenata di Kyoko fosse stata cos? difficile da gestire come la sua discendente. Per scoprire quel segreto avrebbe dovuto chiederlo a Hyakuhei e la cosa era fuori discussione. Toccando le mani della fanciulla, fu inghiottito dalla luce blu e scomparve. Saltare attraverso la barriera del tempo gli dava sempre i brividi. Gli sembrava di annegare… ma senza acqua. Gli altri guardiani si lamentavano spesso perch? era l’unico in grado di farlo, ma lui era giunto alla sua conclusione… l’incantesimo addomesticante. Quel che ? giusto ? giusto. Lui era l’unico su cui Kyoko potesse usare l’incantesimo, perci? era l’unico che poteva seguirla nel suo mondo e riportarla indietro. “Che cosa sto facendo? Mi lancer? quel maledetto incantesimo, se vede che l’ho seguita.”. Toya percorse la piccola rampa di scale e sbuc? fuori dal tempietto nel giardino di Kyoko. Non era mai stato molto bravo ad ascoltare quella vocina nella propria testa, quindi perch? iniziare ora? La notte era tranquilla e fredda, aiutandolo a concentrarsi per il confronto. Guardando casa di Kyoko e non vedendo nessuna luce accesa, decise di girare intorno finch? non trov? la finestra della sua camera. Non era la prima volta che sceglieva quell’entrata. Inoltre, sarebbe stata proprio una fortuna imbattersi nel suo stravagante nonno… Arrampicandosi velocemente sull’albero fuori dalla camera di Kyoko, Toya sorrise quando vide che la finestra era socchiusa e la luce era spenta. Poggi? le mani sulla finestra e in silenzio la apr? completamente, rabbrividendo quando emise uno scricchiolio leggero. Entrando nella stanza, strisci? sul suo letto. Era coperta a met?, con una mano sotto il mento, sdraiata su un fianco con i capelli spettinati sul cuscino bianco. Si sedette piano sul bordo del letto e si chin? su di lei, osservandola mentre respirava. Amava guardarla dormire. Essendo un guardiano, non dormiva come gli umani quindi aveva molte occasioni per sedersi a guardarla a sua insaputa. I suoi pensieri tornarono al bacio… a entrambi i baci. Per come la vedeva lui, era stato se stesso anche quando si era trasformato… entrambi i suoi lati erano parte di lui. E, anche se lei era sotto incantesimo… era comunque se stessa. E poi… era stato solo un bacio. I suoi occhi dorati brillarono d’argento al ricordo di quel bacio appassionato, portandolo a indietreggiare quando riaffior? di nuovo il desiderio. Forse Kyoko non si era resa conto che lui non avrebbe mai potuto smettere, non quando era lei a volere un bacio da lui. Ci? che lo faceva soffrire davvero era che nessuno dei due baci era stato reale. Grugn?, cercando di scacciare quel pensiero. Per lui, erano stati reali. Quando arrivarono le prime luci dell’alba, Toya usc? dalla finestra e si sedette su un ramo dell’albero… in attesa. Kyoko si svegli? stiracchiandosi e apr? gli occhi. Sent? subito che qualcosa non andava. Sedendosi e guardando in giro per la stanza, si accigli? sentendo un punto caldo sotto la sua mano. Not? subito il segno che qualcuno era stato l?… accanto a lei. Non pot? fare a meno di sorridere. Toya era stato l?. Capitolo 5 “Presenze indesiderate” Kyoko si vest? in fretta per andare a scuola. Essendo tornata, ci sarebbe andata sicuramente. Aveva gi? perso tanto tempo e poi, le mancavano i suoi amici. Si spazzol? i capelli finch? non brillarono e promise a se stessa che non avrebbe pensato a cosa accadeva nell’altro mondo, si sarebbe goduta quella giornata cos? com’era… normale. Poggi? la spazzola sul mobile e and? al piano di sotto, in sala da pranzo. Il nonno la guard? sorpreso, «Kyoko, sei a casa? Andrai a scuola oggi? Altrimenti ho gi? pensato a una buona scusa, se ne hai bisogno.» e le sorrise. La sua famiglia era abituata al fatto che lei fosse la sacerdotessa designata dai loro antenati tanto tempo fa. Il tempio della vergine dietro la casa apparteneva alla loro famiglia dall’antichit? e lo custodivano al segreto. Kyoko gemette, «Grazie nonno, ma voglio andare quindi tienila per la prossima volta, va bene?». Sapeva che il nonno stava solo cercando di darle una mano ma alcune delle malattie che si era inventato come scusa per la scuola e gli amici erano davvero esagerate. Tama sorrise sapendo che, spesso, il nonno rendeva difficile per Kyoko farsi vedere a scuola, soprattutto dopo aver detto che aveva una malattia contagiosa sconosciuta. Toss? con la mano per nascondere la propria risata, poi prese un pezzo di pane tostato dal piatto e si diresse verso la porta. «Credo che dovrai conservare la scusa della gravidanza per la prossima volta, nonno.». Le ginocchia quasi gli cedettero per le occhiatacce di Kyoko e del nonno. Cambiando rapidamente argomento, si avvi? fuori dalla sala. «Sorellina, dovresti sbrigarti se non vuoi essere di nuovo in ritardo.» disse, facendole un cenno mentre correva fuori. Dopo qualche minuto, Kyoko baci? la madre sulla guancia e si diresse verso la porta. Si avvi? lentamente verso la scuola, la giornata era gi? perfetta, n? troppo fredda n? troppo calda. La brezza sul viso le piaceva ed era una gradevole pausa dallo stare in continua allerta per i demoni che erano sempre in agguato. Quello era uno dei motivi per cui attraversava spesso il portale del tempo. Per mantenere il suo mondo al sicuro e libero dai demoni, doveva trovare il resto del cristallo e riportarlo da questo lato del portale prima che si scatenasse l’inferno… nel vero senso della parola. Non aveva percorso molta strada, quando vide i suoi amici. Si fermarono, aspettando che si unisse a loro, e lei acceler? il passo per raggiungerli, sorridendo. Essere normale non era mai stato cos? bello. Toya aveva visto Kyoko uscire di casa e, per curiosit?, l’aveva seguita, con l’intenzione di andarsene quando sarebbe arrivata a scuola. Vide diverse ragazze salutarla e lei le raggiunse, sembrava che parlasse tutto d’un fiato. Si mosse inosservato tra gli alberi in modo da poter sentire quello che stavano dicendo. Una delle ragazze disse a Kyoko che qualcuno aveva chiesto di lei. La testa di Toya scatt? quando sent? un ragazzo chiamare Kyoko e poi unirsi a loro. S’irrigid? quando il ragazzo la prese per mano. Lei gli sorrise, annuendo, poi gli consegn? i suoi libri. «Grazie, Tasuki.» Kyoko arross?. Lui voleva sempre portare i suoi libri come se fossero troppo pesanti e, dopo aver rifiutato tante volte in passato, alla fine si era arresa, rendendosi conto che avrebbe continuato a chiederglielo per tutto il tragitto. Era molto insistente ma non invadente e questo le piaceva. Toya osservava Tasuki con uno sguardo freddo e penetrante. Non gli piaceva che il ragazzo stesse camminando cos? vicino a Kyoko n? il modo in cui la guardava. Poteva dire che Tasuki la voleva e si arrabbi? ancora di pi? quando Kyoko sorrise di rimando come se fossero pi? che amici. Le altre ragazze erano andate avanti, lasciando i due da soli. Toya li seguiva da vicino, cercando di sentire ci? che dicevano. Usando il suo udito da guardiano, ascolt? ogni parola. Tasuki guardava Kyoko mentre camminavano. Era la ragazza pi? bella che avesse mai incontrato e aveva una cotta per lei fin dal primo giorno in cui si erano conosciuti. Era stato in prima elementare, e lui aveva gi? preso la sua decisione sin da allora. Sperava solo che un giorno Kyoko avrebbe provato lo stesso per lui. Sapeva che non era malata come la sua famiglia faceva credere, ma non disse nulla a riguardo. «Kyoko, ti va di uscire stasera? Voglio dire…», Tasuki pass? i libri da un braccio all’altro con un gesto nervoso, «… non ti vedo quasi mai.». I suoi occhi dolci incontrarono quelli di lei in uno sguardo di speranza. Kyoko non era sicura che fosse una buona idea uscire per un appuntamento, con tutto quello che era successo ultimamente nell’altro mondo. Comunque… almeno lui era normale e umano. Era cos? carino mentre la fissava con occhi speranzosi. Come poteva dirgli di no? «D’accordo, ci vediamo da me verso le sette?», e gli rivolse un sorriso smagliante. Tasuki era raggiante perch? aveva ottenuto quello che voleva. «Con molto piacere.». Le prese la mano mentre camminavano un po’ pi? veloce per recuperare il ritardo con gli altri. Toya ribolliva di rabbia dopo aver sentito che il ragazzo e aveva chiesto di uscire e lei gli aveva detto di s?. I suoi occhi bruciavano sul ragazzo mentre i due sparivano lungo la strada. «Non uscir? con lui, n? adesso n? mai.» ringhi?, «Non finch? avr? a che fare con me.». ***** Kyoko aveva trascorso il giorno di scuola senza fare troppi casini. Aveva anche ottenuto un buon voto al compito di matematica, il che era fantastico, dal momento che aveva avuto poco tempo per studiare. Facendo avanti e indietro tra i due mondi, era gi? un miracolo che non l’avessero ancora cacciata a calci dalla scuola. Era bello saperee che il suo problema pi? grande era cosa indossare e dove l’avrebbe portata Tasuki. Cavolo, era molto meglio che preoccuparsi di combattere i demoni. Entr? in casa ancora persa nei propri pensieri, salutando la madre e il nonno mentre passava dalla cucina, diretta verso la sua stanza. Guardandosi allo specchio, scosse la testa per la divisa da scuola che indossava e apr? l’armadio per guardare i vestiti appesi. Si tolse la camicia, pronta a provare dei vestiti per vedere quale sarebbe stato pi? adatto. Proprio mentre stava per prendere una bella camicia rosa, sent? un rumore. Chiudendo l’anta dell’armadio, guard? verso la finestra da dove proveniva il rumore e rimase a bocca aperta, stringendo la camicia al petto. Toya era l?, proprio davanti alla finestra. Se ne stava con le braccia conserte nella sua solita posizione nervosa ma i suoi occhi erano tranquilli… troppo tranquilli. Finalmente lui ruppe il silenzio: «Kyoko, dobbiamo andare.». Fece un passo avanti e tese la mano verso di lei, ma Kyoko indietreggi? scuotendo la testa. «No, non sono ancora pronta a tornare. E tu devi uscire dalla mia stanza, Toya.». Si strinse la camicia al petto, sentendo il calore affiorarle sulle guance. Dopo tutto quello che era successo di recente, sentirsi esposta era l’ultima cosa di cui aveva bisogno in quel momento. Toya abbass? la mano. «Perch? non puoi tornare adesso? Tutti aspettano te.» le disse con voce calma, ma Kyoko aveva la sensazione che ci fosse un significato nascosto. «Voglio restare qui per un altro giorno.» disse mentre guardava altrove, incapace di incrociare il suo sguardo. Rimase a bocca aperta quando lui le si avvicin? all’improvviso. «Cos’hai di pi? importante da fare che trovare i talismani, rimetterli insieme e impedire a Hyakuhei di portare qui i demoni?» le chiese, avvicinandosi ancora di pi? e facendola indietreggiare di nuovo. I suoi occhi avevano un’espressione pericolosa ma Kyoko riusciva a percepire qualcos’altro nascosto. Era troppo, troppo vicino. Il suo sguardo si pos? sulle labbra di lui per poi tornare alle scintille d’argento che ora sconvolgevano le sue iridi dorate. Era la sua immaginazione o lui si stava avvicinando? Oh no! Non gli avrebbe permesso di prendersi ancora gioco di lei. «Toya, vattene!» la voce di Kyoko era pi? forte e gli occhi di Toya iniziarono a stringersi. «Esci subito e non tornare se non sei invitato!» grid?, indicando la finestra. Toya avanzava mentre Kyoko indietreggiava, ma questa volta trov? il muro. «Perch? non puoi dirmi il motivo per cui non sei pronta a tornare adesso? Cosa c’? di cos? importante da farti abbandonare tutti?». Kyoko lo fiss?, adesso i loro volti erano solo a un soffio di distanza l’uno dall’altro. Lui poggi? una mano al muro per intrappolarla mentre si sporgeva in avanti. Kyoko si morse il labbro inferiore. Che cosa stava succedendo? Toya non aveva mai agito in quel modo prima d’ora. Proprio in quel momento lo sorprese a guardarle le labbra con uno sguardo determinato e improvvisamente si dimentic? di respirare. Non voleva che lei restasse da questa parte del Cuore del Tempo. Voleva portarla lontano da quello stupido di Tasuki ma, per ora, lei non era disposta a farlo. La spinse contro il muro, in un punto in cui lei non poteva sottrarsi. Era chiaro e semplice… non voleva che uscisse con Tasuki. Lo sguardo si pos? sulle sue labbra, ricordando il bacio che gli aveva dato sotto l’effetto dell’incantesimo. Si chiese se lo avrebbe baciato cos? senza l’influenza di un incantesimo. Senza pensare alle conseguenze, Toya abbass? la testa e cattur? le sue labbra in un bacio affamato, cercando di farle capire che non voleva che rimanesse l?, ma che tornasse con lui. Poich? non riusciva a dirglielo con le parole, premette il proprio corpo contro il suo, facendola sussultare. Colse l’occasione e intensific? il bacio gi? possente, gustando la dolcezza che gi? conosceva. Il suo corpo era come in fiamme mentre cercava di scoprire ogni luogo nascosto che riusciva a trovare. Il desiderio improvviso di entrare in lei emerse nel suo sangue guardiano, cercando di prendere il controllo della sua mente. Premendo la coscia tra le sue gambe, il suo corpo si muoveva a un ritmo che gli stava togliendo il fiato. Strane sensazioni scuotevano il corpo di Kyoko e lei cap? che doveva fermarlo subito… o le cose sarebbero andare troppo oltre. Lo spinse con tutte le sue forze, sperando che non le avrebbe opposto resistenza questa volta. Rilasciandola con un ringhio, Toya fece un passo indietro, respirando affannosamente e cercando di non perdere il controllo. «Kyoko, io voglio solo che tu venga con me». Le sue parole, pronunciate dolcemente, erano piene di dolore per il rifiuto. La frangetta gli era ricaduta davanti agli occhi, nascondendo tutte le sue emozioni. Lei scivol? dietro l’anta dell’armadio e prese una camicia, indossandola in fretta. Quando fece un passo indietro, Toya era sparito. Sospir?, poi trasal? quando sent? sua madre bussare alla porta. «Kyoko, ? arrivato Tasuki. Gli ho detto di aspettare e che sarai pronta tra un attimo, okay?» la voce dolce di sua madre la raggiunse. Kyoko diede un’ultima occhiata alla finestra, poi di nuovo allo specchio. Si port? le dita alle labbra, sentendo ancora il formicolio di quel bacio cos? infiammato. Con un sospiro di sconfitta, chiuse l’armadio e scese. Non trovando Tasuki in casa, si avvicin? alla porta e lo trov? fuori. Toya vide Tasuki e Kyoko salutarsi. Rimanendo sull’albero, si allung?, afferr? un ramo di modeste dimensioni e lo lanci? verso Tasuki, colpendolo dietro la testa. «Ahi.» borbott? il ragazzo, massaggiandosi la nuca e guardandosi intorno confuso. Non vedendo altri oggetti volanti, si gir? di nuovo verso Kyoko. «Sei pronta? Ho pensato che potremmo vedere un film e poi mangiare qualcosa.». Kyoko annu? e gli prese la mano, portandolo lontano da casa prima che Toya decidesse di lanciargli qualcosa che avrebbe davvero potuto ferirlo sul serio. ***** Pi? tardi, Tasuki riaccompagn? Kyoko a casa. Ridevano di gusto quando giunsero alla porta d’ingresso. «Tasuki, non ti ringrazier? mai abbastanza. Sono stata benissimo.». Gli sorrise, vedendo quanto lui fosse felice. Si era davvero divertita. Tasuki le si avvicin?, accorciando la distanza finch? i loro respiri non furono quasi vicini. «Kyoko, posso darti il bacio della buona notte?» le chiese a bassa voce sapendo che, in qualche modo, lei stava per sparire di nuovo. Kyoko si guard? intorno con circospezione, sperando che nessuno stesse guardando. Annu? pensando: “Perch? no… gli altri mi hanno baciata, perch? non lasciare che anche Tasuki lo faccia, visto che ? pi? gentile di loro?”. Alz? il viso verso di lui e chiuse gli occhi in attesa. Sentendo le sue labbra scivolarle sulla guancia in un bacio innocente, apr? subito gli occhi per vederlo arrossire mentre la ringraziava e se ne and?. Kyoko rimase l? a pensare quanto fosse divertente la cosa. L’unica persona a cui aveva dato il permesso di baciarla non le aveva nemmeno dato un bacio vero. Ridacchi? tra s?, girandosi per entrare in casa. Si sentiva meglio riguardo tutto ci? che era accaduto negli ultimi due giorni. Si sentiva anche pronta ad affrontare di nuovo il gruppo, cos? inizi? a preparare una borsa da portare via. Aveva promesso a Suki che avrebbe portato loro qualcosa di buono. E poi, Toya aveva ragione. Non doveva essere cos? egoista da farli aspettare. Infil? nella borsa pi? cose che potesse e scrisse un messaggio dicendo alla sua famiglia che stava tornando nell’altro mondo e che sarebbe ritornata il prima possibile. Avrebbero capito… come sempre. ***** Dopo aver baciato Kyoko, Toya era tornato al campo dagli altri erano, decidendo di non pensarci pi?. Non aveva intenzione di pensare al fatto che lei fosse uscita con quel tizio. Non poteva fregargliene di meno. Si mise a camminare rabbiosamente avanti e indietro accanto al fuoco che avevano preparato per la notte. Kamui lo guard? con diffidenza, massaggiandosi ancora la testa dove lo aveva colpito poco prima. Gli aveva solo chiesto se Kyoko stava bene… Toya non avrebbe dovuto colpirlo. Suki guard? Shinbe e alz? le spalle quando lui trov? il coraggio di chiedere: «Toya, ti ha detto per caso quando sarebbe tornata?». Toya si volt? e strinse gli occhi verso Shinbe. «Come diavolo faccio a saperlo? Non sta parlando con me in questo momento e, per quanto mi riguarda, non mi interessa quello che fa.». Continu? a camminare avanti e indietro. Shinbe sorrise, «S?, ci siamo accorti che non ti interessa dal modo in cui stai consumando il terreno con i tuoi passi.». «Sta’ zitto.» rispose Toya, consapevole che non l’avrebbe data a bere a nessuno… neanche a se stesso. Se avesse saputo che non lo avrebbe respinto, le avrebbe detto quello che provava per lei. In quel momento, ci? che gli dava pi? fastidio era il fatto che avrebbe potuto perderla. Era pi? spaventoso di qualsiasi altra cosa. Smise di camminare vedendo il solco che Shinbe aveva appena indicato e sospir?. Non lo aveva mai detto ad alta voce n? in mente prima d’ora, ma Kyoko era parte di lui e questo lo faceva impazzire. Toya se ne and? a passo veloce per controllare il santuario e vedere se era tornata. ***** Kyoko usc? dal portale del tempo cos? rapidamente che la pesantezza del suo zaino le fece perdere l’equilibrio. Poco prima che cadesse, una mano si allung? e la sostenne. Kyoko vide Kyou che era l?, illuminato dalla luce della luna, regale come un principe. Perch? continuava a comparire in quel modo? Allontanandosi da lui, deglut? nervosamente. «Kyou, che ci fai qui?». Quell’abitudine di avvicinarsi a lei furtivamente stava iniziando a sfuggire di mano. Kyou osserv? le emozioni che le scorrevano sul viso, notando meraviglia e una traccia di paura nei suoi occhi. Sapeva che aveva paura di lui e non gli importava perch? era solo una timida paura, poich? non le avrebbe fatto del male. Lui glielo avrebbe fatto capire pian piano. Senza voltarsi, guard? la statua vergine e poi di nuovo lei. «Perch? sei andata a casa, sapendo che il Cuore di Cristallo Protettore ? ancora qui?», il suo tono era pacato. Kyoko si morse il labbro. Non voleva che nessuno lo sapesse. «Io… mi sentivo in imbarazzo.». Per qualche ragione, non riusc? a mentire fissando quegli occhi dorati. «Fai bene a non mentirmi, sacerdotessa.» la voce di Kyou sembrava quasi seducente e Kyoko si sentiva come se stesse cercando di attirarla a s?. Come faceva a sapere che stava pensando di mentirgli? Lei sapeva che non le avrebbe fatto del male. «Non dovresti mai sentire il bisogno di mentirmi. Dopotutto, non sono uno dei tuoi guardiani?». “Ci risiamo.” pens? Kyoko, “? come se stesse leggendo la mia mente.”. Rimase a bocca aperta mentre lo guardava. Cerc? di non pensarci ma il ricordo le balen? nelle mante. Il bacio che avevano condiviso, mentre lei era sotto l’effetto dell’incantesimo d’amore. Kyoko non riusciva a distogliere lo sguardo da lui mentre ricordava il suo sapore e il modo in cui le teneva una coscia tra le gambe. Sent? una scossa di calore attraversarla a quel ricordo e arross? quando lo sguardo si abbass? sulle sue labbra perfette. Sussult? quando lui allung? una mano e la strinse tra le braccia, premendo quelle magiche labbra sulle sue in un bacio che le tolse il respiro. Non appena inizi? a rispondere al bacio, lui la lasci? e lei alz? lo sguardo per vedere i suoi occhi diventare oro scuro. «Perch? fai cos?, Kyou?» chiese lei con voce tremante. «Non mi conosci neanche, n? tanto meno io. Hai anche cercato di uccidermi quando sono arrivata qua con il Cuore di Cristallo Protettore. Dicesti che non ero altro che un essere umano e indegno. Allora perch? adesso ti comporti cos??». In un istante, Kyou la prese e la guard? negli occhi «Se avessi voluto ucciderti… lo avrei gi? fatto.». Kyoko sentiva il cuore batterle nel petto. Lo guard? negli occhi, solitamente glaciali, e le parve di vedere un accenno di emozione che lui nascose rapidamente. Stringendola ancora di pi?, Kyou la rimprover?: «Non pensare di sapere che cosa provo.». Le strofin? le labbra sulla guancia, stringendola sempre di pi?. Avrebbe alimentato il fuoco che c’era in lei finch? non si sarebbe arresa. «Presto capirai fino a che punto pu? amare un guardiano.». Detto questo, cattur? le sue labbra in un altro bacio che le accese l’anima di desiderio… o era puro bisogno? Poi si scost? e le accarezz? una guancia delicatamente, come una piuma. Kyoko era sbalordita da come un tale potente Signore dei guardiani, in grado di uccidere cos? tante persone, potesse essere cos? gentile. Quand’? che aveva iniziato a guardare Kyou in una luce diversa? Lo osserv? dubbiosa, chiedendosi che cosa lo avesse cambiato. «Che cosa vuoi da me, Kyou?» gli chiese in un sussurro. Passandole le dita tra i capelli, lui scost? una ciocca e avvicin? una guancia alla sua, sussurrandole all’orecchio: «Io avr? tutto di te.». Il suo respiro era cos? caldo sulla pelle ed era cos? piacevole. Kyoko chiuse gli occhi e sospir?. Un accenno di sorriso apparve sulle labbra di Kyou mentre la guardava chiudere gli occhi, ma il suo sorriso si spense quando sent? un odore che si stava avvicinando. La mise a sedere su una delle pietre circostanti e, senza aggiungere altro, la lasci? seduta l? frastornata, sapendo che Toya l’avrebbe trovata mentre lei era ancora l? a desiderare lui. Kyoko era ancora in stato confusionale quando Toya entr? nella radura. Emise un ringhio cupo mentre guardava le piume dorate che piovevano intorno a lei. Guardandola fissa, si avvicin? lentamente. Sembrava mezza addormentata. Toya restrinse lo sguardo verso il cielo in segno di avvertimento. Kyou stava giocando a un gioco pericoloso e a lui non piaceva. Sapeva che suo fratello si stava prendendo gioco di lui, apparendo e scomparendo a proprio piacimento. Cap? che non era intimidito dalla sua vicinanza a Kyoko. Molto tempo prima, Tadamichi aveva cercato di convincere Hyakuhei a condividere la sacerdotessa e Toya sapeva che Kyou aveva la stessa intenzione, ma lui non voleva condividere Kyoko con lui n? con nessun altro. E pensava che neanche Kyoko lo avrebbe voluto. «Io l’ho amata per primo.» confess? Toya a bassa voce, sapendo che lei non lo avrebbe sentito, in quel momento. «Kyou e i suoi maledetti incantesimi.». Allung? la mano per toccarle la guancia ma, prima di raggiungere il suo obiettivo, strinse il pugno e lo abbass?. Invece, afferr? lo zaino di Kyoko e la aiut? a scendere dalla roccia. Prendendola per mano, la condusse al campo senza dire una parola. Presto, pens? Toya, molto presto avrebbero dovuto parlare… e questa volta lei avrebbe ascoltato ogni sua maledetta parola. Capitolo 6 “Oltre la gelosia” Kyoko si sentiva ancora come se fosse in trance, ma i sentimenti che stava provando erano cos? belli che non le importava. Che cosa le aveva fatto Kyou? Era come se… poco a poco stesse pianificando qualcosa di molto pi? grande, la stesse preparando per qualcosa. Oppure la stava facendo eccitare. Kyoko si guard? la mano. Si tenevano per mano? Segu? il braccio con lo sguardo fino al volto di Toya. Toya le teneva la mano? Sorrise, poi pens? tra s?: “Quando ? arrivato?”. Scuotendo la testa per eliminare ogni residuo di confusione, lo guard? disorientata. Il suo sguardo sembrava un po’ pi? tenero di prima… e anche pi? preoccupato. «Toya, che succede? Perch? mi sento come se stessi uscendo da una nebbia fitta o qualcosa del genere?». Quando lui non rispose ritrasse la mano, costringendolo a lasciarla andare o a rispondere alla sua domanda. Dandole le spalle, lui le lasci? la mano e fece un altro passo, ma a quello successivo vacill?. «Kyoko, penso che dovremmo rimandare questa conversazione.». le disse senza voltarsi. Non se la sentiva di guardarla negli occhi in quel momento, visto il suo improvviso cambiamento di umore. Doveva parlarle di lui e del suo prepotente fratello ma, in quel momento, al culmine della gelosia, non era certo di potersi controllare. «Andiamo.» aggiunse, cercando di sembrare irritato con lei cos? non avrebbe insistito. Kyoko non voleva rinunciare cos? facilmente, dopotutto… si trattava di lei e aveva bisogno di risposte. L’ultima cosa di cui aveva bisogno era rendersi di nuovo ridicola senza neanche saperlo. «Toya, perch? Kyou mi insegue?». Parlava a bassa voce, ma le parole suonarono alle orecchie di Toya come una minaccia. Ringhi? silenziosamente al pensiero di Kyou che voleva Kyoko, e lei era l? che aspettava una risposta. Incapace di combattere il desiderio che pulsava sotto la propria pelle, Toya si volt? e la strinse in un caldo abbraccio… poi, altrettanto rapidamente, la lasci? andare, facendo un passo indietro e abbassando la testa sconfitta in silenzio. «Dobbiamo parlarne proprio adesso?» le chiese guardandola, per poi allontanare rapidamente gli occhi dal suo sguardo curioso. Kyoko sospir?, «Era quello che temevo, stupido. Non riesci pi? neanche a guardarmi negli occhi. Hai odiato cos? tanto quel bacio che adesso non vuoi avere niente a che fare con me, vero?». Strinse i pugni e alz? il mento in segno di sfida, «Beh, non m’importa cosa pensi di me. Solo perch? non ti ? piaciuto baciarmi, non significa che agli altri non piacer?.». Prima di rendersene conto, si ritrov? stretta tra le braccia di Toya, che le cattur? possessivamente le labbra. Gli affond? le dita tra i capelli, nel tentativo di impedire alle proprie deboli ginocchia di cedere. Lui la voleva, in modo spaventoso a volte. Toya cerc? di riprendere il controllo. Quando aveva detto che agli altri sarebbe piaciuto baciarla, gli era venuta voglia di farle dimenticare gli altri baci. Rilasci? le sue labbra, i loro sguardi s’incrociarono in una guerra silenziosa e un’ondata di possessivit? lo attravers?. «Kyoko, io adoro i tuoi baci.». Il suo sguardo cadde di nuovo sulle labbra rosa che aveva appena lasciato libere. Kyoko sent? il cuore correre verso Toya, lo desiderava. Non le importava, non avrebbe mai potuto continuare a essere arrabbiata con lui. Scrut? il suo sguardo dorato, vedendo le scintille d’argento lottare per il controllo, ma qualcosa interferiva con i suoi sensi… dicendole che non erano soli. Toya sent? Kyoko irrigidirsi e pens? che fosse perch? le aveva detto che gli piacevano i suoi baci, finch? non la vide girarsi e guardare dietro di lui. La lasci? andare e si volt? in fretta, non sapendo cosa aspettarsi. Le ombre nel buio presero forma con movimenti distorti. «Demoni-ombra? Qui?» sussurr?. Appena lui pronunci? quelle parole, le ombre cominciarono a dileguarsi, quasi sfidandolo a seguirle. «Torna al campo dagli altri, l? ? pi? sicuro.» indic? in direzione del campo, poi spar? nella foresta per non perderle di vista. Ne sentiva solo due, ma non era comunque un buon segno che stessero spiando Kyoko. Si chiese se Hyakuhei fosse pi? vicino di quanto pensassero. Kyoko non aveva avuto il tempo di dire nulla prima che lui sparisse, cos? si diresse verso il campo, pensando che forse Toya non la voleva tra i piedi. Dopotutto, erano solo un paio di demoni-ombra e, in un numero cos? esiguo, erano praticamente innocui. «E va bene!» sbott? Kyoko in silenzio. «Va bene… la prossima volta che penser? di baciarmi, lo metto al tappeto.». Si stamp? un sorriso sul viso mentre entrava nel campo. Kamui fu il primo a vedere Kyoko e si avvicin? rapidamente, stringendola in un caloroso abbraccio. «Guardate, ragazzi, Kyoko ? tornata!». Le diede un bacio sulla guancia e le fece l’occhiolino. Suki sorrise, felice di vedere che era finalmente tornata, ma Shinbe restrinse lo sguardo per il bacio che Kamui le aveva appena dato. Che diavolo aveva nella testa quel ragazzo? Toya lo avrebbe ucciso. «Mi dispiace di avervi fatto aspettare tanto, ma adesso sono tornata e sto bene quindi non preoccupatevi, okay? Ah, vi ho portato un po’ di cose buone.». Prese lo zaino e inizi? a rovistare, distribuendo a ciascuno le sue cose preferite. Erano tutti seduti l? sorridenti, a mangiare cose buone e a bere soda come se non gli importasse del mondo. Tutti tranne Shinbe, che guardava la foresta chiedendosi cosa ci fosse di cos? importante da portare Toya a lasciare Kyoko da sola. ***** Toya aveva seguito i due demoni-ombra, sapendo che lo stavano volutamente allontanando dagli altri. Non gli importava se era una trappola e sperava quasi che lo fosse… visto lo stato d’animo in cui era. Vedendo i demoni-ombra svanire nel terreno proprio di fronte a lui, ringhi? fermandosi di colpo. Prima che potesse fare qualsiasi cosa, il vento aument? cos? tanto che poteva significare solo una cosa. Dietro quell’apparizione c’era Amni, il demone servitore di Hyakuhei, che aveva la capacit? di usare la magia del vento. «Vieni fuori, bastardo.». Amni discese mentre i venti vorticavano intorno a lui e le correnti obbedivano al suo comando. Le sue labbra accennarono un sorriso, mentre i suoi lunghi capelli biondi ondeggiavano in aria quando il vento divenne meno impetuoso. «La sacerdotessa ti rende debole, guardiano.». Amni afferr? la sua spada del vento e si spost? con un colpo verso il basso, rilasciando una potente folata ai piedi di Toya, facendogli volare in faccia polvere e detriti. «O sono le sue labbra a renderti debole?» lo derise, reclamando la sua totale attenzione su ci? che stava per dirgli. I pugnali gemelli apparvero e Toya li incroci? rapidamente proprio mentre i detriti volavano verso di lui, per trasformarli in cenere appena toccavano la barriera creata dalle lame. Guardando attraverso il turbinio blu elettrico della barriera, restrinse lo sguardo sul tirapiedi di suo zio, chiedendosi che cosa volesse. Il ragazzo era un enigma, a volte, e in quel momento Toya sapeva che stava solo giocando, invece di attaccarlo davvero. «Sputa il rospo, Amni… o giuro che ti rimander? da Hyakuhei a pezzi.». Gli occhi azzurri di Amni s’illuminarono mentre inviava un altro soffio di vento pericoloso verso Toya. «Tuo zio ha trovato pi? della met? dei talismani.». Si libr? di nuovo in aria per sfuggire al ghiaccio che si stava formando sul terreno sottostante a causa del pugnale di ghiaccio di Toya. «I guardiani hanno l’altra met?. Non ne restano molti altri da trovare.». «Dimmi qualcosa che non so gi?, dannato sbruffone!» ringhi? Toya attaccando Amni, ma il vento allontan? il ragazzo per poi riavvicinarlo quando le fiamme svanirono. Vedendo che Toya stava perdendo la pazienza, Amni gli invi? un potente soffio e grid?: «Toya, fa’ attenzione!». Era gi? abbastanza terribile che Hyakuhei lo avrebbe ucciso se avesse saputo che era l? a svelare segreti al nemico, ma sarebbe stato ancora peggio se Hyakuhei avesse ottenuto il potere del Cuore di Cristallo Protettore. Se il suo padrone avesse ottenuto un tale potere… Amni sapeva che non sarebbe mai stato libero dalle catene che lo tenevano schiavo del mostro che il signore dei guardiani era diventato. «Hyakuhei ha un piccolo problema.» sogghign? Amni in modo ingannevole. «Ha bisogno di una sacerdotessa che lo aiuti a riunire di nuovo i talismani.». Toya osservava Amni, cercando di capire a cosa si stesse riferendo e poi cap?. «Kyoko!». Si volt? per andarsene, ma la voce di Amni lo ferm? con un ultimo avvertimento. Uno sguardo solenne balen? sul volto di Amni, «Toya, se Hyakuhei ottenesse il potere del Cuore di Cristallo Protettore… tu perderesti la sacerdotessa.». ***** Kyoko decise di comportarsi come se niente fosse. “Andr? tutto bene finch? nessuno prover? a baciarmi di nuovo.” pens? tra s?. Estraendo una soda dalla borsa e poggiandola accanto a s?, si allung? di nuovo e tir? fuori un sacchetto di patatine, poggiandolo accanto alla bevanda. Rise quando Kamui apr? la propria bibita e quasi se la vers? addosso. Toya sent? la risata di Kyoko mentre si avvicinava al campo. Amava sentire la sua risata. Era un suono che solo lei poteva emettere. Entr? nel campo e li vide mangiare le cose portate da Kyoko. Guardandola, i suoi occhi s’intenerirono quando lei indic? il sacchetto di patatine e la soda accanto a s?. «Ecco, ti ho conservato questi.» gli sorrise, decidendo di ignorare cos’era accaduto poco prima. Toya si avvicin? lentamente, sedendosi accanto a lei per prendere le patatine e la bibita, non sapendo se fidarsi di quel sorriso oppure no. I suoi pensieri erano ancora fissi sulle parole che Amni aveva detto. “Se Hyakuhei ottenesse il potere del Cuore di Cristallo Protettore… tu perderai la sacerdotessa.”. Riport? l’attenzione su Kyoko quando sent? il suo battito cardiaco cambiare e iniziare ad accelerare. Kyoko si alz? facendo cadere la bevanda a terra, diventando pallida mentre si girava verso il villaggio pi? vicino. Sapeva di essere quasi sempre debole e indifesa, ma quello era un potere che aveva acquisito nel momento in cui aveva toccato le mani della statua vergine nel suo cortile. Li sentiva… i demoni… il male, ovunque. «Il villaggio… Sennin…» sussurr?, poi inizi? a correre. «Dobbiamo salvarli!». Toya la afferr?, facendola salire sulla propria schiena, e in pochi minuti raggiunsero il ciglio della scogliera che si affacciava sul villaggio. Vedendo una nuvola minacciosa incombere su di esso, tutti fecero una pausa prima di scattare di nuovo. «Presto, Toya!» insist? Kyoko con ansia, poi si volt? verso gli altri. Kaen si era gi? trasformato in drago e Suki e Shinbe lo cavalcavano. Suki preg? silenziosamente di arrivare in tempo per salvare il villaggio e suo padre. Le labbra di Shinbe si assottigliarono, stringendo Suki in un braccio protettivo mentre si dirigevano verso un pericolo sconosciuto. Toya acceler? e Kyoko si aggrapp? saldamente a lui. «Quanti talismani riesci a sentire?». Aveva un brutto presentimento, ma questa volta avrebbe tenuto Kyoko con s? in modo da poterla proteggere. Per un attimo serr? le mani sotto le ginocchia di lei mentre volava tra gli alberi, avvicinandosi al villaggio. Kyoko chiuse gli occhi, cercando di concentrarsi. «Ne sento un paio proprio davanti a noi. Ma sono pi? grandi del normale e molto potenti. Ne sento altri a destra e si muovono molto velocemente verso gli altri.». Si accigli?, notando la differenza. Una serie di talismani era oscura, ma l’altra no. Kyoko apr? gli occhi e si trov? davanti al villaggio. Sennin era l? con alcuni uomini, cercavano di difendere il villaggio da un demone gigante che aveva demoni simili a serpenti attaccati al corpo. La creatura lanciava i serpenti agli abitanti del villaggio, ridendo follemente quando essi si attaccavano agli umani e gli facevano fare ci? che volevano come se fossero marionette. Con orrore, vide che gli abitanti del villaggio cominciavano a combattere tra di loro. Toya fece sedere Kyoko ai suoi piedi mentre Suki e Shinbe saltarono gi? da Kaen. Kamui rimase con il drago per affiancarlo e creare una linea di difesa. Kyoko afferr? la balestra e la punt? quando il feroce demone rivolse la propria attenzione sui nuovi arrivati. Tutti erano al proprio posto finch? Toya non balz? in avanti, cercando di tagliare il corpo del demone a met?. Il demone si scans?, girandosi e facendolo cadere con un folle ruggito. Il guardiano d’argento fin? a terra con un rumore di ossa rotte. Quando Kyoko url? il nome di Toya, fece girare l’enorme demone verso di lei. Tese subito una freccia eterea contro la balestra, cercando i talismani che sapeva erano nascosti da qualche parte nel suo corpo massiccio. Vedendone uno nel suo braccio sinistro, prese la mira ma lo manc? quando lui avvolse il braccio attorno a Toya. Toya si liber? ma il demone, vedendo la freccia magica sfiorargli il braccio, si gir? verso Kyoko con occhi rosso rubino. Con una orribile voce roca ringhi?: «Dunque sei tu la sacerdotessa che pu? vedere i talismani.». Poi si diresse verso di lei, lanciando un gruppo di serpenti verso Toya per tenerlo occupato. Suki e Shinbe si misero tra Kyoko e il demone. Suki prese la sua baionetta e Shinbe us? il suo bastone per distruggere i serpenti che il demone lanciava, ma la creatura orrenda non si placava. Kyoko punt? un’altra freccia eterea quando il demone colp? Suki e Shinbe con un solo movimento della sua enorme mano. Vedendo i suoi amici sbalzati in aria, una scossa di rabbia la pervase, facendole scoccare la freccia che sibil? in aria e colp? il talismano nella parte superiore del braccio, facendo infuriare il demone. Urlando di rabbia, il mostro si volt? verso Kyoko. Proprio mentre le lanciava almeno due dozzine di serpenti dagli occhi rossi, una sagoma afferr? Kyoko per la vita e la allontan? dalla traiettoria. Quando mise a fuoco, Kyoko vide Kotaro che la teneva tra le braccia, sorridendole. Ricambi? il suo sorriso con gratitudine. Le aveva appena salvato la vita… ancora una volta. Guardando dietro di lui, Kyoko vide Toya con i pugnali in mano e l’argento negli occhi. Con un urlo vibrante, lui lanci? fuoco e ghiaccio verso il mostro. Tutti i rumori della battaglia cessarono. Tutti guardavano a bocca aperta mentre i movimenti del demone si fermavano. Sulla sua pelle verdastra si formarono cristalli di ghiaccio che poi divennero fiamme mentre il suo corpo si frantumava. I pezzi ricadevano colpendo il suolo come vetro scintillante. Toya entr? in azione, afferrando i talismani in modo che la bestia non potesse recuperarli. Quando distrusse il demone, i serpenti strisciarono via lasciando la gente del villaggio che si guardava intorno confusa. Toya non rimase a guardare cosa successe dopo. Una gelosia fulminante lo attravers? come una freccia. Corse dritto verso Kotaro, che teneva Kyoko in modo cos? fastidiosamente dolce. «Mettila subito gi?!» la tempra di Toya esplose. Aveva evitato a stento di essere sbalzato via da quel demone, ma non aveva intenzione di lasciare che Kotaro toccasse Kyoko. La prossima mossa di quello sbruffone sarebbe stata baciarla di nuovo, ovviamente. Sentendo la rabbia scorrergli nelle vene per l’ingratitudine di Toya, Kotaro url?: «Tu non sei in grado di proteggerla, quindi lo far? io! Un giorno sar? la mia compagna e io sono stanco di te che la metti continuamente in pericolo! Idiota!». I suoi occhi blu di ghiaccio si scontrarono con le scintille argentate che ancora imperversavano nelle iridi dorate di Toya. Toya cerc? di sottrarre Kyoko dalle braccia di Kotaro, ma l’altro si mosse in fretta come un lampo e spar?. «Gi? le mani dalla mia donna, idiota di ghiaccio!». Kotaro gli sorrise a distanza. Inutile dire che Kyoko si sentiva ironicamente a disagio. Guard? Kotaro cercando di sdrammatizzare. «Kotaro, puoi mettermi gi? ora. Grazie per avermi salvata.». Gli rivolse un sorriso cordiale, sapendo che l’avrebbe assecondata. Kotaro la guard?, un po’ divertito dalla sua richiesta, ma la mise in piedi per poi farla girare verso di s?, attirandola in un abbraccio stretto. «Kyoko, mi dispiace di averti lasciata nelle mani di “respiro di ghiaccio”. Se avessi saputo che non era in grado di prendersi cura di te, ti avrei portata con me.». Guardandolo nei suoi scintillanti occhi blu, cap? che lui pensava ogni singola parola che aveva detto. La sua presa la teneva serrata protettivamente. Le labbra di Kyoko si dischiusero quando sent? Toya ringhiare in tono di avvertimento dietro di lei, e gentilmente spinse indietro Kotaro. «Kotaro, va tutto bene. Devo aiutare a combattere Hyakuhei. Sai che devo raccogliere i talismani e rimetterli insieme, ricordi?». Kyoko lo guard? con curiosit?, sperando che avrebbe capito. Poi si azzard? a dire: «Sono contenta che tu ci stia aiutando, cos? finiremo prima.». Sperava di averlo placato abbastanza da non fargli iniziare una lotta con Toya. Riusciva a percepire i frammenti che lui portava con s? e sapeva che era stato fortunato a raccoglierli senza il gruppo. Kotaro sent? aumentare il calore sulle guance. Sporgendosi, la baci? sulla guancia e sussurr?: «Trover? Hyakuhei per te, mia cara Kyoko, cos? potremo stare insieme.». Le mise qualcosa in mano e vi strinse le dita attorno. Êîíåö îçíàêîìèòåëüíîãî ôðàãìåíòà. Òåêñò ïðåäîñòàâëåí ÎÎÎ «ËèòÐåñ». Ïðî÷èòàéòå ýòó êíèãó öåëèêîì, êóïèâ ïîëíóþ ëåãàëüíóþ âåðñèþ (https://www.litres.ru/pages/biblio_book/?art=57160201&lfrom=688855901) íà ËèòÐåñ. Áåçîïàñíî îïëàòèòü êíèãó ìîæíî áàíêîâñêîé êàðòîé Visa, MasterCard, Maestro, ñî ñ÷åòà ìîáèëüíîãî òåëåôîíà, ñ ïëàòåæíîãî òåðìèíàëà, â ñàëîíå ÌÒÑ èëè Ñâÿçíîé, ÷åðåç PayPal, WebMoney, ßíäåêñ.Äåíüãè, QIWI Êîøåëåê, áîíóñíûìè êàðòàìè èëè äðóãèì óäîáíûì Âàì ñïîñîáîì.
Íàø ëèòåðàòóðíûé æóðíàë Ëó÷øåå ìåñòî äëÿ ðàçìåùåíèÿ ñâîèõ ïðîèçâåäåíèé ìîëîäûìè àâòîðàìè, ïîýòàìè; äëÿ ðåàëèçàöèè ñâîèõ òâîð÷åñêèõ èäåé è äëÿ òîãî, ÷òîáû âàøè ïðîèçâåäåíèÿ ñòàëè ïîïóëÿðíûìè è ÷èòàåìûìè. Åñëè âû, íåèçâåñòíûé ñîâðåìåííûé ïîýò èëè çàèíòåðåñîâàííûé ÷èòàòåëü - Âàñ æä¸ò íàø ëèòåðàòóðíûé æóðíàë.