Àëåêñåé Íàñò. Çàáàâêè äëÿ ìàëûøåé. «ÁÇÛÊ». Îòäûõàë â äåðåâíå ÿ. Ðàññêàçàëè ìíå äðóçüÿ, Òî, ÷òî ñëåïåíü – ýòî ÁÇÛÊ! Ýòîò ÁÇÛÊ Óêóñèë ìåíÿ â ÿçûê! : : : : «Ëÿãóøêà è êîìàð» Áîëîòíàÿ ëÿãóøêà Îõîòèëàñü ñ óòðà, Òîëñòóøêà-ïîïðûãóøêà Ëîâèëà êîìàðà. À ìàëåíüêèé ïîñòðåë Èñêóñàë êâàêóøêó, È ñûòûé óëåòåë… : : : :

Detective pazzo. Detective divertente

Detective pazzo. Detective divertente StaVl Zosimov Premudroslovsky In Inghilterra c’? un detective, Sherlock Holmes e il dottor Watson; In Europa – Hercule Poirot e Hastings; negli Stati Uniti, Niro Wolfe e Archie Goodwin.E qui, i russi, questo ? il generale distrettuale Klop e il suo cattivo assistente, il caporale, Incifalapat.Insieme non si vedranno, ma ci? non impedisce loro di indagare sui casi penali…Questo romanzo ? piaciuto a Putin.#Tutti i diritti riservati. Detective pazzo Detective divertente StaVl Zosimov Premudroslovsky © StaVl Zosimov Premudroslovsky, 2019 ISBN 978-5-0050-9893-1 Created with Ridero smart publishing system CASO ¹1 naso Apulase PRIMO Benvenuto! Passa immediatamente alla descrizione dei principali partecipanti agli eventi da me proposti in questa sezione di casi. Il primo della lista ? il maggiore generale Ottila Aligadzhievich Klop. Di tutti quelli che lo circondavano, non era una crescita standard: novantanove e nove centimetri. Tu chiedi: “Ma come ? stato ammesso ai ranghi dei guardiani dell’ordine, dopo tutto, dopo un metro e mezzo non saranno accettati nell’esercito e senza l’esercito non saranno presi in guardiani…” Ma ? – un caso speciale: i suoi genitori erano, pi? precisamente, sua madre e suo nonno, che lo servirono al posto di suo padre, comuni cittadini della Federazione Russa con radici primordialmente ebraiche. ? solo che sua madre, una volta nell’ultimo millennio, quando il mondo non aveva usato i computer dappertutto e la Grande Unione Sovietica, si un? volontariamente ai ranghi degli assistenti medici degli internazionali, il cui compito era quello di ripulire dopo che i pazienti erano stati svuotati con un solitario. E questo ? accaduto in alcuni paesi africani e le antiche trib? dei pigmei dell’Africa centrale si sono rivelate malate, uno dei quali, o piuttosto il leader stesso, ? il Grande Anziano, centoventimila anni del suo calendario sono vecchi e, poich? i suoi coetanei hanno grugnito (morto) molto tempo fa, perci? quelli che ricordavano la sua nascita non lo erano e fu in grado di affermare che sua madre ? il Sole, e suo padre ? la Luna, ecc. ecc. Certo, la futura madre di Ottila non credeva in questa fiaba, ma non la offendeva, sorrideva e annuiva al Grande Vecchio Timer di tutto il Popolo della Terra. Dopo aver ricevuto le prelibatezze della leader, erano deliziosamente allettanti esotici: occhi di bisonte fritti in salsa all’aglio, uova affumicate di un elefante con salmone al cioccolato, borscht di sangue fresco di un paramedico Ivan Kozimovich Pupkin, che era improvvisamente scomparso alla vigilia e il succo di frutti di Koki il terzo… In generale, la madre incinta si ? svegliata e quindi la sua vita non ? stata pi? di particolare interesse. E secondo la legislazione della trib? dei Pigmei, l’altezza media di un soldato e custode dell’ordine era di almeno ottanta centimetri e non pi? di un metro cinque e mezzo centimetri, quindi, fu quindi portato alla loro polizia e inviato con lo scambio di esperienze in Russia. Quindi rimase al servizio: ricevette la residenza permanente, come qualsiasi lavoratore ospite, e poich? era contemporaneamente cittadino della Federazione Russa, nessuno poteva espellerlo. In breve, tutto ? possibile nel nostro paese, soprattutto per soldi. Ma ha dovuto passare l’addestramento militare con suo padre nella trib? e riempire l’elefante durante l’esame. Lo affermava il documento presentato nel luogo della domanda, che fu scavato sul ventre di Ottila e approvato dall’UNESCO. Naturalmente, un altro documento era allegato ad esso, anche se ufficiosamente, sembrava un centinaio di dollari. E ancora di pi? nel documento principale ? stato indicato che ha prestato servizio nel grado di generale dell’esercito della divisione nord-sud della trib? chiamata Nakatika Ui Buka. Naturalmente, questo titolo gli ? stato assegnato a causa di suo padre per la vita, specialmente da quando la loro trib? ? stata elencata nelle forze dell’ONU. Il giovane Ottila ha acquisito la seguente esperienza al servizio della trib?, pi? precisamente, ha superato gli esami: tiro con l’arco, lancio di un tomahawk e lezioni di arrampicata su tronchi, che gli hanno permesso di arrampicarsi, sia su piani verticali che con brufoli. Inoltre, poteva lanciare entrambe le gambe sopra le orecchie o qualcun altro e, tenendosi sul pavimento con entrambe le mani, poteva ballare un tip tap, fare una tripla salto mortale su, lateralmente, in avanti, all’indietro e allo stesso tempo, senza toccare il pavimento. Ho imparato a domare gatti, cani e altri animali che mordono e divorano, tra cui zanzare, cimici, pidocchi e orsi grizzly. Dopo che Ottila fu inviata su sua richiesta e a causa della malattia di sua madre, fu inviato al Ministero degli Affari Interni come impiegato – aiutante di Marshall, che non aveva mai visto nei suoi occhi, ma sent? solo la sua voce alla radio e un telefono speciale. Dopo trentadue anni, fu trasferito nel villaggio di Sokolov Ruchey, nella regione di Leningrado, e a San Pietroburgo, la ferrovia di Lyuban, a causa di tagli all’apparato amministrativo. Gli hanno assegnato una capanna, una ex scuola professionale. La prima met? della capanna occupava i locali per l’edilizia abitativa e la seconda era intesa come un punto di forza. E poi Ottila Aligadzhievich si siede nel suo ufficio e redige un rapporto annuale e poi immediatamente. Ha fretta, fa errori, confonde le parole in lingue e ne conosceva una dozzina, tra cui: francese, tribale nativo, cinque diverse lingue sovietiche, latino, russo, letteratura russa, fenya russa, senzatetto russo, lingua dell’interrogante e altre. Scrive, scrive, e poi il figlio di dieci anni viene nel suo ufficio: – Padre? – chiese modestamente infantile al figlio di dieci anni Izya di centotrenta centimetri. – Cosa, figliolo? – senza alzare la testa, rispose il novantanove centimetri di padre Ottil. – Pap?..? – Izya esit?. Mio padre stava ancora scrivendo. – … bene, parli?! chiese il padre. – Pap?, ho guardato la scatola qui, eh?! – E cosa? – Alcune parole non mi sono chiare l?… Ottila guard? suo figlio come un padre, senza abbassare la testa, sollev? le gambe su una sedia speciale con i binari delle scale sulle gambe laterali, si alz?, si volt? e si sedette sul tavolo. Abbracci? affettuosamente suo figlio attraverso gli occhiali, li lasci? cadere sulla punta del naso e chiese, guardandolo negli occhi e non sollevando la testa, il che gli fece male alla testa e il collo era insensibile. Guard? tutti dal basso verso l’alto. Ha inoltre violato la sua posizione civica. E ancora di pi? di fronte a un figlio cresciuto come un bambino normale. E ora, seduto sul tavolo, poteva persino aggrottare le sopracciglia nere. – E quali parole non ti capiscono, figliolo? – Beh..: Presidente, un po ‘di potere, FSB.. che cos’?? Non abbiamo ancora attraversato la storia. ? cos?, fugacemente. – O sei solo una scuola procuratoria durante questo periodo di studio. – il padre sorrise, si tolse gli occhiali e li strinse leggermente in un pugno, che poi si appoggi? al piano del tavolo. Schiaffeggi? suo figlio sulla spalla con l’altra mano e lo strofin? con un’enorme testa calva, che non era umanamente umana. – Beh, ascolta, – sospir? il padre, – il presidente della nostra famiglia sono io, un po ‘di potere ? tua madre. Bene, lei, sai cosa sta facendo… Non permette di indulgere, controlla le lezioni. “Feed”, ha aggiunto Izya. – Non si nutre, ma prepara cibo. – aggiunse il padre. – E poi chi si nutre? Pap? guard? nell’occhio sinistro del nonno con gli occhi stretti, poi nell’occhio destro con gli occhi spalancati, che and? a suo figlio dalla bisnonna, dicono che fosse cinese, ma solo russificata. Cos? reclam? sua moglie; altezza, peso e larghezza della vita in duecento. I capelli biondi e gli occhi azzurri inoltre, a differenza del padre dagli occhi rossi. – Ti do da mangiare! – con orgoglio in un tono di sottotono rispose padre e si gonfi? sul petto. La sua faccia divenne saggia. – E chi ? la nonna? – chiese il figlio, prendendosi il naso. – Non prenderti il naso, figliolo, oggi non ? il giorno dei minatori, – e ha rimosso delicatamente la mano dalla testa di suo figlio, -.. nostra nonna ? il KGB. KGB nativo precedente. – E cos’? il KGB? – Sonny preoccupato. Il padre lasci? la mano di suo figlio e, distogliendo lo sguardo da suo figlio, fiss? come un montone il nuovo cancello, il ritratto di Dzerzhinsky. – Il KGB ? lo stesso dell’FSB. Solo vecchio come una nonna. E giusto, non come adesso, tutto ? corrotto… In generale, la nonna ? il FSB… – KGB … – corresse il figlio e, dopo aver arrotolato una sciabola di moccio secco nella profondit? delle narici, si tir? fuori, lo guard? e, mordendosi le zanne, sput?, arricciando il naso. – Accidenti, salato. – NON mangi le uova che tua madre non ti nutre?! – il padre era indignato. – No, dai da mangiare. – Guadagno con i feed. E la madre cucina e si nutre di ci? che ho guadagnato. Capito – Accettato, compreso, ricezione… – Ben fatto, tuo padre e tu …? Il figlio si alz? al bancone di SMIRNO, mentre il prete lo aveva perforato. – Ben fatto nella stalla, ma io ben fatto.!!.. – .. Stronzo… eh eh eh… Salaga. – Otila diede una pacca sulla nuca delicatamente a suo figlio, ma Izya schiv? e lanci? un contrattacco dritto al centesimo di naso di suo padre, mentre insegnava. – Uh.. – Ottila rallegr?, nascondendo il dolore, la sua mano si limit? a contrarsi e i suoi occhi versarono lacrime, – Beh, allora, ti sta dando da mangiare la madre o no? – Feed. Si nutre deliziosamente … – il figlio cominci? a prenderlo nell’orecchio sinistro … – E poi mia sorella e chi? – E tu e mia sorella?.. E tu sei PERSONE! – il padre sorrise e si mise gli occhiali, scese dal tavolo su una sedia e continu? a scrivere ulteriormente, mettendosi in ginocchio in modo che fosse pi? alto. – E cosa significa allora per la nostra AUTORIT?, quella settimana… questo… ? arrivato un altro presidente …, americano, il KGB sta dormendo e la gente ? preoccupata? – Cos’altro ? un tale presidente? – Gli occhi di pap? spuntarono da sotto gli occhiali. – E quello che si chiude con il Potere nella stanza quando ti siedi in bagno per tre ore,.. – E poi cosa? – .. poi, ridono e rimangono senza fiato, come i gatti di marzo per le strade di notte, poi strillano persino come maialini quando vengono sterilizzati. Ed esci – come dopo un bagno – bagnato. – E dove sono in questo momento? – il padre trem?. – E ti siedi ancora in bagno per un’ora.., e poi, come sempre, urlando: “porta la carta!!!”. – Ecco, piscia!! – fugg? dal sorriso dei denti del generale Klop. – E cos’? una “cagna”? – Non osare dirlo pi?. Buono? – Capito, accettato, Amen. – Mi sono alzato di nuovo, nel bancone di Izza. – Hai una missione di combattimento, per scoprire chi ? questo secondo presidente. – Gi? scoperto. Questo ? il tuo subordinato – Intsefalopath Arutun Karapetovich. – Questo vecchio? Ha trenta anni pi? di lei e quarantatr? anni pi? di me. Ehi… questo ? un pazzo, ? un parente?! – Klop ha appuntato e ha iniziato a scrivere ulteriormente. – Ah ah ah ah!!!! – Dopo un po”, mio padre improvvisamente esplose e quasi scoppi? dalla sua sedia. ? cos? che ha riso, che nemmeno una parola censurata pu? essere spiegata, solo oscenit?. Ma si tenne sulla spalla di suo figlio. – Oh, ah ah, okay, vai, devo lavorare, e quest’altro presidente ha delle uova di gallina in tasca e delle scarpe che sono nel frigorifero. – Hee-hee, – Izya sorrise in silenzio, – e forse un cactus? – Cosa vuoi… Il figlio fu felice e fugg? nella prima met? della capanna. Il secondo protagonista e primo assistente dell’ufficiale di polizia distrettuale, il caporale Intsefalopat Harutun Karapetovich, un ex lavoratore ospite, ottenne un lavoro in pensione di mezza et?, solo a causa della moglie di Ottila, Isolda Fifovna Klop-Poryvaylo. Era tre volte pi? alto del suo capo e cinque volte pi? magro della moglie del suo capo. Il naso ? gobbo, come un’aquila e i baffi, come Budyonny o Barmaley. In generale, il vero figlio delle montagne, che all’inizio della Perestrojka, scendendo per salare, inciamp? e indovin? in una gola, proprio in un vagone merci, aperto senza tetto, con carbone del treno merci Tbilisi – San Pietroburgo. Alla stazione, Lyuban si svegli? e salt?. Lavorava qua e l? finch? non incontr? la moglie del poliziotto distrettuale mentre beveva. Lo raccomand? come cugino del Caucaso. Dopo aver finito il lavoro, Ottila Aligadzhievich Klop, come sempre, scatt? un ritratto fotografico sul tavolo con l’immagine del presidente in carica, lo respir?, lo asciug? sulla manica, lo baci? sulla fronte sulla corona della testa e lo rimise al suo posto giusto nell’angolo destro del tavolo, appoggiandolo su un astuccio con penne, gomma, matite e un pacchetto di giornali pubblicitari tritati gratuiti per l’igiene personale. Odiava la carta igienica. ? sottile e un dito viene costantemente trafitto attraverso di esso nel momento pi? cruciale e quindi devi scrollartelo di dosso. E scuotendolo in uno spazio ristretto, c’? la possibilit? che un dito colpisca un blocco di legno nell’angolo interno di un bagno di strada in stile sovietico e provi dolore, l’istinto ha fatto inumidire il dito malato con saliva calda, invece ha sentito il sapore delle sue feci, che ha indossato per 24 ore, mettendo fuori il bagno per dopo. Per asciugare il sudore dalla fronte, dalle ascelle, dalle braccia, dalle gambe e sotto le uova, dove ha sudato eccezionalmente pesantemente, ha usato un asciugamano per waffle da bagno. Tu chiedi: perch? non uno straccio? La risposta ? semplice: l’asciugamano ? grande e dura a lungo. Era troppo tardi e la famiglia respirava gi? da molto tempo. Ottila, entrando nella parte residenziale della capanna, and? piano piano in cucina, prese una lattina da cinque litri di chiaro di luna dal frigorifero. Confiscato da un sicario locale. La premette sul ventre, prese solo un piattino, nel quale giaceva un pezzo di aringa, morso da una delle famiglie. O forse questa vecchia capra, Intsephalopath, che non si era lavato i denti per tutta la vita e si era semplicemente morso la mascella con la carie. “Ecco perch? ho avuto la carie”, ha spiegato Klopa, “ha baciato Isotta, Isotta e Izyu e Izya mi bacia costantemente le labbra per cinque o quattro portati da scuola una o due volte l’anno. Questo non ? pedofilismo, uno o due … – Ma i denti di Incephalopath erano per lo pi? neri, la canapa e le radici sanguinavano costantemente, ma Harutun non sentiva affatto dolore. Questo difetto del DNA non gli ha fatto del male, ma al contrario ha aiutato con successo nelle indagini. Ottila corrug? e voleva rimettere a posto il piatto, ma socchiudendo gli occhi sul barattolo, decise di non disdegnare. Il chiaro di luna disinfetta tutto. Quindi cambi? idea e and? al tavolo. C’era una piccola TV in cucina, e la accese lungo la strada. Sempre lungo la strada, si avvicin? alla stufa a gas e apr? il coperchio della padella, in piedi in punta di piedi. L’aroma, esausto da esso, ha semplicemente intossicato Ottila e ha immediatamente voluto mangiarne uno. Accolse l’armadio: un piatto, un tavolo, uno shaker, un coltello, un pane, una maionese, una panna acida, un kefir, un airan, un koumiss, un ketchup, una foglia di alloro, una tazza, due cucchiai: grandi e piccoli e, lottando per trovare l’equilibrio, and? al tavolo, si alz? e si stanc?: entrambe le mani erano passate, troppo sovraccaricate e persino dovette usare i gomiti. Tutto compose lentamente ondeggiando. Ottila cerc? di spingere il piatto sul tavolo con il naso, ma il tavolo era pi? alto e i suoi gomiti iniziarono a gonfiarsi. Ottila si gonfi? e appoggi? tutto su una sedia. Quindi si agit? e, spingendo la sedia in modo da poter vedere la TV, in piedi accanto alla sedia, che attualmente ? riqualificato come tavolo da recitazione, in piedi, vers? centocinquanta grammi di chiaro di luna nello stopar ed espir? profondamente, riemp? tutto in una volta con un sorso e accompagn? con un forte suono gorgogliante. Fece una smorfia come un vecchio limone, senza esitazione, afferr? un pezzo di aringa rosicchiata con i suoi cinque interi e mordicchi? met? insieme alle ossa. Bones affond? nel palato e nella lingua. Si blocc?, ma poi ricord? lo yoga di suo padre e dimentic? il dolore, mentre le nonne o i bambini dimenticavano le chiavi e le altre sciocchezze. La fila successiva era la zuppa. La zuppa consisteva dei seguenti indigenti: piselli, crauti, patate, cipolle fritte con carote su concentrato di pomodoro, corna di grano tenero, semola, un uovo di gallina misto con un pezzo di guscio catturato, un’unghia, delle dimensioni di un adulto, e condito con un pezzo di osso da carne con vene nella padella. A quanto pare, la carne era stata consumata prima, secondo il principio: “in una famiglia numerosa… non fare clic”. Nel succhiare la zuppa gi? gonfia e assomigliava pi? a una tafano, Ottila mordicchiava l’osso e viveva, assorbendo attentamente la notizia. Il prossimo numero del Call Center era sullo schermo della TV: – E la cosa pi? interessante”, ha continuato il presentatore,” … un insegnante di Irkutsk era un fan di Nikolai Vasilyevich Gogol e ha semplicemente idolatrato il suo lavoro, in particolare il lavoro “NOS”. Per tutta la vita ho risparmiato denaro per un viaggio a Leningrado (ora San Pietroburgo), dove fu eretto un monumento-monumento con un lungo naso su un foglio di rame, simile a Gogolevsky. Ma Perestroika interruppe tutti i piani; ha investito tutti i suoi risparmi in OJSC MMM e, come milioni di depositanti, ? rimasta con un buco di ciambella. Dopo essersi riscaldata e aver subito un esteso infarto del miocardio, inizi? di nuovo a risparmiare denaro per un viaggio a San Pietroburgo e, anche in segreto, si travest?, raccoglieva bottiglie e lattine vuote di notte in botti di immondizia e lungo i marciapiedi. E ora il sogno tanto atteso si ? realizzato in dieci anni. Venne nella capitale l’eroe di San Pietroburgo. E, avendo scoperto nell’ufficio informazioni dove si trova il monumento tanto atteso e tanto atteso, si precipit? con le cose sui mezzi pubblici con tre trasferimenti, perch? con i trasferimenti? ? solo che Moskvichka era seduto nel banco informazioni, e i moscoviti, a differenza di Pitertsev, amano inviare dall’altra parte, come questa volta. Dopo aver raggiunto cinque ore dopo il luogo tanto atteso, si guard? intorno e, trovando nulla di simile, decise di chiedere agli agenti di pattuglia vicini che guardavano con attenzione i lavoratori migranti migranti che avrebbero derubato loro le nonne: “Carissimi”, li chiam?, uno di loro rispose e si rivolse a lei, “puoi dirmi dov’? il monumento al” NOS “di Gogol? – E qui, – l’impiegato gir? la testa, – da qualche parte qui. – e indicava la parete spoglia e ofanarel: dalla placca c’erano solo buchi sulla parete e uno stampino non macchiato, delle dimensioni di una piastra rubata con un naso umano convesso. La nonna ? morta immediatamente a causa di un disturbo di infarto. Su questo il nostro trasferimento ? terminato. Ti auguro il meglio. a Ottila bevve un altro bicchiere e and? a dormire. Nell’oscurit? accanto al letto, si spogli? e si arrampic? per superare il fianco di sua moglie, che russava soffocata. Non si ? nemmeno mossa. Quando si arrampic? su sua moglie ed era tra il muro e sua moglie, rimase sbalordito dal russare e dal vento dalle labbra della bella met?. Ottila fece un respiro profondo e sollev? la parte superiore del torace, un po ‘pi? grande della sua testa, attaccando la testa nella parte posteriore della testa al plesso assonnato di sua moglie. Pos? l’orecchio su quello inferiore e si copr? l’orecchio superiore con la parte superiore del torace. Il russare scomparve e si appisol? come un bambino, in calore e conforto. La mattina si svegli? raggomitolato su un cuscino. Non c’era moglie. And? al lavandino e, dopo essersi lavato, si vest? in completo abito. And? alla porta dell’entrata del Strongpoint, prese la maniglia e… La porta si apr? da lui in questa situazione e scatt?, nel momento in cui premette la maniglia della porta, trascinando Ottila nello spazio del Strongpoint, come se senza una pesante creatura aerea. ? volato dentro e si ? schiantato sul Monte Moglie. Il ventre con il seno attutito e rigettato il recinto. – che cosa sei Izoldushka!? – chiese sorpreso al volo e dopo sent? dolore alla nuca, colpendo il pavimento. – Pulisci i tuoi piedi, ti ho lavato l?. abbai? e continu? a pulire il pavimento, piegandosi nella parte bassa della schiena, di nuovo verso di lui. Il poliziotto le fece il giro del culo, si asciug? le gambe, infil? le pantofole con le orecchie di coniglio ed entr? nell’ufficio. La prima cosa che fece, si arrampic? su una sedia, poi and? al telefono sul tavolo e lo tir? sul bordo. Sollev? il telefono, si sedette sul bordo del tavolo e se lo mise sull’orecchio. Compose il telefono del suo capo e, scuotendo le gambe, attese, contando i segnali acustici. – Ullah! – sent? dall’altra parte del filo dopo il cinquantesimo tono. – Compagno maresciallo? Questo sta chiamando il signor distretto generale Klop. – Ahhhh… sei tu? – Il compagno Marshall era scontento, – come vanno le cose in un posto nuovo? Non hai telefonato per molto tempo, hai iniziato a dimenticare chi e… uh, ti nutre. – No, cosa sei, Eximendius Janis oglu Snegiryov. Semplicemente non c’era motivo di disturbare invano la tua anziana testa. – Baska, dici, un nano? – Uh… no, scusa, vattene. – Va bene, scopriamolo pi? tardi, sull’etica dei subordinati e dei proprietari. Bene, cosa hai, qualcosa di importante? – S?!!! – Cosa stai urlando, il pigmeo non ? russo? – Scusa, si. – Va bene, parleremo anche dei limiti del suono accettabile tasso di conversazioni telefoniche, adottato nella prima lettura dell’assemblea legislativa di Mosca e Russia.. E quindi, che mi dici di te, Sneak Bug? E vieni veloce, sono in ritardo per la riunione. – Hai visto ieri sera il prossimo numero del Call Center? – No, ho un DiViDishka. E cosa? – A San Pietroburgo, un monumento ? stato rubato al naso. – E cosa? – Vorrei indagare su questo caso, se me lo consentir?, O On. Mr. Marshall. – Che altro naso, nessuno mi ha riferito, parla pi? chiaramente. A quale monumento ? stato tagliato il naso? – Bene, con Gogol.. – Il naso di Gogol ? tagliato? – No, Gogol ha una storia su FNL. – E cosa? – In onore di questa storia, una lapide commemorativa fu eretta a San Pietroburgo e fu rubata. E so pi? o meno chi l’ha fatto. – Senzatetto o cosa? Nessun altro. ? di rame. E cosa vuoi da me? – Affronta questa faccenda, cartuccia. – Quindi occupati, qual ? il problema? Ma solo nel tuo tempo libero. – Ma avr? bisogno di spese, spese di viaggio, pasti, sistemazione in hotel, corsa in taxi. – M-s?. Era necessario iniziare con questo. Questo ? solo per arrivare a San Pietroburgo, puoi anche prendere la lepre in treno, l’affare Bomzhovskoe, quindi non c’? niente per questo hotel. Puoi cambiarlo alla stazione o, nel peggiore dei casi, ai senzatetto nel seminterrato. Con loro divorerai. E in citt? ea piedi puoi passeggiare insieme alle attrazioni di San Pietroburgo. Non ci sono soldi nel budget fino a quando non ho finito di costruire il cottage. Bene, mi capisci? – E dalla cassa del mio Strongpoint? Ho raccolto un po ‘qui le multe dagli agricoltori collettivi. – E molto? – S?, ? abbastanza per la prima volta. – Va bene Prendi dal conto. Se risolvi il problema, rimborser? i costi delle ricevute di vendita, ma no?! Non spetta a me decidere, perch? i soldi sono pubblici. – Bene, Eximendius Janis oglu Snegiryov. Certo, ho poco tempo, ma mi inventer? qualcosa. – Ottila pos? il telefono e si sdrai? sul tavolo, con le braccia tese. – Eccola, una nuova attivit?! Ora scopriranno di me a Petrovka 38. La porta scricchiol? e apparvero le dimensioni immense di Isotta Fifovna, la sua met? principale. – Mangerai? – chiese docilmente, – e non sguazzare sul tavolo, l’ho anche pulito. – Far? colazione qui! – Cosa significa QUI? Sono come una cameriera o qualcosa del genere? Vai in cucina e mangia come tutti gli altri. Non porter?. – Mi piacerebbe, ma Marshall dovrebbe chiamarmi. – Maresciallo? Direi di si. Quindi aspetta. Il figlio porter? ora ci? che resta. E scendere dal tavolo, Sherlock Holmes… Hahaha … – rise e and? nella seconda met? della capanna. La porta della strada principale scricchiol? e il caporale Incephalopath apparve sulla soglia. – Posso avere una cartuccia? – Entra e siediti… Abbiamo un affare… Domani andremo a San Pietroburgo. – Ottila si alz?, si gir? e si sedette su una sedia. – Perch?? – Il monumento rubato al naso di Gogol cerca. – Aaaaa … – L’encefalopatico entr? e si sedette su una sedia per subordinati e visitatori, dopo aver gettato un piede su un piede. – Tengo a mente, Bos… Apulase SECONDO Harutun Karapetovich sembrava magro e lungo. Il viso era un tipico caucasico. I capelli sono grigi, lunghi fino alle spalle, anche come paglia. Su Tiechka c’era una solida calvizie guadagnata dal precedente lavoro di bidello per i lavoratori ospiti. In precedenza, ha lavorato come allevatore di bestiame, dopo dieci anni di prigione, come prigioniero politico. L’aneddoto parl? di Lenin, il capo del proletariato, e persino dei maiali, al revisore dei conti nel consiglio del villaggio, e tuon?. Lenin avrebbe reagito pi? facilmente, solo riso, ma le autorit? locali l? – no. Ma era nell’era post sovietica. E quindi, con la scomparsa del sistema sovietico, anche il casellario giudiziario ? scomparso. ? stato riabilitato e gli sono stati dati i benefici del gas. Ma con la sua pensione, voleva essere utile alla societ?, e poi la moglie del nuovo ufficiale di polizia distrettuale attir? con i suoi occhi blu e… il resto ? HACK… Quindi, penso, non imprecare… Quindi and? dal caporale a all’ufficiale di polizia distrettuale, e il grado ? rimasto dal servizio dell’esercito. Gli piaceva il detective inglese Poirot e quindi fumava la pipa come Holmes, li confondeva e basta. Indossava un cappello e baffi, come quello di Elkyl, solo georgiano. Persino una canna ne acquist? una simile e un soprabito da lavoratori del Mariinsky Opera and Ballet Theatre per una scatola di chiaro di luna. Le scarpe sono state fatte su ordinazione da un vicino che faceva da calzolaio nella zona. Li ha persino buttati fuori con degli spilli e quando ha camminato, specialmente sull’asfalto, ha cliccato come un cavallo o una ragazza di Broadway. Il suo naso era come quello di un’aquila, e i suoi grandi occhi erano come quelli di un lemure. “Allora” disse Ottila e si sedette su una sedia speciale. Izya sbatt? la porta ed entr? nell’ufficio. Su un vassoio portava uova strapazzate fritte con pesce e il suo succo d’aglio appena spremuto preferito. – vieni pi? veloce, altrimenti il pitone sta gi? rimbombando. – Fuuuu! – fece una smorfia di Incephalopath, – come lo bevi? Puoi rilassarti… – Cosa capiresti in uno squisito gourmet? Non bere. Personalmente mi piace. -ulk.. – bevve un sorso di Ottila e …, – Uhhh, – lo ruppe di lato. Salt? in piedi e corse nell’angolo pi? lontano dell’ufficio. Un sorso di tuberi a forma di nebbia lasci? la gola del recinto e immediatamente, come gas lacrimogeni, inond? l’intera stanza. Arutuna fu preso da uno spasmo asmatico e quando toss?, non era all’altezza. – vergognarsi o qualcosa del genere?! Sono adatto per i tuoi padri. – O forse una madre? – Otila stava sperimentando uova strapazzate e, con un boccone, sputando briciole, abbaiava rigorosamente: – ognuno ha i suoi gusti, disse l’indiano, scendendo dalla scimmia e asciugandosi il cazzo con una foglia di banana. Vuoi un occhio? – Oh! Scusa, patrono, ho dimenticato qualcosa … – Arutun Karapetovich era imbarazzato e si sedette su una sedia. All’improvviso una porta d’ingresso della strada scricchiol? e una donna di circa cento anni entr? nell’ufficio. – Chi non ha chiuso la porta??? Sono occupato, nonna!!! – Bug Klop e soffocato… La moglie sent? la tosse e corse da lui con un foglio e una penna, in modo che scrivesse un testamento. Ma vedendo la sua inutilit?, oscill? e schiaffeggi? il marito su scapole ossute. Ottila rantol? e sput? il tuorlo. – Uh, Harutun, una vecchia cartilagine, perch? non hai chiuso a chiave la porta dietro di te quando sei venuto? E tu, nonna, vieni fuori, abbiamo un incontro. – Come? chiese la nonna sorda. – Grunt! vieni dopo cena!! – disse Klop ad alta voce. – Mangia, mangia, dolcezza con un tagete… Aspetter?. – la nonna sorrise e si accovacci?, poich? non c’erano pi? sedie, e non era consuetudine lasciare il posto qui, e non venne in mente a nessuno del pubblico. – Che tipo di pranzo? E? Sto facendo colazione… E poi all’ordine del giorno: lavorare con i subordinati. – Ottila agit? la mano e, tenendo un cucchiaio con un pezzo di uovo, tir? il livido direttamente nell’occhio di Harutun, – e tu? – salt? su una sedia, – non mediocre gratitudine, – poi salt? sul tavolo, – puoi solo mangiare il chiaro di luna e battere le facce l’una con l’altra. Non ho intenzione di camminare come un coyote.. – e come un acrobata, usando un salto mortale, sono saltato dal tavolo a terra, – e ti ho sopportato.. Scrivi una dichiarazione e basta! – Quale affermazione? Cosa stai urlando? “Isolde Fifovna lo interruppe con un grido di King Kong.” – Ah? – il nano inizi? di soprassalto. – Cosa stai urlando? – chiese con pi? calma e calma, – non vedi, dorme da molto tempo. – Quindi, qui, ora, un pernottamento? Incifalatus, porta fuori questo pensionato – Ottila si riprese in una borsa e si arrampic? su una sedia per cenare ulteriormente. – Sono un Incephalopath, un mecenate, non Incifalate. – corresse il caporale e and? dalla vecchia addormentata. La colp? leggermente con un bastone, come Poirot o Watson. – Caro, alle?! – si rivolse al Boss, che era gi? seduto al tavolo e ad un campione. – Capo, secondo me, grugn?. – che cosa? Hrjapa-Hrjapa. – Bene,. Non respira ? morto – di nuovo con paura nella sua voce disse Harutun. Le sue labbra tremarono. Immaginava che lo stesso destino lo attendesse. Harutun pianse. Ottila si blocc? con un boccone di cibo. Guard? sua moglie e chiese: – Zhinka, vai a dare un’occhiata. Fifovna si avvicin? e sollev? la vecchia per il colletto. I piedi si staccarono dal pavimento e le ginocchia non si raddrizzarono. Sal? e pos? il cadavere come un vaso davanti a una tazza, guardando stupidamente con la bocca piena di uova masticate, suo marito. – Vedi di persona, schmuck, ? morta o no?! – e stava per andarsene. – He, Zhinka. Risponderai per lo Zhinka. mormor?… – Portala gi? dal tavolo, idiota!!! Sei… davvero, o cosa? Sono il capo qui, il capo e tu?… – Beh, ? ricominciato. – borbott? il vassoio Intsephalopath. – E usi gratuitamente il fondo Ottila Aligadzhievich Klop! – le briciole dalla bocca si sparsero, – E in generale… Pah, merda, – sput? via tutto il contenuto dalla sua bocca e url?, prima di salire sul tavolo. “Sei una cameriera qui.” Capito – S?, mio signore. – Donald Isoldushka e si inginocchi?. La sua testa era a filo con la testa di suo marito in piedi sul tavolo. E le dimensioni delle loro teste impressionerebbero semplicemente qualsiasi pessimista: la sua testa era cinque volte pi? grande di lui. – Ok, heh heh, perdonami, porta questa nonna fuori dalla porta della veranda. No, meglio lontano dalla capanna. ? mattina e qualcuno la trover?. La moglie prese il cadavere e lo port? dove il proprietario aveva ordinato. Dopotutto, ha anche lavorato a supporto, come tecnico tecnico, bidello e assistente segretaria con il grado di materasso senior. Un minuto dopo torn? e cammin?, marciando verso il tavolo. – L’ho gettata oltre il recinto. – Sei un pazzo o qualcosa del genere? Questo ? un veterano della pianta. Vero, seduto. In breve: il culo. – Tu mangi. – la moglie sal? il piatto. – Non voglio. Avresti dovuto metterlo sul mio piatto. Che tipo di cibo ?? Tiralo fuori, lascia che i bambini mangino. Non dire loro cosa ho mangiato. E poi disdegnano. – Esatto, se hai una puttana dalla bocca. Devi lavarti i denti l’ultima volta che li hai puliti, cento anni fa? – la moglie raccolse i piatti dal tavolo e and? nella met? residenziale della capanna. – Stai zitto, donna! Che cosa capisci negli odori? Okay, mi sono tolto la manica con briciole e gocce dal tavolo. – Quello che volevo dire. Eh?.. Allora, preparati ad andare da Peter. – Perch?? – Oh, collega, abbiamo una nuova attivit? seria. Primo e ultimo! – Siamo trasferiti a San Pietroburgo? – Harutun si tolse i capelli dalle narici, fu deliziato e martellato con un bastone. – No, prendilo pi? fresco. Indagheremo su una questione seria, senza curiosare tra i capannoni, alla ricerca di polli e tori smarriti. E poi, quando lo troveremo, saremo trasferiti pi? in alto… – Dov’? il paradiso? – Stupido, non ci sono citt? nel cielo, in America. – E cosa cercheremo? Cosa bisogna trovare per inviarci in America? – Cercheremo il naso… – Di chi ? il naso? – Harutun non ha capito. Ottila si arrampic? sul tavolo e si diresse dall’altra parte, pi? vicino al caporale. Si sedette e fece penzolare le gambe, chiacchierando con loro. – Beh, in poche parole.. – inizi? a mezza voce. – E allora, in un sussurro? – Nerd, concorrenza. Questo caso pu? essere portato via dai federali. – Ahhh! Ho realizzato la cartuccia. – Quindi, la manica. Eh, fico! Sono una “cartuccia” e tu sei una “manica”. E la cartuccia viene inserita nella manica. Hahaha. ? divertente – No. Hanno messo un proiettile nella cartuccia. – Cosa, intelligente? E sai che nel nostro paese tutti sono intelligenti, poveri e poveri. Vuoi fare la differenza? Quindi ascolta, non spiegher? due volte. Un luogo santo non ? mai vuoto. E il tuo posto, non solo il Santo… Sai quanti disoccupati nel nostro villaggio vogliono fotterti per prendere il tuo posto libero? Harutun apr? gli occhi per la paura e vers? lacrime di senilit?. – Siamo spiacenti, non viene inserita una cartuccia nella manica, ma una cartuccia. – Bene, allora senti quanto spiegher? in poche parole: Eeee… hai letto Gogol? – Ha bevuto un magnate. – Mi stai prendendo in giro? – Era umorismo. Ho visto film con la sua partecipazione. – Va bene. Hai visto un film su NOS? – A proposito di chi naso? – Beh, non riguardo alla tua? … – Ottila salt? gi? dal tavolo, – Di nuovo umorismo? – Mnn, s?! – il vecchio si alz? in piedi sull’attenti. Ottila guard? l’inguine del caporale e, con gli occhi sporgenti, sollev? la testa, gettando la testa fino alla fine e vide solo un plesso assonnato. – Siediti cazzo!! url?. Il caporale era seduto in una posizione di partenza. – Mi sono ricordato. La cartuccia… ? qui che l’uomo ha perso il naso… – Ricordato? – Esatto!! – Quindi lo cercheremo. Se stesso … – E Ottila mise un dito sul soffitto. – mi ha chiesto mezza giornata. Mi ha chiesto moltissimo di occuparmi personalmente della questione. Per cos? dire, ha preso il controllo personale. – Dio? – No, idiota, maresciallo. Nuuu, il nostro dio. Ha detto che non c’? nessuno pi? degno … – Ottila balz? in ginocchio, in piedi subordinata e prese il controllo della situazione. – E come lo cercheremo. Questa ? una storia?! Inoltre, sono morti. – Chi sono – Bene, questi, i personaggi principali sono morti molto tempo fa… e Gogol ? il testimone principale, lo stesso… beh, morto.?! Questo non ? umorismo.. Ahhh? – Matto. – Il bug ? saltato dal giro di Incephalopath. – Cercheremo un monumento su una tavola di rame che ? stata rubata. O senzatetto o imbroglioni. Comunque, un monumento a NOSU e forse… pezzi d’antiquariato.!? – E chi rimarr? qui? – Isotta e Izzy per il principale. – ? ancora piccolo? – Nemmeno piccola, conoscevo gi? una donna nei suoi anni. – Per questo, molta mente non ? necessaria: mettilo, sputalo e and?… – Come sapere, come sapere… – No, patrono, potrei restare, il mio cuore ? debole… – Niente, qui a San Pietroburgo respirerai gas e rilasserai. Anche Harutun vorrebbe dire qualcosa per restare con la moglie di Klop, ma divenne pensieroso e distolse lo sguardo sulla striscia a due code sul ginocchio e premette l’insetto nel tessuto dei suoi pantaloni con il pollice. – Cosa volevi sfogare? – sarcasticamente, socchiudendo gli occhi, chiese Ottila. – Non ho soldi o medicine. – Beh, questo ? risolvibile. Tutto paga il budget. Se troviamo il naso. – E se non lo troviamo? – E se non lo troviamo, allora tutte le spese verranno detratte… da te. – In che modo? – E cos?. Se fai ancora domande stupide, puoi perdere il lavoro. Capito – Esatto, capito. Quando andiamo? – Stupida domanda. Dovremmo gi? essere l?. Andiamo ora! – Perch? cos? presto? Non ho fatto le valigie? – Dobbiamo sempre tenerlo pronto. Sapevi dove stavi trovando un lavoro… A proposito, la stessa cosa… – che cosa? – Non ho fatto le valigie. S?, non ne abbiamo bisogno. All’arrivo, acquista ci? di cui hai bisogno. Ho una carta di credito. – E se non ci sono abbastanza soldi? – Lancer?. – e ancora una volta il poliziotto distrettuale mise un dito sul soffitto e, in uno stile pigmeo, salt? sul tavolo, usando capriole, agitando un piede davanti al naso del collega. Si alz? in piedi e attravers? il tavolo a piedi nella direzione da Arutun alla sua sedia. Lacrime e si diressero verso l’uscita. – Perch? stai seduto? andiamo! – e agit? la mano, – e, come se lungo San Pietroburgo, spazzasse la Terra… Lasciarono la roccaforte, lasciando solo una nota in gesso sulla porta: “Non preoccuparti. Siamo partiti per un incarico urgente a San Pietroburgo. Rimani al posto di Incephalate e Izya – invece di me.. Io!” E in fondo c’? l’aggiunta in un’altra calligrafia: “Scusa, Pupsik, torner? come devo! Mentre la tua pulce sta salendo. Aspettami e torner?. Forse uno…” Izya lesse il biglietto e, scrivendo sul foglio con la calligrafia di suo padre e Intsefalopat, lo nascose in tasca e si asciug? l’iscrizione dalla porta. – Beh, vecchia capra, ce l’hai. – Ho preso il mio cellulare e ho inviato SMS a mio padre. Quindi and? in casa e diede il biglietto a sua madre. Lesse e scroll? le spalle. Lascialo cavalcare. Lo sostituiremo. E non una parola sulla continuazione del padre. Capito – Certo, mamma, capisco… E prendiamo il maiale dal preside, ahh? ha suggerito. – che cosa sei Dobbiamo fare tutto secondo lo statuto e la giustizia. – E mi grida con onest?? – ? il regista. Lui lo sa meglio. E lui stesso sar? giustificato davanti a Dio. – Quello ? appeso al muro dell’ufficio? – Quasi. L? ? appeso Iron Felix, il suo vice. Va bene, vai a fare i compiti. – l’ho fatto. Mamma, posso fare una passeggiata sul fiume? – Vai, ma ricorda, cucciolo: annega, non tornare a casa. Ti uccider?… Capito? – S? – Izzy url? e scomparve dietro la porta… Apulase TERZO – No, patrono, potrei restare, il mio cuore ? debole… – Niente, qui a San Pietroburgo respirerai gas e rilasserai. Anche Harutun vorrebbe dire qualcosa per restare con la moglie di Klop, ma divenne pensieroso e distolse lo sguardo sulla striscia a due code sul ginocchio e premette l’insetto nel tessuto dei suoi pantaloni con il pollice. – Cosa volevi sfogare? – sarcasticamente, socchiudendo gli occhi, chiese Ottila. – Non ho soldi o medicine. – Beh, questo ? risolvibile. Tutto paga il budget. Se troviamo il naso. – E se non lo troviamo? – E se non lo troviamo, allora tutte le spese verranno detratte… da te. – In che modo? – E cos?. Se fai ancora domande stupide, puoi perdere il lavoro. Capito – Esatto, capito. Quando andiamo? – Stupida domanda. Dovremmo gi? essere l?. Andiamo ora! – E che cosa ? cos? presto? Non ho fatto le valigie? – Dobbiamo sempre tenerlo pronto. Sapevi dove stavi trovando un lavoro… A proposito, la stessa cosa… – che cosa? – Non ho fatto le valigie. S?, non ne abbiamo bisogno. All’arrivo, acquista ci? di cui hai bisogno. Ho una carta di credito. – E se non ci sono abbastanza soldi? – Lancer?. – e ancora una volta il poliziotto distrettuale mise un dito sul soffitto e, in uno stile pigmeo, salt? sul tavolo, usando capriole, agitando un piede davanti al naso del collega. Si alz? in piedi e attravers? il tavolo a piedi nella direzione da Arutun alla sua sedia. Lacrime e si diressero verso l’uscita. – Perch? stai seduto? andiamo! – e agit? la mano, – e, come se lungo San Pietroburgo, spazzasse la Terra… Lasciarono la roccaforte, lasciando solo una nota in gesso sulla porta: “Non preoccuparti. Siamo partiti per un incarico urgente a San Pietroburgo. Rimani al posto di Incephalate e Izya – invece di me.. Io!” E in fondo c’? l’aggiunta in un’altra calligrafia: “Scusa, Pupsik, torner? come devo! Mentre la tua pulce sta salendo. Aspettami e torner?. Forse uno…” Izya lesse il biglietto e, scrivendo sul foglio con la calligrafia di suo padre e Intsefalopat, lo nascose in tasca e si asciug? l’iscrizione dalla porta. – Beh, vecchia capra, ce l’hai. – Ho preso il mio cellulare e ho inviato SMS a mio padre. Quindi and? in casa e diede il biglietto a sua madre. Lesse e scroll? le spalle. Lascialo cavalcare. Lo sostituiremo. E non una parola sulla continuazione del padre. Capito – Certo, mamma, capisco… E prendiamo il maiale dal preside, ahh? ha suggerito. – che cosa sei Dobbiamo fare tutto secondo lo statuto e la giustizia. – E mi grida con onest?? – ? il regista. Lui lo sa meglio. E lui stesso sar? giustificato davanti a Dio. – Quello ? appeso al muro dell’ufficio? – Quasi. L? ? appeso Iron Felix, il suo vice. Va bene, vai a fare i compiti. – l’ho fatto. Mamma, posso fare una passeggiata sul fiume? – Vai, ma ricorda, cucciolo: annega, non tornare a casa. Ti uccider?… Capito? – S? – Izzy url? e scomparve dietro la porta… – Uuh, – il controllore, originario di una fattoria collettiva lettone, scosse la testa, lasciando passare i visitatori. – Non c’? coscienza, ? ovvio che la faccia non ? russa e l’uniforme del generale ha indossato. – E c’? una punizione amministrativa per questo … – spieg? il sergente Golytko, originario di Leopoli. – Ed ecco il mio passaporto, con uno strillo, Harutun Karapetovich e gli porse un penta. – russo. Sono russo, mio! – Come me, – aggiunse un pent – E io. – sporgendo gli occhi, aggiunse il controller. – Bene, stai bene. – Il passaporto delle foglie pronunciava il pent, – sebbene per un secondo, – guardasse da sotto la fronte, – sei un artista? – negli occhi multicolori, dopo di che ha abbassato il suo sguardo da studio alle orecchie, – o zoofilo? Gli occhi di Ottila si aprirono e lui sospir? come un castrone, guardando Intsefalopat. Il caporale arross?. – Bene, punto, con quale bestiame ti depone, o nella cultura di casa? – l’operatore consegn? il passaporto a Harutun. – Che tipo di artista sono? Non sono un assistente a tempo pieno nel villaggio locale di Sokolov Stream, nella regione di Leningrado. – Oh, annoiato, vattene da qui. – sugger? l’ufficiale di turno. – Ecco il mio ID. – Caporale, dici? – il sergente si gratt? la guancia e si mise un seme in bocca. – beh, sei libero, e questo verr? con me. – Cosa significa “vieni con me”? – la cimice era indignata. – Fammi chiamare il mio capo adesso? Ti sistemer? il cervello… – Chiami, chiami l?, nel mio ufficio, e all’inizio ti metter? alla prova per una ricerca, forse sei un terrorista ceceno o sei fuggito dai tuoi genitori. Dai, andiamo. il servo lo rimprover? e semplicemente lo spinse: o con il calcio o con la canna, Ottil gli fu affidato un fucile d’assalto nella sala di guardia della ferrovia stazione ferroviaria. Ancephalopath lo segu? e voleva persino andare a fuoco con la sua Ottila, come sembrava a Klop, scomparve immediatamente dietro la colonna e fece finta di non conoscere Klop. – Harutun, chiama Isotta, lascia che porti i documenti! – url? Klop. “E pi? veloce”, ha aggiunto il sergente, “altrimenti rimarr? con noi per molto tempo.” – E quando verr? rilasciato? chiese Harutun. – Come stabilire una persona… – Tre giorni? – il vecchio sorrise. – O forse tre anni. – rispose l’assistente. – se non resister? alle autorit?. -e sbatt? la porta dall’interno. Incephalopath, con le dita della mano sinistra, si strinse il mento sottile e, miagolando sotto il naso, decise di svolgere l’incarico, adatto a lui e al suo capo. Usc? rapidamente dalla stazione per la strada e si ferm? immediatamente. – Dove sto andando? Si chiese Harutun. – Per Isotta, idiota. – rispose sarcasticamente una voce interiore. – Quindi non ci sono soldi? A cosa andr?? – E tu, per il bene della tua amata, rubi, laggi?, da quell’uomo dalla faccia grassa seduto su una jeep nera. – Lei, si batter? la faccia. E non dovrei, sono un pent?! E mentre Harutun si consultava con la sua voce interiore, Klop, dopo aver dato i suoi dati, si appisol? modestamente mentre era seduto in una scimmia. – Ehi barbone, buona scoreggia! – Grid? l’assistente. Ottila sussult? e apr? gli occhi sporgenti. Si asciug? la bocca e, sentendo una granita in bocca, cerc? di raccogliere la saliva con la lingua, ma non c’era abbastanza umidit? nella sua bocca e chiese un bagno. – Collega, posso usare il bagno? “? possibile”, risposero gli anziani bonariamente, “ma se lo lavi.” – Perch?? – Ottila era indignata, – Sono una detenuta, ma hai una donna delle pulizie nel tuo stato e dovrebbe lavare il pavimento. – Dovrebbe ma non essere obbligato a lavare il dolnyak dopo questi senzatetto puzzolenti. Bene, allora come? – Non laver? un punto! – Generalmente Bedbug ha detto categoricamente. – Beh, allora merda nei pantaloni. E se qualcosa colpisce il pavimento, allora finirai per fottere l’intero scompartimento. – ? contro la legge, devi fornirmi un bagno e un telefono. – E cos’altro devo? Aaa? – arriv? il sergente. Ottila non disse nulla. E avendo sentito che stava per crescere, concord? lo stesso. Inoltre, nessuno vede. – Bene, sono d’accordo. – Va bene il sergente si rallegr? e condusse Klop in bagno. – uno straccio, polvere l?, sotto il lavandino. E per i tecnici che ottengo. La crisi, ahahah. – E dov’? il secchio e la carta igienica? – Risciacqua lo straccio nel lavandino e asciugati il culo con un dito. – il sergente si sbagliava. – Com’?? – sorpreso Klop. – Come impari, fondamentalmente ho carta vetrata, posso offrire, e quindi con la carta comune abbiamo molto stress. La crisi nel paese Inoltre, siamo impiegati statali. Ottila si inumid? il viso e, prendendo la carta proposta, si arrampic? sul water. Ci fu una forte pioggerella, Pent si gir? e usc?, chiudendo il posto. E Ottila si rilass?, guard? tra le sue gambe e arricci? il viso. Non solo faceva male la puzza di occhi aspri, ma tutti i pantaloni dall’esterno erano pieni di un drysnyak piccolo, di colore cattivo e puzzolente. Non c’era dubbio sulla toilette. Persino gocce di diarrea tremolavano sul muro. Incephalopath si ferm? alla colonna e, vedendo il sergente che aveva lasciato il posto, corse rapidamente da lui. – ciao! apchi”, lusing?. – Cosa stai aspettando un nipote? Penth ha chiesto sarcasticamente. – Quale nipote? Apchi, – stupido Arutun Karapetovich. – Cosa stai costruendo smorfie per me qui? O ? il tuo complice? Cosa stai pianificando, lavoratori ospiti? – chi? Apchi”, Harutun era spaventato. – Che cosa stai costruendo un pazzo? La tua amicizia ? ricercata come federale. Sei con lui? – Ah? apchi, – scosse le guance con un Incephalopath. – no. Non lo conosco affatto. La prima volta che vedo – E allora cosa stai bollendo per lui? Stab, zio. – All’improvviso il sergente abbai?. Harutun si ritrasse. – Ha sfruttato per te, come per il tuo, e tu? – Ah, Apchi, lo conosco, ma ? molto brutto e solo grazie a sua moglie. – che cosa? – Pent sorrise. – Sto dormendo con sua moglie! – ha confermato Harutun. Il sergente sorrise e and? a sparare documenti per la birra. – E quando verr? rilasciato? – fece eco nella hall. – Come il bagno ? a casa e la risposta arriver?. Quindi per tre giorni ho il diritto di scoparlo. – Posso aiutarlo? – sugger? Harutun a tutta la hall. – Lavare la toilette? – S?, per essere rilasciato pi? velocemente. – No, non dovrebbe. Harutun abbass? tristemente la testa: Mdaa… ci arriv? e non c’erano soldi e Klop fu abbassato. – Hai soldi? – qualcuno sussurr? dritto nel padiglione auricolare al caporale. Rabbrivid? con tutto il suo corpo e si volt?. Dietro di lui c’era un grasso guardiamarina in uniforme da poliziotto e masticava un hamburger duro. – Nnnet. – Perch?? Om yum yum. – E soldi, apchi, – Harutun si confuse nei pensieri e, allungando il dito indice, alla ricerca di alunni, indic? la porta del posto di polizia. – E i soldi del mio, apchi, chef, l?, nel monkeyclip di Klop. – Che bug? ? un soprannome? – No, il suo cognome, apchi, ? stato detenuto fino a quando non ? stata accertata la sua identit?. – Ahhh! Om yum yum. Quindi andiamo, prendi i soldi da lui, come a te stesso, e daglieli. – Ahhh. Ha, apchi, una carta. – Mi dispiace. – E il poliziotto si ritir? nelle profondit? del piazzale. Una settimana dopo, Bedbug ? stato rilasciato dalla 78a stazione di polizia. Questo era il quinto ramo di fila, a cominciare dai poliziotti della stazione e ovunque lavava i servizi igienici. Nessuno prima di lui era d’accordo. E ha dovuto lavare via lo sporco annuale. Harutun era stanco di aspettarlo alla stazione per una settimana, era buona estate. Ha contattato il gopot locale e i senzatetto. I suoi vestiti si trasformarono in uno straccio da pavimento. Il suo viso gonfio dal “ghiaccio” – un detergente per bicchieri di etanolo bevuto dai senzatetto e simili – ? diventato rosso come il culo di uno scimpanz?. I suoi occhi erano pieni di lacrime, non solo per il dolore, ma anche per i terribili postumi di una sbornia. Era seduto nel passaggio della stazione della metropolitana di Mosca. Il suo cappello era sottosopra e giaceva sul pavimento. In esso si vedeva un centesimo: una, cinque e dieci monete. Si sedette in ginocchio e singhiozz? leggermente. Le fingali non mancavano quasi di piangere. – Harutun? Ottila chiam? “qual ? il tuo problema?” – Ah? Apchi, – il caporale alz? lentamente gli occhi. – Alzati, sei seduto qui? – L’insetto si avvicin? e sollev? il cappello. – Non toccare, apchi. – Harutun url? istericamente e afferr? il cappello. Qualche cosa salt? sul pavimento di marmo e suon?. Il ronzio fu udito dai senzatetto che stavano nelle vicinanze. Sembravano decenti e pi? giovani. – Ehi ragazzo, beh, vattene dal disgraziato. – url? uno di loro – Non disturbarlo per guadagnare pane, schmuck. – spaventato il secondo. – Vali, Vali. – ha supportato il terzo, – mentre era vivo. – Mi stai dicendo ai giovani? – il detective locale Generale Klop apr? gli occhi sorpreso. – Oh? S?, questo non ? affatto un bambino. – ? un nano?! – S?, e il negro. Eh. – E iniziarono ad avvicinarsi alla cimice. “Una cartuccia”, piagnucol? Harutun, inginocchiandosi. – scappa, capo. Li ritarder?. Tuttavia, mi hanno gi? battuto e mi hanno fatto implorare. – Non ssy, spiegher? loro in Sarakabalatanayaksoyodbski che non puoi offendere gli anziani. Ottila rispose con sicurezza e si rimbocc? le maniche. – Oh, Zyoma, ha deciso di imbattersi in noi, – per il bastardo, il pi? sano di loro e il calvo. – Grigio, trascinalo nel secchio. – sostenuto sottile e in tatuaggi, che punta all’urna. – dico subito, calmati giovani, ti avverto l’ultima volta. – chiese gentilmente Klop, guardando negli occhi di un sano. Lo prese con il suo enorme pennello per il colletto e, sollevandolo, lo port? agli occhi. Sorrise ehidno e ansim? profondamente. Apr? gli occhi, come con stitichezza e allarg? la bocca, come se volesse mettere il bulbo di Ilyich in bocca. Il goon lasci? andare il pennello e si chin?, afferr? l’inguine con entrambe le mani. – Ahhhhh!!!! – affog? tutti intorno. Ottila atterr? in piedi e, accovacciato, fece un secondo colpo alle palle, ma con il pugno. Batt? il colpo con i pugni per un minuto, cos? velocemente che era difficile distinguere tra le sue mani e, alla fine, colp? il tallone nella mela dell’Adamo con un salto al tallone. Il collo rosso cadde lentamente in avanti e cadde sul pavimento di marmo con la fronte, schiacciando tutto che gli sporgeva. Ottila rimbalz? da una parte, mancando la caduta. I suoi amici sono spazzati via dal vento. E in generale, la transizione ? stata ripulita da tutti i tipi di freeloader – ubriachi. Ancephalopath si alz? in piedi, appoggiandosi sulla spalla dello chef. – Grazie, apchi, mecenate. Ho pensato, Apchi, morir? qui. – Come ci sei arrivato? Mi hanno chiuso per una settimana? E hai gi? affondato cos?. “E se stesso?!” Pens? Harutun, ma non disse nulla. Ottila guard? di nuovo il caporale e ansim?. – Oh, gatto Yoshkin, cosa hanno fatto con la tua tazza? – S?, ok, apchi, – Harutun agit? la mano e distolse il suo volto sfigurato: un naso rotto, due denti sotto l’occhio destro e tre sotto il sinistro e non un dente anteriore. Il mondo crudele dei senzatetto e misericordioso in una persona. ? molto difficile per i vecchi sopravvivere in questo mondo in fondo. – Mdaa… ma non gli hai chiesto del loro naso? – No, non mi ? nemmeno venuto in mente.. – Harutun si intrecci? lentamente dietro il Boss e si mastic? la lingua come al solito, – anche se fermati! – esclam?, – s?, ho sentito che era bucato di rame alla reception pi? vicina, e quelli – sono morti in un negozio di antiquariato. – Chi, quelli? – Ottila si ferm?. – Bene, dal punto di accoglienza sono passati a un negozio di antiquariato. – E in quale? – E in quello centrale, dietro la Cattedrale di Kazan. – Andiamo. E poi, improvvisamente l’hanno venduto? Sono ancora usciti da Mos. Bana su Nevsky Prospect. Enciclopedie. Ottila and? dalla zia in piedi sul marciapiede e chiese: – E dove cazzo. Cattedrale di Kazan? – No? – Cio?: situato. – Non sei russo? ospite o lavoratore ospite? – No. Sono un ufficiale di polizia distrettuale. – capisco. Cammina lungo la Nevsky, verso Piazza del Palazzo e sul lato sinistro vedrai la Cattedrale. – Grazie Salute a te e ai tuoi figli … – Prima che la cimice ringraziasse e andasse con Incephalopath lungo il marciapiede. Il caso ? stato completato con successo. Il monumento fu restituito al suo posto e messo sotto allarme e videosorveglianza. Bedbug e Incephalopath hanno ricevuto dalla gratitudine Marshall sotto forma di un premio e la disponibilit? ad aspettarsi un nuovo business. Bedbug era seduto nel suo ufficio e, parlando con Incefalapat, con moglie e figli, parlava delle avventure, omettendo i dettagli delle umiliazioni avvenute durante le indagini. Naturalmente, le cose tristi sono state omesse e sostituite con eroici atti fittizi… In breve, hanno riso con un botto… CASO ¹2 OGGETTO SANGUE Apulase PRIMO Trascorsero cinque anni di noiosa vita collettiva in fattoria e Ottila cominci? a ubriacarsi con Intsefalapatom, pi? precisamente, stava bevendo Solop intenzionalmente per prendere possesso di sua moglie. E Bug nella mente, si adattava. S?, e Marshall non ha chiamato. – S?, mi chiamer?. – ha lanciato un chiodo sulla mano sinistra e un martello sull’incudine, dove le unghie sono livellate, con la mano destra per uso secondario. Fu scioccato dal suono della “campana” e sorpreso … – E se mi manda? – Ottila esamin? il cortile della sua casa, dove si trovava di fronte a lui: un cancello di fronte a lui, un bagno a destra con un cane da guardia del cortile che fissava stupidamente il proprietario da un buco attaccato alla tettoia laterale. – Polkan! Grid? Ottila. Il cane chiuse gli occhi. – Chele, – il cane gli fece sussultare l’orecchio, – Jyat, jyat! – Il cane chiuse gli occhi con la zampa, -Kel Manda, Katyam James! – Il cane ? salito nella cabina. – Ecco, cagna! – In russo, Klop era arrabbiato. Era sconvolto, ma non offeso. Dopotutto, le donne sono offese e gli uomini sono turbati, pens? lui e suo padre. Ma era sconvolto e prese la pietra dal recinto del letto di fiori. – Polkan. – boom, ha preso il secondo e ha rotolato per primo – Palkan!! – boom, boom, -Polkan!!! – boom, boom, boom, – Esci dal bastardo!!!! – boom, boom, boom, boom, boom, ecc., fino a quando le pietre nel bordo del fiore non si esauriscono. – Aaaaaaaaaaaa!!!!!!!!! – il cane url? di dolore e gemette. Perfino i vicini hanno sentito gli zigomi. Ottila si sedette contenta ed espir? ossigeno dai suoi polmoni. Inoltre, la recensione lo vide dietro la recinzione e, a sinistra, l’ingresso nella parte residenziale della capanna. – Ottila, sono venuti da te! – grid? dalla soglia di Isotta. Il bug si volt?. La moglie stava sull’attenti sulla soglia. Da sotto la gonna apparve improvvisamente una faccia carina di Izi. Aveva gi? diciassette anni. E sorrise dolcemente con gli occhi caucasici. – Cosa ci fai l?? – chiese il padre sopraffatto – patrigno biologico. – Bene, esci da sotto la gonna! – Si batt? una mano sulla testa e si mise la testa in s?. Baska ? scomparso. – Chiamali qui. Ottila rispose e, prendendo l’unghia nella mano sinistra, inizi? a raddrizzarlo con un martello. Da lontano nella capanna c’era un tonfo sordo e lugubre. Presto apparve Incephalopath, trascinando il criminale per la piega del collo. Lo tir? sul portico e lo gett? al centro del cortile della casa. Il criminale rotol? come una palla al centro. – chi ? – chiese, ucciso dal sole Ottila. – Qui, qui, la cartuccia. Uu-aa! Preso, apchi, nell’atto. Uu-aa. Uu-aa. – Che cosa ha fatto? – chiese con riluttanza il distretto. – Lui, lui, apchi, nella discarica di canapa strofinare, apchi, capire. – Come va? – L’insetto sollev? gli occhi sul ragazzo e colp? meccanicamente il pollice con un martello. – Ah, cazzo! – Sta mentendo. – L’Idoto arrestato piagnucolava con il nome di Kolomiyytso, figlio di Pankrat, Ataman dei cosacchi locali e conservazione della fauna selvatica. – Idot, non buzu, il campo ? stato arato. Pentiti, basta colpire. Klop abbai?. – S?, non strofino! – singhiozz? Idot. – “Sar? il calcio di mio padre.” – gli vol? in testa pensando. – Bene, cosa chiameremo il padre? Apchi, – Chiesto il Intsephalopath senza fiato. – L’hai trascinato da una zona vicina? Domand? la cimice e batt? con un martello, livellando l’unghia. “No, apchi”, sud? Arutun Karapetovich spazz? la testa. – ? qui, nella discarica. – Bene, allora cosa facciamo? Ah, idiota?? – L’insetto strinse i denti e di nuovo guid? sullo stesso dito con un martello. -… Alzati!!! Quando sto parlando con te Non costruire un verme da te stesso, un insetto, cosa, vai ai tuoi piani? – No. – Idot ha smesso di piangere, ma aveva ancora paura. – Cosa hai fatto l?? Chiese Ottila sarcasticamente, tirando le palpebre sulle orbite e restringendole, come aveva fatto un cinese. – Masturbarsi? – tir? fuori un sorriso Klop. – Rispondi! – attraverso un istante grid? di nuovo Ottila. – Io, penso… merda. – L’ammesso lo ammise e guard? Arutun, in attesa dell’ordine di esecuzione. E questo, “annu? con la testa,” Ero per lo scricchiolio del collo, quindi mi sono malandato i pantaloni, non ho avuto il tempo di asciugarmi il culo, quindi ho colpito la baracca dei pantaloni e mi sono massaggiato le rane. Adesso sta bruciando. Ottila deglut?. – Cosa gli hai portato? ? ancora merda da un chilometro da lui. – Quindi lui, Apchi, sto risparmiando, strofinando …!? – rispose Intsephalopath. – Guarda i palmi, apchi, sono imbrattati di hash.. – … e merda. – aggiunto Idot. – Non ho preso carta con me e mi sono asciugato il culo con i palmi delle mani. – Quale mano? Chiese Klop sarcasticamente. – Entrambi. – Un bambino di circa quindici anni, irsuto nello stile del punk o dello schmuck, si esamin? i palmi delle mani e ne scelse uno pi? sporco. -questo questo. – Dai, Harutun, annusa. – chiese Ottila. – che cosa? Sneezy. – chiese il caporale. – Odora la tua mano e fai una conclusione sanitaria ed epidemiologica della composizione della sostanza applicata sulla pelle. Capito Incephalopath agit? la testa in segno di accordo e si avvicin? a malincuore al bambino e si mise una mano schizzinosamente sul naso. Annusai i vapori che evaporarono dal palmo della mia mano e scossi la punta del naso, poi il ponte del naso, poi per inerzia l’onda pass? al collo, alla fronte e alle labbra, ed era chiaro come ingoiasse tutto. Il cappello e le dita del palmo di Idot si strinsero bruscamente, stringendo il naso molto lungo di Arutun e lo attir? a s?. Harutun afferr? il pugno con entrambe le mani, arricci? il viso e cerc? di strapparlo dal naso, ma il bambino aveva precedentemente rilassato le dita e l’aveva rimosso bruscamente. Incephalopath inclin? la testa verso il culo e quasi cadde sul culo. Si riprese e diede uno schiaffo a Idot. Lui, che aveva ricevuto una cosa del genere pi? di una volta, fugg? e Harutun, dopo aver perso, segu? l’inerzia della mano e cadde in un letto di fiori. – Beh, puzza? chiese Klop e porse la sua manina a un collega in modo che potesse alzarsi. – Mdaa, apchi. – Arutun si alz? in piedi, rifiutando le offerte di Klop. – Che cos’? “Mdaa”? – Non ho capito, Apchi, – balbettando e trattenendosi per il naso, Harutun ha attraversato. – Hai controllato i suoi documenti? – S?, questo ? un visitatore, apchi, dal Kazakistan, dove c’? una chuyka. – Che profumo? – Beh, apchi, valle di Chuiskaya, la canapa cresce l?. – E cosa ? venuto qui? – chiese Idota Klop. – E cosa sei venuto qui? – rispose Idot. – Sei un levriero? Sono nato qui. – Non sembra che sia venuto qui? – Punt? un dito contro l’Intsephalopath Patzan. – E nella fronte? apchi. – scosse il naso e schizz? elefanti nell’Harunun caucasico. – Ho chiesto, che cosa ? venuto qui? – Rodaki si trasfer?. Neanche io vivevo male l?. – adolescente annoiato. – E cosa, non puoi dimenticare Anasha? Pret? – Non capisco cosa intendi? Dico, merda e si pul? il culo con il palmo… – E cosa sei cos? volgare? Non i Kents, lo stesso con te, e la scadenza… Dieci brilla.. Che non ridere? – Almeno apchi. – ha aggiunto Harutun. – Plus – resistenza alle autorit?. Il ragazzo arross?. – E cosa, in Kazakistan, non mettono per anasha? – Ottila ha cambiato tono. – Beh, in effetti lo piantano, – Idot si strofin? il naso. – Ma ho lavorato legalmente. – Cosa ? legale? Sneezy. – sorpreso Harutun. – Canapa raccolta? S?! – Ottila colp? di nuovo lo stesso dito con un martello. – Com’?? Qualcosa che, Apchi, guidi senza senso, schmuck. – Colpo di Arutun. – Dove l’hai preso? – bug Klop. – lontano da qui? – No, attraverso la casa, nella spazzatura. Apchi e, soprattutto, cresce l? in modo uniforme, come in un giardino.. Hai piantato, apchi, un cane? – Aspetta, Harutun,.. vieni qui syudy? – ordin? Klop. Idot si avvicin? con riluttanza. – Siediti. Ottila indic? un secchio vicino e lo rigir?, ma era senza fondo. Idot si ? seduto. – Allungami le mani, i palmi verso il basso… Ecco. Ora, Harutun, porta il giornale. – Da dove? Sneezy. – Chiedi a tua moglie.. – Pisyunya, dammi un giornale! Sneezy. – chi? Pisyuna? – Apchi, apchi, apchi … – Harutun divenne rosso Idot ridacchi?. – Di cosa stai ridendo? – Ottila si volt? verso il portico. “Izolda, porta qui il foglio!” – Prendilo tu! Non ? cresciuta la matrigna! Isolda ringhi?. – Vai a prenderlo. – a bassa voce mand? il caporale Klop. Harutun port? il giornale in mezz’ora, Ottila era gi? riuscita ad allineare un centinaio di chiodi. – Che cazzo hai fatto per la morte? Vieni qui. Ottila prese il giornale e lo spalm? sull’incudine. – Tre. – ordinato il bug – Quattro. – Non ho risposto con stupore. – Cosa, quattro? – Beh, tre – quattro – cinque… – Mi stai prendendo in giro? sputa tra le mani e tre, tre a buche. Cancella tutta la tua merda dalle mani. – Perch?? – Vuoi dimostrarlo nel laboratorio del dipartimento di polizia distrettuale? – No. – Quindi tre qui e in fretta. Il bambino si strofin? rapidamente una palla con un pisello e la porse a Klop. – In? Magosh! – sorpreso Klop. – Immediatamente sentito, apchi, la mano di un professionista. Pisello di Ottila avvolto in oro da una sigaretta sotto un pezzo di carta. E d? fuoco a un accendino. La carta bruciava e asciugava il pisello. Ottila si apr? e batt? un pisello con un martello. Allentato con tabacco sventrato da una sigaretta e segnato indietro. Sigillato e completato alla fine. Ho messo un pezzo di cartone attorcigliato da sotto la scatola di fiammiferi nella posizione del filtro. E con la lingua inumid? la parte superiore della sigaretta e l’accese. Lo stipite si sgretol? e la retrazione risucchi? direttamente i polmoni del distretto e si ricord? dell’Africa. I suoi spazi aperti e la giungla. Ballando l? sotto con le papuascas che puzzano dalla mia bocca. Olivier dal cervello di un uomo di colore di una trib? vicina che veniva a salare. Primo sesso con un ippopotamo e altro ancora. Alla fine, imbronciato come una bolla, trattenne il respiro, facendo gradualmente uscire il fumo alato del gin in raffiche. Il suo sangue era arricchito di ossigeno allegro e si sentiva come se avesse volato a gravit? zero. Tutto intorno era luminoso e vivace. L’infanzia di Ottila venne e tutto intorno cominci? a piacere. Il cane usc? dalla cabina e, vedendo lo sguardo stupido del proprietario, ball? e scosse la coda. – Niente di merda?! – Non emise la sua voce e consegn? la sigaretta a Intsephalopath. – su Harutun, aspetta. Come esperto, trova la differenza tra merda e shal. – E non l’ho mai fumato. Sneezy. Non so come. – Come una sigaretta, non lasciare uscire il fumo. Dico, non metterlo completamente in bocca, lasciare uno spazio per fornire aria ai polmoni e tirare dentro, tirare dentro e non lasciarlo uscire. Tiralo dentro e sentilo dentro di te. Harutun si avvicin? lentamente e prese lo stipite. Fumava, come ordinato dal capo. Dopo un momento, si trasform? in una verdura e mise a tacere come un tacchino. – Dai al bambino. – Ottila ha dimenticato e ha ordinato Harutun. – Lascia che lo scherzo davanti alla prigione … – dopo mezz’ora Ottila continu? – Arutun, alle. Di cosa stai volando? – Ah? Dai … – il vecchio fece un cenno e torn? in s?. Allung? una mano con una sigaretta. Idot prese lo stipite, sbuff? e lo porse nel distretto. Ha iniziato il secondo round, e presto l’Incephalopath ha finito il tallone. – Beh, cosa? – lascia andare Bedbug. – fumo? Cosa stai fumando, ragazzo? – Belomor. – Ho preso un pacchetto di Idot e ho preso ciascuno una sigaretta e me stesso. Tenuto fuori. Hanno preso e fumato. – Beh, dimmi come hai falciato legalmente la canapa? – Ha iniziato la cimice. – Heh, puoi dirmi all’inizio come l’hai piantata legalmente? – ha aggiunto Harutun. – Tipo, eh. – Idot bloccato. – sul trattore. – Cosa stai perseguitando, salaga? – Harutun imperversava. – Su un trattore, graffia. Siediti, bastardo! Per la vita!!! – S?, siediti, altrimenti stai in piedi come un gancio. L?, siediti sulla veranda. – suggerito corporale cimice dei letti. – In breve, lo scherzo era in pratica. – l’inizio di Idot. – E chi hai studiato? chiese Klop. – S?, per un conducente generico del trattore. Bene, hanno inviato ai piani, la canapa per pulire le corde. Viene cucito un telone per la tua UAZ dalle corde di canapa. – Ecco come? – sorpreso Ottila. – e cosa? – Beh, mi hanno messo su una macchina per la raccolta della cannabis. – E cos’? questo? chiese Klop. – S? – Incephalopath confermato. – E dove lo sai? – sorpreso Klop. “Sono in giovent?, Apchi”, inizi? Harutun, ma Idot continu?: – … era un tossicodipendente. – Stai zitto, cucciolo! – Harutun era eccitato. – suoni, apchi, ti siedi per molto tempo. – Calmati, Harutun. – Klop sorrise. – continua. – Beh, nella mia giovinezza ho vissuto e studiato nel Caucaso a Sharaga, e avevamo una materia: si chiamavano macchine agricole. Quindi, abbiamo attraversato una macchina per la raccolta della cannabis. Lei, upchi, si aggrappa alla Bielorussia o alla MTZ-40. Voot, apchi. – E quale sar? il prossimo? – si rivolse al bambino. – Beh, vado di sopra … – continu? Idot. – Com’?? chiese Klop. “S?, come mietitrebbia, apchi, uno dopo l’altro”, ha spiegato Intsephalopath. – solo noi abbiamo un distacco e, apchi, hanno una scala. – capisco. Quindi qual ? il prossimo? – Beh, ci vado. – l’inizio di Idot. – Mi sono ubriacato subito. – aggiunto Klop. – Cosa, apchi, la canapa ? il mare. – appuntato Harutun. – No, capo, siamo stati portati in un trattore da una UAZ con un ufficiale di polizia distrettuale e un’infermiera. Si poteva trasportare un bash con una ranetka, ma non di pi?. Il medico mette costantemente sotto pressione. Non ci sono finestre sul trattore, il calore, solo il tetto e il vento, sia dalla stufa che dal ronzio cammina. Per quattro ore il turno ? cos? respirante che non ? necessario fumare. Dopotutto, ci sei dentro tu stesso. Qui. E attraverso i campi lungo la strada tra i nickel, in una jeep, i kazaki prendono il trattore e guidano su, gridando: “Apri il tamburo. S?.”, Ma se non lo apri, uccideranno. Quindi obbedisci. Pulisci le lame del tamburo dalla polvere e la polvere ? hash Galimovy. Per questo gettano dollari nella cabina e scaricano. Fino a cinque chilogrammi di peso tirato, contare, pent!? La testa della partita per tre ore copre cinque. Questo ? l’argomento – E cos? pochi e tre? – chiese figlio Izya, che tranquillamente origliava. – per provare. – Beh, ? saltato in casa, idiota. Non vedi che sto interrogando? – Lascialo ascoltare, ? legale e istruttivo – la madre, che si scald? anche l’orecchio, la interruppe. – cosa succede dopo? – Bene, insomma, il ronzio vola e mi ha coperto, ma non l’ho sfregato, ho solo annusato l’aria. E guardo, il partner sta guidando di fronte, salter? fuori dal trattore e corre di lato, e il trattore continua a funzionare. Mi guardo allo specchio, e in esso un poliziotto UAZ e un dottore si avvicinano a un cambiamento di turno. Non sono sul posto. E dalla UAZ, il pent si ? esaurito dopo che il compagno fuggiasco per recuperare. – E perch? ha guidato cos?, rimproveri? – bug Klop. – Affumicato, idiota, prima della falciatura. E il ronzio del vento, in generale, ha abbattuto la torre del poveretto e gli sembrava che stesse falciando le mosche sui piani per quelli pianificati, secondo te – i corrieri della droga. E poi, per tipologia, i piani sono bruciati. Beh, ? da biasimare. – Ciao ah ah ah eh. – Klop ridacchi? e Harutun rimase sospeso, da qualche parte nel Caucaso … – e cosa, catturati? – S?, tra un’ora. E il trattore ? volato nel canale. – Divertimento, apchi, l?. – Arutun ha succhiato un moccio. – S?, divertente. – Idot supportato. – Beh, ci sono andato?! – Hehehehehe … – La cimice smise lentamente di ridere. – Vai, e domani a mezzogiorno verrai. Lo strofinerai ancora, e poi ti prenderemo di nuovo, ti porteremo via e ti pianteremo sicuramente. – Per cosa? – Idot fu sorpreso e singhiozz?. – Harutun, prendi l’abbonamento per non andartene. – L’insetto si alz? e inarc? la schiena. – O forse saremo d’accordo? – sugger? Idot, che smise immediatamente di piangere. – Domani verrai con un maiale, vedremo. Tutti escono entrambi. Sono stanco La giornata lavorativa ? finita. – Dai, apchi, idiota. – sugger? Harutun e and? all’uscita. – Idot. – segu? il caporale. – … E con un maiale mi porti un montone. Capito – Arutun si ferm? e salt? Idot davanti. Quando Idot ? andato in testa, Harutun gli ha dato un calcio nel culo e lo ha spinto dietro, ridendo forte… Partirono presto e Ottila and? a casa per cena… Apulase SECONDO Ottila apr? gli occhi socchiusi e inspiegabilmente esamin? la cucina. C’era un reietto e voleva terribilmente mangiare, ma il tavolo era vuoto. – Cos’? stato? pens?. – ? coperto! Ho scongelato le lacrime dalla mia sedia e volevo solo iniziare a raccogliere cibo sul tavolo, quando ? stato sorvegliato da un lamento tranquillo e beato proveniente dalle camere da letto della parte residenziale della capanna. – Sarah? – tremol? nella sua testa. – Ma lei …?! Sarah era la prima figlia di Ottila e Isotta, ma aveva un difetto alla nascita, cio? era sorda in entrambe le orecchie dalla nascita, cieca in entrambi gli occhi e muta, in altre parole, cieca sorda e muta, e quindi non c’era bisogno di rappresentarla prima. Ma ora ? giunto il momento, specialmente da quando i lamenti provenienti dalle profondit? della capanna le appartenevano. A proposito, Dio le ha assegnato una bella figura e un bel viso. Ma era imbarazzato da un’altra notizia trasmessa da un medico di San Pietroburgo, il giorno dopo l’esame, quando Sarah si ammal? e suo padre pensava seriamente a lei. – Lei, padre, ? incinta, e questo la fa star male. – concluse rapidamente il medico. – E chi ? il padre? Dopo tutto, nessuno viene da lei?! – sorpreso Klop. – Oltre alle famiglie. – Sconosciuto. Il test del DNA pu? essere eseguito, ma questo intervento pu? interferire con lo sviluppo del bambino. Quando sei nato, allora vedrai: il padre ? un negro o cinese. – rispose il dottore e si allontan? rapidamente. Izzy lo segu?. – Dottore, grazie per non avermi abbandonato. – In primo luogo, grazie non ti procurerai… – Oh, scusa, doc. – e Izya prese un libretto degli assegni dalla tasca e strapp? l’assegno con il numero indicato in precedenza e lo consegn? al medico. – Ma sai, il dottore tese la mano per l’assegno. – miscelazione del sangue, questa ? una cosa pericolosa. In ottantanove casi, il feto pu? apparire molto sbagliato. – Com’?? – Pu? nascere un mostro. – Chi??? – Abbai? dall’altra parte del Cimice e corse verso gli interlocutori. Che cosa ? successo? Si scopre che Izzy e Sarah sono diventati adulti allo stesso tempo. Ma la vita ? vita. Ottila l’ha sopportato il giorno dopo, perch? lui stesso ? il figlio di un cannibale. E allora? …All’improvviso ci fu un forte colpo alla porta dell’ufficio base e Ottila sussult?. – Ancora una volta non ha bloccato la porta nel supporto. – Cimice indignata. In quella met? della caserma, i suoni di Arutun trascinando forzatamente qualcuno erano risolvibili. – Harutun trascina di nuovo qualcuno. borbott? Klop tra s? e guard? l’orologio. – Oh, yo-mayo! Gi? tre notti?! Harutun apparve sulla soglia della cucina ed esclam?: – In! L’ho preso! – e si gett? nel mezzo del vecchio, che trascorse trentotto anni nelle zone. Ci? era evidente dai tatuaggi su tutto il corpo. I suoi tatuaggi si scaldavano come una camicia, e cos? camminava solo nelle mutande, e anche in inverno. Il vecchio si blocc? in previsione del ritmo. – che cos’?? chiese Klop. – Wooh, apchi, questo shnir ha strofinato la stessa canapa nella spazzatura e ha persino firmato la nonna Key. – Arutun si appoggi? allo stipite con il gomito. – S??! – sorpreso Klop. – E anche lei si sta fregando? – S?, anche se, si lanci? in una tale schifezza – e tir? fuori dalla sua tasca una palla da biliardo. – ? tutto hash? – Allung? la mano e prese la palla. Lo rigir? in faccia, annus?, lo gett?. – Quindici anni trascorreranno. Confiscare. Bene, che ne dici, nonno? – Sta mentendo. – il vecchio si accovacci? sul pavimento. – Non ? la mia cosa. – E di chi? Sneezy. – Tuo, ? lui.. e si blocca su di noi, e Claudia e io abbiamo appena scopato tra i cespugli. In generale, questa merda di cavallo. – che cosa? – esploso Intsephalopath. – ? interessante quello che ha fatto il cavallo nella discarica, l’erba spennata, che non cresce l?? O attrezzi? E la canapa stava mangiando, la vita si stava fumando, il proprietario – schmuck, cos? decise di dimenticare. E poi ? impaziente. – No, mi sono ricordato. Stava passando un pastore. Prese una borsa o la strofin? e se ne and?. E cosa? ? popolare, senza sicurezza, ma non ci sono soldi per i colpi. E quindi voglio dimenticare. Quindi il pastore entr?. – Cazzo, dici? – L’insetto ? salito su una sedia. – Non ? difficile effettuare il check-in in clinica al mattino. “Chi stai ascoltando, capo, apchi” sorrise Harutun. – Era cos?: la nonna Klava ? nuda, tutta imbrattata di vaselina, tu, perch? non poteva spalmarla alla schiena? Corsi intorno alla spazzatura, perdendomi tra i cespugli di canapa. – In esecuzione? – sorrise il vecchio. – All’inizio le hai mostrato, ma sei puzzolente, ed ? ancora una donna, sebbene vecchia. E tra i cespugli non hai scopato, e hai strofinato la polvere beata che le era rimasta attaccata con un coltello dal corpo, infilandolo in una palla. E hai gettato l? il coltello e al mattino lo troveremo e le tue impronte digitali su di esso, e sul pungiglione del coltello – squarcio, cio? droga. Il vecchio si distese silenziosamente e sembr? sorpreso. Dopotutto, tutto era come suggerito dalla versione di Harutun?! – E come non si ? ancora pizzicata una gamba, un vecchio sciocco. Dopotutto, l? tutta la merda del villaggio ? stata dai tempi del deposito dei gufi. – Vo ha detto! – la cimice divenne orgogliosa dei suoi subordinati. – e da dove l’hai calcolato, collega? – Lui, l’ho visto da solo, volevo toglierlo dal cellulare, ma la batteria era scarica. – Mi dispiace. – Klop sospir?. – Cosa esattamente? Sneezy. chiese Klop. – ? un peccato che la batteria sia scarica. – Gettai le lacrime dalla sedia e girai per la stanza. – Non devo muovere il cervello. – S?, tutte queste sciocchezze, capo. La merda ? trainata da cavalli e, in caso contrario, non sono colto in flagrante e tutto qui ? solo una ricaduta per il rapporto trimestrale per il premio. – concluse il vecchio e cominci? ad alzarsi. – Siediti, apchi, bastardo! – spinse Harutun il vecchio. – cosa dobbiamo fare, Patron? – Questo ? un abuso di autorit?! – il vecchio era indignato. – E tu stai zitto! Abbai? Ottila. – L’esame mostrer?. Sei colpevole e se vuoi andare nella zona, ti siederai fino al mattino quando arriver? il laboratorio di esperti. Oppure ti do cento ore di lavoro in casa. roccaforte del cortile. – Questo ? dove? – chiese il vecchio in pantaloncini coricati sul pavimento della cucina. – Alzati e scrollalo di dosso, trattenuto. Harutun ti spiegher? tutto lungo la strada. S?, Harutun, quasi dimenticavo: prendi da lui una confessione puramente sentita nel caso in cui non ti presentassi al lavoro, trovi un coltello, non toccarlo con le mani, avvolgerlo in una borsa. E tu, vecchio, se ti allenerai gloriosamente, coster? solo un centesimo del cinghiale. – In, ancora? – il vecchio era indignato. – Dove lo trover?? – Stai zitto, apchi, quando il Boss emette un verdetto. – A proposito, puoi tagliarlo. Vai, domani alle sei, inizia il mining. S?, porta con te uno spazzolino e ti trover? una ciotola. Guarda, a turno mangerai con il cane. Se Polkan lo consente. Dormirai nello stabilimento balneare. – E l’ultima parola pu? essere? chiese il nonno. – Vai avanti! – E chi comander?? – Solo io. Continua E non dimenticare il cinghiale… Ancephalopath condusse il vecchio all’uscita dalla fortezza e si diresse rapidamente verso il Boss. – Cosa? Sneezy! – che cosa? Sei un collega, un tossicodipendente? – No, cosa sei. Ma ho pensato che, apchi, ? necessario condurre un esame?! E immediatamente.. E poi … – Harutun esit?. – E poi cosa? Andare acida? – esaminando la bash da tutte le parti chiese a Ottil. – No. Ma competenza. Dopo tutto, il verdetto ? gi? stato approvato?! – Da chi? Il giudice? – No, apchi, da te, e hai il diritto a un verdetto pre-processuale di reati particolarmente lievi, specialmente prima di coricarti solo… – Bene, andiamo, ma solo per motivi di conclusione lavorativa. Si sbatterono una sigaretta e si sedettero a fumare. Si avvicinava la mattina e stavano seduti a tavola e ragionavano come Holmes e Watson, tanto pi? che Holmes fumava oppio e questo non gli impediva di trarre conclusioni deduttive. Ma Watson beveva solo whisky, ciliegia, un tonfo pi? corto, come Lestrade, e per questo erano stupidi ed erano un taglio sotto Sherlock. L’alcol offusca la mente, quindi il governo del mondo permette, sbronza e proibisce la germinazione sulla Terra. Ma lo sciocco non ha bisogno di mangiare nulla. ? perch? ? un pazzo e non conosce misure. Ma entrambi erano dissidenti e su questo ragionarono cos?. – Campagna qui nel villaggio, qualcuno ha piantato la canapa Chuy e distrutto il villaggio. – Ha iniziato la cimice. – Ma chi? apchi, idot o vecchio? – ha continuato Harutun. – O forse una terza parte? E questi non possono che essere testimoni di quello che ? successo e hanno deciso di andare avanti, dopo aver provato. – Rospo, apchi. – Cosa, rospo? – Il vecchio nome, apchi, – Rospo. – Rospo? Hae. Lascia che ci sia un rospo… Un rospo bianco in onore di un cigno bianco. – che cosa? Sneezy. – No, niente. Bene, cosa? Vai?!.. Ma no. Aspetta… Dai, lo mangi insieme?! Harutun apr? gli occhi e scosse leggermente la lingua per la sorpresa. – NON contro? chiese, socchiudendo gli occhi con malizia verso Ottil. – non hai mangiato tutto il giorno e la notte secondo i piani dei tossicodipendenti guidati? – S?, apchi, esattamente. – battendo le mani, Harutun corse di scatto e si sedette su un’altra sedia. – Cosa si ? seduto? – Ottila ha guidato. – Cosa, cosa.. io e cosa sono? – Il caporale si agit? e arross?. – Vai, prendilo: c’? la zuppa, ci sono cucchiai, piatti, un frigorifero, – Klop cominci? a indicare con le mani, rappresentando la cucina. -… c’? un cuoco. Bene, lo sai… Si sono fatti affari seri. – che cosa? A proposito di anasha? – soffocando la zuppa attraverso la zuppa, Harutun sospir?. – Non starnutire. Succhiarlo e non rovinare l’appetito. Harutun segu? il consiglio dello chef e lo aspir? da solo. – ? necessario stabilire una sorveglianza su un nichel e catturare tutti i tossicodipendenti. – Solo, apchi, passeremo la giornata di lavoro della comunit? nel villaggio. – Esatto! E il maresciallo coprir? tutte le nostre spese. E per descrivere e distruggere tutte le droghe… – E poi distruggeremo questo nichel. – ? legale? Sneezy – che cosa? – Beh, riguardo al cinghiale, apchi. – Stai offendendo, questo sar? tutto incluso nel rapporto, come bonus al cane ufficiale Polkan, per la cattura di Idot e Toad. – Ma sono stato io, Apchi, a prenderli? – Tu, ma mi devi ancora, ricordi? – S?, apchi, ricordato.. Lascia che ci sia Polkan. – … E invieremo il rapporto via Internet a Marshall. – Hai mai visto Maresciallo, Apchi. – Arutun rallent? il cucchiaio. – No. Anche se una volta ho lavorato come suo aiutante. – Allora, chi ha firmato i documenti? – Arutun allung? la mano verso l’aringa e la manica tocc? lo strato grasso di borsch. C'? una finestra alla sua porta, come in un registratore di cassa: ci sono documenti segreti e grub, ai quali, ti dico un segreto, ho sputato pi? di una volta. – E non lo sapeva? Sneezy. – Se non riconoscesse, allora non sarei qui. – Non capisco, hai vissuto l? come il formaggio nel burro, perch? hai dovuto sputare? – Questo sputo in questo paese ? un insulto, e nella mia patria ? un segno di saluto e amore, come un bacio. Dopotutto, quando baci, fai schifo per sbavare il tuo partner. E questo ? un bacio in lontananza… Nessuno ha visto la sua faccia. Bene oh bene, mangia e vai a guardare l’ora. – E tu? Sneezy. – E ho intenzione di pensare. Se cosa?!.. – Klop sbadigli?. Sono sotto lo zhinka. – In camera da letto? – In bagno, ariete, ovviamente. Meglio chiuderli nel garage. Da l?, non usciranno ancora fino al mattino. – E la macchina? Sneezy. – Quale macchina? – Beh, dal garage, apchi, allora c’? una macchina? – C’era una volta, pi? precisamente, una moto. Izya si ? rotta, ora solo un pezzo di metallo spiegazzato, in giro… – Beh, ci sono andato, capo?! Sneezy. Al mattino arriv? il vecchio rospo e, dopo aver ricevuto le istruzioni, and? a pulire il fienile. Per molto tempo nel fienile la mano del maestro non fu applicata e tutto ci? che era coperto di merda. Ottila, come al solito, si sedette per allineare le unghie. Voglio notare che tutti i detective hanno un hobby che li porta a pensare: Holmes ha un gioco di violino, Poirot si fida delle sue cellule grigie senza interferenze, l’agente Kay ha una torta e Klop ha raddrizzato le unghie. E quando avessero finito, li avrebbe spinti dentro e strappati indietro, al fine di raddrizzarli di nuovo e allo stesso tempo sentire un ronzio di pensiero. Balla, balla, balla, balla. E cos? ora dopo ora, giorno dopo giorno, anno dopo anno, e… All’improvviso, una faccia brutta del rospo apparve dal fienile e fiss?, sorridendo al poliziotto. – Cosa vuoi, puzzolente? Chiese Ottila. – Posso fumare, capo? chiese incerto il vecchio. – Cosa, puzza? – Non la parola giusta. Tu, un’escursione, hai girato attorno a un cadavere marcio di un dinosauro? – No, l’ho appena sfogliato e ho lasciato uscire il piccolo, il che non si ossigena da solo. – Va bene, fumo. Il vecchio usc? e prese una sigaretta. – Aspetta! – Cosa, capo? – Lascia il culo nella stalla. – Hehe, lo scherzo capito. – Accovacciato dal fienile e voleva accendere una sigaretta… – … Cant, o cosa? – Bug bug. – No, capo, solo Belomor. – Vieni qui. Il vecchio tese una sigaretta. Ottila lo prese e lo accese. La sigaretta era pulita, senza additivi. – Acceso, fumo. – Ha dato Ottil alla sigaretta Toad. – E tu per molto tempo a noi? – Sono qui da sei anni e ho pensato per sempre. Mi sono riconciliato. Ha sputato sulla sua carriera. Scambiato per questo meraviglioso mondo, dal quale trasporta sterco e merda… Dannazione. In breve, di cosa sono gi? stanco? – No, quando ho vissuto qui fino all’ultima volta che ho prestato servizio, i poliziotti distrettuali sono cambiati come guanti. – E perch?? – I motivi erano diversi: stavano bevendo troppo, poi hanno rubato misuratamente. – Beh, non mi minaccia. Sono elencato tra i miei superiori come non bevitore e venditore. Dimmi qualcosa, posso finire di costruire un fienile prima dell’autunno? Il vecchio esamin? l’edificio, che era per met? fatto di mattoni. Gli spazi vuoti crollati nelle pareti erano rattoppati: compensato marcio, poi materiale di copertura, quindi sacchi. – Puoi. Solo tutto questo deve essere sostituito. S?, e i tuoi muri sono obsoleti. – E quanti anni hanno? – Ohhh! Capo, s?, per quanto posso ricordare, questo edificio era in piedi. Qui era un cortile di un mercante. Nella rivoluzione, dicono, hanno preso una fuga dalle piume rosse e sono finiti con tutta la famiglia l?. – dove? – Cosa, dove? – Bene, fatto. – Ah, quindi qui nel fienile. E poi era un magazzino, e dopo la guerra – una roccaforte. – Divertimento Ce la fai Naturalmente, non smontare fino alla fine. I mulini sono ancora forti, sono anche pietra. Finiscili e basta. – Per un bell’orologio non funzioner?. Inoltre, hai bisogno di un assistente e non di uno, almeno due. E, naturalmente, un anticipo, poi ci sar? un incentivo. – Bene, ci sar? un bell’orologio in anticipo, ma vedremo. Ma pagher? se ne vale la pena. Ad esempio, dar? un cerfoglio, ma no, il giudice dar? un cerfoglio. Quindi abbiamo concordato. E nell’apprendista, ti dir? Idot. Lo sai questo? – Certo. Questo ? un deficiente di Kyzikhston. – il vecchio si gel? di acido. – E cosa? – S?, ? un tossicodipendente, mi fotter?. – il vecchio pungeva la mela dell’Adamo con le dita. – E tu? – io? Dannazione, questa ? la chiave del folle obbedito a questo idiota. – E cosa, comunicano davvero? lei ? brava con lui. – S?, le ha offerto un reddito extra. Bevendo, ovviamente. – In tribunale, ovviamente, non testimonierai queste parole contro Idot. – Mi stai trattenendo per qualcuno, capo. Non sono una cagna. Non sono stato nella zona e non baller? sulla tua pipa. Tempo migliore di un secchio a mano libera. – Raffreddare. Questo sono io E se?! – Capisco, capo. – E Baba Klava sar? in grado di lavorare? – Certo. Sebbene abbia 65 anni, lavora come un bulldozer. Ma Idot?! Ci saranno problemi. – Non lo faranno. La attrarr? anche io. – E i soldi sono uguali per tutti? – Tu di pi?, ma dopo belle ore. – E se lo facciamo, e non riusciremo a trovare un bell’orologio? – Ricevi un cinguettio da parte mia e la punizione non ? concessa. Molto lavoro. – Ma cosa c’? da costruire? – Il porcile deve essere aumentato. Voglio avere maiali. Bene, allora, le mani? Il vecchio scroll? le spalle. – Bene, se in queste condizioni, tre pezzi. – Hai quattro anni e non dimenticare il termine. “Quello e quello”, scosse la testa, socchiudendo gli occhi nel fienile, “certo che sono d’accordo.” – Quindi abbiamo concordato. Pagherai. Ti dar? denaro, ma sei anche molto richiesto, lo tagli, Rospo? – Ooooh, io?! Merda domanda, capo, facciamolo!! – Il vecchio fece un respiro profondo e accese un’altra sigaretta. – Quindi mi piace un caposquadra?! – Sembra. – E quando iniziare? – E anche adesso, dir? ad Arutun che Idota e la nonna Klavka portano. Ed ecco Idot. – Ricorda il deficiente, apparir?. Idot apparve sulla soglia. – Beh, cosa hai portato? – La cimice si rivolse al bambino. – In contanti. – Quanto? – Un paio di pezzi abbastanza? – Basta, ma non ? tutto. Aiuterai il vecchio, ti spiegher? tutto. – A questo? Oh bene, capo, ha delle perdite. – Adesso ti strapper? gli occhi, rispondo per il bazar, disegna? -e il rospo si precipit? con il forcone, che non era lontano, a Idot. – Aspetta! – Ho preso il fucile ad aria compressa di Idot. – Ora sparo alle uova. – Ohhh? Sei con una pistola? – Tutto ? legale, capo. Padre ha dato. Qui da tali lumache. – Non hai paura? Sei qui in arresto. Posso chiamare mio padre? Non ti far? perdere, ma ti dar? pipette, lo ricorderai per tutta la vita. E dove hai capito che Toad ? pieno di buchi? – S?, tutti parlano nel villaggio. – Cosa gratti, faccia di Kalbit. Perch? non dicono piscio nei miei occhi? – Quindi, calmati e lavora, se non vuoi problemi… Tutto… Tranquillo! Ho detto: lavorerai in un posto, punto!!! – il generale distrettuale Klop Ottila Aligadzhievich url? a tutto il cortile. – Quindi yazh pazzo? – Idot sorpreso. – Va bene Partiamo dall’inizio: che tipo di baule? – Il mio. Cio?, il padre ha dato. – C'? permesso? – Ci sono. – Dai un’occhiata. Ma non ti sei arrabbiato per lo stato, quindi hai assunto un autista di trattori che arare questa canapa. E elaborerai il termine con lui. – E qui non lo far?. Non lo dimostrerai. – Non lo dimostrer?? In questo momento, su Internet, invier? la registrazione su YouTube della conversazione di ieri e pap? non sar? d’aiuto. – Chervonets, esattamente? – aggiunse il vecchio. – E chiudi hailo, schmuck! – impazzito Idot. – Tranquillo, silenzioso. Vedi, pimpochka? – Ottila indic? la prima presa sul recinto. -Questa ? una videocamera. Puoi salutare la tua famiglia. Il bambino non disse nulla. – Toto, vieni e tra un’ora in abiti da lavoro qui. Puoi portare un padre. Spero che sar? contento di sapere cosa sta facendo il suo figliastro. Erede! Puoi rovinare la sua reputazione per sempre. – Non c’? bisogno di dirlo a padre. Lavorer?. – Va bene. Alla fine della messa in servizio riceverai anche torri. E dici a tuo padre che hai trovato lavoro con me. Capito – S? – Inoltre, vai dalla nonna Klavka e d? che la chiamo urgentemente. – E se non viene? – Di che ti arrester? in tutta la severit? della legge. Vai. Cos? la brigata si radun? e inizi? a restaurare il fienile, che, come una spina nell’occhio, Ottila, prima del bruciore di stomaco, aveva superato il fastidio di Isling da cinque anni. E Bedbug non poteva o non voleva trovare il tempo per questo. In generale, Ottila era un peccato, o meglio, era pi? facile per lui catturare un leone che costruire o pulire il bestiame. Presto Arutun arriv? con un coltello Toad e senza quelli catturati. Apparentemente Claudia ha avvertito che tutti o quelli erano esausti. Quindi le forze dell’ordine hanno fatto il giro del villaggio alla ricerca di una giovane mucca scomparsa dalla ricca famiglia Lidergos. Le ricerche non durarono a lungo e il burenka fu trovato nel capanno di una grande famiglia impoverita di Sarikulov. Ma per piantare il proprietario della famiglia non ha funzionato. Ha negato e incolpato i bambini minorenni, dicono, affamati, che hanno rubato una mucca, e il proprietario non ne sapeva nulla, la ragione ? il baldoria annuale. Burenka fu restituito e Sarikulov fu minacciato che prima o poi sarebbe volato dentro e si sarebbe seduto. Apulase TERZO La mattina dopo Ottila si svegli? dal cuore delle stuoie laceranti di una brigata con equipaggio composta da: Toads – il tipo di caposquadra, Idot – non un bootman misurato e nonna Clavka – la stella della squadra. – Dove hai lanciato la tavola, sciocco? -Oral Idot, forandogli una gamba con un chiodo. – E cosa, stai crogiolando le palle? Lei ? appesa al tuo piede! – Rospo intercettato per la signora che ride. – Tu, medusa, muori. – Non ho risposto al vecchio, – e tu, vecchia, continuerai a gettare la tavola con le unghie, la metto nel culo. – Senti, non preoccuparti dei garofani, specialmente su Zhabin! – il basso si agit? senza una nonna Klava. – Quindi, condannati, che gridiamo, ma non c’? lotta? – chiese Ottila, sorridendo elegantemente, che usc? sulla veranda. – S?, questo sciocco ha sparso le vecchie assi e io mi sono pizzicato una gamba. – Idot ? andato pi? modestamente. – Bisogno attento. Qui e i miei figli camminano. – E cosa, Sarah sta gi? camminando? – La nonna Clavka si rallegr?. – e come sta andando la sua gravidanza? non hai ancora partorito? – Sfortunatamente, va solo in un sogno. – il proprietario era depresso e fu immediatamente preso alla sprovvista a causa della parola “incinta”. – Che cosa hai detto? – Mi scusi, per favore, ma ? una gioia?! – la vecchia si scus? modestamente. – Dai, si sono gi? dimessi. ? sotto la supervisione del Dr. Smertiev, un professore di San Pietroburgo. “Ma non capisco…” e Ottila si interruppe in tempo. – Da chi ? incinta? la vecchia sbott?. – Come sai della gravidanza? – bug bug bug. – Quindi l’intero villaggio sa e sa da chi. disse la nonna con sicurezza. – E da chi? chiese il rospo, strappando la tavola dal muro. – Quindi non sei un assaggio, o cosa? – la nonna fu sorpresa. – Quindi non dire a Tomi il nome, la sorella, il nome, rispose al vecchio. – Quindi tuo figlio, Izzy. – Sicuramente la vecchia ha riferito con una voce. – Oops, niente merda per te, scherzo! – per l’Idot calvo. – E sei generalmente silenzioso, vittima di un aborto. – la nonna si avvicin? al bambino. – Tranquillo! – La cimice era scioccata. – perch? non l’hai ricevuta, nonna Clavka? Chi ti ha detto questa eresia? – Ottila divenne opaca e scurita, poich? aveva la pelle scura. La tastiera era ingombra e cominci? a sembrare peggiore, venti anni pi? vecchia dei suoi settanta anni. – Beh, penso di s?, – applaud? la Tastiera e cambi? le sue espressioni facciali, e inizi? ad apparire come una ragazza di tredici anni che si guard? allo specchio dopo aver perso coscienza. La sua pelle era sollevata e la sua realt? era rivelata solo da una bocca senza denti, dove solo una sporgeva nera come carbone, un dente e monconi non finiti da carie sporgevano. – Di tutti i maschi, solo Izya l’ha visitata… e tu? – la nonna soffoc?. – ma tu sei suo padre! Penso di si. – In bagno penserai, ma ecco, andiamo, Pasha. – Idot guid?, – Che uomo stai guidando con la vernice? Vuoi andare in TV? Sensation! Il fratello ha violentato la sorella ed ? nato umanoide? S?, morirai presto di quanto qualcuno presti attenzione ad esso. – O forse sei suo padre? – con nonna Klavka con malizia. – Chi, l’ufficiale distrettuale o cosa? Guidi, vecchia. – e Idot vi ha gettato un letame trovato. – Che hai guidato le oche. Questo, secondo me, riguarda l’embrione di Sarah, e non la madre cimice. – spieg? la nonna. – In primo luogo, non un embrione, ma un embrione. Dai alla luce una creatura senza cervello. E una persona ha un embrione. Bisognava studiare a scuola … – dichiar? Toad e lanci? uno sguardo a Idot. – E in secondo luogo? – ha ricordato la nonna. – E in secondo luogo … – e il Vecchio rivolse gli occhi a Klop, ma non era da nessuna parte. – E dov’? la cimice? chiese a Keyboard. – Sono appena stato qui. – la nonna si strinse nelle spalle. – S?, ha scaricato. Chi ? contento quando parlano di te. Cosa c’?: in secondo luogo? Chiese idot. – Cos? ?. Ohhh?! – Qualcosa ha sorpreso il rospo. – Ho trovato un buco nel muro. – dove? – chiese Idot e and? nel rospo in profondit? nella stalla. C’era un buco nel muro che sembrava una fornace. Tutto in fuliggine e proiettili. – S?, questa ? una vecchia stufa… O forse il tesoro ? sepolto in esso? – la vecchia gio? e assunse il suo aspetto originale della sua et?. Il rospo mise la mano nel buco. – O una trappola di topi. Hehe. – Idot bloccato. – Non ho paura della morte. – E il rospo si immerse profondamente nel gomito. All’improvviso qualcosa cominci? a frusciare. – Ahhhh!!! url? il vecchio e cerc? di estrarre la mano. – Cosa,.. una trappola? – sal? la nonna. Rospo occhi sporgenti. La mano ? bloccata Il sudore gli colava dalla fronte e i suoi occhi furiosi erano come un uomo che sta annegando negli ultimi due minuti. Dopo un momento, la mano vibr? di nuovo, cos? tanto che le guance del suo rospo tremarono e improvvisamente tir? fuori la mano. Una mummia secca di un gatto morto morto era stretta nel pennello. – Wo, fammi un membro! – sorprese il rospo e resistette, stuzzicando la faccia del cadavere, verso la faccia flaccida di Claudia. – Woah compra! – la nonna si contorse e, dopo aver saltato sul retro, si sedette sul suo immenso retro direttamente su un chiodo di centocinquanta centimetri di lunghezza, sporgendo dalla tavola gettata da sola in precedenza. In un gozzo, respira in pieno… – Ah, cosa ho detto?! quel culo ti metter? sul conto. – Idot caricato. E alle parole amichevoli di Idotov, la nonna abbai? alla vecchia gola. – Andato alla fattoria per catturare le nonne. la vecchia and? fuori di testa e, sollevando la natica ferita sinistra, si strapp? la tavola inchiodata al corpo. L’unghia era arrugginita e con una superficie ondulata come una sega. Il sangue gocciolava dalla fine. La tastiera lo esamin? da tutti i lati e, provando dolore, url? violentemente. – Di cosa stai ridendo, bastardo? – singhiozz? e gett? la tavola con un chiodo insanguinato in Idot. Schiv? e cominci? a scappare. I mattoni lanciati sul sentiero volarono all’inseguimento. Una delle pietre ha colpito un angolo nella parte posteriore della testa di un bambino. Cadde e si contorse. – stai guidando? – Rospo spaventato. – Non morir? nulla. – la nonna Klavka si calm? e unse la ferita con la saliva. In seguito Idot si alz? ondeggiando e si acquatt? accanto a lui, tenendo con entrambe le mani un punto dolente. – Ti sbatter?. – Idot inciamp? nel pavimento della sua voce. – Oh? Guardalo! Ha un fascio di tela nella sua pancia. – Il rospo ha estratto questo fascio dallo stomaco del gatto e lo ha mostrato a tutti. – Giralo, chiese il triste Idot. – Forse c’? bruliki? – sugger?, la nonna, che aveva dimenticato il dolore, era la tastiera. – E tu, Cardellino, vai a lavorare. abbai? a Idot. – il tuo cognome Mukhin e sorvolerai un dolyah da un tesoro, come una mosca sopra Parigi. – Che cosa stai dicendo? O forse andrai all’inferno, A? – Idot cavalcava. – Che yoknu sulle tette! – Bene! – Rospo sbuff?. – Buzu ferm? entrambi. Vuoi una pentola portata via? Dividi in tre. – In! E questo ? rispetto per te Rospo. Mi dispiace Ti ho frainteso … – L’Idot pagato si rallegrava. – Non chiedere perdono, non sono una ragazza rossa. Ne hai frainteso un altro. Met? per me e met? per noi. – Perch? questo ? per? – la nonna era indignata. – Da quello! – il Rospo sorrise. “Avrei potuto prenderlo tutto da solo.” – E com’? se ispezionano tutti qui la sera e vivi anche qui senza una via d’uscita? – S?, sei bravo a mordere, anziani. Aprilo, o forse non c’? una dannata cosa l?. – inserito Idot. -e il gioco non vale la candela. Il rospo guard? i comproprietari del tesoro e strapp? la corda marcia senza difficolt? e inizi? lentamente ad aprire il fascio. Testimoni di guardia. – Ehi, le bottiglie. Clay… – Bilance… – Cento millilitri ciascuno… – Sei pezzi… – E cosa ? scritto? – Oh, sono sigillati?! – Sughero. Vintage, probabilmente… – E cosa ? scritto, fammi vedere? -Idot ho provato a prendere un ponteggio. – Non ? un trooo, selvaggio! – la nonna del bambino ha schiaffeggiato una mano. – Ah, puttana … – Idot esplose e spinse la nonna Key. – Bene, dico io! – disse il rospo e prese una scala di cento millimetri. Mi sono pulito l’etichetta sul petto e ho dato ancora un’occhiata pi? da vicino … – Qualcosa non ? in russo… – Dammi il syudy. – Idot tese la mano e prese una piccola scala. – Guarda, i numeri: mille.. ottocento.. novantasette… o solo il settimo… Non ? chiaro. – E proviamo?! Vino, vai … – suggerito Tastiera. – Non lo so, non lo so. Dai, prova, sei una donna, tu e il diavolo non cadrai. – rospo concordato. – Perch?? – Idot intervenne – Meglio a San Pietroburgo consegnare il antiquario cos? com’?. – S?, proveremo uno alla volta, beh,..wash, e consegneremo il resto all’antico… S?, Toad? – Bene, andiamo, chi ? il primo? Chiese idot. – La chiave. – disse il Rospo. – ha suggerito. – Beh, s?, se non muori, puoi bere. – Cosa faresti senza di me, contadini. E non ho paura di morire. Io sono il mio – .. dal battito di ciglia. – Present? Idot e, congedo, per il bastardo. – Bestiame! – La vecchia schiaffeggi? la spalla con il palmo del ragazzo e, sollevando la zanna, strapp? il tappo dalla bottiglia. Nyuhnula. “Vino…” sorrise e succhi? il contenuto in un sorso. Inghiottito e grugnito. -Kryaaaa! cool. – Beh, cosa? chiese il rospo, deglutendo la saliva. – Bene. Gi? qualcosa nella mia testa ha iniziato a suonare. – S?, cazzate. – rispose Idot in tono schifoso, dopo aver bevuto la sua bottiglia. – S?, l’inferno lo sa. Ma ? vecchio?! – disse guardandosi intorno alla sua bottiglia gi? vuota, Rospo. – E prendine un altro.. – sugger? l’allegra nonna. – I tartari non vivono senza una coppia. – Quindi ne rimangono solo tre. – Idot era indignato. – Cosa dovremmo consegnare? – Senti, cosa?! Bere, bere cos?, regalmente. Una volta viviamo. E le bottiglie sono gi? antiche. Sono vuoti o pieni. Le bottiglie sono apprezzate, non il vino. E bevvero gli altri tre bicchieri. Si sedettero su un tronco e accesero una sigaretta: Idot – Marlboro, Toad – Belomor, e la nonna Clavka alla vecchia maniera – una gamba di capra. Quindi sono svenuti, senza finire di fumare, seduti… Apulase QUATTRO – Ahhhh!! Ahhh!!! – sentito dal cortile. – che cos’?? – salt? gi? dal letto Ottila, chiedendosi. La sua mente era ancora in un sogno e lentamente cadde sul cuscino e immediatamente russ?. – Ahhhh!!! – Il balzo balz? di nuovo in piedi e cadde sottosopra dal letto. – oh, dannazione. – Si afferr? la fronte con il palmo. – Che cosa stai urlando, sciocco? Pale Isolda Fifovna entr? nella stanza con gli occhi spalancati, coprendosi la bocca spalancata con entrambe le mani. – Aa, aa. scatt? e punt? un dito verso la porta. – Cos’altro? – seduto sul pavimento chiese a Klop. – L?, nel fienile… – Cosa c’? nella stalla? parla pi? chiaramente… – C'? un gatto morto… – Quale gatto? Chiese Ottila di nuovo, massaggiandosi la fronte gonfia. – Di cosa stai parlando? – Mamma! – Avendo disteso gli occhi sul pavimento della sua voce, disse. – Ora vediamo. – Ottila si alz? in piedi e and? a piedi nudi nelle mutande fino al fienile. Ieri ? tornato a tarda notte quando tutti dormivano e quindi non ha chiesto informazioni sui trucchi dei prigionieri. Zhinka lo segu?. Il fienile sembrava ingombra. Tutti gli sparsi fuori posto sono rimasti invariati. Osteroid Odnoglazovich era seduto nel mezzo della spazzatura: un pensionato, un veterano del lavoro, un bestiame di sesto grado, nato nel giorno dell’astronautica. Il marito di nonna Klawka, pi? precisamente, Claudio Aldarovna von Schluchenberg, figlia del barone, figlio illegittimo di Lenin. Lo disse a tutti. – Che ci fai qui? chiese Ottil, un vecchio che soffriva di distrofia. – Sono seduto. – Il nonno rispose con calma e strinse il telefono. – Vedo che non stai lavorando. – E cosa stai chiedendo allora? – Come sei arrivato qui? – aggiunto il basso Isolda. – Vai, lo capir?. disse Bedbug a sua moglie e si rivolse a suo nonno. – Rispondi. – Fuori dal buco nel muro, Osteroid annu? con la testa. Ottila si fece strada attraverso la spazzatura fino a un buco nel muro e vide la schiena di una mucca che sollevava la coda. La guard? ed era inorridito: i tetti delle case erano visibili. – C'? una strada o qualcosa del genere? chiese a suo nonno. – Heh, certo. – E dov’? tutto il mio bestiame? – La prima cosa che mi ? venuta in mente Klopu, che con la vista laterale e i peli sensoriali dell’orecchio si guardava attorno nella stalla dall’interno. “S?, togliti il culo”, grid? e tir? la coda della mucca. Lei, per vendetta, gli vers? un ruscello, come da una manichetta antincendio, con una pressione di cento atmosfere. Ottila vol? via dalla pressione di due metri sul retro e la nuca si immerse nel letame di maiale. Isolda corse da lui per aiutare per inerzia e si accovacci? appoggiando la testa contro il suo magnifico petto. E lei voleva singhiozzare… – Fu! – Si lasci? cadere di schizzinosamente la testa nella merda e con la visione laterale guard? mentre la pressione del machi che versava dal buco si abbassava: “Muuuu!!!” – la mucca ringhi?, dartanula e la prese indietro, agitando la coda dal bzyk. e altri insetti. – Dov’? la chiave? – chiese il nonno ed emise un anello di fumo. – Qual ? la chiave? – Ebraico rispose Bedbug, sollevandosi dalla merda di letame. – Mia moglie, che hai condannato in schiavit?!!! – Osteroide url? e si appoggi? sulle ginocchia con le mani in piedi. Il suo viso esprimeva la morte. – Isolda!! – Cosa, tesoro? – Dove hai visto il gatto? – Ecco, il buco. ? uscita di qui e si ? trasferita? – cadde nel colore di Isold. – Volevo truffarla, guardando, e si ? trasformata in una mamma e questo nonno-babai. – Dov’? mia moglie, fascista? – Osteroide preoccupato. Dove sono questi lavoratori migranti? – chiese Klop Wife. – Non lo so? – scroll? le spalle Isotta. – Ieri sera erano seduti in trio, qui. – E poi? – Ottila si alz?. – E tu – siediti, ora lo scopriremo. – E poi sono andato a letto. – Dove sono andati? I due vanno bene, ma il rospo?! ? punito dall’arresto con lavoro forzato. Sono fuggiti. Fuga!!! Chiama Intsefalata, con urgenza. Abbiamo una via di fuga. – E dov’? mia moglie? – disse il nonno con voce tremante. – Non ? venuta a praticare il lavoro forzato. Sieder? allo stesso modo … – La cimice era furiosa. – Capo!!! Apchi, disse l’Intsephalopath, e apparve in una buca dal lato della strada. – Oh, sei gi? qui? – Che cosa stai urlando? – salt? fuori dalla cimice. – Veloce, lode. – Blablabla, apchi, patron, sei qui? Pensavo fossi in casa, quindi ho gridato. – Perch?? – Quindi, questo, apchi, ho portato… – Chi? “Chimico, apchi”, rispose Intsephalopath, e invece della sua tazza, una buca apparve nel buco, coperta di acne e anguille, un muso inclinato e con gli occhi blu-rossi di un abitante del villaggio e immediatamente cambi? in faccia ad Arutunov. – Beh, come? – chiese il caporale. – Cosa, come? – Otila si blocc? chiedendo aspro. “Me lo offri?” Sono sposato, per favore… – No, la cartuccia, l’ho trattenuto, apchi, – E l’Incephalopath spinse il chimico nel buco, – striscia, dai, grosso buco del culo. – Ma si ? bloccato con il posto menzionato in lei. Come si suol dire: n? tudy n? syudy. Esatto, mezzo centesimo nel luogo pubblicizzato. Quindi il culo non ? entrato. Acephalopath rimase dietro il muro, vicino al culo del chimico per la strada. – Che cosa ha fatto? Lo stesso sfregamento della canapa? – No, peggio. Deridere a casa apchi, animali. – rispose Harutun da dietro il muro. – Il mio bestiame, quello che voglio, quindi creo.., fu, creo. – cospargere di elefanti, con un chimico lisped. – E cosa ha fatto? – intervenne il nonno. – S?, ho segato il cinghiale della gola con una motosega, apchi, vicini e ho chiamato. – ha riferito Harutun. – E cos’?? Se volevo carne in gelatina, – per la scusa ero bloccato. – allora mi ordini di tagliare l’intero maiale? Inoltre, non c’? ancora abbastanza peso e il frigorifero si ? bruciato. Êîíåö îçíàêîìèòåëüíîãî ôðàãìåíòà. Òåêñò ïðåäîñòàâëåí ÎÎÎ «ËèòÐåñ». Ïðî÷èòàéòå ýòó êíèãó öåëèêîì, êóïèâ ïîëíóþ ëåãàëüíóþ âåðñèþ (https://www.litres.ru/pages/biblio_book/?art=48941955&lfrom=688855901) íà ËèòÐåñ. Áåçîïàñíî îïëàòèòü êíèãó ìîæíî áàíêîâñêîé êàðòîé Visa, MasterCard, Maestro, ñî ñ÷åòà ìîáèëüíîãî òåëåôîíà, ñ ïëàòåæíîãî òåðìèíàëà, â ñàëîíå ÌÒÑ èëè Ñâÿçíîé, ÷åðåç PayPal, WebMoney, ßíäåêñ.Äåíüãè, QIWI Êîøåëåê, áîíóñíûìè êàðòàìè èëè äðóãèì óäîáíûì Âàì ñïîñîáîì.
Íàø ëèòåðàòóðíûé æóðíàë Ëó÷øåå ìåñòî äëÿ ðàçìåùåíèÿ ñâîèõ ïðîèçâåäåíèé ìîëîäûìè àâòîðàìè, ïîýòàìè; äëÿ ðåàëèçàöèè ñâîèõ òâîð÷åñêèõ èäåé è äëÿ òîãî, ÷òîáû âàøè ïðîèçâåäåíèÿ ñòàëè ïîïóëÿðíûìè è ÷èòàåìûìè. Åñëè âû, íåèçâåñòíûé ñîâðåìåííûé ïîýò èëè çàèíòåðåñîâàííûé ÷èòàòåëü - Âàñ æä¸ò íàø ëèòåðàòóðíûé æóðíàë.